Museo Archeologico PAST di Montichiari

Museo Archeologico PAST di Montichiari Dai uno sguardo alle sale del museo poi vieni a vederlo. https://www.facebook.com/Museo.Archeologico.PAST.Montichiari/videos/3680589211973065

Questa sera la "via crucis" di don Stefano ha fatto tappa (stazione) nella piazzetta del Museo archeologico PAST, cerimo...
11/04/2025

Questa sera la "via crucis" di don Stefano ha fatto tappa (stazione) nella piazzetta del Museo archeologico PAST, cerimonia suggestiva ed emozionante, salutiamo tutti i partecipanti.
Paolo Chiarini

20/03/2025

Nuovo evento !!!!!! link: https://www.facebook.com/share/v/1DoqMNnjX7/
“LA PREISTORIA DELLA BASSA BRESCIANA E LIMITROFI”
esposta nel MUSEO DELLE CIVILTA’ A ROMA - EUR

Il Museo delle Civiltà (2016) conserva un’ampia collezione preistorica raccolta attraverso donazioni, acquisti, scambi e ricerche sul campo a partire dalla fondazione nel 1875 del Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico. Attualmente sono esposti o custoditi nei depositi del museo oltre 150.000 reperti provenienti da contesti archeologici italiani ed internazionali, lungo un arco cronologico che si estende dalle più antiche fasi dell’età della pietra fino alle prime forme di scrittura.
Diverse vetrine del percorso di visita sono occupate da reperti archeologici provenienti dalla Bassa Bresciana e limitrofi che il filmato vuole evidenziare e qui di seguito elenchiamo i comuni interessati.

DESENZANO DEL GARDA - Lavagnone
LONATO DEL GARDA – Polada e Torbiera Fornaci
REMEDELLO - Necropoli
GOTTOLENGO – Terramara di Castellaro
FIESSE – Santa Cristina
VOLONGO – Necropoli di campo Pasenella
CASALROMANO – Necropoli del Fondo la Pista

Paolo Chiarini (dir. Museo PAST e pres. GAM)

11/03/2025

Nuovo evento !!!!!!
“LA PREISTORIA DELLA BASSA BRESCIANA E LIMITROFI”
esposta nel MUSEO DELLE CIVILTA’ A ROMA - EUR

Il Museo delle Civiltà (2016) conserva un’ampia collezione preistorica raccolta attraverso donazioni, acquisti, scambi e ricerche sul campo a partire dalla fondazione nel 1875 del Regio Museo Nazionale Preistorico Etnografico. Attualmente sono esposti o custoditi nei depositi del museo oltre 150.000 reperti provenienti da contesti archeologici italiani ed internazionali, lungo un arco cronologico che si estende dalle più antiche fasi dell’età della pietra fino alle prime forme di scrittura.
Diverse vetrine del percorso di visita sono occupate da reperti archeologici provenienti dalla Bassa Bresciana e limitrofi che il filmato vuole evidenziare e qui di seguito elenchiamo i comuni interessati.

DESENZANO DEL GARDA - Lavagnone
LONATO DEL GARDA – Polada e Torbiera Fornaci
REMEDELLO - Necropoli
GOTTOLENGO – Terramara di Castellaro
FIESSE – Santa Cristina
VOLONGO – Necropoli di campo Pasenella
CASALROMANO – Necropoli del Fondo la Pista

Paolo Chiarini (dir. Museo PAST e pres. GAM)

UN MUSEO GRANDE COME TUTTO IL TERRITORIO CHE RAPPRESENTA
IL MUSEO PIU' VISTO
Conservare, studiare e promuovere le testimonianze archeologiche ed architettoniche del territorio è innanzitutto un “dovere” per le Amministrazioni pubbliche, collezionare è un piacere quasi sempre esercitato da privati. Ricordiamo che tutto il patrimonio archeologico è proprietà dello Stato italiano e viene concesso con convenzione alle Amministrazioni locali (su richiesta) per iniziative museali, mostre od altro.
Il Museo Archeologico PAST, Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio (800 mq), con sede in Piazza S. Maria 34 a Montichiari è un museo identitario che espone e conserva materiali frutto di ricerche nel territorio comunale e nella pianura bresciana più in generale.
https://fb.watch/cwYznEwaCF/
Il CENTRO STUDI del Gruppo Archeologico Monteclarense lavora da 35 anni in sinergia con la Soprintendenza, ora ABAP di Bergamo e Brescia, alla valorizzazione delle specificità della pianura
Bresciana attraverso l’analisi dei dati di scavo e/o di ricerca. Ogni sito archeologico o monumentale è minuziosamente catalogato, descritto e i materiali archiviati per consentire futuri interventi di studio e musealizzazione, nell’ambito di un rapporto costante e consapevole con il territorio ed i suoi cambiamenti.

