Museo Correr

Museo Correr Visita le Sale Neoclassiche canoviane e le raccolte storiche sulle istituzioni della Serenissima. Pagina Ufficiale del Museo Correr.
(111)

Il Museo ha sede nell’ex Palazzo Reale in Piazza San Marco, e comprende l’Ala Napoleonica e le Procuratie Nuove. Nato dalla collezione che Teodoro Correr lasciò alla città nel 1830, offre vari percorsi di visita: dalle sale neoclassiche con le importanti sculture di Antonio Canova, alle raccolte storiche sulle istituzioni, le vicende urbane, la vita quotidiana della città, via via fino alla pinaco

teca. Qui si trova una delle rassegne più ricche e suggestive della pittura veneziana dalle origini al primo Cinquecento, che comprende opere di Lorenzo Veneziano, dei Bellini, di Carpaccio, Cosmè Tura, Antonello da Messina, Lorenzo Lotto, proposte in un suggestivo allestimento di Carlo Scarpa del 1960. Altro imperdibile percorso è quello delle sale di "Sissi", ovvero le sale “imperiali” del Palazzo Reale, recentemente restituite al pubblico dei visitatori (2012) con il restauro di nove sale con arredi e decorazioni realizzate nel periodo asburgico (1836-38 e 1854-56). Fondamentali i servizi scientifici annessi al Museo: la Biblioteca d’Arte e storia Veneziana, con la ricca collezione di codici e documenti d’archivio, l’Archivio fotografico, il Centro per la catalogazione e produzione multimediale.

👉avete mai visto Gesù Bambino che dorme? ...Jacobello del Fiore, Madonna col Bambino dormiente, 1420 circaIl dipinto, pr...
27/10/2023

👉avete mai visto Gesù Bambino che dorme?
...Jacobello del Fiore, Madonna col Bambino dormiente, 1420 circa
Il dipinto, proveniente dalla collezione di Teodoro Correr, raffigura la Vergine Maria che tiene il piccolo Gesù in braccio mentre dorme sereno tra le sue braccia, una iconografia ben rara nella pittura veneta del tempo. Questa piccola tavola (57 x 39 cm) è riconosciuta come una delle opere più significative del pittore veneziano Jacobello del Fiore (documentato a Venezia dal 1400 al 1439) e si caratterizza per l’elaborazione del manto azzurro rabescato a fiori blu e le bulinature ottenute con punzoni a rosetta che decorano i bordi dorati delle vesti e delle aureole.
Il modo raffinato della pennellata e l’aristocratica ma dolce riservatezza dell’intimo abbraccio che lega la Vergine al Bambino evidenziano l'adesione dell'artista al gotico-cortese, legato ai modi di Gentile da Fabriano.
Il momento raffigurato è caratterizzato da umanissima delicatezza, sottolineata dall'espressione serena del bambino e dal gesto accogliente della madre, la quale lascia che il Bambino si appoggi delicatamente sulla sua spalla.
In basso è presente un cartiglio (che viene rappresentato come fosse realmente fissato sulla tavola da chiodini) con iscrizione e firma del pittore.

 ...Tra una settimana apre la mostra sulla pittura veneziana del Cinquecento organizzata dalla Alte Pinakothek di Monaco...
20/10/2023

...
Tra una settimana apre la mostra sulla pittura veneziana del Cinquecento organizzata dalla Alte Pinakothek di Monaco di Baviera, dove abbiamo appena allestito due sculture di fine Quattrocento che ben dialogano con le opere scelte per raccontare un tema tanto vasto e complesso. Si tratta del bellissimo busto in bronzo del Briosco del , subito riconoscibile per l'importante acconciatura sfoggiata dal giovane, e la testa del doge Cristoforo Moro del Museo dell'Opera di . Qui alcune foto del loro allestimento...per una mostra ricca, da non perdere! Die Pinakotheken www.pinakothek.de/venezia500

 ...MUVEACADEMY: MUSEI + RICERCA per l'analisi e studio degli spazi espositivi museali di Carlo Scarpa al Museo CorrerFo...
17/10/2023

...
MUVEACADEMY: MUSEI + RICERCA per l'analisi e studio degli spazi espositivi museali di Carlo Scarpa al Museo Correr

Fondazione Musei Civici di Venezia collabora con l’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia Onlus per analisi e studio degli interventi allestitivo- museografici ‘storici’ (1952 e 1959-60) dovuti a Carlo Scarpa, nonché rilevamenti architettonici presso il Museo Correr nell’ambito del “Workshop di Museografia”.
Gli studenti Enrico Mognato, Enrico Pasqualin, Giovanni Pravato, Gioele Davide Gelmetti, guidati dai docenti Silvia Cattiodoro, Camilla Donantoni, Carola Gentilini, Sandro Pittini, Pier Federico Caliari, stanno raccogliendo dati in una campagna di rilievo fotogrammetrico relativamente all'area del museo progettata da Carlo Scarpa.
Ora questi dati saranno elaborati per sviluppare proposte progettuali che valorizzino l'intervento di Carlo Scarpa, uno dei più rinomati architetti del XX secolo. Questa collaborazione tra ricerca e musei permetterà di approfondire la comprensione degli interventi museografici "storici" realizzati da Scarpa.

