Casa della Resistenza - Sala Biellese

Casa della Resistenza - Sala Biellese Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Casa della Resistenza - Sala Biellese, Museo della civilità, Via Ottavio Rivetti 5, Sala Biellese.

La Casa della Resistenza di Sala Biellese conserva e tramanda le storie di coloro che si sono battuti - con o senza armi - per la libertà e la democrazia e per restituire dignità all'Italia

25 APRILE 2025: PEDALI DI RESISTENZA A SALA BIELLESE Ieri la Carovana di Pedali di Resistenza ha fatto tappa anche a Sal...
26/04/2025

25 APRILE 2025: PEDALI DI RESISTENZA A SALA BIELLESE

Ieri la Carovana di Pedali di Resistenza ha fatto tappa anche a Sala Biellese: la pausa ristoro è stata anche l'occasione per una visita alla Casa della Resistenza al termine della quale i partecipanti hanno fatto una cospicua donazione a sostegno della nostra attività.

Un ringraziamento a tutti e in particolare a Luciano Rossi, animatore di questa splendida iniziativa resistente!

25/04/2025
25 APRILE
25/04/2025

25 APRILE

Biella, martedì 24 aprile 1945.All’alba i circa 200 uomini del contingente tedesco, dopo aver dato alle fiamme i documen...
24/04/2025

Biella, martedì 24 aprile 1945.

All’alba i circa 200 uomini del contingente tedesco, dopo aver dato alle fiamme i documenti conservati negli archivi del comando di via XX settembre, abbandonano la città imboccando la strada per Vercelli: «[…] verso le ore sei un lungo corteo automobilistico percorre le strade cittadine, s’immette in via Torino e lascia Biella. Sono i tedeschi; se ne vanno, se ne vanno» ("Biella Libera", 8 maggio 1945, n.1, citata in P. Ambrosio, "Festa d’aprile").

L’onere di difendere la città ricade così interamente sulle truppe fasciste repubblicane che assommano a circa 400 uomini, suddivisi tra il battaglione "Pontida" comandato dal maggiore Carlo Zanotti e la Brigata Nera "B. Ponzecchi"; il 115° battaglione "Montebello" schiera invece 200 uomini a Cossato, 80 nel presidio di Vallemosso e 100 in quello di Salussola.

Il Comitato di Liberazione Nazionale di Biella, riunito in seduta permanente, sta valutando la possibilità di addivenire ad un accordo con i fascisti per evitare i combattimenti in città; della stessa idea è il maggiore Zanotti, il quale convoca don Antonio Ferraris, direttore spirituale del Seminario, chiedendogli di fare da intermediario: «Fin dal primo momento – ricorderà anni dopo il sacerdote originario di Ronco Biellese – Zanotti affermò che intendeva lasciare la città senza usare le armi, ossia andarsene, se lo avessero lasciato andare».
Il Cln accoglie la proposta dell’ufficiale fascista, aggiungendo però che è necessario ottenere garanzie anche dall’altra formazione repubblicana presente sul territorio, il 115° battaglione "Montebello"; don Ferraris inforca quindi la sua bicicletta e si precipita a Cossato, sede del comando del battaglione: «[…] presi lo stradone di Cossato. Erano quasi le nove. Dappertutto regnava ancora una relativa, la solita tranquillità. I ragazzi a frotte si avviavano alla scuola. Le donne di casa, con i tagliandi della tessera, si avviavano verso i negozi. Gli opifici battevano regolarmente, aperte le botteghe degli artigiani. Verdi e fioriti i prati: soltanto sulla cresta delle colline intravedevo qualche rara pattuglia partigiana. Nessuno ancora sapeva che forse eravamo alla fine o al principio della fine».

Don Ferraris parla di «solita tranquillità», ma in realtà nei giorni precedenti sono intervenuti degli eventi che hanno di fatto segnato l’inizio della fase pre–insurrezionale.

Il 18 e il 19 aprile nella gran parte degli stabilimenti industriali di Biella e del circondario il lavoro è stato sospeso: «[…] a Biella incominciarono azioni isolate di sciopero, il giorno 18, in alcuni stabilimenti cittadini: i lanifici Reda, Mello e Pagani […] il giorno seguente le fabbriche non lavorarono; i partigiani bloccarono le tramvie che collegavano la città con il circondario e fermarono il materiale rotabile nelle stazioni più lontane; le scuole restarono quasi vuote. Gli stessi industriali mandarono a casa gli operai che si presentarono» (A. Poma, G. Perona).

