La Villa attraverso i secoli
Costruita per volontà di Lorenzo il Magnifico su progetto di Giuliano da Sangallo a partire dal 1485, la Villa sorge su un terreno in precedenza appartenente alla famiglia Rucellai, in una posizione tale da garantire il controllo delle attività agricole che si svolgevano nei vicini campi medicei.
Questa inoltre aveva lo scopo di servire da dimora di delizia per lo svago, l’ozio e come base per quando la famiglia, all’apertura della stagione della caccia, si recava nei boschi toscani. Inoltre si fermavano qui, per essere presentate alla nobiltà, le spose granducali straniere in viaggio verso Firenze. La Villa fu teatro delle nozze di Alessandro de’Medici e Margherita d’Austria (1536), di Cosimo I e Eleonora di Toledo (1539) e infine di Francesco I e Bianca Cappello, già sua amante (1579).
La costruzione dell'edificio, fermatasi alla morte di Lorenzo il Magnifico, riprese con l'avvento al soglio pontificio di Leone X e fu completata nella seconda metà del Cinquecento. Il salone, dedicato al Papa, è splendidamente decorato con affreschi allegorici, celebrativi della famiglia Medici, eseguiti da Andrea del Sarto, Pontormo, Franciabigio e Alessandro Allori.
Alla morte dell’ultimo discendente della famiglia, Giangastone de’Medici, la dimora passò agli Asburgo-Lorena, nuovi granduchi di Toscana. Con l’avvento di Napoleone e la reggenza di Elisa Baciocchi molto fu cambiato dell’assetto interno ed esterno del luogo, che passò infine nelle mani dei Savoia al tempo dell’Unità d’Italia (1861). Attualmente fra i siti patrimonio dell’UNESCO all’interno del sito seriale “Ville e giardini medicei”, la Villa è stata donata allo Stato Italiano nel 1919: in questo modo gli oggetti contenuti nelle varie sale sono stati preservati dalla dispersione ed è stata garantita l’apertura dell’ambiente al pubblico.
Dal 2007, nelle sedici sale del secondo piano, è stato allestito il Museo della Natura Morta, unico nel suo genere al mondo. Oltre duecento opere sono ordinate in un percorso museale che segue lo sviluppo del collezionismo mediceo di questo genere pittorico, dedicato alla rappresentazione dei temi e dei soggetti della natura.