 ... Alvise Vivarini, Sant'Antonio da Padova, 1480-1485Questa tempera su tavola di piccole dimensioni, proveniente dalla...
13/10/2023

... Alvise Vivarini, Sant'Antonio da Padova, 1480-1485

Questa tempera su tavola di piccole dimensioni, proveniente dalla collezione di Teodoro Correr, è la replica autografa del solo particolare di Sant'Antonio, rappresentato a mezza figura, tratto dalla pala dipinta nel 1480 per la chiesa di San Francesco a Treviso (ora esposta a Venezia presso le Gallerie dell'Accademia). È un'opera caratterizzata da grande delicatezza nel colore, che risulta limpido e trasparente, e dal disegno sottile ed elegante. Notevoli anche i giochi di luce che conferiscono energia e solidità formale alla figura del popolare Santo il quale tiene nella mano destra il libro e nella sinistra il giglio, due degli attributi che spesso lo accompagnano nelle raffigurazioni.

Alvise Vivarini (1442/53-1504/05), dotatissimo figlio di Antonio e nipote di Bartolomeo, fu capo-bottega fin dal 1480. Fu artista fedele all'iniziale lezione padovana e mantegnesca ma caratterizzato anche da sviluppi molto personali e di notevole qualità stilistica. La bottega della famiglia muranese mantenne in questo modo sempre alto il suo prestigio e fu anch'essa scuola per numerosi giovani pittori, poi resisi autonomi. L'opera risente chiaramente della lezione di Antonello da Messina, che fu a Venezia tra il 1475 e 1476, e risulta tra le più incisive e potenti testimonianze del linguaggio di Alvise, considerato un innovatore.
Da notare infine la bella cornice architettonica dorata e dipinta coeva.

  La "Sala delle Vedute" è uno dei capolavori decorativi di Giuseppe Borsato (1770-1849), pittore e decoratore veneziano...
10/10/2023


La "Sala delle Vedute" è uno dei capolavori decorativi di Giuseppe Borsato (1770-1849), pittore e decoratore veneziano di natali friulani. Nella sala domina l'oro delle decorazioni parietali: le sei grandi specchiature su fondo oro ospitano altrettante composizioni a finto stucco con Vittorie sorreggenti ghirlande, innalzate su piedistalli a candelabra dai quali si irradiano elaborati girali e palmette. Bordate da profili in stucco, anch'esso dorato, e da un passe-partout con decorazione a greca, i riquadri maggiori sono contornati da elementi a grottesca eseguiti minuziosamente che esibiscono una grande ricchezza e varietà di elementi, soprattutto nelle fasce verticali. All'interno di quest'ultima cornice si trovano dei particolari e interessanti tondi bordati in stucco: quelli in alto con visioni di Paesaggi all'interno, quelli al centro con i simboli dei Segni Zodiacali, e quelli in basso con piacevoli e anche insolite Vedute delle due principali città del Lombardo-Veneto, Milano e Venezia. Questi medaglioni riescono a fondere l'alto livello raggiunto da Borsato nel campo della decorazione parietale con il gusto vedutistico. In questo progetto, eseguito tra il 1824 e il 1825, collaborarono anche Giambattista Canal (per il brano centrale del soffitto: Psiche accolta in Olimpo), Pietro Moro (Storia di Amore e Psiche) e Sebastiano Santi (sopraporte con Coppie di Putti). I paesaggi campestri invece sono di Borsato.

 ...Antonio Leonelli da Crevalcore, Ritratto maschile di profilo, 1465-70 circa.La collezione di Teodoro Correr comprend...
06/10/2023

...Antonio Leonelli da Crevalcore, Ritratto maschile di profilo, 1465-70 circa.
La collezione di Teodoro Correr comprendeva anche opere appartenenti alla pittura ferrarese quattrocentesca. Spicca questo bel ritratto attribuito ad Antonio Leonelli da Crevalcore, uno dei più importanti pittori bolognesi del XV secolo ma "ferrarese" nelle sue espressioni artistiche, caratterizzato da colori smaglianti e dettagli precisi. Il soggetto, ritratto di profilo, è quasi costretto all'interno di una inquadratura prospettica marmorea eseguita con precisione miniaturistica. Dietro di lui è presente una tenda parzialmente aperta sul paesaggio di una città di mare.
Si fanno notare, posati in primo piano sul davanzale, un libro di preghiere con sopra l'anello e la perla: questi elementi fanno supporre che il ritratto sia stato commissionato in occasione delle nozze e probabilmente faceva parte del lato destro di un dittico matrimoniale. Chissà dove è andata a finire la promessa sposa?!
E' una delle immagini più iconiche e rappresentative del nostro museo, e pure una delle più intriganti per i tanti elementi simbolici. Per una immagine ancora più dettagliata, consigliamo questo link: https://artsandculture.google.com/asset/ritratto-maschile-di-profilo-antonio-leonelli-da-crevalcore/YwGOICXDmZoB2g