Orari di apertura Museo Archeologico PAST:
SABATO: 10.00 - 12.30 , 15.00 - 18.00
DOMENICA: 15.00 - 18.00
Info e prenotazioni: 030/9650455 - [email protected]
Attività di apertura museo, laboratori didattici, visite guidate:
Personale di Montichiari Multiservizi

Paolo Chiarini
Presidente GAM e direttore museo archeologico PAST

Ivana Venturini (archeologa)
responsabile di cantiere per le attività GAM

Comitato scientifico museo archeologico PAST:
Dario Gallina (archeologo)
Ivana Venturini (archeologa)
Luca Arioli (archeologo)

La pubblicazione " Longobardi nel Bresciano - Gli insediamenti di Montichiari" è disponibile presso il museo al prezzo di euro 25.
E' possibile averla tramite servizio postale al prezzo di euro 25 più spese di spedizione richiedendola tramite e-mail: [email protected]

Se desideri collaborare con il museo e con il
Gruppo Archeologico Monteclarense
per informazioni: [email protected]

02/03/2025

RICERCA E STUDIO
Col bel tempo il Gruppo Archeologico Monteclarense può uscire in ricognizione e controllare il vasto territorio della pianura che ci circonda sempre soggetto a modifiche conseguenti alle attività umane contemporanee. Succede così di confermare o registrare nuove situazioni dove emergono tracce, talvolta molto importanti, di antichi insediamenti che sono da proteggere e studiare. L’attività di valorizzazione del patrimonio archeologico coincide con le iniziative del Museo Archeologico PAST, ambiente espositivo gestito dal GAM, facente parte del sistema museale monteclarense e contenitore di reperti rappresentativi dell’identità locale e della pianura Bresciana più in generale. Ci auguriamo così di poter esporre in futuro, iniziativa possibile solo col supporto dell’amministrazione comunale, una selezione delle migliaia di reperti che giacciono nei magazzini. Mentre intorno a Noi vediamo un proliferare di mostre caratterizzate da grandi annunci, non a pagamento e comunque con pochissimi visitatori, abbiamo deciso già da qualche anno, fra i primi, di proporre eventi digitali da divulgare tramite Facebook, abbiamo ampliato e costruito così una vasta platea di follower (15.574) con decine di migliaia di visualizzazioni. Seguiteci su facebook e venite a visitare il Museo PAST.
Paolo Chiarini – direttore PAST e presidente GAM

25/02/2025

RICERCA, STUDIO, PROMOZIONE E LABORATORI
MUSEO PAST E GRUPPO ARCHEOLOGICO MONTECLARENSE

E’ risaputo che il racconto storico delle vicende monteclarensi si basa sulla lettura di qualche documento a partire dal XII secolo mentre abbiamo il grosso delle testimonianze scritte a partire dal XVI secolo. Parliamo quindi di un piccolissimo frammento di tempo rispetto alla durata dell’occupazione umana del nostro territorio che inizia fra i 300.000 e i 200.000 anni orsono con le prime testimonianze del passaggio dell’uomo di Neanderthal sulla terza cerchia morenica del Garda, dove si trova Montichiari, originatasi al termine della glaciazione del Mindel. Lo studio dei periodi preistorici è affidato alla competenza di team universitari, specialisti delle Soprintendenze Archeologiche o professionisti che conducono indagini e scavi sul territorio. Un ruolo importantissimo hanno avuto, e tutt’ora sono attivi nella ricerca delle testimonianze e promozione degli studi, i rari gruppi archeologici che trovandosi per natura in stretto contatto col territorio hanno raccolto in superficie manufatti di varia natura riferibili a vari periodi. Tutto questo lavoro è destinato a confluire nei musei archeologici, espressione dell’identità territoriale, in ambienti espositivi dedicati alla divulgazione dello stato delle ricerche.
Con questo intendimento abbiamo dedicato grande attenzione alla collaborazione con le scuole di tutti i livelli perché riteniamo importante che lo studente possa apprendere lo svolgersi delle varie fasi del popolamento umano in ambito monteclarense e della pianura bresciana più in generale, argomento scarsamente affrontato sui libri di testo.
Tutti i laboratori didattici vengono adattati all’ordine e grado della scuola frequentata, in particolare le varie attività si focalizzano sull’approfondimento dei temi storici affrontati nei programmi scolastici, dalla preistoria al medioevo, attraverso il gioco e la manualità.