Le autorità fasciste si sono dimostrate indecise sul metodo da adottare per contrastare l’iniziativa partigiana.
Il 18 aprile il capo della provincia Michele Morsero ha prima intimato al capitano Sora del "Pontida" di astenersi dall’assumere provvedimenti drastici contro l’astensione dal lavoro (l’ufficiale ha proposto la chiusura a tempo indeterminato degli stabilimenti, il versamento delle paghe alla Prefettura da parte degli industriali per il periodo di chiusura, l’istituzione del coprifuoco per l’intera popolazione dalle ore 16 alle 8 del mattino, l’obbligo ai direttori degli stabilimenti di comunicare la situazione al comando del battaglione); poi, rivolgendosi ai dirigenti politici e amministrativi biellesi, ha ordinato di procedere con energia indirizzando «l’azione contro gli scioperi alla ricerca dei "sobillatori al soldo del nemico"» e operando «in fattiva collaborazione coi comandi germanici» (A. Poma, G. Perona).

Di fronte alla massiccia estensione dello sciopero avvenuta il giorno 19, il segretario del Fascio di Biella Antonio Giraudi ha insistito per ottenere l’autorizzazione a procedere all’arresto delle persone ritenute responsabili, ricevendo tuttavia risposta negativa: il maggiore Zanotti ha addirittura ordinato al capitano Sora di «bloccare l’intransigenza del segretario del fascio biellese e di arrestarlo se avesse tentato azioni avventate» (P. Ambrosio, "Biellese e Vercellese").

Un rapporto redatto dal segretario della Federazione comunista biellese Giovanni Vogliolo segnala che anche agenti di polizia in borghese si sono adoperati per impedire l’accesso alle fabbriche agli operai presentatisi al lavoro: «La notizia può essere interpretata in un solo modo: era interesse di alcuni gerarchi fascisti far riuscire lo sciopero perché avere le fabbriche vuote significava impedire agli operai di organizzarsi» (P. Ambrosio).

Consapevoli dei preparativi insurrezionali, i tedeschi (con il supporto dei repubblicani) hanno deciso di anticipare le mosse dei garibaldini scatenando una violenta offensiva: il 19 aprile hanno attaccato le formazioni partigiane dislocate sulla Serra (75ª brigata della V divisione Garibaldi "Piemonte", 76ª e 183ª della VII divisione Garibaldi "Aosta") riuscendo ad occupare Sala, la "capitale" della resistenza biellese; quattro giorni dopo hanno concentrato i loro sforzi nella Valle del Cervo e in quella di Mosso contro gli uomini della 2ª brigata "Pensiero", i quali pur con grandi difficoltà sono riusciti a sottrarsi all’accerchiamento e a mantenere una linea difensiva che da Pettinengo si snoda fino a San Giuseppe di Casto, passando per Selve Marcone.
L’offensiva ha di fatto allontanato i partigiani da Biella, permettendo così ai tedeschi di organizzare indisturbati il ripiegamento che avviene alle prime luci del 24 aprile.

Torniamo ora a don Ferraris.
Giunto a Cossato, l’intrepido sacerdote si incontra con il capitano Barretta del "Montebello", ma la trattativa si rivela assai complicata: «La truppa stava autocarrata e in pieno assetto di guerra; non era difficile raccogliere segni di impazienza […] Riuniti in consiglio di guerra esaminarono tutte le possibilità: partire armati verso Novara? O verso Biella? Incertezza! Non si riusciva a telefonare ai comandi superiori di Vercelli: incombeva l’isolamento e, soprattutto, incombeva la decisione presa da Zanotti del Pontida che contrastava ai propositi, sempre insieme coltivati, dello scontro frontale».

Mentre a Cossato la situazione non accenna a sbloccarsi, a Biella i fascisti cominciano a muoversi: «[…] arrivano altri autocarri e sostano a piazza Adua col cofano nella direzione di Candelo; sono gli automezzi dei fascisti, costoro arrivano alla spicciolata con valigie, sacchi involti di ogni specie e si dispongono alla partenza. Passano le otto, le nove, mezzogiorno, passano le prime ore del pomeriggio e gli autocarri fascisti sono ancora fermi; verso le 18 non li vediamo più, se ne sono andati» ("Biella libera").

La ritirata dei legionari del "Pontida" (che prima di abbandonare la città fanno ancora in tempo ad uccidere tre civili) è ostacolata dai garibaldini della 2ª brigata, i quali infliggono duri colpi alla colonna lungo il tragitto da Biella a Massazza.

Poco dopo la partenza del "Pontida", una delegazione del 115° battaglione "Montebello" si reca in città per trattare la resa.