 È in partenza dal   il dipinto del pittore bolognese Prospero Fontana con il "Ritratto di Bernardo Bergonzi", datato 15...
03/10/2023


È in partenza dal il dipinto del pittore bolognese Prospero Fontana con il "Ritratto di Bernardo Bergonzi", datato 1549/50, destinato alla mostra "Geniale Frauen. Künstlerinnen und ihre Weggefährten" ("Donne di genio. Le donne artiste e i loro compagni di viaggio") organizzata presso il Bucerius Kunst Forum di Amburgo.
La mostra vuole riscoprire le carriere delle tante pittrici che hanno operato tra XVI e XVIII secolo indagando il contesto familiare in cui sono cresciute, in particolare il rapporto coi padri, fratelli, mariti e compagni pittori.

Il nostro ritratto consentirà di presentare la celebre coppia composta da Prospero Fontana e sua figlia Lavinia (1552-1614), nota e affermata pittrice del tardo Rinascimento. Nella bottega del padre, dal quale apprese i primi importanti insegnamenti, ebbe l'occasione di entrare in contatto con illustri committenti, artisti, eruditi e, attraverso l'attività paterna, conobbe sin dalla sua infanzia la più nobile tradizione artistica. Alla fine degli anni Settanta infatti Lavinia Fontana si era già imposta come ritrattista, distinguendosi soprattutto per l'accuratezza dei particolari, come abbigliamento e acconciature, nelle figure femminili.

A differenza di molte sue colleghe contemporanee Lavinia, una volta sposata, non dovette abbandonare l'attività di artista: nel contratto di matrimonio era infatti presente l'esplicita condizione, voluta soprattutto dal padre, che Lavinia continuasse ad operare in questo campo, solitamente riservato agli uomini.

 ...Giovanni Bellini, Madonna col Bambino (nota come "Madonna Frizzoni"), 1470-75L'opera apparteneva alla collezione di ...
29/09/2023

...Giovanni Bellini, Madonna col Bambino (nota come "Madonna Frizzoni"), 1470-75
L'opera apparteneva alla collezione di Gustavo Frizzoni (1840-1919), celebre critico d'arte bergamasco allievo di Giovanni Morelli, che lasciò il dipinto al Museo Correr (allora nella sede del Fondaco dei Turchi) chiedendo fosse collocato "nella saletta d'angolo (verso Canal Grande) dove si trovano le altre opere dell'età giovanile del grande Veneziano". L'opera è esposta a tutt'oggi assieme alle altre tavole dei Bellini, in una sala d'angolo della Quadreria. La tradizione vuole che nella figura della Madonna Giovanni Bellini abbia ritratto la sorella Nicolosia, sposa di Andrea Mantegna. Colpiscono elementi come l'espressività degli sguardi, i gesti dolci tra madre e figlio (Maria che tiene la mano sul petto del Bambino e lui che stringe il pollice della madre), i colori e l'eleganza dello scialle, trattenuto da una spilla a forma di cuore. La Vergine è rappresentata con il manto rosso della tradizione bizantina, un manto rosa e il velo che le copre solo in parte il capo. Pare proteggere con le mani il Bambino, dall'espressione tristemente presaga, seduto sul parapetto, richiamo al sarcofago e al tempo stesso all'altare del sacrificio eucaristico. L'opera è il risultato del distacco e ritaglio delle figure dalla tavola originale e del loro assemblaggio su una tela su cui, nell'Ottocento, vennero dipinti ex novo il cielo e il parapetto. Le pieghe mantegnesche del manto ci riportano nell'ambito delle madonne a mezza figura, soggetto di cui Bellini è specialista.

Diamo il benvenuto ai tre nuovi operatori volontari di Servizio Civile Universale che da oggi saranno con noi per 12 mes...
21/09/2023

Diamo il benvenuto ai tre nuovi operatori volontari di Servizio Civile Universale che da oggi saranno con noi per 12 mesi per occuparsi di catalogo delle collezioni e delle attività museali. Da sinistra: , e . Che sia una bellissima esperienza per tutti! Servizio Civile Venezia

15/09/2023
+goodnews+E' ufficiale: la mostra Imago Iustitiae rimarrà aperta un po' più a lungo...c'è tempo fino al 22 ottobre per v...
23/08/2023

+goodnews+
E' ufficiale: la mostra Imago Iustitiae rimarrà aperta un po' più a lungo...c'è tempo fino al 22 ottobre per visitarla!

