Clicky

Fondazione Sorgente Group

Fondazione Sorgente Group La Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura nasce nel gennaio 2007, grazie a

Nel gennaio del 2007, grazie all’interesse e all’impegno per l’arte del Presidente Valter Mainetti e del Vicepresidente, Paola Mainetti, è stata costituita la Fondazione Sorgente Group, Istituzione per l’Arte e la Cultura, senza finalità di lucro con lo scopo di valorizzare, di promuovere e divulgare, sia a livello nazionale che internazionale, tutte le espressioni della cultura e dell’arte appart

enenti al nostro patrimonio culturale. La Fondazione si sostiene grazie al contributo economico di Sorgente Group, Gruppo finanziario immobiliare di livello internazionale, operante nei settori della finanza, dell'immobiliare, delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture, del restauro e dell’editoria. L’interesse collezionistico della Fondazione Sorgente Group è rivolto a due filoni principali: la scultura antica di età greca e romana, con una particolare attenzione per i ritratti imperiali della dinastia Giulio-Claudia, come il celebre ritratto di Marcello, e la pittura antica che spazia dal XV secolo (ne è un esempio una pregiata tavola del Pinturicchio) fino alle grandi vedute romane del Settecento, passando per la Scuola emiliana di epoca barocca, di cui sono presenti dipinti, fra gli altri, di due dei suoi massimi esponenti: Guercino e Guido Reni.

Normali funzionamento

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎  🔎 Il principale 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 nel XVII secolo era 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝗽𝗮 𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 rappresentato nell’op...
18/12/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
Il principale 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 nel XVII secolo era 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝗽𝗮 𝗚𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 rappresentato nell’opera di 𝘈𝘯𝘦𝘴𝘪, 𝑆𝑎𝑛 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝑎 𝑅𝑖𝑝𝑎, della 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠.


Nel dipinto possiamo scorgere la doppia rampa dell’antico porto di Ripa, fatta costruire nel 1692 durante il pontificato di Innocenzo XII, e il Complesso di San Michele, edificio di grandi dimensioni, completato nel 1735, che accolse il carcere delle donne, l’ospizio di fanciulli e in un livello inferiore i magazzini; sulla sinistra vediamo la Dogana Grande.
Sulla riva del fiume sono rappresentate le intense attività del porto, dove attraccavano le navi provenienti dal mare.


Il porto di Ripa Grande continuò a funzionare fino 1900, quando, con la costruzione dei muraglioni sul Tevere, tutte le attività legate al fiume furono abbandonate.

Del porto, oggi, possiamo ammirare soltanto 𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗿𝗮𝗺𝗽𝗲 che scendono al fiume sotto il San Michele.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼𝘁𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟭𝟳𝟬𝟬 dove ora sorge Ponte Cavour?Ecco raffigurato il 𝗣𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 ...
10/12/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
𝗖𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝘂𝗻𝗴𝗼𝘁𝗲𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟭𝟳𝟬𝟬 dove ora sorge Ponte Cavour?
Ecco raffigurato il 𝗣𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗥𝗶𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮 nel dipinto di Paolo Anesi della 𝘊𝘰𝘭𝘭𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘔, in cui possiamo osservare la dinamicità della scena con il brulichio degli uomini, le barche e le merci che affollavano quell’attracco nel Settecento.
Anesi riproduce fedelmente il porto di Ripetta, che disegnato da Alessandro Specchi con la collaborazione di Carlo Fontana, fu costruito all’inizio del 1700 utilizzando materiali di spoglio provenienti dal Colosseo e servì all’approdo dei navigli provenienti dall’Umbria e dalla Sabina.
Venne demolito dopo la piena del 1870 per l'edificazione dei muraglioni e dei ponti sul Tevere.
Dell’antico Porto di Ripetta rimangano solo 𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗮, 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗡𝗮𝘃𝗶𝗴𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗻𝗲 con i segni che indicano il livello del fiume Tevere durante le alluvioni, comprensivi delle date e del Pontefice regnante, tutte e tre le opere rappresentate nell’opera di Anesi, sono collocate nell’attuale piazza del Porto di Ripetta.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎Osserviamo da vicino la 𝗦𝘁𝗮𝘁𝘂𝗮 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝗶𝗼 della Collezione 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱.Un interessant...
04/12/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
Osserviamo da vicino la 𝗦𝘁𝗮𝘁𝘂𝗮 𝗱𝗶 𝗗𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝗶𝗼 della Collezione 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱.
Un interessante dettaglio della statua in marmo italico bianco, risalente alla seconda metà del II d.C., è il 𝘀𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗿𝗼𝘀𝗲 𝗮 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝗽𝗲𝘁𝗮𝗹𝗶 che cinge il ventre e dissimula un taglio antico orizzontale.

La rosa è un richiamo simbolico alla rinascita primaverile della vegetazione, all’armonia spirituale in associazione al culto sia di Afrodite che di Iside. È il fiore evocativo della festa per i defunti, detta appunto dei 𝘙𝘰𝘴𝘢𝘭𝘪𝘢, che si svolgeva nel mese di maggio quando si celebrava anche 𝘓𝘪𝘣𝘦𝘳 come il dio che assicurava ai suoi fedeli una felicità oltremondana.

