Opera Medicea Laurenziana

Opera Medicea Laurenziana L'Opera Medicea Laurenziana è stata costituita con Regio Decreto il 2 settembre 1907 org

L'Opera Medicea Laurenziana è stata costituita con Regio Decreto il 2 settembre 1907 al fine di restituire l'unità e il decoro antico al Complesso Mediceo Laurenziano che comprende la Basilica di San Lorenzo con la Sacrestia Vecchia, i chiostri e gli annessi monumentali, la Biblioteca Medicea Laurenziana e il Museo delle Cappelle Medicee. Secondo l'articolo due del suo statuto
L'OPERA MEDICEA LAU

RENZIANA HA COME SCOPO LA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEL MONUMENTO MEDICEO LAURENZIANO, LA GESTIONE DEI SERVIZI PER IL MEDESIMO, L'ORGANIZZAZIONE DI MANIFESTAZIONI CULTURALI CHE CONTRIBUISCANO ALLA VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO PER PROMUOVERNE LA CONOSCENZA E LA TUTELA

L'Ufficio dell'Opera Medicea Laurenziana è situato al piano terreno del Chiostro dei Canonici annesso alla Basilica di San Lorenzo con ingresso da Piazza San Lorenzo 9, Firenze. La Segreteria è reperibile secondo il seguente orario:
Lunedi-venerdi 8,30-14,30
tel/fax: 055 214042
e-mail: segreteria@operamedicealaurenziana.

L'azzurrite dello sfondo, la foglia d'oro per stelle e corpi celesti (la Luna, il Sole, Giove, Venere, Mercurio), il bia...
04/07/2025

L'azzurrite dello sfondo, la foglia d'oro per stelle e corpi celesti (la Luna, il Sole, Giove, Venere, Mercurio), il bianco di piombo per l'accurato disegno delle costellazioni, rappresentate in forma animale.
Il dipinto nella volta della cupola della scarsella progettata da Filippo Brunelleschi per la Sagrestia vecchia raffigura un cielo dell'emisfero boreale, colto in una notte di Firenze in un'estate del Quattrocento.
A dipingere quella scena così precisa astronomicamente parlando fu con ogni probabilità il fiorentino Giuliano d'Arrigo detto il Pesello, seguendo le indicazioni del celebre cosmografo Paolo dal Pozzo Toscanelli.
Sulla data e sui motivi di quella rappresentazione così rara per l'epoca – esiste qualcosa di simile solo nella Ca****la Pazzi in Santa Croce, risalente però a un ventennio più tardi – sono state fatte mille ipotesi, anche le più fantasiose.
Dagli approfondimenti scientifici pare adesso che la data sia quella del 4 luglio 1442 e che sia in relazione alla venuta a Firenze di Renato d'Angiò, re di Napoli cacciato da Alfonso d'Aragona.
Ma si è fatto riferimento anche alla consacrazione dell'altare di San Lorenzo (9 luglio 1422), alla nascita di Piero de' Medici (16 luglio 1416), al Concilio di Firenze (6 luglio 1439) e perfino a una data supposta d'inizio del Rinascimento.

Pittore, architetto, uomo di lettere, storico dell'arte, umanista a 360 gradi, Giorgio Vasari nacque ad Arezzo nel 1511,...
27/06/2025

Pittore, architetto, uomo di lettere, storico dell'arte, umanista a 360 gradi, Giorgio Vasari nacque ad Arezzo nel 1511, figlio del mercante Antonio.
Passato a Firenze e avvicinatosi alla cerchia medicea, dopo alterne vicende personali e artistiche visitò poi Roma e il resto d'Italia, dipingendo e raccogliendo informazioni sull'arte e gli artisti.
A Roma scrisse così la prima redazione delle “Vite de' più eccellenti pittori scultori e architettori”, pubblicata a Firenze nel 1550 presso Lorenzo Torrentino e dedicata a Cosimo I de' Medici.
Di Cosimo divenne l'artista prediletto a corte, lavorando come pittore, architetto e scenografo, realizzando, tra gli altri, il complesso degli Uffizi e il celebre corridoio che porta il suo nome.
Nel 1568 dette alle stampe la seconda edizione arricchita delle “Vite”, stampata dai Giunti.
Morto a Firenze il 27 giugno 1574, poco più di due mesi dopo il granduca Cosimo, fu sepolto per sua volontà nella chiesa di Santa Maria della Pieve ad Arezzo.
Nella Basilica di San Lorenzo – di cui parla più volte nelle "Vite", in riferimento ai vari artisti che vi lavorarono – dette una sistemazione definitiva alla Sagrestia Nuova e si occupò di concludere i lavori della Biblioteca Medicea Laurenziana iniziati da Michelangelo. Suoi sono i disegni delle trenta vetrate policrome, dedicate all'araldica medicea e realizzate da maestranze fiamminghe.