La mostra affronta il tema dell’iconografia della Giustizia nelle sue molteplici sfaccettature e nei diversi momenti storici

+aperture prolungate+Vi stavate chiedendo se saremo aperti a  ? Sì, certo! Apertura assicurata e prolungata! 😍Lunedì 14 ...
11/08/2023

+aperture prolungate+
Vi stavate chiedendo se saremo aperti a ? Sì, certo! Apertura assicurata e prolungata! 😍
Lunedì 14 e martedì 15 agosto 2023 apertura fino alle 23.00 (ultimo ingresso ore 22.00): --->NOTA: in queste serate saranno aperte esclusivamente le sale di pertinenza del Museo Correr

14/07/2023

Si chiude ufficialmente domani la mostra su Francesco Morosini. ++ Rimarranno comunque sempre visitabili le sale scarpia...
22/05/2023

Si chiude ufficialmente domani la mostra su Francesco Morosini. ++ Rimarranno comunque sempre visitabili le sale scarpiane dedicate all'ultimo eroe della Serenissima alla fine del percorso fronte piazza del .++ Abbiamo fatto due conti...probabilmente in questi anni, quasi un milione di visitatori ha potuto conoscere questa figura così particolare.

++Prossimo appuntamento++ domani 18 maggio alle 18.15 presso il Salone da Ballo del  .
17/05/2023

++Prossimo appuntamento++
domani 18 maggio alle 18.15 presso il Salone da Ballo del .

Prosegue il ciclo di incontri del 𝐌𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐥𝐢𝐛𝐫𝐢, organizzato in collaborazione tra Biblioteca Marciana e Biblioteca del Museo Correr: 𝐠𝐢𝐨𝐯𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟖 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖.𝟏𝟓, presso il Salone da ballo del Museo Correr, presentazione del volume 𝑰𝒍 𝒎𝒆𝒓𝒄𝒂𝒕𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍'𝒊𝒏𝒇𝒐𝒓𝒎𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆. 𝑵𝒐𝒕𝒊𝒛𝒊𝒆 𝒗𝒆𝒓𝒆, 𝒇𝒂𝒍𝒔𝒆 𝒆 𝒔𝒆𝒏𝒔𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒂𝒍𝒊 𝒏𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑽𝒆𝒏𝒆𝒛𝒊𝒂 𝒅𝒆𝒍 𝑪𝒊𝒏𝒒𝒖𝒆𝒄𝒆𝒏𝒕𝒐 (ed. Marsilio, 2022). Con gli autori, Massimo Rospocher e Rosa Salzberg, storici e professori universitari, converserà Mario Infelise, professore di Storia Moderna dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Info: https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/eventi/il-mercato-dellinformazione-notizie-vere-false-e-sensazionali-nella-venezia-del-cinquecento

10/05/2023
 Siamo impegnati oggi nell'allestimento di alcune opere del   alla mostra sui Bizantini a Palazzo Madama Torino, seconda...
08/05/2023


Siamo impegnati oggi nell'allestimento di alcune opere del alla mostra sui Bizantini a Palazzo Madama Torino, seconda tappa dell'esposizione presentata lo scorso dicembre a Napoli. Oltre 350 opere che illustrano la straordinaria storia dell'impero d'Oriente. Un nostro consiglio: da non perdere!

MUVEACADEMY / UNIVERSITA' + BIBLIOTECA: lezioni universitarie nella Biblioteca del Museo Correr.La Biblioteca del   ospi...
04/05/2023

MUVEACADEMY / UNIVERSITA' + BIBLIOTECA: lezioni universitarie nella Biblioteca del Museo Correr.

La Biblioteca del ospita lezioni universitarie sullo studio e gestione delle fonti bibliografiche e documentarie a contatto con i documenti originali.
Gli studenti del Corso di Laurea magistrale in storia impegnati nel Laboratorio di metodologia della ricerca storica del prof. Marco Cavarzere svolgono delle vere e proprie esercitazioni sui materiali bibliografici e documentari conservati nella Biblioteca.
All’interno di questo laboratorio gli studenti hanno la possibilità di avvicinarsi alle fonti della Biblioteca Correr, descrivendo esemplari antichi a stampa e manoscritti appartenenti alle sue collezioni.
Inoltre durante gli incontri gli studenti, guidati dalla Dott.ssa Monica Viero, apprendono le basi per descrivere testi a stampa e manoscritti e come prova finale del laboratorio, si cimentano autonomamente nella preparazione di una scheda catalografica.

Quando visitate  , soffermatevi nella Sala della Quarantia Civil Vecchia: da oggi troverete un "Nuovo Ospite", la grande...
03/05/2023

Quando visitate , soffermatevi nella Sala della Quarantia Civil Vecchia: da oggi troverete un "Nuovo Ospite", la grande tela del pittore Vittorio Emanuele Bressanin (1860-1941) con "L'Ultimo Senato della Repubblica di Venezia" delle collezioni del .

