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MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom

MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom Il MAGR sorge nell'area di archeologia industriale tra i quartieri Ostiense e Marconi di Roma negli stabilimenti dell'ex fabbrica Mira Lanza

Il MAGR sorge nell'area di archeologia industriale tra i quartieri Ostiense e Marconi di Roma negli stabilimenti dell'ex fabbrica Mira Lanza. Ospita l'installazione "Range ta chambre" di Julien Malland a.k.a Seth.

Normali funzionamento

06/01/2023
ART WILL CHANGE THE WORLD, Seth Globepainter, 2016MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom, Ex Mira Lanza, Roma.Tentativo fa...
21/03/2022

ART WILL CHANGE THE WORLD, Seth Globepainter, 2016
MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom, Ex Mira Lanza, Roma.
Tentativo fallito di profezia autoavverante.
Nel caso del MAGR l'arte non ha potuto nulla, non ha cambiato il mondo, non ha cambiato la Ex Mira Lanza, non ha modificato in alcun modo la vita della piccola comunità Rom che la abita insieme alle opere e a un degrado insopportabile.
All'epoca discussi a lungo con Seth, la sua scelta mi sembrò pessimista - se non cinica - ma forse aveva ragione lui, quando decise che a scrivere quella frase dovesse essere il nostro Pinocchio.
Rimane questo esperimento di museo selvatico, radicale, inospitale, archeologico, che in qualche modo il suo lavoro lo ha fatto, in termini di conservazione ad esempio, in cinque anni nessuna opera di Seth è stata toccata, certo, l'esposizione agli agenti atmosferici ha agito su alcune opere, la maggior parte delle installazioni sono andate, ma la pittura è rimasta, a parte un dipinto (in foto) danneggiato da un incendio.
Rimane l'esperienza della piccola comunità Rom che abita le rovine della vecchia fabbrica di sapone, che ha convissuto e ancora convive con le opere, che ha guidato i saltuari visitatori e accolto altri artisti, e con la quale nel tempo siamo diventati amici.
Ora una patina riveste molti dei dipinti che appaiono invecchiati, alcuni deprivati di alcune componenti installative hanno perso la loro forza significante. Sono stato al MAGR almeno una volta al mese in questi anni per documentare il suo divenire e mi ha sorpreso e entusiasmato in molti modi, nonostante ci siano i nostri rifiuti ovunque, la puzza nauseante, gli escrementi umani e i muri pericolanti.
Con alcuni della piccola comunità Rom siamo rimasti legati. Una volta ricevo una chiamata anonima sul telefono, rispondo, dall'altro capo una voce maschile mi dice "sono l'ispettore x, senta abbiamo qui un signore che afferma di essere il vicedirettore di un museo...", ovviamente confermai 😁.
La loro vita è terribile vista con il nostro sguardo, ma ogni volta che sono andato a trovarli c'è stato spazio per ridere, scherzare e essere un po' felici e quei sorrisi, quelle vite, sono una parte del museo che mi sarebbe piaciuto raccontare, archiviare, etnografare ma non ci sono riuscito, da solo è complicato realizzare progetti con questo livello di articolazione e complessità.
Tutti i progetti di arte pubblica che ho realizzato sono in qualche modo falliti per una ragione o per un'altra, anche quelli che sembrano riusciti come Tor Marancia (Ostiense District, Museo Condominiale di Tor Marancia, MAGR ecc.), ma tra tutti, questo è il progetto che amo di più, il MAGR incarna la mia idea più pura su cosa sia un museo e cosa sia il fallimento.

Skipping school, Seth Globepainter, 2020. Mozart primary school, Mannheim, Germany.
08/09/2020

Skipping school, Seth Globepainter, 2020. Mozart primary school, Mannheim, Germany.

05/08/2020
BANKSY, DA STAMATTINA UNA NUOVA MOSTRA A LONDRABanksy rileva un negozio sfitto all'angolo di Church St. a Londra dove ha...
01/10/2019
GrossDomesticProduct - Banksy Installation

BANKSY, DA STAMATTINA UNA NUOVA MOSTRA A LONDRA
Banksy rileva un negozio sfitto all'angolo di Church St. a Londra dove ha sede il Croydon street market e stamattina lo apre con il nome Gross Domestic Products. Si tratta di una mostra "pop up" come ha già fatto con il progetto Turf War nel 2003 sempre a Londra, e il progetto Village Pet Store and Charcoal Grill a New York nel 2008.