Paolo Chiarini
direttore PAST e presidente Gruppo Archeologico Monteclarense
CENTRO STUDI della pianura Bresciana

I LABORATORI DIDATTICI 2025
AL MUSEO ARCHEOLOGICO PAST DI MONTICHIARI

Info e prenotazioni laboratori e visite: 030/9650455 - [email protected]

07/02/2025

“MONTICHIARI: PATRIMONIO STORICO RURALE IN DECLINO”
Evento in corso

Coloro che abitualmente fanno passeggiate in campagna o in collina certamente hanno notato la situazione che questo filmato propone.
Di fronte a tale degrado viene subito da chiedersi come mai gli enti pubblici preposti, tanto solleciti a porre dei vincoli sulla conservazione, NON PREVEDANO INCENTIVI ADEGUATI per interventi di manutenzione del tetto da parte del privato, per la tutela dal vandalismo, almeno fino a che l’edificio non venga ristrutturato. Si tratterebbe di scegliere con competenza pochi edifici da tutelare per il loro particolare valore storico, artistico ed identitario.
Si sa, se il tetto tiene anche l’edificio rimane in piedi e qualcuno ha pure suggerito una soluzione.

CHIESETTA LONGOBARDA CON CRIPTA IN SAN GIORGIO ALTO - VIII sec.
Oggetto di indagini archeologiche e di studi promossi dal Gruppo Archeologico Monteclarense in collaborazione con la Soprintendenza e l’università Statale di Milano, è l’edificio storico di gran lunga più prestigioso del territorio monteclarense e non solo.
Lo è per la sua natura di edificio religioso longobardo, all’interno di un piccolo monastero, costruito secondo i canoni di una committenza regia, di tipologia colta, adatta a chiese signorili edificate da famiglie nobili.
Lo è per la sua rarità a livello italiano di edificio in cui si conserva una cripta triabsidata a semicerchi oltrepassati e corridoio occidentale.
Lo è per la quantità dei resti ancora presenti e per il luogo dove si trova, in alto al centro di un vasto territorio con risorgive (Montichiari, Calvisano, Carpenedolo, Ghedi), disseminato di villaggi Longobardi oggi testimoniati dalle necropoli.
Numerosi sono i cimiteri Longobardi indagati a partire dal XIX sec e ancora dalla fine degli anni ’80,
ci limitiamo qui a ricordare quelli monteclarensi con circa 400 sepolture scavate dal gruppo Archeologico Monteclarense in collaborazione con la Soprintendenza ABAP di Bergamo e Brescia.
I Longobardi sono una presenza storica salvaguardata dall’UNESCO e la chiesetta di San Giorgio Alto possiede sicuramente le qualità per attirare i visitatori appassionati delle gite culturali fuori porta.

CASCINA BORNATE VECCHIE – ante. XVII sec.
Il complesso rurale anticamente denominato Bornade vecchia. è sito sulla strada un tempo detta di Calvisano. Come documentato da ricerche archeologiche, in questa zona sono stati effettuati rinvenimenti di parti di edifici risalenti all’età repubblicana ed imperiale.
Sulla mappa napoleonica (1811), la cascina è costituita dal corpo di fabbrica principale e da una torretta, conservati sia nella geometria dell’impianto planimetrico che nella distribuzione dei volumi. (tratto da Il patrimonio rurale di Montichiari – D. Marini).
La cascina ha subito, dopo essere caduta in disuso, atti di vandalismo, un incendio e successivi disastrosi crolli.

MONASTERO DEI CANONICI REGOLARI DI S. AGOSTINO - XI sec.
S. GIORGIO BASSO
Non si conosce con precisione il periodo nel quale fu eretto il monastero, originariamente nato come pertinenza della soprastante chiesa di San Giorgio alto, la sua intera esistenza si intreccia e spesso si fonde con quest’ultima.
Il primo documento significativo è la bolla papale di Innocenzo II indirizzata al monastero di San Giorgio, documento che consente di confermarne l’esistenza prima del 1143.
Si ritiene che la fondazione del monastero di S. Giorgio, direttamente collegato con la chiesa di S. Giorgio Alto, sia stata voluta dallo stesso cardinale Arimanno; successivamente il monastero sarebbe stato retto dall’ordine dei Canonici Regolari di S.Agostino. (tratto da Il patrimonio rurale di Montichiari – Vittorio Mazzetti, Nadia Ziletti).
Disabitato da diversi anni è stato oggetto di ruberie di quanto rimasto di pregio, l’avanzato stato di cedimento della copertura ha prodotto il crollo di gran parte del fabbricato.