Dal 3 maggio, potrà essere ammirata nella Sala della Quarantia Civil Vecchia di Palazzo Ducale l'opera di Vittorio Emanuele Bressanin

03/05/2023

𝗚𝗶𝗼𝘃𝗲𝗱𝗶̀ 𝟰 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 s'inaugura il ciclo del 𝙈𝙖𝙜𝙜𝙞𝙤 𝙙𝙚𝙞 𝙡𝙞𝙗𝙧𝙞 che la Biblioteca Marciana organizza quest'anno in collaborazione con la Biblioteca del Museo Correr: l'autore 𝐏𝐢𝐨 𝐁𝐚𝐢𝐬𝐬𝐞𝐫𝐨 presenta il volume 𝑳'𝒐𝒓𝒐 𝒅𝒊 𝑽𝒆𝒏𝒆𝒛𝒊𝒂. 𝑳𝒂 𝑺𝒆𝒓𝒆𝒏𝒊𝒔𝒔𝒊𝒎𝒂 𝒆 𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒇𝒐𝒓𝒆𝒔𝒕𝒆, 𝒖𝒏 𝒗𝒊𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐 𝒂𝒍𝒍𝒆 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒊 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒗𝒆𝒏𝒆𝒛𝒊𝒂𝒏𝒂.
Appuntamento alle ore 16.30 presso le Sale Monumentali. Ingresso da piazzetta San Marco, 13a. INFO: https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/eventi/loro-di-venezia-la-serenissima-e-le-sue-foreste-un-viaggio-alle-radici-della-storia-veneziana

Da segnare in agenda gli appuntamenti per il 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟯!
02/05/2023

Da segnare in agenda gli appuntamenti per il 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟯!

Manca poco al 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟯! La Biblioteca Marciana rinnova l'adesione alla manifestazione di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura. Da Pio Baissero a Pieralvise Zorzi, da Massimo Rospocher e Rosa Salzberg a Giovanni Vale e Angelo Floramo: a partire da giovedì 4 maggio, condiviso con la Biblioteca del Museo Correr un ciclo di incontri con gli autori su storia, ambiente e società a Venezia. Info: https://bibliotecanazionalemarciana.cultura.gov.it/eventi/maggio-dei-libri-2023-0

+Buon 25 aprile!+Il 25 Aprile è doppiamente importante per Venezia. Non solo è il giorno in cui si ricorda la Liberazion...
25/04/2023

+Buon 25 aprile!+
Il 25 Aprile è doppiamente importante per Venezia. Non solo è il giorno in cui si ricorda la Liberazione, ma è anche la festa di San Marco, patrono della città.
I festeggiamenti della Serenissima per il santo cominciano il 31 gennaio, giorno della Traslazione del corpo, avvenuta nell'828. Due navigatori, Buono da Malamocco e Rustico da Torcello, arrivati ad Alessandria d'Egitto dove era conservato il corpo di San Marco, grazie a uno stratagemma riuscirono a sottrarla e a portarla a Venezia.
I veneziani però vollero istituire un'altra festa grande per il Santo, il 25 aprile. In questa occasione il Doge, con una mitra sul capo, assisteva alla solenne messa in Basilica e alla processione delle nove Congregazioni principali della città, le scuole grandi, che portavano torce in dono.

  Proseguiamo con la classe VIII che raccoglie gli oggetti in smalto su metallo.Questa piastra di rame ricoperta di smal...
21/04/2023


Proseguiamo con la classe VIII che raccoglie gli oggetti in smalto su metallo.
Questa piastra di rame ricoperta di smalto traslucido azzurro, viola e turchese rappresenta la “Sibilla Tiburtina”. L'opera, proveniente dalla chiesa della Celestia di Venezia, forse faceva parte di un paliotto ormai smembrato e in parte perduto, o di una lampada: di entrambi abbiamo testimonianza dalle illustrazioni del XVIII secolo di Giovanni Grevembroch.
Le piastrine, prodotte da Leonardo da Limoges a metà del XVI secolo, probabilmente erano 34, tutte in smalto su rame e con rappresentazioni di altre Sibille, Profeti e Apostoli.
La Sibilla viene rappresentata all'interno di una nicchia, vestita con abiti sontuosi bianchi e azzurri, circondata da decorazioni a racemi fitomorfi e con un cartiglio srotolato al di sopra. Tra le mani regge una mano mozzata, simbolo della chiromanzia. Già dalla tradizione greca, infatti, la Sibilla era una donna ispirata, dotata di capacità profetiche e vaticinante la divinità. Nel panorama cristiano si inserisce grazie a una leggenda medievale nella quale l'imperatore romano Augusto chiede alla Sibilla se mai qualcuno lo avrebbe superato in grandezza: la Sibilla Tiburtina risponde indicando in cielo un cerchio raggiante che circonda la Vergine e il Bambin Gesù, ai quali l'imperatore si inginocchia rinunciando alla sua deificazione.