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La socialità sembra possedere una configurazione spaziale, così come lo spazio sembra possedere una configurazione soci...
17/09/2019
NEW WORK — MOBSTR

La socialità sembra possedere una configurazione spaziale, così come lo spazio sembra possedere una configurazione sociale. Socializzazione e spazializzazione sembrerebbero da sempre intrecciate, interdipendenti e in conflitto.

LEGGERE E SCRIVERE LO SPAZIO ESPOSITIVO PUBBLICOIeri a Bologna l'intervento del curatore Stefano S. Antonelli sul tema d...
04/09/2019

LEGGERE E SCRIVERE LO SPAZIO ESPOSITIVO PUBBLICO
Ieri a Bologna l'intervento del curatore Stefano S. Antonelli sul tema della cura artistica dello spazio pubblico con gli studenti della RMIT University di Melbourne in occasione del convegno "Art & Activism in P***c Space" organizzato da City Space Architecture, The Journal of Public Space, Luisa Bravo.

TEORIA CURATORIALE DELLO SPAZIO ESPOSITIVO PUBBLICODomani il curatore Stefano S. Antonelli sarà a Bologna ospite di City...
02/09/2019

TEORIA CURATORIALE DELLO SPAZIO ESPOSITIVO PUBBLICO
Domani il curatore Stefano S. Antonelli sarà a Bologna ospite di City Space Architecture in occasione del seminario su Arte e Attivismo nello spazio pubblico. Con un intervento dal titolo Reading and Writing the Public Exhibition Space, presentando alcuni casi studio, cercherà di affrontare l'ipotesi di una teoria curatoriale dello spazio espositivo pubblico.
// Ingresso libero / 15.00-19.00 / Via Solferino 19 / Lingua inglese
// Link evento: https://www.facebook.com/events/1245789785599370

Le opere d’arte sono potenti "shortcuts" verso la felicità. La rendono, percepibile, visibile, disponibile, usabile. Kad...
13/08/2019

Le opere d’arte sono potenti "shortcuts" verso la felicità. La rendono, percepibile, visibile, disponibile, usabile.
Kadyrova Zhanna, Permit for the cocktail, Galleria Continua Havana.

SE SOLO SAPESSIMO DISEGNARE ANCORA SCALE IN GRADO DI PORTARCI OLTRE LE NUVOLESeth Globepainter ha atteso a lungo il cont...
01/08/2019

SE SOLO SAPESSIMO DISEGNARE ANCORA SCALE IN GRADO DI PORTARCI OLTRE LE NUVOLE
Seth Globepainter ha atteso a lungo il contesto adatto ad accogliere questa immagine. Il lavoro è stato elaborato per molto tempo, prima in forma di dipinto, poi come serigrafia, infine lo spazio pubblico in grado di dargli senso è arrivato, Saint Blaise, il quartiere di Parigi dove l'artista è cresciuto, dove sono nati i suoi sogni, le sue illusioni, la sua idea di fare del mondo un posto migliore, o quantomeno di raccontare questa speranza. Quel bambino sulla nuvoletta è lui, ma potremmo essere anche tutti noi, se solo sapessimo ancora disegnare scale in grado di portarci oltre le nuvole.
Ph wall: Isabelle Virot
Art Azoï

Largo di Torre Argentina. Roma ti offre l’opportunità di osservare i linguaggi visivi urbani in uno contesto denso di ca...
31/07/2019

Largo di Torre Argentina. Roma ti offre l’opportunità di osservare i linguaggi visivi urbani in uno contesto denso di capitale semantico, di significati, e temporalmente unico nell’esperienza umana. Questo cambia le prospettive? Genera un bias? È la stessa cosa osservare i linguaggi urbani a New York o a Berlino e osservarli in un contesto in cui condividono lo spazio con la curia di Pompeo sulle cui scale fu assassinato Cesare, un teatro dei primi del ‘700, un’area sacra del primo secolo a.c., una torre rinascimentale e un mosaico di Invader?

Obey: l’arte salverà il mondo « IF
30/07/2019
Obey: l’arte salverà il mondo « IF

Obey: l’arte salverà il mondo « IF

L’arte contemporanea sta attraversando una storica transizione: da una parte l’egemonia della Finanza, forma distopica di combustibile lubrificante che aumenta il valore monetario ma sporca il valore intrinseco, concettualmente immateriale dell’artista; dall’altra una rinata coscienza collet...

