Pompeii - Parco Archeologico

Pompeii - Parco Archeologico Pompeii Archaeological Park | Official Page Antonio Abate, S. Gennaro Vesuviano, S. Giorgio a Cremano, S. Giuseppe Vesuviano, S. Maria la Ca**tà, S.
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Il Parco Archeologico di Pompei è un Istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dotato di autonomia speciale ed esercita le sue competenze nell’ambito della tutela, della conservazione e della fruizione pubblica. E' stato istituito con DL. 8 agosto 2013 n.91, convertito con L. 7 ottobre 2013 n.112, a modifica del D.P.R. 26 novembre 2007 n. 233, che aveva accorpato la

Soprintendenza archeologica di Pompei, dotata già, con legge 8 ottobre 1997 n.352 art. 9, di autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria , e la Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta. L' Istituto ha competenza territoriale, oltre che su Pompei e Castellammare di Stabia (Stabia), anche sui comuni di:
Boscoreale, Boscotrecase, Casola di Pompei, Gragnano, Lettere, Ottaviano, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Portici, S. Sebastiano al Vesuvio, Striano, Terzigno, Torre Annunziata (Oplontis), Torre del Greco, Trecase. Ulteriori info su www.pompeiisites.org

Leggi sul nostro sito le Regole per la partecipazione alle pagine social Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e TikTok del Parco Archeologico: http://pompeiisites.org/parco-archeologico-di-pompei/regole-per-la-partecipazione-alle-pagine-social-facebook-twitter-instagram-youtube-e-tiktok-del-parco-archeologico/

Pompei. Villa dei Misteri.
23/08/2024

Pompei. Villa dei Misteri.

Villa Arianna, Stabiae. Affreschi
21/08/2024

Villa Arianna, Stabiae. Affreschi

Villa di Poppea. Scavi di Oplontis.
19/08/2024

Villa di Poppea. Scavi di Oplontis.

Con profonda tristezza apprendiamo che il 14 agosto, Volker Michael Strocka ci ha lasciato all’età di 84 anni. È stato u...
18/08/2024

Con profonda tristezza apprendiamo che il 14 agosto, Volker Michael Strocka ci ha lasciato all’età di 84 anni. È stato uno dei maggiori esperti dell’archeologia Pompeiana e ha dedicato il suo ultimo studio, pubblicato recentemente sull’Archäologischer Anzeiger, ai mosaici della casa di Giove, alias di Orione. Numerose le pubblicazioni, tra monografie, articoli e volumi collettanei, sulle antichità vesuviane che ha curato nel corso della sua lunga carriera professionale.

POMPEI INCANTA MADONNAL’artista finanzia “Sogno di volare”, il progetto teatrale degli adolescenti del territorio, e inc...
17/08/2024

POMPEI INCANTA MADONNA

L’artista finanzia “Sogno di volare”, il progetto teatrale degli adolescenti del territorio,
e incontra un gruppo di loro nel sito archeologico

Ieri 16 agosto, giorno del suo compleanno, Madonna ha visitato l’area archeologica di Pompei, dove ha incontrato un gruppo di ragazzi del progetto “Sogno di Volare”, promosso dal Parco Archeologico con l’obiettivo di coinvolgere la comunità locale nella vita culturale del sito Unesco. L’artista ha deciso di sostenere il progetto, finanziando tutto l’anno 2024/25, il quarto dall’avvio dell’iniziativa, tramite la sua fondazione “Ray of Light”. Quello che poche settimane fa ha avuto inizio come un’ipotesi di una visita serale, si è così trasformato in una partnership che mette al centro il futuro del sito archeologico e della sua “heritage community”.

Foto di Madonna: Ricardo Gomes

Madonna

Casa dei Vettii: il peristilio a diciotto colonne circondava il giardino, arricchito da sculture adibite a fontane, che ...
16/08/2024

Casa dei Vettii: il peristilio a diciotto colonne circondava il giardino, arricchito da sculture adibite a fontane, che ricreavano un suggestivo sistema giochi d’acqua. I soggetti raffigurati rimandano a Dioniso e al suo seguito: satiri, puttini e bambini allusivi alla forza propiziatrice della Natura, secondo modelli iconografici di tradizione ellenistica.
Lungo il portico e tra le colonne s’incontrano Dioniso, un Satiro con otre, due puttini in bronzo che sorreggono anatre, due eroti con le mani legate, un bambino seduto a terra con coniglio, un Satiro con anfora.
A completare il ricco giardino, erano mense, tavolini, vasche in marmo a cui si aggiungono due pilastrini con doppie erme: su di uno Dioniso e Arianna, sull’altro un Sileno e una menade.
Al fine di preservare tutte le sculture rinvenute, sono state effettuate delle copie, oggi collocate lungo i lati del portico.