Finalmente è Pasqua! Noi la celebriamo con un'opera esposta nella Quadreria del  : la "Resurrezione di Cristo" di Lucas ...
09/04/2023

Finalmente è Pasqua!
Noi la celebriamo con un'opera esposta nella Quadreria del : la "Resurrezione di Cristo" di Lucas Cranach il Vecchio, pittore e incisore tedesco, che ha racchiuso in questa piccola tavola in legno di larice, dipinta intorno al 1510, tutta la densa narrazione del miracolo.
Auguri di Buona Pasqua a tutti!

Una bellissima attività al   che consigliamo caldamente!
06/04/2023

Una bellissima attività al che consigliamo caldamente!

Al Museo Correr è stata ricostruita l’antica libreria veneziana Pisani a San Vidal dove si possono ammirare rarissimi manoscritti e volumi a stampa dal Cinquecento al Settecento, realizzati con l’antica arte della legatura.
Dopo averli ben osservati , sperimenteremo una tecnica base di quest’arte creando un fascicolo con tanto di coperta decorata!!
L’attività “I segreti del legador da libri” è sempre disponibile on demand.
🔴Per famiglie: https://bit.ly/3eSuDE3
e poi “scegli e prenota”

Eccoci al terzo appuntamento con  !Oggi vi presentiamo la classe IV dedicata alle maioliche. Per maiolica si intende una...
04/04/2023

Eccoci al terzo appuntamento con !
Oggi vi presentiamo la classe IV dedicata alle maioliche. Per maiolica si intende una ceramica smaltata e poi dipinta con ossidi metallici; inizialmente la maiolica era importata dall'estremo Oriente e dalla Spagna islamica attraverso lo scalo di Maiorca, da cui prende il nome. In Italia, tra Quattro e Cinquecento, la produzione di maioliche "istoriate" (ovvero con figure), trova in Faenza, Pesaro, Urbino, Gubbio i centri di maggiore produzione. Il possiede una delle più importanti e qualitativamente significative collezioni di maioliche (120 pezzi) del mondo, per la maggior parte provenienti dalla collezione di Teodoro Correr cui si deve la nascita del nostro museo. Nella coppa qui illustrata è rappresentata una giovane donna di tre quarti che ci guarda; una treccia di capelli rossi è in parte coperta da un turbante giallo decorato con racemi stilizzati oro e blu. Gli stessi motivi tornano sul corpetto e sulla camicetta; al collo porta una importante catena d'oro.
Questo genere di coppa è definito “amatoria” o delle “belle” perché veniva offerto dai giovani alle loro innamorate come dono nuziale, per ricordo o per galanterie, per poi essere appesa alle pareti. Non si tratta però di ritratti veri e propri, ma di modelli ripetitivi di donne (raramente uomini) personalizzati da una iscrizione specifica a scelta. Tradizionalmente, la nascita e diffusione di questa tipologia sono datate al primo trentennio del XVI secolo nella bottega di Casteldurante (odierna Urbania). La scritta ALDA LA BELA E GALANTA, che si dispiega dietro la fanciulla, però, per la sua
composizione ortografica che ignora le doppie tipica del dialetto veneto, ha fatto ipotizzare sia stata realizzata da una maestranza durantina attiva a Venezia.
Non è un dono originale?

+nuovi orari+da domani 1° aprile c'è più tempo per visitare il  ! Vi aspettiamo dalle 10 alle 18 (con ultimo ingresso al...
31/03/2023

+nuovi orari+
da domani 1° aprile c'è più tempo per visitare il ! Vi aspettiamo dalle 10 alle 18 (con ultimo ingresso alle 17).

Benvenuti al secondo appuntamento con  !Oggi vi raccontiamo della Classe II che raccoglie le miniature. Le tecniche di r...
22/03/2023