A Cagliari per inaugurare la mostra su , camminando dal museo all’hotel mi imbatto casualmente in questo marmo. Mi colpi...
12/07/2019

A Cagliari per inaugurare la mostra su , camminando dal museo all’hotel mi imbatto casualmente in questo marmo. Mi colpisce l’uso in una targa commemorativa delle stesse grammatiche e sintassi visive dell’artista britannico. Ma soprattutto, quello che rende banksyiana questa immagine è il sarcasmo evocato dal testo, illuminato dalla luce del presente.
Stefano Antonelli

LE TUE IMMAGINI HANNO UN’INFLUENZA PROFONDA SULLE PERSONE, CHE SIANO IN UNA GALLERIA O SU UN SEGNALE STRADALE
. La lette...
09/07/2019

LE TUE IMMAGINI HANNO UN’INFLUENZA PROFONDA SULLE PERSONE, CHE SIANO IN UNA GALLERIA O SU UN SEGNALE STRADALE
. La lettera di Barack Obama a Shepard Fairey.

“Vorrei ringraziarti per aver messo il tuo talento a sostegno della mia campagna elettorale. I messaggi politici espressi dal tuo lavoro hanno incoraggiato gli Americani a credere nel loro impegno per il cambiamento. Le tue immagini hanno una influenza profonda sulle persone, che siano in una galleria o su un segnale stradale. È un. Privilegio per me essere parte del tuo lavoro e avere il tuo sostegno. Ti auguro di continuare ad avere successo e creatività. Sinceramente, Barack Obama.”


Da ieri a Firenze, Palazzo Medici Riccardi, MAKE ART NOT WAR, la mostra su Shepard Fairey che indaga l'idea di arte come , curata da Gianluca Marziani e Stefano S. Antonelli, prodotta da Associazione MetaMorfosi

OBEY, LA PROPAGANDA COME ARTE Apre oggi a Firenze "Make Art not War", la mostra che ho curato insieme a Gianluca Marzian...
08/07/2019
Firenze. A Palazzo Medici Riccardi arriva la street art di Shepard Fairey in arte OBEY. Foto

OBEY, LA PROPAGANDA COME ARTE
Apre oggi a Firenze "Make Art not War", la mostra che ho curato insieme a Gianluca Marziani su Shepard Fairey anche noto come Obey che proprio quest'anno festeggia i 30 anni di attività. In un ambito che vede operare sullo stesso piano creativi e creatori, questo progetto espositivo propone un'indagine approfondita sul "creatore" che ha messo al centro della riflessione artistica la pratica discomunicativa conosciuta come "propaganda" fino agli esiti più estremi: contribuire all'elezione di un presidente degli Stati Uniti. Una menzione doverosa è dovuta alla lungimiranza, qualità e puntualità organizzativa di Associazione MetaMorfosi.
Stefano Antonelli.

"Obey. Make Art not War” è la mostra prodotta e organizzata dall’Associazione culturale MetaMorfosi, in collaborazione con Spirale d’Idee, dedicata al...

SHENGEN, Seth Globepainter, 2019Institut Culturel Bernard Magrez, Bordeaux, France
07/07/2019

SHENGEN, Seth Globepainter, 2019
Institut Culturel Bernard Magrez, Bordeaux, France

Quando il dolore che proviamo è morale, proteggiamo gli occhi e cancelliamo il volto, sperimentando in fondo, una piccol...
29/06/2019

Quando il dolore che proviamo è morale, proteggiamo gli occhi e cancelliamo il volto, sperimentando in fondo, una piccola morte.
Seth Globepainter, 2016.
MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom

Alexandre Farto Vhils, Sicilia.Le forme dell'arte sono spesso adeguate al contenuto di verità della propria epoca.
29/06/2019

Alexandre Farto Vhils, Sicilia.
Le forme dell'arte sono spesso adeguate al contenuto di verità della propria epoca.

È con cose come questa che  vuole convincerci che il significato di un'opera d'arte sia il suo uso.Blu, 2018. Ex Commiss...
27/06/2019

È con cose come questa che vuole convincerci che il significato di un'opera d'arte sia il suo uso.
Blu, 2018. Ex Commissario di Pubblica Sicurezza, Quarticciolo, Roma.