Buon Ferragosto ⬇️☀️
15/08/2024

Buon Ferragosto
⬇️☀️

Sapevate che la festività di Ferragosto affonda le sue radici in epoche lontane?
Le Feriae Augusti, “riposo di Augusto”, erano state istituite dall’imperatore Ottaviano Augusto, come giorni da dedicare al culto di sé. In questi giorni di festa e di riposo dal lavoro dei campi, ad Agosto, si organizzavano feste e celebrazioni, anche con giochi e corse di cavalli.
Durante questi giorni i braccianti e gli agricoltori per riprendersi dalla fatica di un anno di lavoro erano soliti incontrarsi e scambiarsi doni e auguri in strada.
Bonas ferias augustales dal Parco Archeologico di Pompei!

Foto Cesare Abbate

Pompei. Casa del Menandro.
14/08/2024

Pompei. Casa del Menandro.

Pompei, i resti di altre due vittime dell’eruzione ritrovati nella Regio IXSi tratta di un uomo e una donna con un picco...
12/08/2024

Pompei, i resti di altre due vittime dell’eruzione ritrovati nella Regio IX

Si tratta di un uomo e una donna con un piccolo tesoro di monete e ornamenti preziosi

Continuano i rinvenimenti nell’area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell’ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo.

L’ultimo ritrovamento, di cui è stato appena pubblicato sull’E-Journal degli Scavi di Pompei un primo inquadramento scientifico, è un ambiente all’interno del quale sono state trovate due vittime dell’eruzione, un uomo e una donna. Quest’ultima trovata sul letto portava con sé un piccolo tesoro con monete d’oro, d’argento e bronzo, e alcuni monili tra cui orecchini in oro e perle.

Il piccolo vano, un luogo di servizio usato come cubicolo (stanza da letto) provvisorio durante i lavori di ristrutturazione della casa, posto alle spalle del già documentato Sacrario blu e con accesso dal grande salone decorato in II stile , fu scelto come rifugio dalle due persone, in attesa della fine della pioggia di lapilli che, da ore, stava invadendo gli spazi aperti, nel resto della casa. Lo spazio, grazie all’infisso chiuso, rimase sgombro dalle pomici che riempirono, invece, il salone adiacente, bloccando di fatto la possibilità alle due vittime di riaprire la porta e scappare. Intrappolate nell’angusta stanzetta trovarono la morte col sopraggiungere dei flussi piroclastici.

Ministero della Cultura

12/08/2024

Pompei, i resti di altre due vittime dell’eruzione ritrovati nella Regio IX: un uomo e una donna con un piccolo tesoro di monete e ornamenti preziosi

Continuano i rinvenimenti nell’area di scavo della Regio IX, Insula 10 di Pompei, dove sono in corso indagini archeologiche nell’ambito di un più ampio progetto volto alla messa in sicurezza dei fronti di scavo. L’ultimo ritrovamento è un ambiente all’interno del quale sono state trovate due vittime dell’eruzione, un uomo e una donna. Quest’ultima trovata sul letto portava con sé un piccolo tesoro con monete d’oro, d’argento e bronzo, e alcuni monili tra cui orecchini in oro e perle.

Il piccolo vano, un luogo di servizio usato come cubicolo (stanza da letto) provvisorio durante i lavori di ristrutturazione della casa, posto alle spalle del già documentato Sacrario blu e con accesso dal grande salone decorato in II stile, fu scelto come rifugio dalle due persone, in attesa della fine della pioggia di lapilli che, da ore, stava invadendo gli spazi aperti, nel resto della casa. Lo spazio, grazie all’infisso chiuso, rimase sgombro dalle pomici che riempirono, invece, il salone adiacente, bloccando di fatto la possibilità alle due vittime di riaprire la porta e scappare. Intrappolate nell’angusta stanzetta trovarono la morte col sopraggiungere dei flussi piroclastici.
Le impronte nella cenere hanno permesso di ricostruire gli arredi e individuarne l’esatta posizione al momento dell’eruzione: un letto, una cassa, un candelabro in bronzo ed un tavolo con piano in marmo, con la suppellettile in bronzo, vetro e ceramica ancora al suo posto.