Nell'articolo di ItaliaOggi il neo ministro della Cultura 𝗚𝗲𝗻𝗻𝗮𝗿𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗴𝗶𝘂𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 e 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, presidente di Sorgente ...
02/12/2022

Nell'articolo di ItaliaOggi il neo ministro della Cultura 𝗚𝗲𝗻𝗻𝗮𝗿𝗼 𝗦𝗮𝗻𝗴𝗶𝘂𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 e 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, presidente di Sorgente Group e Fondazione Sorgente Group, riflettono sull'importanza di valorizzare il patrimonio culturale italiano e sulla collaborazione pubblico privato.

Valter Mainetti spiega che «il contributo dei privati è già importante ma potrebbe anche diventare maggiore, attraverso un coordinamento con le istituzioni per mettere a sistema gli interventi pubblici con quelli privati. Noi abbiamo sempre creduto nella cooperazione con le istituzioni pubbliche, tanto che nel nostro Gruppo abbiamo istituito la Fondazione Sorgente Group che si occupa di promuovere il patrimonio culturale italiano e con la quale abbiamo riportato in Italia opere archeologiche che si trovavano all'estero e con la nostra azienda poniamo particolare attenzione alle opere di restauro conservativo, consapevoli che il senso inclusivo dell'arte ci consente di portare avanti progetti importanti per il Paese».

Puoi leggere l'articolo completo al link https://www.italiaoggi.it/news/adesso-il-ministro-sangiuliano-vuol-trasformare-l-italia-nella-vera-capitale-mondiale-della-cultura-2585686


𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎𝗘𝗰𝗰𝗼 il magnifico Portale di accesso agli 𝗛𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗙𝗮𝗿𝗻𝗲𝘀𝗶𝗮𝗻𝗶, come si vede nel dipinto di Joli “𝘝𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢...
27/11/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
𝗘𝗰𝗰𝗼 il magnifico Portale di accesso agli 𝗛𝗼𝗿𝘁𝗶 𝗙𝗮𝗿𝗻𝗲𝘀𝗶𝗮𝗻𝗶, come si vede nel dipinto di Joli “𝘝𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘝𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰” della Fondazione, oggi completamente distrutti con gli scavi archeologici di fine ‘800: un giardino impostato secondo un criterio collezionistico dove erano presenti tutti i tipi di piante, tra cui anche quelle provenienti dalle Americhe, come l'agave americana, la Yucca, la mimosa, la passiflora del Perù arrivando all'acacia che da qui prese il nome di Acacia Farnesiana.
Fu creato anche un vero e proprio orto, coltivando per la prima volta in Italia i pomodori, i peperoni, i peperoncini ed il fico d'India. Lo stesso Goethe rimase meravigliato da tanta bellezza.
Oggi sopravvive solo il portale di accesso che venne smontato e, dopo una serie di vicissitudini e smarrimenti, venne collocato dalla metà degli anni ’50 in 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻 𝗚𝗿𝗲𝗴𝗼𝗿𝗶𝗼, come accesso monumentale al Palatino.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎𝗢𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 il paesaggio sullo sfondo di questo dipinto, della Collezione Fondazione S...
16/11/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
𝗢𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 il paesaggio sullo sfondo di questo dipinto, della Collezione Fondazione Sorgente Group, ”𝘔𝘢𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘣𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰” del 𝗣𝗶𝗻𝘁𝘂𝗿𝗶𝗰𝗰𝗵𝗶𝗼 vediamo che è animato da presenze nella lontananza, forse dei pastori, ma soprattutto è attraversato da barche che viaggiano nel mare.
Nelle litanie alla Vergine Maria una delle caratteristiche attribuite alla Vergine, oltre che essere ianua coeli, la porta del cielo, e la turris arburea, è anche 𝗦𝘁𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝘀.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎Anche nel dipinto 𝘙𝘪𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘎𝘶𝘦𝘳𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘢 𝘶𝘯 𝘓𝘢𝘨𝘰𝘵𝘵𝘰, attribuito a Paolo Anton...
09/11/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
Anche nel dipinto 𝘙𝘪𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘎𝘶𝘦𝘳𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦 𝘢 𝘶𝘯 𝘓𝘢𝘨𝘰𝘵𝘵𝘰, attribuito a Paolo Antonio Barbieri, fratello del maestro centese Giovanni Francesco Barbieri, soprannominato 𝗜𝗹 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗰𝗶𝗻𝗼, protagonista è 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗲.

La curiosa opera, che fa parte della collezione della Fondazione, raffigura 𝗶𝗹 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗰𝗶𝗻𝗼 e una donna più anziana che tiene in braccio un gattino in posa a lato di un tavolo coperto di una tovaglia bluette sul quale è seduto un 𝘤𝘢𝘯𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘦𝘭𝘰 𝘢𝘳𝘳𝘶𝘧𝘧𝘢𝘵𝘰.

L'atteggiamento benevolo nei confronti dell'animale, che l'artista indica al riguardante con la mano sinistra mentre con l'altra lo cinge affettuosamente in segno di amorevole possesso, porta a celebrare quel cane come il protagonista dell'insolito dipinto. Il collare dell'animale, finemente lavorato, mostra inconfondibilmente lo stemma araldico dei Farnese di Parma.