Intorno alle ore 18 i garibaldini del battaglione "Talpa" (2ª brigata) entrano a Biella percorrendo via Italia: «La folla, che prima aveva seguito in silenzio, cauta nella tema di agguati, il movimento dei tedeschi e di fascisti, non si contiene più. Con un moto spontaneo, commovente, grida tutto il suo entusiasmo, applaude, copre di fiori i combattenti del popolo, le finestre, in pochi minuti, sono tutto un tripudio di tricolore. La libertà attesa, dopo oltre vent’anni di persecuzioni, incomincia ad albeggiare; è la vita che ritorna» ("Biella libera").

L’incubo è finito, Biella è libera.

24 - 25 APRILE 2025FESTA DELLA LIBERAZIONE A SALA BIELLESE, PAESE DELLA RESISTENZA
23/04/2025

24 - 25 APRILE 2025
FESTA DELLA LIBERAZIONE A SALA BIELLESE, PAESE DELLA RESISTENZA

🔴 APERTURE CASA DELLA RESISTENZA 22 - 25 - 26 APRILE 🔴La Casa della Resistenza sarà aperta questa settimana nei seguenti...
21/04/2025

🔴 APERTURE CASA DELLA RESISTENZA 22 - 25 - 26 APRILE 🔴

La Casa della Resistenza sarà aperta questa settimana nei seguenti giorni e orari:

📌 martedì 22 aprile: dalle 20:00 alle 22:00

🇮🇹 venerdì 25 aprile, Festa della Liberazione: dalle 15:00 alle 18:00

📌 sabato 26 aprile: dalle 15:00 alle 18:00

Vi aspettiamo a Sala Biellese - paese della Resistenza - perché, come scrisse Piero Calamandrei, «se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità della nazione, andate là, o giovani, col pensiero, perché là è nata la nostra costituzione» (Discorso ai giovani sulla Costituzione nata dalla Resistenza. Milano, 26 gennaio 1955).

Casa della Resistenza
Via Ottavio Rivetti 5
Sala Biellese
Info: 340 9687191 - [email protected]
www.casadellaresistenzasalabiellese.it

Dal 3 maggio vi faremo conoscere le loro storie...
18/04/2025

Dal 3 maggio vi faremo conoscere le loro storie...

“𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞, 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞, 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”🇮🇹 Verso il 25 aprile 🌹     🎙️ A come Antifascismo📍 Raccontare e vivere l’a...
17/04/2025

“𝐂𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐞𝐫𝐞, 𝐜𝐚𝐩𝐢𝐫𝐞, 𝐬𝐜𝐞𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐋𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞”

🇮🇹 Verso il 25 aprile 🌹







🎙️ A come Antifascismo
📍 Raccontare e vivere l’antifascismo 80 anni dopo
📅 Venerdì 18 aprile 2025 – 🕕 18:30
📍 Villa Schneider, Biella
A 80 anni dalla Liberazione, il comitato M come Matteotti propone un incontro per riflettere sul linguaggio dell’antifascismo, tra memoria storica e sfide contemporanee.
Un dialogo aperto e necessario, per capire come le parole possano unire memoria e impegno, ieri come oggi.
Perché il rispetto per la memoria non è né di destra né di sinistra. È una questione di decenza democratica.
📞 Info: 347 2892433
📩 [email protected]
🌐 www.mcomematteotti.it

⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE! EVENTO ANNULLATO! ⚠️⚠️⚠️A causa delle attuali condizioni meteo la proiezione del film documentario di...
16/04/2025

⚠️⚠️⚠️ ATTENZIONE! EVENTO ANNULLATO! ⚠️⚠️⚠️

A causa delle attuali condizioni meteo la proiezione del film documentario di Manuele Cecconello "ACCADDE A SALUSSOLA. 9 MARZO 1945", in programma questa sera presso il Salone della Proloco di Sala Biellese e Bornasco, è annullata e rimandata ad altra data.

GIOVEDÌ 17 APRILE 2025Biblioteca Civica di BiellaOre 18:00ROMA IN ARMILA RESISTENZA NELLA CAPITALE (1943-1944)di Davide ...
16/04/2025

GIOVEDÌ 17 APRILE 2025
Biblioteca Civica di Biella
Ore 18:00

ROMA IN ARMI
LA RESISTENZA NELLA CAPITALE (1943-1944)
di Davide Conti

16/04/2025

GIOVEDÌ 17 APRILE 2025
Biblioteca Civica di Biella
Ore 18:00

ROMA IN ARMI
LA RESISTENZA NELLA CAPITALE (1943-1944)

di Davide Conti

🔴 MERCOLEDÌ 16 APRILE 2025Ore 21,00📽 ACCADDE A SALUSSOLA. 9 MARZO 1945" di Manuele CecconelloMercoledì 16 aprile, alle o...
11/04/2025