“L’opportunità di analizzare i preziosissimi dati antropologici relativi alle due vittime rinvenute all’interno del contesto archeologico che ne ha segnato la tragica fine, permette di recuperare una quantità notevole di dati sulla vita quotidiana degli antichi pompeiani e sulle micro storie di alcuni di essi, con una documentazione precisa e puntuale, confermando l’unicità del territorio vesuviano – dichiara il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - Un lavoro che vede la collaborazione tra archeologi, antropologi e vulcanologi impegnati nella ricostruzione degli ultimi istanti di vita di uomini, donne e bambini periti durante una delle più grandi catastrofi naturali dell’antichità. Pompei rimane un grande cantiere di ricerca e restauro, ma nei prossimi anni ci aspettiamo importanti sviluppi negli scavi archeologici e nella valorizzazione anche dal territorio, anche grazie agli investimenti Cipess annunciati in questi giorni dal Ministro Gennaro Sangiuliano”.

https://cultura.gov.it/comunicato/26682

Le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno volgendo al termine e hanno finora riservato tanti successi alle atlete e agli atleti...
09/08/2024

Le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno volgendo al termine e hanno finora riservato tanti successi alle atlete e agli atleti italiani, appassionando il pubblico in queste ultime settimane.
Cercando nel nostro archivio fotografico, abbiamo ritrovato queste splendide immagini che immortalano una gara podistica tenutasi negli anni '50 negli scavi, con grande partecipazione di atleti e pubblico, e il traguardo finale posto nella Palestra Grande.

Una delle aree più amate dai visitatori degli scavi di Pompei è il complesso delle proprietà di Giulia Felice. I Praedia...
07/08/2024

Una delle aree più amate dai visitatori degli scavi di Pompei è il complesso delle proprietà di Giulia Felice. I Praedia di Giulia Felice si sono formati alla fine del I sec. a.C. in seguito all'accorpamento di precedenti costruzioni in un unico complesso edilizio, organizzato come una “villa urbana” caratterizzata da numerose aree verdi. Possiamo riconoscere quattro nuclei con ingressi indipendenti: una casa ad atrio, un grande giardino su cui si aprono ambienti residenziali, un impianto termale e un parco.
Il nome di Giulia Felice ricorre in un’iscrizione dipinta sulla facciata dopo il disastroso terremoto del 62 d.C. in cui la proprietaria annuncia la locazione di parte della sua proprietà. L'iscrizione è al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
La casa fu una delle prime ad essere scavate a Pompei, già negli anni 1754-1757.

Questa mattina all'Orto Sociale del Real Polverificio Borbonico la raccolta di prodotti gestita dai ragazzi di Il Tulipa...
06/08/2024

Questa mattina all'Orto Sociale del Real Polverificio Borbonico la raccolta di prodotti gestita dai ragazzi di Il Tulipano Coop. Sociale.

Un falco e una poiana contro i piccioni che rovinano Scavi di Pompei.Dopo due anni il bilancio è positivo: il loro volo ...
05/08/2024

Un falco e una poiana contro i piccioni che rovinano Scavi di Pompei.
Dopo due anni il bilancio è positivo: il loro volo mette in fuga colombi.

L'articolo su Ansa.it con le foto di Cesare Abbate

Pompeii. La Basilica, l’edificio più sontuoso del Foro, che svolgeva la funzione di spazio per la gestione degli affari...
05/08/2024

Pompeii. La Basilica, l’edificio più sontuoso del Foro, che svolgeva la funzione di spazio per la gestione degli affari e l’amministrazione della giustizia.

Dal 1 agosto 2024 riaperta anche Casa di Trittolemo (apertura 9:15- chiusura 18:20, ultimo accesso ore 18:00).La casa si...
02/08/2024

Dal 1 agosto 2024 riaperta anche Casa di Trittolemo (apertura 9:15- chiusura 18:20, ultimo accesso ore 18:00).