Si può quindi ipotizzare che esso, facilmente riconoscibile in 𝘂𝗻 𝗟𝗮𝗴𝗼𝘁𝘁𝗼 (una razza di cane d'acqua da riporto molto antica, originaria della Romagna) grazie alla ricchezza dei dettagli, fosse un dono fatto al pittore dalla famiglia Farnese e che questo dipinto sia stato realizzato per celebrare l'evento.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎Il 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼 dell'uomo...anche nella storia dell’arte. Nel dipinto 𝘋𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 del 𝗚...
02/11/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
Il 𝗰𝗮𝗻𝗲 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗮𝗺𝗶𝗰𝗼 dell'uomo...anche nella storia dell’arte.
Nel dipinto 𝘋𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 del 𝗚𝘂𝗲𝗿𝗰𝗶𝗻𝗼 appartenente alla collezione di dipinti antichi della Fondazione, un elemento fondamentale della composizione è certamente il magnifico 𝗹𝗲𝘃𝗿𝗶𝗲𝗿𝗼 che accompagna la dea nella sua caccia notturna.
In questo splendido lavoro del Barbieri il cane non funge solamente da elemento decorativo o da attributo iconografico, ma assurge al ruolo di vero e proprio comprimario della divinità.
Con quel movimento istintivo del collo l'animale, oltre a conferire dinamismo all'intera composizione, sembra voler interagire con Diana verso la quale volge lo sguardo, e con la sua lingua vibrante pare volerle parlare.

𝗔𝗿𝘁𝗲: 𝗮 𝗧𝗲𝗿𝗻𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗶𝗰𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗔 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝟴 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝗹𝗮 𝗠𝗼...
28/10/2022

𝗔𝗿𝘁𝗲: 𝗮 𝗧𝗲𝗿𝗻𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗼 𝘃𝗶𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗲𝗶𝗰𝗲𝗻𝘁𝗼

𝗔 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶 𝗟𝗲𝗼𝗻𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝟴 𝗴𝗲𝗻𝗻𝗮𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯 𝗹𝗮 𝗠𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 “𝗗𝗿𝗮𝗺𝗺𝗮 𝗲 𝗣𝗮𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 - 𝗱𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗮𝘃𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗱 𝗔𝗿𝘁𝗲𝗺𝗶𝘀𝗶𝗮 𝗚𝗲𝗻𝘁𝗶𝗹𝗲𝘀𝗰𝗵𝗶” dove è possibile ammirare, tra le altre opere, la 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗖𝗲𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗮𝘃𝗮𝗹𝗶𝗲𝗿 𝗱’𝗔𝗿𝗽𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽

«𝑅𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑓𝑟𝑢𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑎𝑙 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜 𝑜𝑝𝑒𝑟𝑒 𝑎𝑐𝑞𝑢𝑖𝑠𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝐹𝑜𝑛𝑑𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑚𝑜𝑛𝑖𝑜 𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑃𝑎𝑒𝑠𝑒, 𝑒̀ 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑢𝑛 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑔𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 – dichiara 𝐕𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫 𝐌𝐚𝐢𝐧𝐞𝐭𝐭𝐢, 𝐏𝐫𝐞𝐬𝐢𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 –. 𝑃𝑒𝑟 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑣𝑜𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑠𝑡𝑖𝑡𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑚𝑢𝑠𝑒𝑎𝑙𝑖, 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒𝑑 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖. 𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑛𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑎 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖 𝑐𝑎𝑝𝑜𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑖𝑛𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖 𝑚𝑎𝑒𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑖𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑆𝑎𝑛𝑡𝑎 𝐶𝑒𝑐𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝐶𝑎𝑣𝑎𝑙𝑖𝑒𝑟 𝑑’𝐴𝑟𝑝𝑖𝑛𝑜, 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎 𝑖𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑇𝑒𝑟𝑛𝑖».

Uno straordinario viaggio nella pittura del Seicento che celebra il nascere e lo sviluppo del caravaggismo a partire dagli anni della formazione dell’artista, al pieno fiorire della sua arte pittorica, fino alla cultura barocca di Mattia Preti.

I visitatori potranno ammirare dipinti di grandi maestri 𝘥𝘢 𝘊𝘢𝘳𝘢𝘷𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰, 𝘢 𝘉𝘢𝘳𝘵𝘰𝘭𝘰𝘮𝘦𝘰 𝘔𝘢𝘯𝘧𝘳𝘦𝘥𝘪, 𝘢 𝘖𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘦 𝘈𝘳𝘵𝘦𝘮𝘪𝘴𝘪𝘢 𝘎𝘦𝘯𝘵𝘪𝘭𝘦𝘴𝘤𝘩𝘪, 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘔𝘢𝘵𝘵𝘪𝘢 𝘗𝘳𝘦𝘵𝘪 , tra questi l'opera 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗖𝗲𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝘁𝗶𝗹𝗲, 𝘂𝗻’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗦𝗮𝗻𝘁𝗮 𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝘂𝘁𝘁𝗼, di Giuseppe Cesari, detto 𝗖𝗮𝘃𝗮𝗹𝗶𝗲𝗿 𝗱’𝗔𝗿𝗽𝗶𝗻𝗼, della Fondazione, presieduta da 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗺𝗼𝗴𝗹𝗶𝗲 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮.