🔴 MERCOLEDÌ 16 APRILE 2025
Ore 21,00

📽 ACCADDE A SALUSSOLA. 9 MARZO 1945"
di Manuele Cecconello

Mercoledì 16 aprile, alle ore 21:00, presso il Salone della Proloco di Sala Biellese e Bornasco si terrà la proiezione del film documentario di Manuele Cecconello "Accadde a Salussola. 9 marzo 1945"

Il tragico evento verificatosi tra l’8 e il 9 marzo 1945, allorquando ventuno partigiani del distaccamento “Benvenuto Zoppis” appartenente alla 109ª Brigata della XIIª Divisione Garibaldi furono tradotti a Salussola, qui torturati e venti di loro fucilati dalle milizie fasciste del 115° battaglione “Montebello”, è ancora oggi ricordato come una delle stragi più gravi avvenute nel Biellese all’alba della Liberazione.

Il docufilm di Manuele Cecconello - presentato in occasione dell’80° anniversario - ripercorre quei drammatici fatti attraverso il racconto di storici e studiosi locali, dei testimoni ancora in vita e soprattutto con le parole dell’unico sopravvissuto all’eccidio, il partigiano Sergio Canuto Rosa “Pittore” (1920-2013).

Sarà presente il regista Manuele Cecconello. L'iniziativa è promossa dalla Casa della Resistenza di Sala Biellese.

Info: 340 9687191 - [email protected]

SABATO 12 APRILE 2025Candelo, Biblioteca Civica Ore 17:00ALBA SPINAUna vita per un ideale A cura di Silvia Silvia Franca...
10/04/2025

SABATO 12 APRILE 2025
Candelo, Biblioteca Civica
Ore 17:00

ALBA SPINA
Una vita per un ideale

A cura di Silvia Silvia Franca Delzoppo

Casa della Resistenza... by night
08/04/2025

Casa della Resistenza... by night

🔴 APERTURA SERALE MARTEDÌ 8 APRILE 2025La Casa della Resistenza sarà aperta al pubblico domani - martedì 8 aprile - dall...
07/04/2025

🔴 APERTURA SERALE MARTEDÌ 8 APRILE 2025

La Casa della Resistenza sarà aperta al pubblico domani - martedì 8 aprile - dalle 20:00 alle 22:00

Casa della Resistenza
Via Ottavio Rivetti 5
Sala Biellese
Info: 340 9687191 - [email protected]
www.casadellaresistenzasalabiellese.it

🔴 APERTURA SABATO 5 APRILE 2025La Casa della Resistenza sarà aperta al pubblico domani - sabato 5 aprile - dalle 15:00 a...
04/04/2025

🔴 APERTURA SABATO 5 APRILE 2025

La Casa della Resistenza sarà aperta al pubblico domani - sabato 5 aprile - dalle 15:00 alle 18:00

Nella fotografia, da sinistra: Ettore Acquadro “Budri” e Armando Morino Baquetto “Barbis”, 75ª Brigata “Piero Maffei” (Archivio Carlo Ganni)

Casa della Resistenza
Via Ottavio Rivetti 5
Sala Biellese
Info: 340 9687191 - [email protected]
www.casadellaresistenzasalabiellese.it

📢 NEWSLETTER DI APRILE E APERTURA SERALE👉 È uscita la newsletter di aprile: per riceverla è sufficiente inviare un messa...
30/03/2025

📢 NEWSLETTER DI APRILE E APERTURA SERALE

👉 È uscita la newsletter di aprile: per riceverla è sufficiente inviare un messaggio WhatsApp al numero 340 9687191 oppure una mail all'indirizzo [email protected], indicando nome e cognome e indirizzo email.

👉 Dal 1 aprile ripartono le aperture serali della Casa della Resistenza: vi aspettiamo ogni martedì dalle 20:00 alle 22:00

Casa della Resistenza di Sala Biellese
Via Ottavio Rivetti 5
Sala Biellese
Info: 340 9687191 (anche sms e WhatsApp) - [email protected]
www.casadellaresistenzasalabiellese.it

Indirizzo

Via Ottavio Rivetti 5
Sala Biellese
13884

Orario di apertura

Martedì 20:00 - 22:00
Sabato 15:00 - 18:00

Telefono

+393409687191

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Casa della Resistenza - Sala Biellese pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Il Museo

Invia un messaggio a Casa della Resistenza - Sala Biellese:

Condividi