Benvenuti al secondo appuntamento con !
Oggi vi raccontiamo della Classe II che raccoglie le miniature.
Le tecniche di realizzazione possono essere di varia natura (acquerelli, matite colorate, tempera..) applicate su vari tipi di supporti, ad esempio lignei o metallici. Possono essere anche su materiali più preziosi, come l'avorio, come nell'opera che oggi vi presentiamo.
La miniatura è incastonata nella parte interna di un coperchio in avorio tarsiato, con disegni ad arabesco e motivi floreali con piccolissime mezze sfere di tartaruga, corallo e argento. Probabilmente appartenuto a una tabacchiera o “scatolino” del XVIII secolo, sul retro è raffigurata una giovane che porta la mano destra al fazzoletto sul petto, mentre con la sinistra solleva un lembo della veste. Risaltano l'azzurro dell'abito e il rosso dei paramani, e si notano la brillantezza dell'orecchino e la morbidezza della capigliatura.
Si ritiene che questo esemplare sia stato realizzato agli inizi della sua attività da Rosalba Carriera (1675-1757), pittrice veneziana che si dedicò particolarmente alla ritrattistica, prima su avorio (“fondelli” come questo) e poi con la tecnica a pastello.
Non si è però sicuri che si tratti effettivamente di un ritratto: le caratteristiche di questa giovane sembrano rispecchiare molto i “tipi” femminili della pittrice, lasciando quindi il dubbio che non corrisponda a una persona reale.
Non la trovate anche voi davvero bella?
Ritratto di fanciulla con rose in grembo, aquerello e gouache su avorio, 10,5 x 7,5 cm, Cl. II, n. 669. Cogliamo l'occasione per segnalare la recentissima uscita del catalogo sulle collezioni della Fondazione Musei Civici di Venezia dedicato ai "Ritratti in miniatura dal XVI al XX secolo", a cura di Massimo Favilla e Ruggero Rugolo (2022), da cui sono tratte queste note.

 Oggi ci sembrava l'occasione giusta per parlare di un donna presente nelle collezioni del  , la raffinata Elisabetta Qu...
08/03/2023


Oggi ci sembrava l'occasione giusta per parlare di un donna presente nelle collezioni del , la raffinata Elisabetta Querini.
Nobile veneziana del XVI secolo (morì nel 1559), è figura nota in ambito letterario per la sua influenza sul cardinale e scrittore Pietro Bembo cui fu legata da un rapporto di affetto, testimoniato dai cinque sonetti che egli le rivolse.
Grazie all'amicizia con il letterato, Elisabetta entrò in contatto con vari artisti di cui divenne musa e con cui intrattenne rapporti epistolari, come Tiziano (che la ritrasse), Francesco Sansovino e Pietro Aretino.
Elisabetta venne lodata per la sua incredibile cultura, bellezza e animo, come ritroviamo nella descrizione fattale in riferimento a questa medaglia da Giovanni Degli Agostini nella sue Notizie :”Lisabetta di Francesco Querini, quanto più illustre per la cognizione delle lettere, e per grandezza d’animo, altrettanto famosa per la bellezza del corpo [.....] V’è anche medaglia in bronzo di lei nel Museo Gradenico, veggendosi allato destro l’effigie col suo nome all’intorno: ELISABETTAE QUIRINAE, e al
sinistro le tre Grazie senza leggenda” .
La troviamo ritratta al dritto di questa medaglia del secondo quarto del XVI secolo dell'artista Danese Cattaneo; al rovescio, una rappresentazione delle tre Grazie, le dee della gioia e della bellezza.
Buona Festa delle donne a tutte!

 : è tornato il nostro amato leone! Oggi abbiamo concluso le operazioni di verifica delle sue condizioni (è del secolo X...
01/03/2023

: è tornato il nostro amato leone! Oggi abbiamo concluso le operazioni di verifica delle sue condizioni (è del secolo XVI ma piuttosto in forma!) dopo l'esposizione a Parigi e l'abbiamo ricollocato al primo piano del museo.

  Siamo impegnati in questi giorni nell'allestimento di due nostri capolavori (li avete riconosciuti in foto?) a Parigi ...
24/02/2023


Siamo impegnati in questi giorni nell'allestimento di due nostri capolavori (li avete riconosciuti in foto?) a Parigi al Musée Jacquemart-André, per la prima mostra dedicata in Francia a Giovanni Bellini. Un percorso tra opere note e meno note, davvero da non farsi sfuggire! Culturespaces

Il 20 febbraio 1830 moriva Teodoro Correr lasciando alla città la sua collezione di opere d'arte e memorie veneziane. Da...
20/02/2023

Il 20 febbraio 1830 moriva Teodoro Correr lasciando alla città la sua collezione di opere d'arte e memorie veneziane. Dal suo generoso lascito nasce il

   È Giovedì Grasso e anche al   si respira aria di festa!Le Forze d'Ercole erano un tipico gioco carnevalesco in cui si...
16/02/2023