La casa si apre su una delle aree più prestigiose della città, di fronte alla Basilica e nei pressi del Foro, centro della vita politica e commerciale. Deve il suo nome al celebre affresco nel triclinio che raffigura Trittolemo, l’eroe che trasmise agli uomini la conoscenza dell’agricoltura, mentre riceve un cesto di spighe dalla dea Persefone.

La casa è stata oggetto di interventi di restauro nel 2014 che hanno dato nuova vita ai bellissimi affreschi e mosaici. L’ambiente più importante della casa è quello che si apre sul fondo del cortile, che presenta un pavimento a mosaico con una rarissima decorazione a cubi prospettici simile a quella presente nella cella del vicino Tempio di Apollo e nel Tempio di Giove, elemento che conferisce alla casa una particolare importanza ed eleganza.

La casa venne costruita nel II sec. a.C. e fu profondamente rinnovata dopo la conquista di Silla dell’80 a.C. con nuovi e raffinati affreschi, che testimoniano la ricchezza e l’importanza del proprietario.

Da oggi apre la Casa del Marinaio (apertura 9:15- chiusura 18:20, ultimo accesso ore 18:00)L’abitazione, il cui impianto...
01/08/2024

Da oggi apre la Casa del Marinaio (apertura 9:15- chiusura 18:20, ultimo accesso ore 18:00)

L’abitazione, il cui impianto risale alla fine del II secolo a.C., richiese un grande impegno edilizio dal momento che fu necessario colmare il forte dislivello esistente tra i vari settori tramite la costruzione di ambienti voltati semi-ipogei utilizzati come magazzino. La presenza di un vasto quartiere a carattere commerciale e produttivo all'interno di un’elegante casa di città rappresenta un’eccezione nel panorama pompeiano.

I principali ambienti della dimora si aprono su un imponente atrio ridecorato alla fine del I secolo a.C. con numerosi ed interessanti mosaici in bianco e nero. In questa fase venne anche aggiunto un piccolo complesso termale. La casa, portata alla luce a partire dal 1871, deve il suo nome al mosaico con sei prore di navi entro arsenali posto all'ingresso, allusione al sereno rifugio offerto ai suoi occupanti e forse anche all'attività armatoriale del proprietario.

A Pompei dal primo agosto riapre la Villa Imperiale. La villa, così chiamata per lo splendore della sue pitture, è una v...
31/07/2024

A Pompei dal primo agosto riapre la Villa Imperiale. La villa, così chiamata per lo splendore della sue pitture, è una vasta residenza costruita a ridosso delle mura e scenograficamente disposta su terrazze a più livelli digradanti verso il mare. Le sale erano decorate con bellissimi affreschi e pavimenti in marmo a motivi geometrici, di cui rimane solo la traccia che le lastre hanno lasciato sulla preparazione. La Villa è stata costruita nel corso del I sec. d.C. e fu distrutta dal terremoto del 62 d.C.; al momento dell’eruzione era in fase di smantellamento.

La ricca dimora presenta allestimenti che permettono un’esperienza immersiva nella vita quotidiana dell’antichità. È infatti riallestito il cubicolo, la stanza da letto, con tutto il suo arredamento: il letto, panche, candelabri, lucerne, tavoli e cassette per i documenti. Il grande triclinio presenta i letti su cui si mangiava semisdraiati, i tavolini e il ricco vasellame, sia in bronzo che in vetro e ceramica, utilizzato per i banchetti. Inoltre, nella villa saranno esposti tre calchi precedentemente visibili all’Antiquarium, che da domani chiuderà per lavori di manutenzione straordinaria e riallestimento di alcune sale espositive.

Pompei. Palestra Grande
29/07/2024

Pompei. Palestra Grande

Si chiude con il concerto di De Gregori all’anfiteatro di Pompei la rassegna “BOP, Beats of Pompeii. Dove la musica è cu...
27/07/2024

Si chiude con il concerto di De Gregori all’anfiteatro di Pompei la rassegna “BOP, Beats of Pompeii. Dove la musica è cultura”. 30mila spettatori per 10 concerti che hanno visto susseguirsi artisti internazionali e nazionali da John Legend a Russell Crowe, Ludovico Einaudi, Il Volo, Biagio Antonacci, i Pooh e Francesco De Gregori.