Buon San Giovanni a tutti i fiorentini!San Giovanni Battista compare in Basilica, nella navata di destra, sul bronzeo pu...
24/06/2025

Buon San Giovanni a tutti i fiorentini!

San Giovanni Battista compare in Basilica, nella navata di destra, sul bronzeo pulpito della Resurrezione di Donatello, una delle ultime opere dello scultore fiorentino.
La figura del patrono fiorentino spicca nel vasto pannello che descrive la Discesa al Limbo, insieme a profeti e santi dell'antico e nuovo testamento.

“Con tanta arte e dolcezza cominciò a sonare gli organi che senza alcuna comparazione tutti gli organisti (tra)passò”, c...
20/06/2025

“Con tanta arte e dolcezza cominciò a sonare gli organi che senza alcuna comparazione tutti gli organisti (tra)passò”, così il coetaneo Filippo Villani, nipote di Giovanni, scrisse nelle sue Vite di Francesco Landini, conosciuto come Francesco Cieco o Francesco degli Organi.
Figlio del pittore Jacopo del Casentino (e avo dell'umanista Cristoforo Landino), privato della vista fin dall'infanzia a causa del vaiolo, fu uno dei musicisti più noti e apprezzati del suo tempo: esecutore, organista, compositore, poeta, perfino costruttore e inventore di strumenti musicali (come la "syrena”, una sorta di liuto).
Sodale di Francesco Petrarca, appassionato di filosofia e in particolare di Guglielmo di Occam, si dice che ricevette la corona di alloro a Venezia dal re di Cipro.
Tra i ca****lani di San Lorenzo almeno dal 1365, partecipò alla costruzione degli organi di Santissima Annunziata e del Duomo e compose madrigali, balli e cacce, soprattutto di argomento profano. Alla sua morte, nel 1397, fu sepolto nella Basilica: la lapide del suo sepolcro è conservata oggi nella seconda ca****la della navata di destra, sotto il patronato Ginori. L'iscrizione, forse dell'amico Coluccio Salutati, così recita: "Luminibus captus Franciscus mente capaci / Cantibus organicis, quem cunctis Musica solum / Pretulit, hic cineres, animam super astram reliquit".

Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, meglio conosciuto come “delle Bande Nere”, e di Maria Salviati (a sua volta ...
12/06/2025

Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, meglio conosciuto come “delle Bande Nere”, e di Maria Salviati (a sua volta nipote di Lorenzo il Magnifico), il 12 giugno 1519 nacque a Firenze Cosimo de' Medici.
La sua figura fu molto legata alla Basilica di San Lorenzo, dove si sposò nel luglio del 1539 con la diciassettenne Eleonora di Toledo, figlia del viceré di Napoli, poi madre di undici figli.
Creato primo granduca di Toscana nel 1569 da Papa Pio V, per suo volere nel 1571 venne ultimata la Biblioteca Medicea Laurenziana da Giorgio Vasari e Bartolomeo Ammannati, incaricati di proseguire i lavori secondo i disegni di Michelangelo.
Su sua iniziativa era intanto stato dato anche l'assetto attuale alla Sagrestia Nuova, grazie all'intervento ancora del Vasari.
Di Cosimo fu anche l'idea della Ca****la dei Principi, realizzata poi dal figlio Ferdinando: lì sarebbe poi stato poi eretto, postumo, il suo sepolcro, dopo la morte avvenuta il 21 aprile 1574, quando non aveva ancora 55 anni.

Tra nuvole, ali e panneggi, alzando lo sguardo verso la cupola maggiore della Basilica si respira l'aria leggera e dinam...
06/06/2025

Tra nuvole, ali e panneggi, alzando lo sguardo verso la cupola maggiore della Basilica si respira l'aria leggera e dinamica della Gloria dei santi fiorentini, dipinti in affresco da Vincenzo Meucci nel 1742.
A commissionare l'opera fu l'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de’ Medici, che morì pochi mesi dopo la realizzazione. Fu di fatto quello l'ultimo gesto di mecenatismo da parte della famiglia Medici.
Nei quattro peducci alla base della cupola sono invece rappresentati i Padri della Chiesa.
Meucci, nato a Firenze nel 1694, fu molto attivo in città, dalla Badia Fiorentina all'antico Ospedale San Giovanni di Dio in Borgo Ognissanti, da San Paolino alla Ca****la Brancacci al Carmine, da Santa Maria Maggiore a San Salvatore al Vescovo.

