30/08/2021
Il progetto espositivo di Sergio Nannicola e Davide Viggiano alla YAG/garage è il risultato di una commistione di riflessioni sullo stato di “emergenza” che vive costantemente il nostro Occidente, e nello specifico il nostro Paese. Made in Italy è un “brand” riconosciuto a livello mondiale soprattutto se si pensa al settore alimentare o a quello della moda ma, negli ultimi cinquant’anni fa riferimento, provocatoriamente parlando, ad una “produzione” italiana determinata dagli errori della politica e dal populismo dilagante. Sergio Nannicola e Davide Viggiano, maestro e allievo ai tempi dell’ Accademia di Belle Arti di Brera, s’incrociano, nel proprio cammino artistico, su una ricerca che vede il primo riflettere su questioni che hanno animato e animano da anni il dibattito mediatico: il terremoto dell’Aquila, la questione dei migranti nel Mar Mediterraneo e l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, il secondo, invece, su aspetti più esistenziali che riportano il livello di lettura nella sfera privata, quella più intima dell’artista. In sostanza la loro ricerca denuncia la condizione socio-culturale che contraddistingue il nostro presente; la loro è una “narrazione” che evidenzia le facce di una stessa medaglia dove la “storia” del singolo può essere compresa solo se contestualizzata ad un sistema collettivo.