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L’ultimo dipinto con il quale vogliamo ricordare il grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, dal forte impatto emotivo, ma delicatamente interpretato, è 𝘓𝘢 𝘝𝘦𝘳𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘩𝘪𝘦𝘳𝘢 della 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽.
Siamo nel periodo della piena maturità artistica del pittore, quando si specializzò nella realizzazione di questi dipinti per il culto privato, nei quali i protagonisti sono immersi in un ambiente vuoto e rarefatto, portando così lo spettatore a concentrarsi interamente sull’aspetto devozionale dell’opera.
𝗗𝗲𝗻𝗶𝘀 𝗠𝗮𝗵𝗼𝗻 colloca il dipinto con precisione nel 1627, nel periodo della maturità quando Reni trascorse un periodo a Roma, chiamato dall’ambasciatore spagnolo per eseguire una Immacolata Concezione destinata all’Infanta di Spagna (oggi al Metropolitan Museum di New York) con la quale il presente dipinto è fortemente in relazione per la stretta analogia del modello. Nel suo studio Denis Mahon mette in risalto i toni luminosi e il colore smaltato che caratterizzano la Vergine in preghiera e ne fanno un prototipo di quel gusto delicato, che rese il nome di Reni famoso ed emblematico per tutta la cultura pittorica del “classicismo barocco”.
Il ricordo del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, in occasione del 380esimo anno dalla sua morte, continua con l’intenso dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘗𝘪𝘦𝘵𝘳𝘰 𝘱𝘦𝘯𝘪𝘵𝘦𝘯𝘵𝘦 presente nella 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, che ci mostra la raffigurazione di un San Pietro angosciato e profondamente addolorato per il rimorso di aver rinnegato il Cristo.
“Il dipinto è stato concesso in prestito per alcune importanti esposizioni e in particolare - ricorda con orgoglio 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 - la mostra dal titolo “Artemisia. Donna e potere” realizzata in Olanda per celebrare la grande pittrice rivoluzionaria, artemisia Gentileschi, che ricevette una grande influenza dai maestri del Seicento italiano, in particolare Guido Reni e Guercino”
𝗖𝗹𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶, Direttore scientifico della Fondazione, afferma: “Il maestro bolognese raggiunse la sua immensa e meritata fama anche grazie ai ritratti introspettivi di personaggi raffigurati nel momento in cui si manifesta un’intensa emozione. Il senso di rimorso che attanaglia il cuore di San Pietro invade completamente la composizione, veicolato attraverso gli occhi supplichevoli del Santo bagnati di lacrime e rivolti al Padre.”
Oggi 18 agosto ricorre il 380esimo anno dalla morte del grande pittore bolognese 𝗚𝘂𝗶𝗱𝗼 𝗥𝗲𝗻𝗶, tra i massimi esponenti della pittura del Seicento italiano, e 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, collezionista, lo vuole ricordare attraverso i suoi dipinti.
Il primo dipinto che vi presentiamo è 𝘎𝘦𝘴𝘶̀ 𝘉𝘢𝘮𝘣𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘥𝘥𝘰𝘳𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘳𝘰𝘤𝘦, presente in 𝗖𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, dove il Bambino, con un drappo rosato sotto al corpo, si è coricato sulla Croce, addormentandosi serenamente. Accanto a lui gli altri simboli della passione, la corona di spine e i chiodi della Crocefissione, che non rompono la bellezza rarefatta e ideale dell’atmosfera e del paesaggio, che diviene così parte integrante della scena. Lo storico dell’arte 𝗔𝗻𝗱𝗿𝗲𝗮 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗻𝗶 data il dipinto intorno al 1625, quando il maestro era impegnato proprio nella decorazione della volta del Casino del cardinale Scipione Borghese, e rappresenterebbe uno dei primi esemplari della lunga e fortunata produzione di putti addormentati, che tanto piacevano ai collezionisti romani e bolognesi nel Seicento.