CASCINA NEGRINA - ante XVII sec.
La cascina Negrina, sorge lungo la strada che conduce a Lonato, all’altezza dell’abitato dei Chiarini.
“Il complesso rappresenta un tipico e significativo esempio di cascina isolata strettamente correlata al fondo rustico ad essa annesso”. (tratto da Il patrimonio rurale di Montichiari – D. Marini).
La caduta della copertura è ancora nella fase iniziale.

Paolo Chiarini

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UN MUSEO GRANDE COME TUTTO IL TERRITORIO CHE RAPPRESENTA
IL MUSEO PIU' VISTO
Conservare, studiare e promuovere le testimonianze archeologiche ed architettoniche del territorio è innanzitutto un “dovere” per le Amministrazioni pubbliche, collezionare è un piacere quasi sempre esercitato da privati. Ricordiamo che tutto il patrimonio archeologico è proprietà dello Stato italiano e viene concesso con convenzione alle Amministrazioni locali (su richiesta) per iniziative museali, mostre od altro.
Il Museo Archeologico PAST, Palazzo dell'Archeologia e della Storia del Territorio (800 mq), con sede in Piazza S. Maria 34 a Montichiari è un museo identitario che espone e conserva materiali frutto di ricerche nel territorio comunale e nella pianura bresciana più in generale.
https://fb.watch/cwYznEwaCF/
Il CENTRO STUDI del Gruppo Archeologico Monteclarense lavora da 35 anni in sinergia con la Soprintendenza, ora ABAP di Bergamo e Brescia, alla valorizzazione delle specificità della pianura
Bresciana attraverso l’analisi dei dati di scavo e/o di ricerca. Ogni sito archeologico o monumentale è minuziosamente catalogato, descritto e i materiali archiviati per consentire futuri interventi di studio e musealizzazione, nell’ambito di un rapporto costante e consapevole con il territorio ed i suoi cambiamenti.

Orari di apertura Museo Archeologico PAST:
SABATO: 10.00 - 12.30 , 15.00 - 18.00
DOMENICA: 15.00 - 18.00
Info e prenotazioni: 030/9650455 - [email protected]
Attività di apertura museo, laboratori didattici, visite guidate:
Personale di Montichiari Multiservizi

Paolo Chiarini
Presidente GAM e direttore museo archeologico PAST

Ivana Venturini (archeologa)
responsabile di cantiere per le attività GAM

Comitato scientifico museo archeologico PAST:
Dario Gallina (archeologo)
Ivana Venturini (archeologa)
Luca Arioli (archeologo)

La pubblicazione " Longobardi nel Bresciano - Gli insediamenti di Montichiari" è disponibile presso il museo al prezzo di euro 25.
E' possibile averla tramite servizio postale al prezzo di euro 25 più spese di spedizione richiedendola tramite e-mail: [email protected]

Se desideri collaborare con il museo e con il
Gruppo Archeologico Monteclarense
per informazioni: [email protected]

PAST :  UN  PASSO  AVANTI  NELLA  DIVULGAZIONE e nella relazione dei risultati.15.412  mi piace  alla  pagina del museoE...
07/02/2025

PAST : UN PASSO AVANTI NELLA DIVULGAZIONE e nella relazione dei risultati.
15.412 mi piace alla pagina del museo

EVENTO TERMINATO: https://fb.watch/xBSWOK84A7/
“LA ROCCA MEDIOEVALE DI MONTICHIARI - RICERCHE, SCAVI E STUDI”

Nei 2 mesi:
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grazie al nostro pubblico

Il Museo Archeologico PAST è un CENTRO STUDI E RICERCHE per l’archeologia e la storia della pianura bresciana dove opera IL GRUPPO ARCHEOLOGICO MONTECLARENSE O.D.V. ed è dotato di un Comitato scientifico:
Dario Gallina (archeologo)
Ivana Venturini (archeologa)
Luca Arioli (archeologo)