La mostra sarà a ingresso libero nei giorni martedì e mercoledì dalle 15.30 alle 19.30, giovedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎𝗔𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 la fontana utilizzata come abbeveratoio nel Foro romano presente nel dipinto di J...
22/10/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
𝗔𝘃𝗲𝘁𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗼 la fontana utilizzata come abbeveratoio nel Foro romano presente nel dipinto di Joli, “𝘝𝘦𝘥𝘶𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘊𝘢𝘮𝘱𝘰 𝘝𝘢𝘤𝘤𝘪𝘯𝘰” della Fondazione?

Fu realizzata da Papa Sisto V (Felice Peretti) per dare ristoro agli uomini e al bestiame che ormai circolava nel Foro romano, nominato così “Campo Vaccino”.

Nel 1816 in occasione degli scavi venne smantellata e oggi la vasca di granito è vicino alle 𝘀𝘁𝗮𝘁𝘂𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗗𝗶𝗼𝘀𝗰𝘂𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗹 𝗤𝘂𝗶𝗿𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲, mentre dal mascherone dalle ciglia aggrottate e dai grandi baffi, sgorga ancora acqua nella fontana all'ingresso del Giardino degli Aranci, in piazza Pietro d'Illiria.

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎𝗟𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 i Greci consideravano estremamente importante il gesto della stretta di mano, tanto ...
19/10/2022

𝙻𝚊 𝚕𝚎𝚗𝚝𝚎 𝚜𝚞𝚕𝚕'𝚊𝚛𝚝𝚎 🔎
𝗟𝗼 𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗮𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 i Greci consideravano estremamente importante il gesto della stretta di mano, tanto da raffigurarla anche sul rilievo delle 𝘭𝘦𝘬𝘺𝘵𝘩𝘰𝘪 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘳𝘮𝘰, come negli esemplari della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

Questo gesto si chiama 𝗱𝗲𝘅𝗶𝗼𝘀𝗶𝘀, nel profondo e specifico significato morale di simboleggiare l’indissolubilità del legame tra due familiari al di là della morte, nell’esaltazione dell’unità come valore centrale della società della polis classica.

La 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝗺𝗺𝗶𝗮 del 2022, nonostante il grande caldo e periodi di siccità, ha superato le aspettative grazie alle precipita...
13/10/2022

La 𝘃𝗲𝗻𝗱𝗲𝗺𝗺𝗶𝗮 del 2022, nonostante il grande caldo e periodi di siccità, ha superato le aspettative grazie alle precipitazioni del mese di agosto che hanno risollevato l’andamento della maturazione.

I greci e ancora di più i romani amavano decorare le loro domus con elementi decorativi e scultorei che richiamassero al 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗱𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀𝗶𝗮𝗰𝗼, affinché lo spirito di benessere e spensieratezza si diffondesse nella loro casa, così come ci mostrano le opere della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽.

𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente della Fondazione, ci racconta queste opere nell'articolo di Vicenza Più.

https://www.vipiu.it/leggi/vendemmia-dioniso-fondazione-sorgente-group-valter-mainetti/

L’ultimo dipinto con il quale vogliamo ricordare il grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, dal forte impatto emotivo, ma d...
31/08/2022

L’ultimo dipinto con il quale vogliamo ricordare il grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, dal forte impatto emotivo, ma delicatamente interpretato, è 𝘓𝘢 𝘝𝘦𝘳𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘩𝘪𝘦𝘳𝘢 della 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽.

Siamo nel periodo della piena maturità artistica del pittore, quando si specializzò nella realizzazione di questi dipinti per il culto privato, nei quali i protagonisti sono immersi in un ambiente vuoto e rarefatto, portando così lo spettatore a concentrarsi interamente sull’aspetto devozionale dell’opera.

𝗗𝗲𝗻𝗶𝘀 𝗠𝗮𝗵𝗼𝗻 colloca il dipinto con precisione nel 1627, nel periodo della maturità quando Reni trascorse un periodo a Roma, chiamato dall’ambasciatore spagnolo per eseguire una Immacolata Concezione destinata all’Infanta di Spagna (oggi al Metropolitan Museum di New York) con la quale il presente dipinto è fortemente in relazione per la stretta analogia del modello. Nel suo studio Denis Mahon mette in risalto i toni luminosi e il colore smaltato che caratterizzano la Vergine in preghiera e ne fanno un prototipo di quel gusto delicato, che rese il nome di Reni famoso ed emblematico per tutta la cultura pittorica del “classicismo barocco”.

Il ricordo del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, in occasione del 380esimo anno dalla sua morte, continua con l’inten...
25/08/2022

Il ricordo del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, in occasione del 380esimo anno dalla sua morte, continua con l’intenso dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘗𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 presente nella 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, che ci mostra la raffigurazione di un San Pietro angosciato e profondamente addolorato per il rimorso di aver rinnegato il Cristo.

