23/02/2018
DA TINTORETTO A FIORUCCI_UN ANNO DI ARTE A VENEZIA
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Dai colori dell'anima di Gino Rossi alla riscoperta di un' "opera d'arte totale" di Music, dal mito di Venezia attraverso gli occhi di Ruskin all'affascinante estetica delle "rovine" fino al grande negozio pop di Elio Fiorucci. Superstar assoluta: Tintoretto. La Fondazione Musei Civici di Venezia ha presentato un fitto calendario con 27 progetti espositivi fino alla fine dell'anno nei suoi 11 musei ("Il fil rouge - ha spiegato Gabriella Belli, direttore della Fondazione - consiste nell'intercettare lo spirito del tempo, dall'antico al contemporaneo"), a eccezione del Correr che ha avviato il restauro dell'area espositiva contemporanea. Importante volontà espressa da Ida Barbarigo, scomparsa di recente, che nel suo legato destina al Muve il patrimonio Cadorin-Music.
La prima mostra apre già oggi, venerdì 23 Febbraio: a Ca' Pesaro ritorna "Gino Rossi a Venezia", in un "Dialogo tra le collezioni di Fondazione Cariverona e Ca' Pesaro" (23 febbraio - 20 maggio), omaggio al pittore dell'avanguardia veneziana con una trentina di opere a raccontare l'intensa e drammatica parabola biografica e artistica di Rossi (1884-1947).
Un salto indietro di un secolo per un altro tributo: a Palazzo Ducale "John Ruskin. Le pietre di Venezia" (10 marzo - 10 giugno), ricorda il poeta, pittore e critico d'arte che ha contribuito alla creazione del mito romantico, tra luci e ombre, della città lagunare: 100 opere, tra cui una stupenda Punta della Dogana di William Turner (dalla National Gallery of Art di Washington).
Palazzo Fortuny protagonista a marzo (24 marzo - 23 luglio) con due esposizioni; la ricomposizione di una Wunderkammer decorata, su commissione di due sorelle svizzere, da Zoran Music (1909 - 2005) nel 1949. "La stanza di Zurigo" erano pitture con vedute lagunari, su intonaco, tela e juta. Dopo anni di abbandono, grazie all'intervento di Paolo Cadorin, gli intonaci sono stati staccati e trasferiti su pannelli. La seconda mostra propone "La raccolta Merlini", 300 opere novecentesche (tra cui lavori di de Pisis, de Chirico, Morandi, Fontana, Burri).
Giugno si colora della fantasia di Elio Fiorucci, scomparso nel 2015, con Ca' Pesaro che allestisce un "grande mercato" con le idee e icone dello stilista ("Epoca Fiorucci", 23 giugno - 13 gennaio 2019), un'antologia della "filosofia Fiorucci" e su colui che fece decorare un suo negozio da Keith Haring e si circondò di architetti come Sottsass e Mendini.
A più di 80 anni dall'unica grande mostra che Venezia gli abbia mai dedicato (Ca' Pesaro 1937) "Jacopo Tintoretto, pittore veneziano (1519 - 1594)" a Palazzo Ducale (7 settembre - 6 gennaio 2019) ripercorrerà il processo creativo dell'ultimo genio artistico rinascimentale; in collaborazione con la National Gallery of Art di Washington vedremo 70 opere dai più importanti musei del mondo.
Autunno nel segno della collaborazione con Ermitage Italia in due rassegne: al Fortuny "FutuRuins" (1 settembre - 7 gennaio 2019) darà conto dell'estetica delle "rovine", dalle prime mitologie della distruzione alle macerie delle Twin Towers; al Centro Candiani di Mestre "Venezia e San Pietroburgo" (21 novembre - 20 febbraio 2019), con tele di Tiziano, Veronese, Bellotto, Canaletto Guardi.
Tra le tante proposte, la ricomposizione a Ca' Pesaro del ciclo pittorico "Il poema della vecchiaia" del divisionista Angelo Morbelli; una mostra dedicata alla motocicletta a Forte Marghera; un nuovo capitolo della raccolta di opere vetrarie del XX secolo di Barry Friedman al Museo del Vetro di Murano; un focus a Ca' Rezzonico su Anton Maria Zanetti, mercante d'arte e collezionista, amico di Canaletto e Tiepolo.