La croce è presente anche nel dipinto 𝘚𝘢𝘯 𝘍𝘳𝘢𝘯𝘤𝘦𝘴𝘤𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘥𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘊𝘳𝘰𝘤𝘦𝘧𝘪𝘴𝘴𝘰, sempre in 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, attribuito a Guido Reni dallo studioso Stephen Pepper nella fase della prima maturità dell’artista e paragonandolo ad altre versioni simili, nonostante per l’identificazione del santo manchino i consueti attributi iconografici, il teschio e le stigmate.
“Nella mia ricerca di appassionato di dipinti antichi – ci racconta 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, Presidente della 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 – ho una forte predilezione per i pittori della scuola bolognese del Seicento come Guido Reni e Guercino e con grande soddisfazione, sono riuscito nel tempo ad acquisire numerosi loro dipinti di grande importanza, che hanno partecipato a mostre internazionali.”
"𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗖𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶”, la puntata dal titolo “La Musica dal Cielo” è dedicata all’opera di Giuseppe Cesari, detto Cavalier d’Arpino, "𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝑪𝒆𝒄𝒊𝒍𝒊𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒍’𝒐𝒓𝒈𝒂𝒏𝒐 𝒑𝒐𝒓𝒕𝒂𝒕𝒊𝒍𝒆, 𝒖𝒏’𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝑺𝒂𝒏𝒕𝒂 𝒆 𝒖𝒏 𝒑𝒖𝒕𝒕𝒐" eseguita intorno al 1630. Nel racconto di Claudio Strinati, il 𝑪𝒂𝒗𝒂𝒍𝒊𝒆𝒓 𝒅’𝑨𝒓𝒑𝒊𝒏𝒐 ritrae la Santa, la vergine fanciulla devota a Dio che si converte al cristianesimo, come incarnazione della dolcezza femminile, dell’estasi e della giovinezza, virtù che si sublimano in spiritualità superiore.
Lo 𝗦𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗘𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 ospita le opere archeologiche greche del V e IV secolo a.C. della Fondazione Sorgente Group, al pian terreno del palazzo in stile Liberty del 1910, in 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗧𝗿𝗶𝘁𝗼𝗻𝗲 𝟭𝟯𝟮.
Vieni a trovarci e potrai osservare da vicino la scultura di 𝘼𝙩𝙝𝙚𝙣𝙖 𝙉𝙞𝙠𝙚 in marmo pario del 430 a.C., la più numerosa raccolta di 𝙡𝙚𝙠𝙮𝙩𝙝𝙤𝙞 in marmo pentelico presente in Italia, e le antichissime statuine raffiguranti idoli arcaici e figure come la Grande Dea Madre.
Lo spazio è parte del circuito museale cittadino rimanendo aperto dal lunedì al venerdì (10.00 – 18.30) con accesso gratuito.
Prosegue il viaggio virtuale di “𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶”.
Nella puntata “La madre dell’amore” Claudio Strinati, direttore scientifico della Fondazione presieduta da Valter e Paola Mainetti, racconta il dipinto 𝑀𝑎𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑖𝑙 𝐵𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜, 𝑆𝑎𝑛 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑛𝑖𝑛𝑜 𝑒 𝐴𝑛𝑔𝑒𝑙𝑖 della metà del XVI secolo, realizzato da 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝑇𝑜𝑠𝑖𝑛𝑖, 𝑑𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑀𝑖𝑐ℎ𝑒𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑅𝑖𝑑𝑜𝑙𝑓𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝐺ℎ𝑖𝑟𝑙𝑎𝑛𝑑𝑎𝑖𝑜.
𝟱×𝟭𝟬𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲: 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼
La Fondazione Sorgente Group è inserita nella lista delle Fondazioni no profit, Enti di ricerca e Associazioni, destinatari del 5 per Mille in occasione dell’annuale dichiarazione dei redditi.