Due battenti di bronzo di oltre due metri di altezza e di ben oltre il quintale di peso ciascuno. Su ogni battente cinqu...
29/05/2025

Due battenti di bronzo di oltre due metri di altezza e di ben oltre il quintale di peso ciascuno. Su ogni battente cinque formelle quadrate, in cui sono raffigurati Apostoli, Padri della Chiesa e Santi.
La Porta degli Apostoli fu realizzata da Donatello tra il terzo e il quarto decennio del Quattrocento: tra poche settimane tornerà al suo posto nella Sagrestia Vecchia dopo un accurato restauro da parte dell' Opificio delle Pietre Dure.
L'intervento – l'ultimo risaliva agli anni '50, mentre per l'altra porta donatelliana, quella dei Martiri, era stato realizzato nel 2022 – ha riguardato soprattutto la ripulitura della superficie, dai molti strati alterati da cere e olii di manutenzione nel corso degli anni. Un lavoro ovviamente molto lungo e delicato, data la superficie particolarmente elaborata dell'opera.
Il restauro si concluderà nelle prossime settimane, prima del ritorno della Porta in sagrestia.

Bernardo Cennini era un vero uomo del quartiere di San Lorenzo, nato il 2 gennaio 1415 in campo Corbolini, la zona compr...
21/05/2025

Bernardo Cennini era un vero uomo del quartiere di San Lorenzo, nato il 2 gennaio 1415 in campo Corbolini, la zona compresa tra le attuali piazza Madonna degli Aldobrandini e via Nazionale, praticamente di fronte all'ingresso della Ca****la dei Principi, dal beccaio Domenico di Cenni.
Prima setaiolo, poi orafo, entrò quindi alla bottega di Lorenzo e Vittorio Ghiberti ai tempi in cui stavano lavorando alla Porta del Paradiso per il Battistero.
Specializzatosi nell'intaglio e nella fusione dei metalli, decise di cimentarsi con la nascente stampa, con grande sforzo anche economico e l'aiuto dei figli Pietro e Domenico. Nel novembre 1471 dette così alla luce un volume che conteneva i “Commentaria in Vergilium” di Mauro Servio Onorato, seguiti in appendice dal trattatello “Ad Aquilinum de natura syllabarum”. Si trattava di un “in folio”, quindi un grande formato, di 237 carte ed è considerato il primo libro impresso a Firenze coi nuovi caratteri mobili che Gutenberg aveva introdotto nemmeno un ventennio prima a Magonza e che in Italia erano stati utilizzati per la prima volta a Subiaco nel 1465.
Fu quella l'unica opera uscita dai torchi di Cennini, che poi tornò a occuparsi di oreficeria, non senza aver lasciato una traccia indelebile nella storia della stampa italiana.
Cennini morì probabilmente nel 1498 e venne sepolto nella tomba di famiglia nella Basilica. Lo ricorda nella ca****la Ridolfi il monumento ottocentesco di Leopoldo Costoli, realizzato per il quarto centenario della sua opera a stampa. Il suo motto “a Florentinis Ingeniis Nil Ardui Est” (“per i fiorentini ingegni nulla è difficile”), racconta bene la sua vita.
A ricordarlo oggi anche una targa in via Porta Rossa, dove tenne l'officina, e una statua nelle Logge del Mercato Nuovo, opera di Emilio Mancini, insieme a fianco di quelle di Giovanni Villani e Michele di Lando.

Si apre oggi il 112° conclave della storia. Ed è il momento giusto per parlare dei due Papi che hanno legato strettament...
07/05/2025

Si apre oggi il 112° conclave della storia. Ed è il momento giusto per parlare dei due Papi che hanno legato strettamente il loro nome alle vicende di San Lorenzo.

Il 13 marzo 1513, al sesto giorno di conclave, divenne papa Giovanni de' Medici, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini, succedendo sul soglio pontificio a Giulio II. Aveva 38 anni, fu il 217° papa in ordine cronologico e scelse il nome di Leone X. Sotto il suo pontificato, che durò 8 anni e 267 giorni, si trovò ad affrontare anche la protesta di Martin Lutero, che lui scomunicò. Morì il 1° dicembre 1521 ed è sepolto a Roma in Santa Maria sopra Minerva.
Papa umanista e colto, affidò a Michelangelo l'incarico della facciata di San Lorenzo, poi mai realizzata, e quindi allo stesso Michelangelo la realizzazione della Sagrestia Nuova.

