14/06/2023
Quando è stato aperto il Museo Masaccio, nell’aprile del 2002, la dottoressa Caterina Caneva, funzionaria della soprintendenza e instancabile promotrice del museo insieme a don Ottavio Failli, si augurava che questo potessetener fede alle premesse e finalità per le quali era stato progettato, cioè “essere non solo contenitore in progress e ricovero privilegiato di opere e arredi di uso liturgico ma anche punto costante di riferimento didattico e culturale per approfondire oltre alla conoscenza del Trittico anche la ricchezza artistica e storica del territorio di Reggello e Cascia”. Oggi Caterina non è più tra noi ma credo che potrà essere soddisfatta del cammino fatto. Possiamo affermare che oggi, nel 2023, il museo non solo ha sviluppato quegli obiettivi ma si presenta con un percorso rinnovato, che non vuole essere un superamento di ciò che è stato realizzato a suo tempo, ma una sua integrazione con l’esposizione di nuove opere provenienti da chiese dell’antico piviere e un restyling delle sale che valorizza al meglio quello che già era presente. Il Trittico di San Giovenale è ora godibilissimo nel nuovo colore della parete in cui è esposto, un blu intenso che evidenzia l’oro e i colori dell’opera catturando lo sguardo. Abbiamo anche cercato di favorire una narrazione del percorso che introduca il visitatore in uno spazio definito, dove ciascuna opera, ciascun oggetto, ciascun arredo, riconduce al contesto storico artistico culturale di una comunità ricca di testimonianze di fede nella quale lo stesso Trittico di San Giovenale, opera eccelsa e di per sé unica, trova comunque le sue radici.
Naturalmente non ci fermiamo qui, infatti stiamo lavorando per offrire ai visitatori supporti digitali di approfondimento sulle opere e sul territorio dedicati a adulti e bambini. Tutto questo è il di un lavoro di squadra che ha messo in campo impegno e competenze. Il museo ringrazia la dottoressa Anna Floridia della Soprintendenza fiorentina che non ha mai fatto mancare il suo appoggio e i suoi consigli, Lucia Bencistà storica dell’arte che ha curato la ricerca sulle opere e sugli autori suggerendo nuove attribuzioni, , Nicoletta Matteuzzi direttice del Sistema Museale del Chianti e del Valdarno che ha coordinato il progetto, Lorenzo Pesci per la parte dei parati liturgici, Giulia Sati, Pietro Semplici, Carlo Grassi, le ditte Gheri, Falb, Italsistemi, Paggetti, Luciano Porciatti discreto dispensatore di consigli da esperto allestitore, le restauratrici Serena Cappelli e Paola Mariotti, i restauratori Stefano Garosi e Stefano Scarpelli, don Roberto Brandi, don Ottavio Failli, don Samuele Novali, i Volontari del museo.
Ringraziamo l’Amministrazione comunale di Reggello nelle persone del Sindaco Piero Giunti e di Adele Bartolini, Assessora alla Cultura e il consigliere regionale Cristiano Benucci, sempre attenti alla valorizzazione e promozione del museo.
Ma, soprattutto, il Museo è grato a Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che già sostenitrice del museo alla sua nascita e, nel 2022, della splendida mostra allestita per i 600 anni del Trittico, , non ha fatto mancare ancora una volta il suo generoso contributo a sostegno del nuovo allestimento. Grazie di cuore.