(articolo di Veronica Tuzii, Corriere del Veneto 22/2/2018)
FROM TINTORETTO TO FIORUCCI_A YEAR OF ART IN VENICE
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From the colours of Gino Rossi's soul to the rediscovery of Music's "total artwork", from the myth of Venice through Ruskin's eyes to the fascinating aesthetics of the "ruins" up to Elio Fiorucci's big pop shop. Absolute superstar: Tintoretto. The Fondazione Musei Civici di Venezia (Muve) has presented a busy calendar with 27 exhibition projects up to the end of the year in its 11 museums ("The fil rouge - explained Gabriella Belli, director of the Foundation - is the interception of the spirit of time, from ancient to contemporary"), with the exception of the Correr Museum, which has begun the restoration of the contemporary exhibition area. An important will has been expressed by Ida Barbarigo, recently disappeared, who in her legacy devotes the Cadorin-Music heritage to Muve.
The first exhibition opens today, Friday 23 February: Ca' Pesaro returns to "Gino Rossi in Venice", in a "Dialogue between the collections of Fondazione Cariverona and Ca' Pesaro" (23 February - 20 May), a tribute to the painter of the Venetian avant-garde with about thirty works to tell the intense and dramatic biographical and artistic parable of Rossi (1884-1947).
A leap back a century for another tribute. At Palazzo Ducale "John Ruskin. Venice's Stones" (March 10 - June 10), recalls the poet, painter and art critic who contributed to the creation of the romantic myth, among lights and shadows, of the lagoon city: 100 works, including a beautiful Punta della Dogana by William Turner (from the National Gallery of Art in Washington).
Palazzo Fortuny in March (March 24 - July 23) with two exhibitions; the recomposition of a Wunderkammer decorated, commissioned by two Swiss sisters, by Zoran Music (1909 - 2005) in 1949. "The Zurich Room" were paintings with lagoon views, plaster, canvas and jute. After years of abandonment, thanks to the intervention of Paolo Cadorin, the plasters were detached and transferred to panels. The second exhibition presents "The Merlini collection", 300 works from the twentieth century (including works by de Pisis, de Chirico, Morandi, Fontana and Burri).
June offers the colourful imagination of Elio Fiorucci, who died in 2015, with Ca' Pesaro setting up a "large market" with the ideas and icons of the designer ("Epoca Fiorucci", 23 June - 13 January 2019), an anthology of the "Fiorucci philosophy" and on himself (who had a shop decorated by Keith Haring and appreciated being surrounded by, and work with, architects such as Sottsass and Mendini).
More than 80 years after the only great exhibition that Venice had ever dedicated to him (Ca' Pesaro 1937) "Jacopo Tintoretto, Venetian painter (1519 - 1594)" at Palazzo Ducale (September 7 - January 6, 2019) will retrace the creative process of the last Renaissance artistic genius; in collaboration with the National Gallery of Art in Washington we will see 70 works from the most important museums in the world.
Autumn will highlight the collaboration with Ermitage Italia in two exhibitions: at Fortuny "FutuRuins" (1 September - 7 January 2019) will account for the aesthetics of the "ruins", from the first mythologies of destruction to the rubble of the Twin Towers; at the Candiani Centre in Mestre "Venice and St. Petersburg" (21 November - 20 February 2019), with canvases by Titian, Veronese, Bellotto, Canaletto and Guardi.
Among the many proposals, the recomposition at Ca' Pesaro of the pictorial cycle "The poem of old age" by the divisionist Angelo Morbelli; an exhibition dedicated to motorcycles in Forte Marghera; a new chapter in the collection of 20th century glassworks by Barry Friedman at the Glass Museum in Murano; a focus, at Ca' Rezzonico, on Anton Maria Zanetti, art dealer and collector, friend of Canaletto and Tiepolo.
(article by Veronica Tuzii, Corriere del Veneto 22/2/2018)