“Il dipinto è stato concesso in prestito per alcune importanti esposizioni e in particolare - ricorda con orgoglio 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 - la mostra dal titolo “Artemisia. Donna e potere” realizzata in Olanda per celebrare la grande pittrice rivoluzionaria, artemisia Gentileschi, che ricevette una grande influenza dai maestri del Seicento italiano, in particolare Guido Reni e Guercino”

𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶, Direttore scientifico della Fondazione, afferma: “Il maestro bolognese raggiunse la sua immensa e meritata fama anche grazie ai ritratti introspettivi di personaggi raffigurati nel momento in cui si manifesta un’intensa emozione. Il senso di rimorso che attanaglia il cuore di San Pietro invade completamente la composizione, veicolato attraverso gli occhi supplichevoli del Santo bagnati di lacrime e rivolti al Padre.”

Oggi 18 agosto ricorre il 380esimo anno dalla morte del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, tra i massimi esponenti del...
18/08/2022

Oggi 18 agosto ricorre il 380esimo anno dalla morte del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, tra i massimi esponenti della pittura del Seicento italiano, e 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, collezionista, lo vuole ricordare attraverso i suoi dipinti.
Il primo dipinto che vi presentiamo è 𝘎𝘦𝘴𝘶̀ 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘥𝘥𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘰𝘤𝘦, presente in 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, dove il Bambino, con un drappo rosato sotto al corpo, si è coricato sulla Croce, addormentandosi serenamente. Accanto a lui gli altri simboli della passione, la corona di spine e i chiodi della Crocefissione, che non rompono la bellezza rarefatta e ideale dell’atmosfera e del paesaggio, che diviene così parte integrante della scena. Lo storico dell’arte 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 data il dipinto intorno al 1625, quando il maestro era impegnato proprio nella decorazione della volta del Casino del cardinale Scipione Borghese, e rappresenterebbe uno dei primi esemplari della lunga e fortunata produzione di putti addormentati, che tanto piacevano ai collezionisti romani e bolognesi nel Seicento.
La croce è presente anche nel dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘍𝘳𝘢𝘯𝘤𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘊𝘳𝘰𝘤𝘦𝘧𝘪𝘴𝘴𝘰, sempre in 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, attribuito a Guido Reni dallo studioso Stephen Pepper nella fase della prima maturità dell’artista e paragonandolo ad altre versioni simili, nonostante per l’identificazione del santo manchino i consueti attributi iconografici, il teschio e le stigmate.
“Nella mia ricerca di appassionato di dipinti antichi – ci racconta 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 – ho una forte predilezione per i pittori della scuola bolognese del Seicento come Guido Reni e Guercino e con grande soddisfazione, sono riuscito nel tempo ad acquisire numerosi loro dipinti di grande importanza, che hanno partecipato a mostre internazionali.”

Il dipinto di 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗟𝗼𝗰𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶, “Veduta del Tevere presso Castel Sant’Angelo”, presente nella collezione della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻...
03/08/2022

Il dipinto di 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗟𝗼𝗰𝗮𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶, “Veduta del Tevere presso Castel Sant’Angelo”, presente nella collezione della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽, ci mostra i resti dei piloni dell’antico ponte Neroniano, riemerso in questi giorni di grande siccità nei pressi di Ponte Vittorio Emanuele II a Roma.
L’antico ponte fatto costruire da Caligola per collegare il Campo Marzio al suo Circo situato sul fianco sinistro dell’odierna basilica Vaticana, fu poi successivamente restaurato da Nerone ed era fondamentale per la viabilità verso Monte Mario, grazie anche al collegamento con la via Cornelia. Venne demolito nel 546 forse per impedire ai Goti di entrare a Roma.
“𝘐 𝘥𝘪𝘱𝘪𝘯𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘓𝘰𝘤𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪, 𝘈𝘯𝘦𝘴𝘪, 𝘎𝘢𝘴𝘱𝘢𝘳 𝘷𝘢𝘯 𝘞𝘪𝘵𝘵𝘦𝘭 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢 𝘧𝘰𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘴𝘶𝘪 𝘮𝘰𝘯𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘯𝘵𝘪𝘤𝘩𝘪, 𝘴𝘶𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘶𝘮𝘪 𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘰𝘭𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘶𝘳𝘣𝘢𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀. 𝘊𝘪 𝘰𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘧𝘰𝘵𝘰𝘨𝘳𝘢𝘧𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰, 𝘦𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘰 𝘢 𝘯𝘰𝘪.” dice 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente della Fondazione.


𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼 𝗔𝗻𝗲𝘀𝗶, uno dei pittori più importanti del ‘700, 𝗻𝗮𝗰𝗾𝘂𝗲 𝗶𝗹 𝟵 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟲𝟵𝟳, e divenne con i suoi numerosi dipinti...
27/07/2022

𝗣𝗮𝗼𝗹𝗼 𝗔𝗻𝗲𝘀𝗶, uno dei pittori più importanti del ‘700, 𝗻𝗮𝗰𝗾𝘂𝗲 𝗶𝗹 𝟵 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟭𝟲𝟵𝟳, e divenne con i suoi numerosi dipinti protagonista della scuola paesaggistica romana. Come ci mostrano i dipinti nella 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠. 𝗱𝗶 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, suoi soggetti preferiti erano i monumenti e le rovine antiche e il corso del Tevere con la presenza di numerosi personaggi e scene di quotidianità e vita popolare.