Paolo Chiarini – direttore museo archeologico PAST

05/01/2025

RINNOVATA PER ALTRI 5 ANNI LA GESTIONE DEL MUSEO ARCHEOLOGICO PAST
Sono stati rinnovati, con delibera della Giunta Comunale in data 21-11-2024, per ulteriori cinque anni (scadenza 30-11-2029) i contratti per la concessione in comodato al Gruppo Archeologico Monteclarense ODV dei locali dei seguenti immobili di proprietà comunale:
- PALAZZO VANTINIANO (mq 400 c.a) in piazza Santa Maria 34, già destinato a “Palazzo dell’Archeologia e della Storia del Territorio” (museo archeologico PAST) da utilizzare per esposizione di reperti archeologici e per ospitare mostre, manifestazioni e laboratori a carattere storico-archeologico.
- IMMOBILE (mq 400 c.a) in via xxv aprile n.40 da utilizzare per il deposito dei reperti archeologici e come sede operativa del GAM odv per le attività di ricerca, di conservazione e di valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio dallo stesso svolta in collaborazione con la Soprintendenza ABAP per le provincie di Bergamo e Brescia.
Il GAM è riconoscente per la fiducia accordata, conquistata con gli eccellenti risultati della ormai quasi quarantennale attività di ricerca sul territorio di Montichiari e della pianura bresciana più in generale. Siamo fiduciosi, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale, di implementare l’allestimento con l’esposizione nella parte oggi inutilizzata del palazzo “Vantiniano” dei reperti archeologici raccolti nel corso delle campagne di scavo e che giacciono nei magazzini.

Paolo Chiarini – presidente GAM odv e direttore PAST

Vigilia di natale 2024, scambio di auguri fra i soci del Gruppo Archeologico Monteclarense, fra attuale e vecchia  guard...
23/12/2024

Vigilia di natale 2024, scambio di auguri fra i soci del Gruppo Archeologico Monteclarense, fra attuale e vecchia guardia, impegnati da 38 anni nella ricerca e nella promozione dei beni archeologico – storici di Montichiari e della pianura bresciana. Tanti cari auguri a tutta la Comunità monteclarense e a tutto il pubblico che ci segue ovunque si trovi.
Paolo Chiarini

22/12/2024

19 Dicembre 2024
Oggi abbiamo ospitato gli alunni di una classe del plesso Falcone (IC2 Montichiari) per svolgere l’attività “Il Mestiere dell’archeologo”.
Ringraziamo le insegnanti accompagnatrici e lo staff museale diretto da Cristina Mombelli.

Paolo Chiarini – direttore museo PAST

04/12/2024

PAST : UN PASSO AVANTI NELLA DIVULGAZIONE e nella relazione dei risultati
15.032 follower che seguono la pagina del museo PAST
EVENTO IN CORSO: https://fb.watch/wgiHEEmWyK/
“LA ROCCA MEDIEVALE DI MONTICHIARI : RICERCHE, SCAVI E STUDI”

L'INIZIATIVA E LA RICERCA DEL GAM
di Paolo Chiarini - GAM

L'ANALISI ARCHEOLOGICA DELLA SOPRINTENDENZA DELLA LOMBARDIA
di Andrea Breda

grazie al nostro pubblico
Il Museo Archeologico PAST è un CENTRO STUDI E RICERCHE per l’archeologia e la storia della pianura bresciana dove opera IL GRUPPO ARCHEOLOGICO MONTECLARENSE O.D.V. ed è dotato di un Comitato scientifico:
Dario Gallina (archeologo)
Ivana Venturini (archeologa)
Luca Arioli (archeologo)

Paolo Chiarini – direttore museo archeologico

19/11/2024

nuovo evento !!!!!!
" LA ROCCA MEDIOEVALE DI MONTICHIARI: RICERCHE, SCAVI E STUDI. "