Grazie a questo prezioso contributo la Fondazione potrà proseguire nella sua attività di implementazione della Collezione d’Arte di archeologia e dipinti antichi italiani attraverso l’acquisizione all’estero di opere d’arte di pregio. Sarà così possibile perseguire l’obiettivo principale di portare nel nostro territorio capolavori d’arte, per poterli valorizzare con mostre temporanee e pubblicazioni scientifiche, contribuendo così all’arricchimento del patrimonio artistico e culturale italiano.
La Fondazione da circa 15 anni è attiva e presente nel territorio di Roma, grazie a numerose iniziative di riqualificazione ambientale, eventi culturali e allestimenti espositivi nel proprio Spazio Espositivo Tritone, sempre aperto gratuitamente ai visitatori
𝘋𝘰𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘵𝘶𝘰 5×1000 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘍𝘰𝘯𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘎𝘳𝘰𝘶𝘱, 𝘐𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘳𝘵𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢
𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗙𝗶𝘀𝗰𝗮𝗹𝗲: 𝟵𝟳𝟰𝟱𝟰𝟯𝟲𝟬𝟱𝟴𝟯
La Fondazione Sorgente Group, presieduta da Valter e Paola Mainetti, nell’ambito della serie “Racconti d’arte” ha prodotto e promosso un nuovo ciclo di divulgazione della sua collezione di dipinti antichi dal titolo: “𝗗𝗶𝗲𝗰𝗶 𝗰𝗮𝗽𝗼𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗹𝗶” a cura del direttore scientifico, Claudio Strinati.
Un viaggio virtuale che racconta l’arte presentando grandi capolavori dal Rinascimento alla modernità, in un percorso narrativo lungo cinquecento anni.
L’opera che Strinati racconta nella prima puntata dal titolo “La Vergine del mare” è la famosa 𝑴𝒂𝒅𝒐𝒏𝒏𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝑩𝒂𝒎𝒃𝒊𝒏𝒐 𝒃𝒆𝒏𝒆𝒅𝒊𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆 del 𝑷𝒊𝒏𝒕𝒐𝒓𝒊𝒄𝒄𝒉𝒊𝒐, databile verso gli ultimi anni del Quattrocento.
Nel gennaio del 2007, grazie all’interesse e all’impegno per l’arte del 𝗣𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗩𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶 e della 𝗩𝗶𝗰𝗲𝗽𝗿𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗲, 𝗣𝗮𝗼𝗹𝗮 𝗠𝗮𝗶𝗻𝗲𝘁𝘁𝗶, è stata costituita la 𝗙𝗼𝗻𝗱𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗦𝗼𝗿𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗚𝗿𝗼𝘂𝗽, 𝘐𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘈𝘳𝘵𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘊𝘶𝘭𝘵𝘶𝘳𝘢, senza finalità di lucro con lo scopo di valorizzare, di promuovere e divulgare, sia a livello nazionale che internazionale, tutte le espressioni della cultura e dell’arte appartenenti al nostro patrimonio culturale.
La Fondazione si sostiene grazie al contributo economico di Sorgente Group, Gruppo finanziario immobiliare di livello internazionale, operante nei settori della finanza, dell'immobiliare, delle costruzioni edilizie e delle infrastrutture, del restauro e dell’editoria.
L’interesse collezionistico della Fondazione Sorgente Group è rivolto a due filoni principali: la scultura antica di età greca e romana, con una particolare attenzione per i ritratti imperiali della dinastia Giulio-Claudia, come il celebre ritratto di Marcello, e la pittura antica che spazia dal XV secolo (ne è un esempio una pregiata tavola del Pinturicchio) fino alle grandi vedute romane del Settecento, passando per la Scuola emiliana di epoca barocca, di cui sono presenti dipinti, fra gli altri, di due dei suoi massimi esponenti: Guercino e Guido Reni.