L’anfiteatro, punto di più diretta connessione tra la città antica e moderna, si è trasformato in un cuore pulsante di battiti che, attraverso la musica, ha reso questo luogo vivo. Da arena di cruenti giochi gladiatori di 2000 anni fa, l’anfiteatro è diventato simbolo di gioia e vitalità, di storia e cultura.

“Siamo felici di questo successo che è stato possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni e privati. – sottolinea il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel - Un ringraziamento in particolare va agli organizzatori della rassegna, Peppe Gomez e la Fastforward che hanno investito in questa rassegna, accolta con entusiasmo dal Ministero della Cultura e che ha ricevuto il supporto dal Comune di Pompei. L’area archeologica vogliamo che sia un tutt'uno con il territorio e iniziative del genere che coinvolgono un pubblico vasto e vario contribuiscono ad abbattere i confini tra il sito e la città, oltre a favorire la presenza di turisti che permangono nelle strutture ricettive.”

Ministero della Cultura

Nell'Antiquarium di Boscoreale, nella sezione dedicata alla cosmesi, arte tesa ad inseguire la bellezza, è esposto un qu...
25/07/2024

Nell'Antiquarium di Boscoreale, nella sezione dedicata alla cosmesi, arte tesa ad inseguire la bellezza, è esposto un quadretto che riproduce Narciso, il mitico giovanetto la cui bellezza si rivelò fatale.
L’affresco (inv. 17739), proviene dall’Insula Occidentalis di Pompei.
Sul fondo giallo è il quadretto, bordato da due listelli verdi e rossi, con una filettatura bianca, che raffigura il giovane Narciso languidamente seduto su una roccia, con la clamide, che lascia scoperto il corpo, posata su una spalla e due lance trattenute nella mano destra. La testa è lievemente inclinata a riflettere il volto nello specchio d'acqua sottostante. Sulla sinistra avanza un amorino con le piccole ali spiegate, quasi a tentare di distogliere il giovanetto dall’attrazione letale voluta da Nemesi. Alla scena fa da sfondo un’area di giardino con alle spalle del protagonista una colonna e una balaustra in marmo bianco appena accennate.
Il mito di Narciso nasce in ambiente greco, come attestano modelli vascolari della metà del V sec. a.C., ed ebbe grande diffusione nel mondo romano nel quale fu raccontato in diverse versioni; nel I secolo d.C. la versione più diffusa fu quella narrata da Ovidio nelle Metamorfosi; essa ebbe grande successo così da essere replicata in ambito pittorico con numerose riproduzioni che ripetono prevalentemente la stessa composizione a struttura triangolare. In particolare in area vesuviana il soggetto, noto da almeno quarantasei raffigurazioni, alle quali si aggiunge un ultimo quadretto recentemente rinvenuto nella Casa di Leda (V 6, 12) è scelto come tema di quadretti di pareti di IV stile.
Il bellissimo figlio della ninfa Liriope e del fiume Cefiso, Narciso, insensibile all'amore, non ricambiò la travolgente passione della ninfa Eco, per cui fu punito da Nemesi che lo fece innamorare della propria immagine riflessa in una fonte; morì consumato da questa vana passione, trasformandosi nel fiore che da lui prende nome.
La sua romantica storia ancora oggi nota diviene simbolo, nella psicoanalisi, di un eccessivo amore per sé stessi, causa di isolamento dalla realtà e dagli altri.

Pompei. Porta Nocera
24/07/2024

Pompei. Porta Nocera

Il 27 luglio il Parco archeologico di Pompei con il direttore Gabriel Zuchtriegel partecipa alla nona edizione del Festi...
24/07/2024

Il 27 luglio il Parco archeologico di Pompei con il direttore Gabriel Zuchtriegel partecipa alla nona edizione del Festival della Dieta Mediterranea di Pioppi (Pollica) dedicato alla sostenibilità ambientale, alla cultura e al sapere mediterraneo. L’evento si articolerà in più date e si svolgerà da fine luglio a inizio settembre.