L'INIZIATIVA E LA RICERCA DEL GAM
di Paolo Chiarini - GAM

Della rocca antica avevamo a disposizione i rilievi fotografici e grafici realizzati dall’architetto Antonio Tagliaferri nel 1890 come supporto per la stesura del progetto di una nuova dimora commissionatogli dal conte Bonoris. Ci siamo procurati inoltre alcune planimetrie estratte dalla cartografia storica monteclarense. Sapendo che il comune stava stendendo un progetto per la sistemazione del parco, abbiamo ritenuto urgente interve**re dal punto di vista archeologico (anno 1997)
Le strutture antiche portate alla luce, oltre ad aumentare le nostre conoscenze, se meritevoli, avrebbero potuto essere inserite nel piano di ristrutturazione come testimonianza del periodo medioevale, nell’ambito di un percorso di visita. Purtroppo questo non è avvenuto, le aspettative del visitatore sulla conoscenza del periodo medievale rimangono fondamentalmente disattese, ci auguriamo interventi di miglioria in questo senso da parte del Comune in futuro, magari con l’aiuto di opportuna cartellonistica. Ottenuto il consenso dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici della Lombardia, col supporto dei mezzi e degli operatori del Comune, abbiamo effettuato sondaggi ed aperto lo scavo in un paio di punti interessanti, entrambi sul lato ovest della rocca. Per prime abbiamo portato alla luce le basi della torre d’entrata dal Borgo murato poi, poco più su, abbiamo messo in evidenza la possente struttura della torre d’angolo di sud-ovest dai connotati scaligeri. Una terza fase ci ha visto impegnati nella pulitura della cortina muraria che divide la proprietà Boscarino da quella dei Rizzardi. Togliere il manto d’edera che nascondeva alla vista le mura medioevali è stato un lavoro faticoso ed a tratti pericoloso, premiato alla fine dal risultato. L’indagine archeologica da queste parti è appena iniziata e dovrà seguire costantemente l’evolversi dei lavori di ristrutturazione che, di volta in volta, verranno messi in cantiere negli anni a ve**re.