Questo dipinto di Paolo Anesi, che raffigura l’ansa del Tevere nei pressi di Castel Sant’Angelo, osservato dalla sponda trasteverina, evidenzia tutta l’arte di Paolo Anesi dietro l’influenza di Gaspard van Wittel e le sue forti affinità estetiche con Andrea Locatelli. Le sue scenografie rispettose della realtà sono immerse in atmosfere idilliache e arcadiche.
L’imponente immagine del monumento adrianeo sembrano accompagnare il fluire lento del fiume, trasmettendo nell’osservatore un sentimento di tranquillità, di dimensione sospesa senza tempo in cui l’antico e il moderno si fondono perfettamente.

La 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱 celebra Moishe Segal, nome ebraico di 𝗠𝗮𝗿𝗰 𝗖𝗵𝗮𝗴𝗮𝗹𝗹, 𝗻𝗮𝘁𝗼  𝗶𝗹 𝟳 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟭𝟴𝟴𝟳, 𝟭𝟯𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮, ne...
18/07/2022

La 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱 celebra Moishe Segal, nome ebraico di 𝗠𝗮𝗿𝗰 𝗖𝗵𝗮𝗴𝗮𝗹𝗹, 𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝟳 𝗹𝘂𝗴𝗹𝗶𝗼 𝟭𝟴𝟴𝟳, 𝟭𝟯𝟱 𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗳𝗮, nella piccola città di Lëzna nell’Impero russo, oggi in Bielorussia.
𝘐 𝘥𝘶𝘦 𝘮𝘢𝘻𝘻𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘪𝘰𝘳𝘪, dipinto appartenente alla 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠. 𝗱𝗶 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, eseguito nella tarda maturità artistica, è un’opera emblematica dell’artista per i molti elementi significativi: la positività e serenità emanate dai due bouquet, sono avvolti dalle tonalità azzurre della malinconia e dei ricordi trascorsi. Così nello sfondo appare la chiesa ortodossa e le case stilizzate della sua città natale, incendiata proprio il giorno della nascita del pittore, sulla quale volteggia un gallo sospeso. Il gallo ha un valore simbolico per Chagall, come sostiene Franz Meyer: “ha avuto un ruolo nei riti religiosi ebraici come l’incarnazione delle forze del sole e del fuoco”. Inoltre, Chagall con grande dolore dovette allontanarsi della sua terra per l’inasprimento delle leggi razziali nel 1923. Da osservare in basso a sinistra l’affettuoso abbraccio di due persone, un chiaro riferimento alla sua amata moglie Bella morta tragicamente a New York nel 1944. L’unico bicchiere presente sul tavolo con accanto la bottiglia semivuota di vino indica tutta la solitudine del poeta
Il mondo pittorico di Chagall, intriso di motivi legati alla cultura ebraica, era colorato, come se fosse visto attraverso la vetrata di una chiesa, e la sua ricerca di serenità e ottimismo sono velati da una profonda riflessione introspettiva.

𝗟𝗼 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝗲 𝟭𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶.A giugno 2012 veniva inaugurato a Roma lo 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 "𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲" gestit...
21/06/2022

𝗟𝗼 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗶𝗲 𝟭𝟬 𝗮𝗻𝗻𝗶.
A giugno 2012 veniva inaugurato a Roma lo 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 "𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲" gestito dalla Fondazione Sorgente Group in via del Tritone n. 134, con un allestimento museale dal titolo 𝘜𝘯 𝘢𝘯𝘨𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘈𝘳𝘵 𝘕𝘰𝘶𝘷𝘦𝘢𝘶 𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘢.

Così, in accordo con lo stile pienamente Liberty del palazzo, realizzato nel 1910, veniva presentata una selezione di sculture, arredi, mobili, oggetti d'arte e quadri esemplificativi di questa corrente artistica che dalla Francia si diffuse in tutta Europa e in Italia nei primi anni del Novecento.

𝗟𝗼 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗲𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 "𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲", dietro 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘗𝘢𝘰𝘭𝘢 𝘔𝘢𝘪𝘯𝘦𝘵𝘵𝘪, fu realizzato sull'esempio delle gallerie d'arte newyorkesi, dove in un ambiente ampio, privo di barriere visive, la luce si concentra solo sugli oggetti esposti e dove i materiali semplici, come il ferro delle scale e delle travi portanti e come i mattoni delle voltine divengono cornice raffinata, ma non protagonista, adattabile e funzionale ad ogni tipo di esposizione.


Disponibile presso l’editore il catalogo, dal titolo “Un angolo di Art Nouveau a Roma”, che ha accompagnato la mostra, illustrando gli importanti mobili, dipinti e oggetti d’arte del primo Novecento, e guidandoci verso la riscoperta del gusto Liberty e la sua notevole influenza sulla cultura italiana d’inizio secolo.