Festival Dieta Mediterranea Pioppi

Oggi online un nuovo appuntamento con la rubrica Humans of Pompeii: l'obiettivo è raccontare Pompei da molteplici punti ...
23/07/2024

Oggi online un nuovo appuntamento con la rubrica Humans of Pompeii: l'obiettivo è raccontare Pompei da molteplici punti di vista, attraverso uno scatto e le parole, le riflessioni, le emozioni di chi a Pompei lavora tutti i giorni. Continuiamo con questo racconto corale che passerà per i funzionari, gli impiegati degli uffici, gli addetti all'accoglienza, gli operai, il servizio di biglietteria e altri ancora. Una panoramica completa di tutte le professionalità che sono impegnate quotidianamente per conservare e valorizzare il sito archeologico più famoso al mondo.
Oggi la parola ad Annapaola Mormone, Responsabile Gestione Operativa Servizi di Accoglienza al pubblico e Capacity Building – Ales S.p.A.

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Sono Annapaola Mormone, Responsabile Gestione Operativa di Ales S.p.a. Lavoro a Pompei dal 2014 e coordino il personale di supporto al parco negli uffici e nell’accoglienza al pubblico, che in questi anni è cresciuto molto. Oggi siamo oltre 150 unità che lavorano a stretto contatto con il personale del Ministero.
Sono laureata in Scienze Politiche e, dopo il master in Finanza, mi sono occupata di servizi alle imprese e formazione in ambito privato. Dinamiche organizzative, gestione del conflitto e negoziazione sono temi su cui ho sempre lavorato, in passato e ancora oggi qui al Parco Archeologico di Pompei.
Il nostro team di supporto specializzato e multidisciplinare affianca il personale Ministeriale contribuendo a offrire un importante cambiamento di approccio. Una trasformazione organizzativa necessaria a partire dal Grande Progetto Pompei, e che da allora stiamo insieme portando avanti, con passione e impegno. Mutuando procedure dal settore privato, introducendo ogni giorno cambiamenti, abbiamo dato una sorta di progressiva accelerazione dei processi, in sinergia e in sintonia, con il già efficiente settore pubblico, inserendoci in settori che erano, giocoforza, scoperti.
Non è stato facile, è stata una scommessa, di sicuro un’intuizione che ha funzionato. Una sfida che si è rinnovata nel tempo e che ci permette ancora oggi di essere parte dei grandi successi del Parco.
Il mio lavoro mi stimola quotidianamente perché mi porta, ogni giorno, a risolvere problemi. Una mentalità aperta consente di trovare soluzioni per soddisfare le esigenze del Parco. Una delle sfide più importanti è trovare le risposte e le risorse adatte per affrontare le diverse richieste, ma anche riuscire a far sì che queste siano motivate sempre a dare il massimo, sentendosi parte di un progetto comune. Il senso di appartenenza è una leva fondamentale per la produttività.
Da quando ho iniziato a lavorare qui, Pompei è cambiata tanto. Oggi abbiamo la consapevolezza di aver contribuito con la nostra specializzazione alla rinascita del sito, che ha una credibilità diversa agli occhi del mondo.
Per me Pompei è: Creatività, Serietà, Eccellenza.

CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELL’ARMA DEI CARABINIERIAnfiteatro di Pompei24 Luglio 2024 h 20:30 Con un repertorio vari...
22/07/2024

CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DELL’ARMA DEI CARABINIERI
Anfiteatro di Pompei
24 Luglio 2024 h 20:30

Con un repertorio variegato che spazia dai brani classici e di musica operistica, sino a quelli più contemporanei dei Beatles e di Pino Daniele, la storica Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri si esibirà in concerto il 24 luglio alle ore 20,30 all’Anfiteatro di Pompei, accompagnando il pubblico in un percorso di musica ed emozioni che si concluderà con l’esecuzione dell’inno italiano.
Un momento di condivisione dei valori della tradizione e di festa, dedicato al territorio ed ai suoi cittadini, ma anche ai visitatori di tutto il mondo, che si terrà nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro di Pompei destinato a diventare, in questa eccezionale occasione, luogo di connessione tra città antica e moderna, celebrato da un forte simbolo istituzionale quale l’Arma dei carabinieri.

Il concerto organizzato e promosso dal Parco archeologico di Pompei, dal Comune di Pompei e dalla Arma dei Carabinieri è aperto alla partecipazione della cittadinanza che potrà accedere gratuitamente prenotandosi tramite la piattaforma https://www.eventbrite.it/e/banda-dellarma-dei-carabinieri-in-concerto-tickets-950544252447

Il programma del concerto diretto dal Maestro Direttore: Col. Massimo Martinelli vedrà in esecuzione i seguenti brani: La Gazza ladra di G. Rossini, Rapsodia Partenopea di E.A. Mario, Casta DIVA di V. Bellini, Canzone Napoletana di P. I. Tchaikovsky, Schindler’s List di J. Williams, Hit The Beat dei Beatles, Napul’è di P. Daniele per chiudere con Inno Nazionale Italiano.