CURARE L'ARTE NELLO SPAZIO PUBBLICOLa spazio pubblico sembra essere ontologicamente ostensivo, è quindi possibile pensar...
07/06/2019

CURARE L'ARTE NELLO SPAZIO PUBBLICO
La spazio pubblico sembra essere ontologicamente ostensivo, è quindi possibile pensarlo come spazio espositivo? Esiste già un uso espositivo dello spazio pubblico? Le pratiche curatoriali finora pensate per gli spazi espositivi tradizionali sono applicabili ad un ipotetico Spazio Espositivo Pubblico? Su questi temi la lezione peripatetica del curatore Stefano S. Antonelli lo scorso gennaio presso il Museo Condominiale di Tor Marancia agli studenti dell'Art dpt. dell'Università UCLA di Hong Kong. Tema della lezione: Ipotesi per una Lettura e Scrittura dello Spazio Espositivo Pubblico, caso studio: il Museo Condominiale di Tor Marancia

E' davvero possibile trasformare un quartiere in un Museo, generare identità, socialità, economia, crescita culturale? È...
06/06/2019

E' davvero possibile trasformare un quartiere in un Museo, generare identità, socialità, economia, crescita culturale? È davvero possibile avere un impatto sulla vita reale delle persone con l'arte? Il curatore Stefano S. Antonelli ne ha parlato su Raitre ospite di FuoriTg Tg3 raccontando l'unica esperienza al mondo di questo tipo, si trova in Italia, a Roma. È il Museo Condominiale di Tor Marancia.

Università Roma Tre lezione seminariale del curatore Stefano S. Antonelli con gli allievi del Master Management nella ge...
06/06/2019

Università Roma Tre lezione seminariale del curatore Stefano S. Antonelli con gli allievi del Master Management nella gestione dei beni culturali - II livello per accarezzare utopie e eterotopie nelle relazioni possibili tra Arte e Rigenerazione Urbana. Ovvero, come immaginare di reincludere nella città un quartiere escluso trasformandolo in un Museo e riuscirci. Caso studio, il Museo Condominiale di Tor Marancia che ha rappresentato l'Italia alla La Biennale di Venezia

“Escape” è l’opera di Julien Malland aka Seth Globepainter che ho curato per l’edificio che ospita l‘assessorato alla cu...
06/06/2019

“Escape” è l’opera di Julien Malland aka Seth Globepainter che ho curato per l’edificio che ospita l‘assessorato alla cultura del Comune di Arezzo a due passi da Piero della Francesca. Collocare un’opera nello spazio pubblico contemporaneo significa rappresentarsi in un'unica partitura il sensibile, il politico e il simbolico della morfologia dell’ordinario, e riscriverla per svelare lo straordinario che nasconde. Come suggerisce Seth, nel perseguire questi scopi, fuggire dagli schemi, anche i propri, è un'opzione sempre possibile. Stefano S. Antonelli

DISTRUGGERE OPERE D'ARTE IN UN MUSEO, NEL 2019, IN ITALIAIl nuovo direttore di PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE a Spoleto, ...
11/04/2019
Firma la petizione

DISTRUGGERE OPERE D'ARTE IN UN MUSEO, NEL 2019, IN ITALIA
Il nuovo direttore di PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE a Spoleto, che succede a Gianluca Marziani, vuole cancellare le opere murali commissionate dal museo diretto da Gianluca Marziani per il progetto COLLICOLA ON THE WALL. Tra gli altri ci sono lavori di Teo Moneyless Pirisi, STEN LEX, 108, SBAGLIATO, Borondo, Never2501 alcuni dei quali ho avuto il privilegio di co-curare. Non é facile comprendere perché un direttore voglia essere ricordato per aver distrutto delle opere appartenenti ad un museo pubblico, a mia memoria l'unico altro distruttore contemporaneo di opere d'arte è stato l'ISIS, possibile che esista una relazione tra le due posizioni?
Stefano Antonelli

Salviamo le opere di Palazzo Collicola. Non cancelliamo il passato e guardiamo al futuro

1967, THE NEW YORK CITY WALLS PROJECT Nel 1967 il l curatore Arthur Drexler insieme al pittore Jason Crum ed altri artis...
03/04/2019

