Pagina non istituzionale dedicata alla storia della Motorizzazione della Polizia italiana, vista anche attraverso il cinema, la televisione, il modellismo, le curiosità, l'iconografia e la cronaca del nostro Paese. Molti sono i luoghi sul web dove - seriamente e talvolta un po' meno - si possono trovare notizie e foto riguardanti il meraviglioso mondo dei veicoli appartenenti, o soprattutto appart
enuti, alla Polizia italiana. Ho voluto però creare uno spazio tutto mio, condiviso con gli Amici e gli appassionati, quelli disposti ad un approccio storico rigoroso, ma allo stesso tempo sobrio, moderato ed entusiasta, con una continua voglia di imparare. So che non avrò problemi ad amministrare questo Gruppo ed è quindi superfluo - ma lo faccio lo stesso - sottolineare come non saranno mai tollerati atteggiamenti lesivi delle Istituzioni - a tributo delle quali, anzi, questa pagina è stata creata - degli altri appartenenti o di terzi né, anche in minor misura, atteggiamenti o frasi polemiche rivolte ad alcuno e tantomeno politica. Ho però voluto riconoscere a me stesso - con una buona dose di autoreferenzialità - il ruolo di primo vero storico del settore, frutto di un quarto di secolo di ricerche in ambito ufficiale, archivi fotografici e documentali, parte dei quali è stato incoscientemente disperso o non reso più fruibile, o rischia continuamente di esserlo. Ciò che è vecchio sporca, occupa spazio, disturba…
Nella mia ultima opera - "All’inseguimento dei Malfattori-Storia della Motorizzazione della Polizia italiana”, edita nel 2021 per conto dell’Ufficio Storico della Polizia di Stato e curata dal suo Direttore Dott. Raffaele Camposano - ho cercato fare un salto di qualità rispetto a “Polizia in Movimento”, edito nel 2003. Ho voluto che la pur appassionante storia dell’evoluzione dei mezzi in dotazione alla Polizia, divenisse non solo un piccolo excursus nell’evoluzione socio-culturale del nostro Paese, ma anche e soprattutto una storia di Uomini, soprattutto di quelli per i quali il mezzo meccanico è divenuto l’ultimo Collega. Sono quelli che proprio sul veicolo hanno immolato la propria vita, fino all’estremo sacrificio. Un simbolo nei media, nelle foto, nei filmati, sui giornali, in tante, troppe tragiche occasioni. Il mezzo meccanico viene elevato a Mezzo della Memoria, quella viva, che supera il tempo e l’oblio. Due esempi per tutti: l’Alfetta “Polizia 52116” della scorta dell’On. Aldo Moro trucidata in Via Fani e la Croma “Polizia 72677” della Scorta del Dott. La telefonata di apprezzamento della Signora Tina Montinaro ha fatto il resto...
Devo molto a tutti coloro che hanno dato al volume un insostituibile contributo: dallo stesso Dott. Raffaele Camposano, al Prefetto Carmelo Maria Gugliotta, a Nicola Longo, a Carmen Spatafora, al regista Enzo G. Castellari, al bravissimo disegnatore Luigi Fiore che con le sue splendide tavole ha impreziosito ulteriormente l’opera. Buon viaggio a tutti noi, quindi, un viaggio spero interessante che, con il vostro aiuto, spero sempre di rendere interessante. Buon inseguimento a tutti!