Nel Museo archeologico di Stabia, presso la Reggia del Quisisana, è possibile ammirare numerosi affreschi provenienti da...
19/07/2024

Nel Museo archeologico di Stabia, presso la Reggia del Quisisana, è possibile ammirare numerosi affreschi provenienti da Villa Arianna. Nella decorazione di determinate stanze, talvolta, sono rappresentate figure umane che variano negli atteggiamenti e nel costume, inserite in prospettive architettoniche, in tondi o sospese in uno spazio non specificato. La scelta di un particolare soggetto dipende sia dal tipo di ambiente in cui è inserito sia dal gusto della committenza. Per tale motivo i temi figurativi non si esauriscono in semplici sistemi decorativi, ma sono utili anche a identificare la destinazione d’uso di un ambiente oppure ad immaginare le sembianze di coloro che lo frequentavano. Spesso gli affreschi rappresentavano scene di vita quotidiana o vedute paesaggistiche, a volte a prendere vita sono personaggi mitologici o figure idealizzate di donne e uomini del tempo.

Ieri sera all'Anfiteatro degli Scavi Il Volo in concerto.Ministero della Cultura
18/07/2024

Ieri sera all'Anfiteatro degli Scavi Il Volo in concerto.

Ministero della Cultura

17/07/2024

In queste immagini la nuova scoperta a Pompei, avvenuta durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine, funzionale a risanare dall’umidità gli ambienti sotterranei dell’edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico.

Lo scavo per la realizzazione dell’intercapedine aveva appena toccato le due estremità della tomba, a forma di semicerchio e riconducibile a una tipologia ben nota a Pompei: si tratta delle cosiddette tombe “a schola”, che consistono in una panchina emiciclica, in tufo, decorata alle estremità con zampe di leone.
Da lì la decisione dei responsabili del Parco di ampliare lo scavo e di musealizzare, nei pressi della nuova biblioteca, un monumento funerario peculiare, che può essere datato al regno dell’imperatore Augusto (27 a.C. – 14 d.C.).

16/07/2024

Una brillante carriera militare, poi il buen retiro a Pompei, nella cittadina campana, famosa per la bellezza del paesaggio e le vedute sul golfo di Napoli, che attirava anche personaggi come Cicerone e Agrippa. È quanto emerge dall’iscrizione su una tomba trovata durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine, funzionale a risanare dall’umidità gli ambienti sotterranei dell’edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico di Pompei. Il rinvenimento è stato reso noto oggi sull’E-Journal degli Scavi di Pompei. Hanno contribuito alla lettura e interpretazione dell’iscrizione Maria Chiara Scappaticcio, Professore Ordinario di lingua e letteratura latina all’Università Federico II di Napoli e Alberto Dalla Rosa, Professore Ordinario di Storia Romana all’Université Bordeaux Montaigne.
Il Direttore Generale Zuchtriegel ce ne parla in questa intervista.

Ministero della Cultura

Una brillante carriera militare, poi il buen retiro a Pompei, nella cittadina campana, famosa per la bellezza del paesag...
16/07/2024

Una brillante carriera militare, poi il buen retiro a Pompei, nella cittadina campana, famosa per la bellezza del paesaggio e le vedute sul golfo di Napoli, che attirava anche personaggi come Cicerone e Agrippa. È quanto emerge dall’iscrizione su una tomba trovata durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine, funzionale a risanare dall’umidità gli ambienti sotterranei dell’edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca del Parco Archeologico di Pompei.