1967, THE NEW YORK CITY WALLS PROJECT
Nel 1967 il l curatore Arthur Drexler insieme al pittore Jason Crum ed altri artisti decide di intraprendere un progetto d’arte per la città di New York. In quegli anni la città era ingovernabile, come la definì il suo stesso sindaco John Lindsay. Crimine diffuso, polizia corrotta, condizioni igienico-sanitarie e servizi di base scadenti o inesistenti. Di fronte a questa esperienza di abbandono, inettitudine e inconsapevolezza del potere che amministra New York, Drexler, Crum e i loro amici ritengono che l’arte possa dare un contributo al risveglio delle coscienze dei “newyorkers”, parlano di potere rigenerativo dell’arte. Nel 1967 immaginano un’arte che entri nella realtà proprio mentre Andy Warhol sta facendo entrare la realtà nell’arte, nasce così il City Walls Project che prenderà corpo nella zona conosciuta come Bowery. Molti di questi murali sono ora scomparsi, sostituiti perlopiù dalla pubblicità, alcuni sono ancora lì. Sono sicuro che molti noteranno un tratto comune alle opere di questi artisti.
// Di seguito lavori di Jason Crum, Allan D’Arcangelo, Tatiana Lewin, Todd Williams, Mel Pekarsy, Walter Darby Bannard, Richard Anuszkiewicz, Alvin Loving, Knox Martin.
// MoMa: https://www.moma.org/collection/works/425
Ph: Susan Fensten
Source: https://forgotten-ny.com/2016/08/city-walls/

Il modello di museo d'arte della società post-industriale è fondamentalmente una scatola per conservare le opere. L'inte...
03/04/2019
Art project paints an unflattering picture of urban renewal in Rome

Il modello di museo d'arte della società post-industriale è fondamentalmente una scatola per conservare le opere. L'intervento che ho curato nelle rovine dell'Ex Mira Lanza a Roma per dare vita al M.A.G.R. (Museo Abusivo Gestito dai Rom) è la sperimentazione del suo opposto, creare un museo dove le opere proteggono la scatola, un magnifico edificio di archeologia industriale costruito nel 1899 lasciato in stato di abbandono e degrado da parte dell'amministrazione comunale che ne è proprietaria. L'esperimento è riuscito? Non lo so, di certo, dopo tre anni, nonostante siano in un ambiente degradato e in balia di chiunque, le 20 opere del ciclo Range Ta Chambre realizzate da Seth Globepainter nel 2016 per musealizzare Ex Mira Lanza sono ancora tutte intatte, forse non è un fatto banale, forse la teoria delle finestre rotte è solo una balla.
Stefano S. Antonelli

Mira Lanza factory has been filled with an artist’s work in a bid to inspire city officials to regenerate the long-derelict building

// Intervista al curatore Stefano S. Antonelli su Vanity Fair Italia in una interessante prospettiva di Marina Brudaglio...
02/04/2019
La street art? Un bell'investimento, che rimuove l'economia locale - VanityFair.it

// Intervista al curatore Stefano S. Antonelli su Vanity Fair Italia in una interessante prospettiva di Marina Brudaglio sulla .

Il patrimonio che si genera con la street art ha una funzione sociale trainante sul territorio, genera un senso di ripresa, di riappropriazione e d’identità. Queste storie, raccolte nell'Italia intera, mostrano gli effetti positivi anche in termini economici, con collaborazioni tra artisti, istit...

Poesia d’amoreOltre gli sguardiCon baci dolci e teneriLe nostre anime si sono uniteIn una meraviglia senza fiatoE al mom...
10/03/2019

Poesia d’amore

Oltre gli sguardi
Con baci dolci e teneri
Le nostre anime si sono unite
In una meraviglia senza fiato

E al momento del risveglio
Da una pace vasta e sorridente
Eri immersa nella luce del mattino
Studiando tranquillamente
Tutti i messaggi sul mio telefono

Banksy, 2004, Soho, Londra

ST.AR.T. Arte, Comunità, Territorio.È del prof. Ledo Prato la prima riflessione in ambito nazionale su prospettive, rela...
07/03/2019
ST.AR.T. Le risposte alle tante domande dell'arte pubblica

ST.AR.T. Arte, Comunità, Territorio.
È del prof. Ledo Prato la prima riflessione in ambito nazionale su prospettive, relazioni e implicazioni dell’arte urbana in Italia emersa dai lavori del convegno di Napoli

Partecipazione,trasformazioni di città e quartieri. Ecco le prime risposte alle tante domande sulla natura, la funzione e gli obiettivi dell'arte pubblica.

Daniel Buren, Affissioni selvagge, 1968, Parigi
02/03/2019

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NON HAI BISOGNO DI UNA LICENZA EDILIZIA PER COSTRUIRE CASTELLI IN ARIA , 2012
27/02/2019

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, 2012Cockpur St, Londra
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4 uomini e una scala, ovvero l’uso espositivo dello spazio pubblico per mettere in mostra bugie a ipocrisie sulla Brexit...
15/02/2019
Four men with a ladder: the billboard campaigners battling Brexit

4 uomini e una scala, ovvero l’uso espositivo dello spazio pubblico per mettere in mostra bugie a ipocrisie sulla Brexit. Un interessante caso sulla funzione pubblica dell’arte in opposizione alla nozione debole di "arte pubblica", nei processi di artificazione del discorso pubblico sulla formazione delle opinioni.