L'ANALISI ARCHEOLOGICA DELLA SOPRINTENDENZA DELLA LOMBARDIA
di Andrea Breda

L'esistenza di una fortificazione in Montichiari è attestata per la prima volta nel 1107 da un atto che menziona proprietà del monastero mantovano di S. Tommaso di Acquanegra "in territorio curtis et castri de Monteclaro". Non è certo se questa struttura difensiva -la cui origine sulla scorta di altri documenti di dubbia attendibilità potrebbe risalire almeno alla seconda metà del X secolo - sorgesse nel sito del più tardo castello situato sul colle di S. Pancrazio o coincidesse piuttosto con una parte dell'abitato medievale che si articola nei due nuclei di Borgo Sopra e Borgo Sotto posti al piede del versante W dello stesso rilievo.
E peraltro da rilevare che nel 1185 è testimoniato nell'ambito del territorio di Montichiari un "castrum vetus" ipoteticamente identificabile con quello che comprendeva la chiesa di S. Zeno sita sul rilievo omonimo poco a S del colle di S. Pancrazio.
Un castrum, dalle caratteristiche non meglio specificate, è comunque sicuramente attestato sul colle nel 1167. La fortificazione, che all'epoca risulta almeno in parte di proprietà dei conti Longhi (un ramo della potente consorteria nobiliare che tra il X e la fine del XII secolo costituì il potere forte nell'area confinaria tra Brescia e Mantova a cavallo del fiume Chiese), appare ben distinta dall'abitato monteclarense.
In essa, nella seconda metà del XII secolo - secondo quanto si evince dai testimoniali di un celebre processo del 1228 - i conti disponevano di un "pulchrum et magnum pallatium" nonché di "domos et casamenta", in parte tuttavia già diruti ai primi del XIII secolo in seguito alle devastazioni portate dal Comune di Brescia nel 1167.
Nella proprietà o nell'uso del castello, sempre nella seconda metà del XII secolo, si erano comunque già inseriti alcuni "milites" e gli "homines de Monteclaro" che pattuirono con i Longhi di "murare castrum" e di costruirvi (o ricostruirvi) case, a condizione che tanto le cortine quanto le domus, a reciproca tutela, non fossero merlate.
Accanto al palatium esisteva anche la non piccola chiesa di S. Tommaso le cui robuste strutture romaniche, ben visibili in fotografie del 1890, scomparvero nella quasi totale demolizione del castello voluta dal conte Gaetano Bonoris che entro i primi anni del Novecento riedificò il complesso in fantasiose forme neomedievali circondandolo di un grande parco.
Questa distruzione e i rifacimenti mimetici delle poche murature originali rendono problematica la ricostruzione dell'impianto fortificato medievale che subì peraltro altre trasformazioni ed ampliamenti fra il XIV e la metà del XVII secolo, epoca quest’ultima in cui il castello manteneva ancora alcune funzioni difensive e militari.
Il riesame della cartografia e dell'iconografia storica, degli scarni rilievi prodotti prima delle demolizioni, unitamente ad una ricognizione ancora sommaria delle sopravvivenze in alzato nell'area del castello e nel sottostante abitato, i risultati dei saggi archeologici eseguiti durante la sistemazione del parco, hanno permesso tuttavia di delineare una schematica e affatto provvisoria ricostruzione planimetrica del complesso e di precisare la cronologia di alcuni momenti della sequenza fortificatoria bassomedievale.
Sulla scorta dei dati finora acquisiti il nucleo più antico del castello appare essere il recinto superiore che occupa la punta estrema N del crinale del colle di S. Pancrazio, racchiudendo un'area approssimativamente triangolare di circa mq 2800. In questa zona, come documentano le immagini e le mappe ottocentesche, si trovava la chiesa di S. Tommaso (A) che sporgeva fortemente dalla cortina orientale con oltre metà della navata, terminata da una grande abside semicircolare impostata su un'alta costruzione in conci ben lavorati.
Al lato S della chiesa, sfruttando anch'esso il ripido scoscendimento del versante (e liberando quindi spazio all'interno del recinto) si addossava un imponente edificio rettangolare (B) disposto su almeno quattro livelli. La densa stratificazione di paramenti e aperture di diverso tipo che si intravede nelle fotografie scattate prima della demolizione ne fa ipotizzare un origine ben antica e quindi un'identificazione con il palatium già esistente nel XII secolo.
Questo primo recinto, del quale si conservano brevissimi tratti della cortina occidentale a paramento in semplici ciottoli, era dotato di tre accessi: una postierla adiacente l'estremità S del grande edificio cui si accedeva tramite una rampa protetta (C), una grande porta-torre scudata in ciottoli e filari regolari di laterizi posta al centro della cortina meridionale (D) e un'ulteriore porta turrita della quale è stato scavato il robusto basamento scarpato, in ciottoli e più rari mattoni, prominente dalla cortina occidentale (E). Mancando ogni rapporto con i resti della cinta non è comunque dato stabilire se tutti e tre gli accessi fossero già presenti nell'impianto di XII-XIII secolo.
È invece più probabile che già a questo periodo sia da riferire un tratto di potente muratura angolata (F) della quale è stata rinvenuta la fondazione una quindicina di metri a occidente del vertice SW del recinto. Tale struttura - che per evidenze stratigrafiche precede il XIV secolo fa ipotizzare l'esistenza di un propugnacolo, se non di un ulteriore ampliamento fortificato rivolto verso l'abitato di Borgo Sopra, già nell'impianto più antico.
La costruzione in questa zona di una vera e propria lizza è invece sicuramente attestata, in un momento successivo, dai resti consistenti di una estesa muraglia che collegandosi ai vertici NW e SW del castello superiore recingeva un'area allungata di quasi mq 3000 sul versante occidentale del colle. La nuova cerchia si apriva a N verso l'abitato con una porta-torre con ponte levatoio (G) della quale sono leggibili i resti nella ricostruzione del Bonoris, mentre si intestava a S contro un solido mastio a doppio corpo su base scarpata (H) che, come hanno rivelato lo scavo archeologico e la rimozione della vegetazione, fu impostato sui resti della cortina F.
La tecnica muraria in corsi regolari di ciottoli regolarizzati da filari di laterizi e alcune feritoie a strombo gradonato non consentono che una generica datazione di queste strutture tra la seconda metà del XIII e gli inizi del XV secolo. La presenza nel mastio di esatti cantonali a denti di sega in mattoni, soluzione tipica delle fortificazioni scaligere, suggerisce tuttavia che la lizza non sia stata realizzata prima del dominio dei signori veronesi sul Bresciano (1332-1337). Una cronologia più tarda rimane comunque possibile dato che la stessa tecnica fu ancora utilizzata dai Visconti nella costruzione del grande pontediga di Valeggio sul Mincio (1393-1395).
Allo stesso periodo è inoltre attribuibile - sulla scorta di sicuri rapporti stratigrafici e per la ricorrenza in più punti delle medesime caratteristiche tecnologiche - la costruzione della cerchia merlata, in parte sopravvissuta, che facendo capo al mastio e alla porta settentrionale della lizza circondava con un percorso turrito di quasi 400 metri il nucleo centrale dell'abitato di Borgo Sopra.
Rimane invece per il momento mal definita e non data bile una quarta amplissima area fortificata (I), ancora esistente nel 1643, che si estendeva per circa mq 20000 sul crinale oltre il fossato S del castello concludendosi a meridione con un'ulteriore torrione o castelletto detto la Mirabella.
Questi per sommi capi i tratti essenziali della vicenda delle fortificazioni di Montichiari che verrà approfondita con ulteriori indagini archeologiche e archivistiche preliminari ad una pubblicazione sul Medioevo monteclarense.