Indirizzo

Via Del Tritone 132
Rome
00187

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 18:30
Martedì 10:00 - 18:30
Mercoledì 10:00 - 18:30
Giovedì 10:00 - 18:30
Venerdì 10:00 - 18:30

Telefono

+390658332919

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Fondazione Sorgente Group pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Il Museo

Invia un messaggio a Fondazione Sorgente Group:

Video

Digitare


Altro Museo d'arte Rome

Vedi Tutte

Commenti

L’ultimo dipinto con il quale vogliamo ricordare il grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, dal forte impatto emotivo, ma delicatamente interpretato, è 𝘓𝘢 𝘝𝘦𝘳𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘩𝘪𝘦𝘳𝘢 della 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽.

Siamo nel periodo della piena maturità artistica del pittore, quando si specializzò nella realizzazione di questi dipinti per il culto privato, nei quali i protagonisti sono immersi in un ambiente vuoto e rarefatto, portando così lo spettatore a concentrarsi interamente sull’aspetto devozionale dell’opera.

𝗗𝗲𝗻𝗶𝘀 𝗠𝗮𝗵𝗼𝗻 colloca il dipinto con precisione nel 1627, nel periodo della maturità quando Reni trascorse un periodo a Roma, chiamato dall’ambasciatore spagnolo per eseguire una Immacolata Concezione destinata all’Infanta di Spagna (oggi al Metropolitan Museum di New York) con la quale il presente dipinto è fortemente in relazione per la stretta analogia del modello. Nel suo studio Denis Mahon mette in risalto i toni luminosi e il colore smaltato che caratterizzano la Vergine in preghiera e ne fanno un prototipo di quel gusto delicato, che rese il nome di Reni famoso ed emblematico per tutta la cultura pittorica del “classicismo barocco”.

Il ricordo del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, in occasione del 380esimo anno dalla sua morte, continua con l’intenso dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘗𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 presente nella 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, che ci mostra la raffigurazione di un San Pietro angosciato e profondamente addolorato per il rimorso di aver rinnegato il Cristo.

“Il dipinto è stato concesso in prestito per alcune importanti esposizioni e in particolare - ricorda con orgoglio 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 - la mostra dal titolo “Artemisia. Donna e potere” realizzata in Olanda per celebrare la grande pittrice rivoluzionaria, artemisia Gentileschi, che ricevette una grande influenza dai maestri del Seicento italiano, in particolare Guido Reni e Guercino”

𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶, Direttore scientifico della Fondazione, afferma: “Il maestro bolognese raggiunse la sua immensa e meritata fama anche grazie ai ritratti introspettivi di personaggi raffigurati nel momento in cui si manifesta un’intensa emozione. Il senso di rimorso che attanaglia il cuore di San Pietro invade completamente la composizione, veicolato attraverso gli occhi supplichevoli del Santo bagnati di lacrime e rivolti al Padre.”

Oggi 18 agosto ricorre il 380esimo anno dalla morte del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, tra i massimi esponenti della pittura del Seicento italiano, e 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, collezionista, lo vuole ricordare attraverso i suoi dipinti.
Il primo dipinto che vi presentiamo è 𝘎𝘦𝘴𝘶̀ 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘥𝘥𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘰𝘤𝘦, presente in 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, dove il Bambino, con un drappo rosato sotto al corpo, si è coricato sulla Croce, addormentandosi serenamente. Accanto a lui gli altri simboli della passione, la corona di spine e i chiodi della Crocefissione, che non rompono la bellezza rarefatta e ideale dell’atmosfera e del paesaggio, che diviene così parte integrante della scena. Lo storico dell’arte 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 data il dipinto intorno al 1625, quando il maestro era impegnato proprio nella decorazione della volta del Casino del cardinale Scipione Borghese, e rappresenterebbe uno dei primi esemplari della lunga e fortunata produzione di putti addormentati, che tanto piacevano ai collezionisti romani e bolognesi nel Seicento.
La croce è presente anche nel dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘍𝘳𝘢𝘯𝘤𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘊𝘳𝘰𝘤𝘦𝘧𝘪𝘴𝘴𝘰, sempre in 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, attribuito a Guido Reni dallo studioso Stephen Pepper nella fase della prima maturità dell’artista e paragonandolo ad altre versioni simili, nonostante per l’identificazione del santo manchino i consueti attributi iconografici, il teschio e le stigmate.
“Nella mia ricerca di appassionato di dipinti antichi – ci racconta 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 – ho una forte predilezione per i pittori della scuola bolognese del Seicento come Guido Reni e Guercino e con grande soddisfazione, sono riuscito nel tempo ad acquisire numerosi loro dipinti di grande importanza, che hanno partecipato a mostre internazionali.”

"𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗖𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶”, la puntata dal titolo “La Musica dal Cielo” è dedicata all’opera di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino, "𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑪𝒆𝒄𝒊𝒍𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍’𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒐 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒊𝒍𝒆, 𝒖𝒏’𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝒆 𝒖𝒏 𝒑𝒖𝒕𝒕𝒐" eseguita intorno al 1630. Nel racconto di Claudio Strinati, il 𝑪𝒂𝒗𝒂𝒍𝒊𝒆𝒓 𝒅’𝑨𝒓𝒑𝒊𝒏𝒐 ritrae la Santa, la vergine fanciulla devota a Dio che si converte al cristianesimo, come incarnazione della dolcezza femminile, dell’estasi e della giovinezza, virtù che si sublimano in spiritualità superiore.