Posters exposing politicians’ lies and hypocrisy over leaving the EU are appearing across the UK. The friends behind the Led By Donkeys campaign explain why they had to take action

 THIS IS NOT A PHOTO OPPORTUNITYProrogata fino al 24 marzo la mostra curata da Stefano S. Antonelli e Gianluca Marziani ...
13/02/2019
Prorogata mostra Banksy a Firenze - Toscana

THIS IS NOT A PHOTO OPPORTUNITY
Prorogata fino al 24 marzo la mostra curata da Stefano S. Antonelli e Gianluca Marziani che analizza e racconta attraverso appositi testi le origini delle immagini di un writer che si incasinava la vita con i graffiti nella Bristol dei Massive Attack e Portishead e che - hackerando il sistema - si è autodestinato ad essere l'artista più importante del mondo globale. Un progetto espositivo esito di un'indagine sistematica sul linguaggio tipicamente composizionale dell'artista britannico, unica forma con cui Banksy ha scelto di manifestarsi al mondo. Prodotta da Associazione MetaMorfosi, presso Palazzo Medici Riccardi, Firenze.

E' stata prorogata fino al 24 marzo 2019 la mostra 'Banksy This is not a photo opportunity', in corso a Palazzo Medici Riccardi, a cura di Gianluca Marziani e Stefano S. Antonelli. (ANSA)

10 anni fa  chiamò 40 artisti da tutto il mondo per dipingere un tunnel a Leake Street nel quartiere di Waterloo a Londr...
13/02/2019
Banksy told fellow artists to meet him in a tunnel and the result was stunning

10 anni fa chiamò 40 artisti da tutto il mondo per dipingere un tunnel a Leake Street nel quartiere di Waterloo a Londra. Era il Cans Festival, probabilmente il primo "festival" di street art, un evento autorizzato e seminale. Gli italiani invitati furono STEN LEX, Luca Maleonte e ORTICANOODLES. Il Daily Mirror celebra il decennale.

Mysterious street artist Banksy called on graffiti artists from across the world to to help him transform Leake Street under Waterloo Station - among them were Dolk, Vhils, Pure Evil, Blek le Rat, Eelus, Vexta, Pobel, Mr Brainwash, Kaagman, Ron English and 3D

Indirizzo

Via Amedeo Avogadro, 85
Rome
00146

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MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom Direttore: Filo Tito Curatore: Stefano Antonelli Orari: 24/7 Dove: via Amedeo Avogadro 85 Ingresso: gratuito, illegale e a vostro rischio e pericolo Informazioni: [email protected] No bagni | No negozio di ricordi | No tacchi | Si zingari

Il MAGR sorge nell'area di archeologia industriale tra i quartieri Ostiense e Marconi di Roma negli stabilimenti dell'ex fabbrica Mira Lanza. Ospita l'installazione "Range ta chambre" di Julien Malland a.k.a Seth. E’ stato realizzato in occasione della residenza d’artista di 999Foundation “Artist Resistence Residency” in collaborazione con il Teatro India, Teatro di Roma, un progetto dove arte e museo sono co-costituiti nella e per mezzo della pratica artistica. Un lavoro che ci parla di resistenza, dell’importanza dei libri, di identità individuali e collettive, di differenze e diversità. Un esomuseo che si misura con la durabilità e mutevolezza del reale ma soprattutto un dispositivo per ribaltare la prospettiva funzionale dell’istituzione culturale occidentale per eccellenza, dove non è la scatola a conservare, esporre e tramandare l’arte, ma é l’arte che si fa carico di conservare, esporre e tramandare la scatola, o quello che ne rimane.

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MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom
"Il MAGR, un museo clandestino nel quartiere Ostiense di Roma, non è per i deboli di cuore". L'ANSA tedesca descrive così il MAGR - Museo Abusivo Gestito dai Rom. Non tutti i musei sono bianchi, confortevoli e con un giftshop all'uscita. Nella mia pratica curatoriale ho provato ad uscire dalle logiche esclusive dell'istituzione museale così come la conosciamo provando a sfidare l'idea stessa di museo, provando a realizzare musei "diversi". Parafrasando le geniali intuizioni urbanistiche di Maurizio Carta, mi piace pensare a queste pratiche curatoriali come costitutive di una "città aumentata dal diverso museo".
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