05/11/2024

I LABORATORI DIDATTICI 2024-25
AL MUSEO ARCHEOLOGICO PAST DI MONTICHIARI

Info e prenotazioni laboratori e visite:
030/9650455 - [email protected]

E’ risaputo che il racconto storico delle vicende monteclarensi si basa sulla lettura di qualche documento a partire dal XII secolo mentre abbiamo il grosso delle testimonianze scritte a partire dal XVI secolo. Parliamo quindi di un piccolissimo frammento di tempo rispetto alla durata dell’occupazione umana del nostro territorio che inizia fra i 300.000 e i 200.000 anni orsono con le prime testimonianze del passaggio dell’uomo di Neanderthal sulla terza cerchia morenica del Garda, dove si trova Montichiari, originatasi al termine della glaciazione del Mindel. Lo studio dei periodi preistorici è affidato alla competenza di team universitari, specialisti delle Soprintendenze Archeologiche o professionisti che conducono indagini e scavi sul territorio. Un ruolo importantissimo hanno avuto, e tutt’ora sono attivi nella ricerca delle testimonianze e promozione degli studi, i rari gruppi archeologici che trovandosi per natura in stretto contatto col territorio hanno raccolto in superficie manufatti di varia natura riferibili a vari periodi. Tutto questo lavoro è destinato a confluire nei musei archeologici, espressione dell’identità territoriale, in ambienti espositivi dedicati alla divulgazione dello stato delle ricerche.
Con questo intendimento abbiamo dedicato grande attenzione alla collaborazione con le scuole di tutti i livelli perché riteniamo importante che lo studente possa apprendere lo svolgersi delle varie fasi del popolamento umano in ambito monteclarense e della pianura bresciana più in generale, argomento scarsamente affrontato sui libri di testo.
Tutti i laboratori didattici vengono adattati all’ordine e grado della scuola frequentata, in particolare le varie attività si focalizzano sull’approfondimento dei temi storici affrontati nei programmi scolastici, dalla preistoria al medioevo, attraverso il gioco e la manualità.
Nel corso del 2024 si sono iscritte ai laboratori del museo archeologico PAST diverse classi di alunni o studenti provenienti da istituti di Montichiari, Remedello e Castiglione d. Stiviere e gruppi partecipanti ai Grest.

Paolo Chiarini
direttore PAST e presidente Gruppo Archeologico Monteclarense
CENTRO STUDI della pianura Bresciana

I laboratori didattici al Museo PAST permettono di scoprire in modo diretto l’affascinante mondo dell’archeologia in un’atmosfera di gioco e collaborazione.
Con l’osservazione dei reperti e dei metodi di scavo, i ragazzi saranno coinvolti in prima persona nello studio e nella ricostruzione dei modi di vivere delle popolazioni che in passato si sono stabilite in questo territorio, notando le differenze e le analogie rispetto alla loro quotidianità.
Attraverso la simulazione di uno scavo archeologico vero e proprio, potranno sperimentare il ritrovamento dei reperti e le varie operazioni che avvengono dopo, come lo studio e la catalogazione, oppure il restauro di piccoli oggetti.
Avranno anche la possibilità di conoscere la tecnica del calco che permette agli archeologi di studiare da vicino i reperti senza rovinarli e potranno decorare come desiderano le copie degli oggetti visti durante la visita, immaginando di vivere in epoche antiche.
Potranno creare anche dei piccoli mosaici, sperimentando le tecniche costruttive di epoca romana oppure avvicinarsi alla lavorazione e fusione dei metalli in epoche antiche, utilizzando materiali sicuri e atossici.
Creeranno monili personalizzati utilizzando pasta modellabile o piccole lastre di rame su cui realizzare decorazioni a rilievo, ispirandosi a gioielli ritrovati nelle campagne di scavo.
Alla fine di ogni esperienza svolta i ragazzi porteranno con sé il proprio elaborato a ricordo dell’esperienza fatta.

Cristina Mombelli – coordinatrice attività didattiche

Indirizzo

Piazza Santa Maria, 34
Montichiari
25018

Orario di apertura

Sabato 10:00 - 12:30
15:00 - 18:00
Domenica 15:00 - 18:00

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