Meno di due anni dopo la morte di Leone X, il 19 novembre 1523 a diventare papa fu l'altro Medici, Giulio Zanobi, figlio naturale di Giuliano de' Medici, ucciso nella congiura dei Pazzi un mese prima della sua nascita. Aveva 45 anni, successe all'olandese Adriano VI e prese il nome di Clemente VII. Arcivescovo di Firenze dal 1513, divenne papa dopo un lunghissimo conclave durato 50 giorni e iniziato il 1° ottobre. Sotto il suo pontificato, lungo 10 anni e 310 giorni, ci furono momenti di crisi come lo scisma anglicano e il sacco di Roma. Mecenate, protesse artisti e intellettuali, commissionò a Michelangelo il Giudizio Universale nella Ca****la Sistina. Morì il 25 settembre 1534 e anche lui è sepolto in Santa Maria sopra Minerva, di fronte al cugino.
Fu lui che per San Lorenzo commissionò a Michelangelo la realizzazione della Tribuna delle Reliquie e i lavori per i locali della Biblioteca Medicea Laurenziana, oltre a far proseguire l'impegno michelangiolesco alla Sagrestia Nuova.

A un ramo collaterale della famiglia de' Medici appartenne invece Leone XI, nato Alessandro di Ottaviano de' Medici di Ottajano, papa per soli 26 giorni nel 1605.

Ogni 6 di maggio la Guardia Svizzera Pontificia commemora le 147 guardie che caddero eroicamente nel Sacco di Roma del 1...
06/05/2025

Ogni 6 di maggio la Guardia Svizzera Pontificia commemora le 147 guardie che caddero eroicamente nel Sacco di Roma del 1527, mentre difendevano il Santo Padre, papa Clemente VII, al secolo Giulio de' Medici, figlio di Giuliano e quindi nipote del Magnifico e cugino dell'altro papa mediceo Leone X.
Della guardia papale, in quel giorno, si salvarono solo in 42, riuscendo ad accompagnare Clemente VII nella fuga lungo il Passetto di Borgo, il passaggio che collega San Pietro, dove il pontefice stava in quel momento pregando, a Castel Sant'Angelo, per sottrarsi a ventimila tra lanzichenecchi tedeschi e soldati spagnoli.
Oltre a questa connessione attraverso il papa mediceo, San Lorenzo ha avuto nella storia una legame speciale con le Guardie Svizzere, perché un suo comandante riposa nella cripta della Basilica.
Successe infatti che il 4 giugno 1592 il comandante Jost Segesser, proveniente da Roma con i suoi tre figli, giunse moribondo a Firenze dove ricevette l'estrema unzione. Il 9 giugno morì “secondo le regole della Chiesa cristiana ben munito dei conforti religiosi e ben disposto”. Il Granduca Ferdinando I, che ben lo conosceva, lo onorò con un bel funerale e il defunto fu quindi sepolto nella Basilica di San Lorenzo “con splendida cerimonia e signorili esequie” come scrisse il segretario del consiglio di Lucerna di cui il comandante era cittadino.
Dai documenti dell'archivio della Basilica rimane traccia delle esequie, come si può intravedere nell'immagine pubblicata, ma l'ubicazione del sepolcro nella cripta è andata perduta nel corso dei secoli.

Questa mattina un gruppo di Alumni della facoltà di geologia dell'Università olandese di Leida ha reso omaggio alla tomb...
06/05/2025

Questa mattina un gruppo di Alumni della facoltà di geologia dell'Università olandese di Leida ha reso omaggio alla tomba di Niels Stensen, italianizzato in Niccolò Stenone, lo scienziato danese che in quell'ateneo studiò tra il 1660 e il 1663 e che riposa nella Basilica di San Lorenzo, dopo un lungo soggiorno alla corte dei Medici.
Il gruppo, ricevuto dal priore mons. Marco Viola, ha anche donato una lapide in pietra blu del Belgio che è stata apposta davanti al sepolcro di Stenone, beatificato nel 1988 e oggi patrono dei geologi: a seguire una visita guidata della Basilica, fino al precedente sepolcro di Stenone conservato nella cripta.

Ecco l'agenda di maggio per rimanere aggiornati su tutti gli eventi di San Lorenzo!  ✍️Musica, presentazioni di libri e ...
01/05/2025

Ecco l'agenda di maggio per rimanere aggiornati su tutti gli eventi di San Lorenzo! ✍️
Musica, presentazioni di libri e altri appuntamenti in Basilica. 👀

Indirizzo

Piazza Di San Lorenzo, 8
Florence
50123

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 17:00
Martedì 10:00 - 17:00
Mercoledì 10:00 - 17:00
Giovedì 10:00 - 17:00
Venerdì 10:00 - 17:00
Sabato 10:00 - 17:00

Telefono

+39055214042

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