Il rinvenimento è stato reso noto oggi sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, la rivista in rete che informa “in tempo reale” sulle nuove scoperte e ricerche in corso nel sito archeologico. Hanno contribuito alla lettura e interpretazione dell’iscrizione Maria Chiara Scappaticcio, Professore Ordinario di lingua e letteratura latina all’Università Federico II di Napoli e Alberto Dalla Rosa, Professore Ordinario di Storia Romana all’Université Bordeaux Montaigne.
Lo scavo per la realizzazione dell’intercapedine aveva appena toccato le due estremità della tomba, a forma di semicerchio e riconducibile a una tipologia ben nota a Pompei: si tratta delle cosiddette tombe “a schola”, che consistono in una panchina emiciclica, in tufo, decorata alle estremità con zampe di leone.
Da lì la decisione dei responsabili del Parco di ampliare lo scavo e di musealizzare, nei pressi della nuova biblioteca, un monumento funerario peculiare, che può essere datato al regno dell’imperatore Augusto (27 a.C. – 14 d.C.).

L’iscrizione sullo schienale della panchina ha rilevato chi fosse il defunto, riservando più di una sorpresa agli addetti ai lavori:

N(umerio) AGRESTINO N(umerii) F(ilio) EQUITIO PULCHRO TRIB(uno) MIL(itum) PRAEF(ecto) AUTRYGON(um) PRAEF(ecto) FABR(um) II D(uum) V(iro) I(ure) D(icundo) ITER(um) LOCUS

L’iscrizione continua in lettere più piccole posizionate al di sotto, al centro dello schienale:

SEPULTURAE DATUS D(ecreto) D(ecurionum)

“A Numerius Agrestinus, figlio di Numerius, Equitius Pulcher, tribuno militare, prefetto degli Autrygoni, prefetto del genio militare, Duumvir per la giurisdizione (ovvero detentore della magistratura più alta nella città di Pompei) per due volte, il luogo della sepoltura (fu) dato su decreto del consiglio della città.”

Un primo dato sorprendente consiste nel fatto che lo stesso personaggio è noto da un’altra iscrizione funeraria della necropoli di Porta Nocera, dove sua moglie, Veia Barchilla, aveva realizzato un monumento a forma cilindrica per sé stessa e per il marito. Solo successivamente il consiglio dei decurioni avrebbe poi decretato di onorare Numerio Agrestino con un monumento su suolo pubblico.
Un secondo elemento nuovo consiste nella carica di “praefectus Autrygonum”. Gli Autrygoni o Autorigoni erano un popolo delle regioni settentrionali della pen*sola iberica, dove Augusto tra il 29 e il 19 a.C. fu impegnato nelle “guerre cantabriche”, con l’obiettivo di completare l’occupazione della Spagna, Hispania in latino. Si tratta di una carica finora non attestata che aiuta, a livello storico, a comprendere meglio l’organizzazione del potere romano in una fase di transizione verso il modello imperiale.

“Con questo ritrovamento – dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – il sito di Pompei si conferma un luogo di primaria importanza per ampliare la nostra conoscenza e comprendere al meglio la società dell’epoca. Per questo motivo ho fortemente voluto che nell'ultima Legge di Bilancio ci fossero risorse per una campagna di scavo nazionale per ampliare gli scavi in diversi parchi archeologici. A Pompei, in particolare, in questo momento ci sono diversi cantieri come mai era accaduto nei decenni scorsi. Mi piace ricordare, a questo proposito, gli scavi di Civita Giuliana che ho visitato di recente, area strappata all’attività illegale dei tombaroli e recuperata grazie a un accordo tra il Parco archeologico di Pompei e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Pompei sempre di più si può considerare come un modello di gestione e conservazione del patrimonio culturale italiano, certificato anche dalla Commissaria europea per la Coesione e le Riforme, Elisa Ferreira, che ha visitato con me il sito il 4 ottobre scorso e si è complimentata per l’utilizzo dei fondi del finanziamento “Grande Progetto Pompei”.

“Vediamo emergere qui la rete del potere che collegava le élites dell’impero, ai cui membri chiedeva l’impegno nelle aree di conflitto, con la promessa di ricompense economiche ma soprattutto di prestigio sociale nella comunità di residenza – spiega il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – Aver ricoperto ben due volte la magistratura più alta di Pompei, il duumvirato, ed essere stato onorato con un monumento funerario su suolo pubblico, sono espressioni di riconoscimento e lealtà verso qualcuno che si era letteralmente battuto in prima linea per la causa dell’impero. La scoperta inattesa di questo monumento è l’ennesimo esempio di come a Pompei la tutela, la ricerca e la valorizzazione siano strettamente intrecciate tra di loro.”

Ministero della Cultura

Indirizzo

Via Plinio, 26
Pompei
80045

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