È Giovedì Grasso e anche al si respira aria di festa!
Le Forze d'Ercole erano un tipico gioco carnevalesco in cui si creavano delle piramidi umane di varie configurazioni e di varie altezze. A farle erano le due fazioni antagoniste del Castellani, che riunivano i sestieri di castello, San Marco e Dorsoduro, e i Nicolotti, dei sestieri di San Polo, Santa Croce e Cannaregio, come ulteriore campo di sfida nella loro eterna rivalità. Invece delle sanguinose battagliole e risse nelle quali erano soliti scontrarsi, in questa occasione si misuravano in un esercizio di agilità e acrobazia, a volte sull'acqua, per renderlo più emozionante e precario. Dogi, alti ufficiali, cittadini, popolani e importanti ospiti stranieri assistevano a questa particolare piramide, che poteva raggiungere altezze davvero ragguardevoli. La base era detta saorna, che poteva essere costituita da un numero imprecisato di uomini, per poi salire negli ageri, i vari piani, fino alla parte terminale, chiamata cimiereto, il momento più delicato della costruzione, solitamente occupata da un bambino o da un uomo di bassa statura.
Le raffigurazioni così composte erano spesso simboliche, come lasciano intendere i loro nomi: la Bella Venezia, la Fondamenta dei Pensieri, la Cassa di Maometto, il Colosso di Rodi etc.
Dal XVIII secolo le fonti ci parlano di spettacoli sempre più spericolati e arditi, come quello dei Nicolotti nell'inverno del 1788-89, che si esibirono sulla laguna ghiacciata.
P.s. Non rifatelo a casa!
Forze d'Ercole dei Castellani, fine 1800 ca., olio su carta e tela.

Benvenuti a  ! Per il primo appuntamento della rubrica non potevamo che partire dalla Classe I, dedicata ai dipinti ad o...
25/01/2023

Benvenuti a !
Per il primo appuntamento della rubrica non potevamo che partire dalla Classe I, dedicata ai dipinti ad olio e tempera, una collezione che, complessivamente, conta quasi 2.500 opere. L'opera scelta per rappresentare questa classe è uno dei capolavori del : la Pietà o Cristo morto sorretto da due angeli di Giovanni Bellini.
Si tratta di un'opera di forte drammaticità che risente del rilievo bronzeo di analogo soggetto che Donatello produsse per l'altare maggiore della Basilica del Santo a Padova fra il 1447 e il 1448. Bellini riprende la flessione del busto di Cristo e la testa cadente in avanti, mentre gli angeli lo reggono delicatamente per le braccia, sollevandolo dal sepolcro semi aperto. Il paesaggio è animato dal movimento di personaggi che avanzano verso Gerusalemme, qui rappresentata come una città dalle architetture medievali e romane. Giovanni (noto anche come Giambellino), veneziano e figlio d'arte, deve molto della sua formazione d'artista anche a un cognato d'eccezione, il pittore Andrea Mantegna, i cui echi artistici si possono trovare soprattutto nei contorni incisivi delle figure e dei panneggi.
Un dettaglio ha reso intrigante la questione attributiva: avete notato il monogramma di Albrecht Dürer e la data 1499 sotto il Cristo? Questa in realtà è una firma apocrifa, aggiunta più tardi molto probabilmente da un mercante d'arte che voleva vendere il dipinto come una creazione dell'artista tedesco, che al tempo era più ricercato. Appuntamento presto con la Classe II dedicata alle miniature!

+Buon compleanno a...+Il 17 gennaio 1789 nasceva a Venezia Emmanuele Antonio Cicogna (1789-1868). Erudito, scrittore e b...
17/01/2023

+Buon compleanno a...+
Il 17 gennaio 1789 nasceva a Venezia Emmanuele Antonio Cicogna (1789-1868). Erudito, scrittore e bibliofilo accanito, il Cicogna dedicò la sua vita alla collezione di manoscritti e libri che, come disse egli stesso, erano “la sua unica passione”.
Il suo interesse si concentrò in particolare sulle memorie patrie spingendolo a collezionare mariegole, promissioni e commissioni ducali, genealogie, archivi familiari, decreti e tutto ciò che poteva salvaguardare il passato glorioso della Serenissima, ormai solo un ricordo lontano.
La sua curiosità lo portò ad acquistare o scambiare i testi ma anche, quando non poteva altrimenti, a ricopiarli affinché non se ne perdesse memoria, accompagnandoli con annotazioni che ne attestano la storia e i passaggi di proprietà.
La sua continua ricerca di volumi gli assicurò una conoscenza profonda dei fondi librari e dei manoscritti di Venezia: al suo paziente lavoro si deve la pubblicazione di opere tematiche ancora fondamentali per gli studiosi, quali i volumi "Delle Iscrizioni Veneziane Raccolte ed Illustrate" e il “Saggio di bibliografia veneziana”.
Nel 1865, in cambio di una pensione vitalizia alle due sorelle, donò alla città la sua ingente collezione, accompagnata da un catalogo puntuale di tutto quanto vi era contenuto. Questa confluì al , arricchendo la biblioteca di un patrimonio inestimabile sulla storia veneziana.

Indirizzo

San Marco, 52
Venice
30124

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 18:00
Martedì 10:00 - 18:00
Mercoledì 10:00 - 18:00
Giovedì 10:00 - 18:00
Venerdì 10:00 - 18:00
Sabato 10:00 - 18:00
Domenica 10:00 - 18:00

Telefono

+390412405211

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Museo Correr pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Video

Condividi

Digitare

Musei nelle vicinanze


#}