Lo 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 ospita le opere archeologiche greche del V e IV secolo a.C. della Fondazione Sorgente Group, al pian terreno del palazzo in stile Liberty del 1910, in 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 𝟭𝟯𝟮.

Vieni a trovarci e potrai osservare da vicino la scultura di 𝘼𝙩𝙝𝙚𝙣𝙖 𝙉𝙞𝙠𝙚 in marmo pario del 430 a.C., la più numerosa raccolta di 𝙡𝙚𝙠𝙮𝙩𝙝𝙤𝙞 in marmo pentelico presente in Italia, e le antichissime statuine raffiguranti idoli arcaici e figure come la Grande Dea Madre.

Lo spazio è parte del circuito museale cittadino rimanendo aperto dal lunedì al venerdì (10.00 – 18.30) con accesso gratuito.

Prosegue il viaggio virtuale di “𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶”.

Nella puntata “La madre dell’amore” Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione presieduta da Valter e Paola Mainetti, racconta il dipinto 𝑀𝑎𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝐵𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜, 𝑆𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑛𝑖𝑛𝑜 𝑒 𝐴𝑛𝑔𝑒𝑙𝑖 della metà del XVI secolo, realizzato da 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝑇𝑜𝑠𝑖𝑛𝑖, 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑑𝑜𝑙𝑓𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐺ℎ𝑖𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑎𝑖𝑜.

𝟱×𝟭𝟬𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲: 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼

La Fondazione Sorgente Group è inserita nella lista delle Fondazioni no profit, Enti di ricerca e Associazioni, destinatari del 5 per Mille in occasione dell’annuale dichiarazione dei redditi.

Grazie a questo prezioso contributo la Fondazione potrà proseguire nella sua attività di implementazione della Collezione d’Arte di archeologia e dipinti antichi italiani attraverso l’acquisizione all’estero di opere d’arte di pregio. Sarà così possibile perseguire l’obiettivo principale di portare nel nostro territorio capolavori d’arte, per poterli valorizzare con mostre temporanee e pubblicazioni scientifiche, contribuendo così all’arricchimento del patrimonio artistico e culturale italiano.
La Fondazione da circa 15 anni è attiva e presente nel territorio di Roma, grazie a numerose iniziative di riqualificazione ambientale, eventi culturali e allestimenti espositivi nel proprio Spazio Espositivo Tritone, sempre aperto gratuitamente ai visitatori

𝘋𝘰𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 5×1000 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱, 𝘐𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘳𝘵𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢
𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗙𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗲: 𝟵𝟳𝟰𝟱𝟰𝟯𝟲𝟬𝟱𝟴𝟯
La Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter e Paola Mainetti, nell’ambito della serie “Racconti d’arte” ha prodotto e promosso un nuovo ciclo di divulgazione della sua collezione di dipinti antichi dal titolo: “𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶” a cura del direttore scientifico, Claudio Strinati.
Un viaggio virtuale che racconta l’arte presentando grandi capolavori dal Rinascimento alla modernità, in un percorso narrativo lungo cinquecento anni.

L’opera che Strinati racconta nella prima puntata dal titolo “La Vergine del mare” è la famosa 𝑴𝒂𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝑩𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒊𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 del 𝑷𝒊𝒏𝒕𝒐𝒓𝒊𝒄𝒄𝒉𝒊𝒐, databile verso gli ultimi anni del Quattrocento.
Nel gennaio del 2007, grazie all’interesse e all’impegno per l’arte del 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 e della 𝗩𝗶𝗰𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, è stata costituita la 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽, 𝘐𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘳𝘵𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢, senza finalità di lucro con lo scopo di valorizzare, di promuovere e divulgare, sia a livello nazionale che internazionale, tutte le espressioni della cultura e dell’arte appartenenti al nostro patrimonio culturale.

La Fondazione si sostiene grazie al contributo economico di Sorgente Group, Gruppo finanziario immobiliare di livello internazionale, operante nei settori della finanza, dell'immobiliare, delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture, del restauro e dell’editoria.

L’interesse collezionistico della Fondazione Sorgente Group è rivolto a due filoni principali: la scultura antica di età greca e romana, con una particolare attenzione per i ritratti imperiali della dinastia Giulio-Claudia, come il celebre ritratto di Marcello, e la pittura antica che spazia dal XV secolo (ne è un esempio una pregiata tavola del Pinturicchio) fino alle grandi vedute romane del Settecento, passando per la Scuola emiliana di epoca barocca, di cui sono presenti dipinti, fra gli altri, di due dei suoi massimi esponenti: Guercino e Guido Reni.

x

Altro Museo d'arte Rome (vedi tutte)

Palazzo delle Esposizioni Palazzo delle Esposizioni Scuderie del Quirinale Mostre Palazzo Bonaparte Maestro Nicosia Musei Capitolini Capitoline Museums Museo Napoleonico Galería Borghese Museo Barracco Spazio Field Appartamento Borgia 梵蒂冈博物馆 Museo Gregoriano Etrusco MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo