Galleria Il Ponte

Galleria Il Ponte Contemporary Art Gallery since 1965
Open monday to friday from 10:00-13:00 14:00-19.00.

La galleria Il Ponte nasce a San Giovanni Valdarno nel 1965 per la passione verso l’arte contemporanea di Vincenzo Alibrandi, artigiano della stampa calcografica. Dal 1977 si trova nell’attuale sede fiorentina, oggi diretta da Andrea Alibrandi. Durante la sua più che trentennale attività, Il Ponte ha presentato un ampio ma selezionato nucleo di artisti che abbracciano tutto il XX secolo, da maestr

i storici come De Pisis, Sironi, Soffici, Rosai, ... ai principali esponenti dell’informale quali Afro e Mirko Basaldella, Arturo Carmassi, Pietro Consagra, Mattia Moreni, Giulio Turcato, ... e altri meno noti al largo pubblico, ma di assoluta qualità come Giulia Napoleone e Mauro Betti. A fianco dell’attività espositiva ha preso vita un attento lavoro editoriale, con la pubblicazione di cataloghi e libri d’arte, molto curati sia nella redazione che nella veste grafica. Il rinnovamento dello spazio, realizzato nel 2003, era legato all’intenzione di spostare l’attività della galleria su proposte maggiormente legate alla contemporaneità. Questa nuova stagione si è inaugurata con un importante mostra dedicata alle Superfici specchianti di Michelangelo Pistoletto, cui hanno seguito Joe Tilson, Mauro Staccioli, Renato Ranaldi, Hidetoshi Nagasawa, Giuseppe Spagnulo...

📸 Grazie per aver visitato il nostro stand ad Artefiera!Si è appena conclusa l’edizione 2025 della fiera bolognese, dove...
10/02/2025

📸 Grazie per aver visitato il nostro stand ad Artefiera!

Si è appena conclusa l’edizione 2025 della fiera bolognese, dove abbiamo presentato uno stand dal titolo Attraverso l’obiettivo, dedicato ai fotografi trattati dalla galleria nei nostri oltre 50 anni di attività, esponendo le opere di Claudio Abate, Marina Ballo Charmet, Rosa Foschi, Pierluigi Fresia, Zoè Gruni, Davide Mosconi, Luca Maria Patella e Ulrich Egger.

🔜 Ci vediamo alla prossima!

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📸 Thank you for visiting our booth at Artefiera!

The 2025 edition of the Bologna fair has just come to an end, where we presented our booth Through the Lens, dedicated to the photographers represented by our gallery over more than 50 years, showcasing works by Claudio Abate, Marina Ballo Charmet, Rosa Foschi, Pierluigi Fresia, Zoè Gruni, Davide Mosconi, Luca Maria Patella, and Ulrich Egger.

🔜 See you at the next one!

Vi apettiamo ad Artefiera! La galleria presenta un stand dal titolo “Attraverso l’obbiettivo”, con alcuni autori con cui...
06/02/2025

Vi apettiamo ad Artefiera!

La galleria presenta un stand dal titolo “Attraverso l’obbiettivo”, con alcuni autori con cui la galleria durante gli anni ha avuto contatti più stretti: Abate, Ballo Charmet, Egger, Foschi, Fresia, Gruni, Mosconi e Patella.

Ci trovate al padiglione 26 stand B5 dal 7 al 9 febbraio dalle 11 alle 19!

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We look forward to seeing you at Artefiera!

The gallery will present a stand entitled “Attraverso l’obbiettivo”, with some of the authors with whom the gallery has had the closest contact over the years: Abate, Ballo Charmet, Egger, Foschi, Fresia, Gruni, Mosconi and Patella.

You will find us in Hall 26 booth B5 from 7 to 9 February from 11 a.m. to 7 p.m.!

Sta per iniziare l’edizione 2025 di Artefiera Bologna! Presso lo stand P26 B05 presenteremo il progetto “Attraverso l'ob...
04/02/2025

Sta per iniziare l’edizione 2025 di Artefiera Bologna!
Presso lo stand P26 B05 presenteremo il progetto “Attraverso l'obbiettivo” che ripercorre il decennale rapporto che la galleria ha con la fotografia.
Verranno infatti presentati alcuni autori con cui la galleria ha avuto negli anni contatti più stretti. Autori in cui la galleria ha riconosciuto non solo una ricerca tecnica sulla fotografia, ma un’interpretazione dell’immagine fotografica intesa come vera e propria opera d’arte.

Vi aspettiamo da venerdì a domenica presso Bologna Fiere al Padiglione 26 Stand B05!

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The 2025 edition of Artefiera Bologna is about to begin!
At stand P26 B05 we will present the project “Attraverso l'obbiettivo”, which traces the long-standing relationship the gallery has had with photography.
On display will be some of the authors with whom the gallery has had the closest contacts over the years. Authors in whom the gallery has recognised not only a technical research on photography, but an interpretation of the photographic image as a true work of art.

We look forward to seeing you from Friday to Sunday at Bologna Fiere in Hall 26 Stand B05!

1. Claudio Abate, Anselm Kiefer, Die Frauen der Antike (1999) in Anselm Kiefer - Die Frauen,
Accademia di Francia di Villa Medici, Roma, 2005
2. Davide Mosconi, Trittico dell’Ombellico, 1988-1989, Polaroid gigante, 61x51 cm ciascuna (tre elementi)
3. Luca Maria Patella, L.MP., Perché il Sol ne riluca, 1991, polaroid gigante, 60x50 cm
4. Pierluigi Fresia, La vita è un pomeriggio, 2024, Stampa a colori su carta Hahnemühle Fine Art, 46x41,5 cm
5. Rosa Foschi, Ce n’est pa une image juste…, 1994, Polaroid 10x10 cm
6. Zoe Gruni, Boitatà the End, 2013, light-box, 66x100x12 cm
7. Marina Ballo Charmet, Tatay #5, 2023, inkjet print, 60x90 cm
8. Ulrich Egger, Südseite, fotoprint su canvas e ferro, 100x120x15 cm

Inaugura venerdì 31 Gennaio la mostra personale di Pierluigi Fresia "L'impotenza celeste dei pianeti" a cura di Pietro G...
24/01/2025

Inaugura venerdì 31 Gennaio la mostra personale di Pierluigi Fresia "L'impotenza celeste dei pianeti" a cura di Pietro Gaglianò.

Il titolo della mostra "L’impotenza celeste dei pianeti" è estrapolato da Fresia da una frase di Marcel Proust, che delinea così il modo di vedere e vivere la vita di sua madre, che come scrive l’artista «implica una luminosità tutta arrivata da astri diversi, da luci che da tutto derivano tranne che dal nostro intimo essere ed esistere.

«Nello studio di Pierluigi Fresia si trova una lavagna in ardesia i cui aspetti sensibili sono facilmente familiari a chiunque abbia frequentato una scuola: la tiepida tattilità, l’odore del gesso, il morbido, polveroso contrasto del bianco sullo sfondo scuro. Questa lavagna è utile per tentare una sintesi delle tensioni che abitano il lavoro dell’artista, ne è quasi un simbolo con la sua vocazione a essere spazio per la ricerca, per il tentativo che più volte si sottopone alla revisione, alla cancellatura, con in mente, o quanto meno con il desiderio, di un’idea perfetta.

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Friday January 31st opens the new exhibition of Pierluigi Fresia "L'impotenza celeste dei pianeti" curated by Pietro Gaglianò.

The title of the exhibition, "L’impotenza celeste dei pianeti" (the celestial impotence of the planets), is based on a quote from Marcel Proust selected by Fresia, who thus outlines his mother’s way of seeing and living life, which, as the artist writes, «implies a brightness that comes from different stars, from lights that come from everything except from our intimate being and existence.

The artist keeps a slate blackboard in his Turin studio. Cool to the touch, it smells of chalk, the soft, dusty white contrasting with the dark background. For Fresia, the blackboard’s porous surface is the symbol and one of the tools of his poetic creation. On the blackboard, the artist creates compositions set for a very short life: they are attempts, stabs at the perfect idea he has, or at least would like to have, in his mind.

Dal 7 al 9 Febbraio ad Artefiera 2025 la galleria Il Ponte presenta il progetto “Attraverso l’obbiettivo”. Fin dai primi...
21/01/2025

Dal 7 al 9 Febbraio ad Artefiera 2025 la galleria Il Ponte presenta il progetto “Attraverso l’obbiettivo”.
Fin dai primi anni ’80, la galleria Il Ponte, ha spesso programmato una mostra di fotografia all’interno del suo calendario annuale. In queste mostre e nei suoi autori, non ha ricercato esclusivamente il dato tecnico delle fotografia, ma il suo farsi vera opera d’arte.
Come risultato di questa ricerca quindi, nello stand di Artefiera, vengono esposte le opere fotografiche di alcuni autori con cui la galleria durante gli anni ha avuto contatti più stretti: C. Abate, M. Ballo Charmet, R. Foschi, P. Fresia, Z. Gruni, D. Mosconi, L. M. Patella e U. Egger (a cui a breve sarà dedicata una mostra).

Troverete il nostro stand al Pad. 26 Booth B05

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From February, 7th to 9th at Artefiera 2025 Il Ponte gallery presents the project “Attraverso l’obbiettivo”.
Since the early 1980s, Il Ponte gallery has often planned a photography exhibition as part of its annual calendar. In these exhibitions and in its authors, it did not exclusively seek the technical data of photography, but its becoming a true work of art.
It is therefore the result of this research, in the booth of Artefiera, the photographic works of some authors - with whom the gallery has had closest contacts over the years - are exhibited: C. Abate, M. Ballo Charmet, R. Foschi, P. Fresia, Z. Gruni, D. Mosconi e L. M. Patella, U. Egger (to whom an exhibition will soon be dedicated).

You can find us at Pav. 26 Booth B05

Venerdì 31 Gennaio dalle ore 18.00 inaugura la prima mostra dell'anno della galleria Il Ponte. La stagione si apre con l...
17/01/2025

Venerdì 31 Gennaio dalle ore 18.00 inaugura la prima mostra dell'anno della galleria Il Ponte.
La stagione si apre con la mostra personale del fotografo Pierluigi Fresia "L'impotenza celeste dei pianeti".
Il titolo della mostra è estrapolato da Fresia da una frase di Marcel Proust, che delinea così il modo di vedere e vivere la vita di sua madre, che come scrive l’artista «implica una luminosità tutta arrivata da astri diversi, da luci che da tutto derivano tranne che dal nostro intimo essere ed esistere.
Ti aspettiamo!

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Friday, January 31st, from 18.00 opens Il Ponte's first exhibtion of the year!
The season opening is a solo show of the photographer Pierluigi Fresia: "L’impotenza celeste dei pianeti" (the celestial impotence of the planets).

The title of the exhibition is based on a quote from Marcel Proust selected by Fresia, who thus outlines his mother's way of seeing and living life, which, as the artist writes, «implies a brightness that comes from different stars, from lights that come from everything except from our intimate being and existence.

Do not miss it!

Il Ponte presenta la prima mostra del 2025! La stagione si aprirà con una monografica dedicata a Pierluigi Fresia del qu...
16/01/2025

Il Ponte presenta la prima mostra del 2025! La stagione si aprirà con una monografica dedicata a Pierluigi Fresia del quale vengono presentate opere fotografiche inedite degli ultimi anni.

Il titolo della mostra "L’impotenza celeste dei pianeti" è estrapolato da Fresia da una frase di Marcel Proust, che delinea così il modo di vedere e vivere la vita di sua madre, che come scrive l’artista «implica una luminosità tutta arrivata da astri diversi, da luci che da tutto derivano tranne che dal nostro intimo essere ed esistere.

Inaugurazione 31 gennaio 2025 ore 18:00

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Il Ponte presents the first show of 2025! The new year starts with a monographic exhibition dedicated to Pierluigi Fresia, whose unpublished photographic works from recent years are presented.

The title of the exhibition, "L’impotenza celeste dei pianeti" (the celestial impotence of the planets), is based on a quote from Marcel Proust selected by Fresia, who thus outlines his mother's way of seeing and living life, which, as the artist writes, «implies a brightness that comes from different stars, from lights that come from everything except from our intimate being and existence.

Opening January 31st, h. 18:00

Siamo tornati! La galleria Il Ponte riapre al pubblico dopo la pausa festiva con gli ultimi giorni per vistare la mostra...
07/01/2025

Siamo tornati! La galleria Il Ponte riapre al pubblico dopo la pausa festiva con gli ultimi giorni per vistare la mostra "Shozo Shimamoto. Pittura e video-performance" in chiusura il prossimo 10 gennaio!
Non perderti la mostra che ripercorre le performaces fatte in Italia dall'artista giapponese in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli.

In parallelo, fino al 10 febbraio, in galleria è possibile vistare anche la mostra "Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini".

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We are back! Galleria Il Ponte reopens to the public after the holiday break with the last days to visit the exhibition "Shozo Shimamoto. Pittura e video-performance" closing on January 10th!
Don't miss the exhibition retracing the Japanese artist's performances in Italy in collaboration with the Fondazione Morra in Naples.

In parallel, until February 10th, you can also visit the exhibition "Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini".

Auguriamo a tutti voi buone feste!La galleria sarà chiusa al pubblico durante le feste fino al 6 gennaio. Saremo però ap...
20/12/2024

Auguriamo a tutti voi buone feste!

La galleria sarà chiusa al pubblico durante le feste fino al 6 gennaio. Saremo però aperti su appuntamento.

Vi aspettiamo ad anno nuovo con gli ultimi giorni di apertura della mostra “Shozo Shimamoto. Opere e video-performance” e con la mostra “Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini” in corso fino al 10 febbraio.
Annunciamo inoltre la prossima mostra in apertura il 31 gennaio “Pierluigi Fresia. L’impotenza celeste dei pianeti”.

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We wish you all a happy holiday season!

The gallery will be closed to the public during the holidays until January 6. We will, however, be open by appointment.

We look forward to seeing you in the new year with the last days of the exhibition “Shozo Shimamoto. Opere e video-performance” and with the exhibition “Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini” running until Feb. 10.
We also announce the next exhibition opening on Jan. 31, “Pierluigi Fresia. L’impotenza celeste dei pianeti.”

"Il colore per Shimamoto [...] è il mezzo attraverso il quale viene superata la distanza tra lo spazio reale e lo spazio...
17/12/2024

"Il colore per Shimamoto [...] è il mezzo attraverso il quale viene superata la distanza tra lo spazio reale e lo spazio creato. Il colore si muove entro lo stesso schema cinetico e corporeo del segno, in un’economia dove la mente governa la premeditazione, mentre il soma si incarna con il manifestarsi della materia. E tutto avviene all’interno di un’esperienza sempre unica... Il colore coinvolge l’emotività dell’artista trascinandolo da una cinetica implosa e centripeta a uno sconfinamento esploso e centrifugo [...]. La materia colorata si fonde e si confonde, in balia di onde d’urto armoniche o dissonanti che spalancano finestre sul mondo con spettacolari deflagrazioni risolte nell’attimo bruciante del loro apparire” (Italo Tomassoni, Shozo Shimamoto. Tra azione e materia, tra Gutai e Art Autre, 2024 ).

Scopri la mostra "Shozo Shimamoto. Opere e video-performance" in galleria fino al 10 gennaio 2025 oppure sul nostro profilo Artsy.

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"Similar, and correlated to the graphism of the mark, is the path of the colour-mark. Colour, for Shimamoto, [...] it is the means by which the distance between real space and created space is overcome. Colour follows the same kinetic and corporeal scheme as marks, in an economy where the mind governs premeditation, while the body forms a whole with the manifestation of matter. And all this happens as part of an experience that is always unique [...] The colour involves the artist’s emotional core, dragging him away from an imploded and centripetal kinetics towards a burst out and centrifugal overspill [...]. The coloured matter melts and blurs, at the mercy of harmonic or dissonant shock waves that open windows onto the world with spectacular deflagrations resolved in the burning moment in which they appear" (Italo Tomassoni, Shozo Shimamoto. Tra azione e materia, tra Gutai e Art Autre, 2024).

Learn more about the exhibition "Shozo Shimamoto. Opere e Video-Performance" at the gallery until 10 January 2025 or on our Artsy profile.

“Il colore per Shimamoto [...] è il mezzo attraverso il quale viene superata la distanza tra lo spazio reale e lo spazio...
17/12/2024

“Il colore per Shimamoto [...] è il mezzo attraverso il quale viene superata la distanza tra lo spazio reale e lo spazio creato. Il colore si muove entro lo stesso schema cinetico e corporeo del segno, in un’economia dove la mente governa la premeditazione, mentre il soma si incarna con il manifestarsi della materia. E tutto avviene all’interno di un’esperienza sempre unica... Il colore coinvolge l’emotività dell’artista trascinandolo da una cinetica implosa e centripeta a uno sconfinamento esploso e centrifugo [...]. La materia colorata si fonde e si confonde, in balia di onde d’urto armoniche o dissonanti che spalancano finestre sul mondo con spettacolari deflagrazioni risolte nell’attimo bruciante del loro apparire” (Italo Tomassoni, Shozo Shimamoto. Tra azione e materia, tra Gutai e Art Autre, 2024 ).

Scopri la mostra in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli “Shozo Shimamoto. Opere e video-performance” in galleria fino al 10 gennaio 2025 oppure sul nostro profilo Artsy.

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“Similar, and correlated to the graphism of the mark, is the path of the colour-mark. Colour, for Shimamoto, [...] it is the means by which the distance between real space and created space is overcome. Colour follows the same kinetic and corporeal scheme as marks, in an economy where the mind governs premeditation, while the body forms a whole with the manifestation of matter. And all this happens as part of an experience that is always unique [...] The colour involves the artist’s emotional core, dragging him away from an imploded and centripetal kinetics towards a burst out and centrifugal overspill [...]. The coloured matter melts and blurs, at the mercy of harmonic or dissonant shock waves that open windows onto the world with spectacular deflagrations resolved in the burning moment in which they appear” (Italo Tomassoni, Shozo Shimamoto. Tra azione e materia, tra Gutai e Art Autre, 2024).

Learn more about the exhibition, in partnership with Fondazione Morra of Naples, “Shozo Shimamoto. Opere e Video-Performance” at the gallery until 10 January 2025 or on our Artsy profile.

Nel testo di presentazione della sua mostra del 1976 presso la Galleria Milano, Valentini scrive: “Questo lavoro è il ri...
13/12/2024

Nel testo di presentazione della sua mostra del 1976 presso la Galleria Milano, Valentini scrive:
“Questo lavoro è il risultato di una ricerca che ha per oggetto lo spessore dello sguardo. Questo spessore è inteso come fenomeno percettivo e come storia di un’attenzione. La tela dipinta diventa trasparente e non avendo altro perimetro che il proprio assume la qualità di una porzione di filtro”.

Scrive Valentini: “La distanza dal muro della tela è uno spessore, l’ho chiamato sguardo perché lo sguardo è uno spessore. È la ricerca della distanza che ho stabilito di seguire perché un’arte che ho intravisto mi fa paura. Preferisco pensare alle cose attraverso una modulazione della stessa luce che le illumina piuttosto di credere che sarò io ad abitare quella luce”.

Scopri l’approfondimento sulla mostra alla Galleria Milano su Artsy al link sul profilo

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In his introductory text to the exhibition, Valentini wrote:
“This work is the result of an inquiry into the thickness of the gaze. This thickness is understood as a perceptive phenomenon and as the story of an attention. The painted canvas becomes transparent and having no perimeter other than its own”.

Valentini: “The distance of the fabric from the wall is a thickness, I have called it gaze because the gaze is a thickness. It is the search for the distance that I have fixed to be followed because an art that I have glimpsed frightens me. prefer to think of things through a modulation of the same light that illuminates them rather than to believe that I will be the one to dwell in that light”.

Find out more about the show at Galleria Milano on Artsy at the link on the profile.

📸 Walter Valentini, Nanni Valentini e Roberto Sanesi durante la mostra personale di Nanni Vantili alla Galleria Milano, Milano 1976
🖼️ Senza Titolo, 1976
Garza e tecnica mista, 55x38 cm
📸 Catalogo della mostra di Nanni Valentini alla Galleria Milano, Milano 1976

Siamo lieti di annunciare la partecipazione di Mauro Betti alla II Biennale di Wuhan, ospitata dal Wuhan Art Museum fino...
10/12/2024

Siamo lieti di annunciare la partecipazione di Mauro Betti alla II Biennale di Wuhan, ospitata dal Wuhan Art Museum fino al 31 maggio 2025.

La rassegna, curata da Fan Dian e Zhang Zikang, esplora il tema "Urban Fluidity", ispirato alla teoria di Zygmunt Bauman sulla Modernità Liquida.

Mauro Betti, artista rappresentato dalla nostra galleria da molti anni, partecipa con una serie di opere realizzate in cartone e colori acrilici.

Scopri di più su Mauro Betti e la biennale di Wuhan sul nostro sito e su wuhanbiennial.com

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We are pleased to announce Mauro Betti's participation in the 2nd Wuhan Biennial, hosted by the Wuhan Art Museum until 31 May 2025.

The exhibition, curated by Fan Di'an and Zhang Zikang, explores the theme ‘Urban Fluidity’, inspired by Zygmunt Bauman's theory on Liquid Modernity.

Mauro Betti, an artist represented by our gallery since many years, participates with a series of works made of cardboard and acrylic paints.

Find out more about Mauro Betti and the Wuhan Biennial on our website and at wuhanbiennial.com

All’inizio degli anni Settanta, Nanni Valentini inizia la sua iconica serie delle “Garze”, cruciale per il suo percorso ...
06/12/2024

All’inizio degli anni Settanta, Nanni Valentini inizia la sua iconica serie delle “Garze”, cruciale per il suo percorso artistico. Questa serie di lavori è stata esposta per la prima volta al pubblico nella sua personale del 1976 alla Galleria Milano, segnando una tappa fondamentale nella sua evoluzione creativa.

È nel 1975 che presenta ad Art Cologne le prime “tele trasparenti”. In quest’occasione che Carla Pellegrini, le vede per la prima volta e decide di dedicargli una mostra personale nel suo spazio, la Galleria Milano, che si inaugura il 20 maggio 1976. Valentini ne fa le protagoniste di quella mostra.

Scopri l’approfondimento su questo genre di opere e sulla msotra alla Galleria Milano su Artsy al link sul profilo

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In the early 1970s, Nanni Valentini began his iconic “Gauze” series, a pivotal moment in his artistic journey. This work was first publicly showcased in a 1976 solo exhibition at Galleria Milano, marking a key milestone in his creative evolution.

He presented the first “transparent canvases” at Art Cologne in 1975. It was on this occasion that his work was seen for the first time by Carla Pellegrini, who decided to host his work in a one-man show in her Galleria Milano that opened on 20 May 1976. Valentini made them the protagonists of that exhibition.

Find out more about this artworks and about the show at Galleria Milano on Artsy at the link on the profile.

🖼️ Senza Titolo, 1976, Garza e tecnica mista, 55,5x38,5 cm
📸 Nanni Valentini con Roberto Sanesi, Galleria Milano, Milano 1976, mostra di Nanni Valentini
🖼️ Un orizzonte per Carla, 1977, Terracotta e garza su cartone, 50,8x71,5 cm

“Si tende a pensare all’arte come a qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto...
03/12/2024

“Si tende a pensare all’arte come a qualcosa di esteticamente bello, frutto di un lavoro delicato, ma questo è piuttosto ciò che direi del mondo dell’artigianato. L’arte, o il gesto artistico, consiste invece nel sorprendere lo spettatore”.

“Grazie alla messa al bando del pennello [...], Shozo Shimamoto raggiunge nella sua maturità una sorta di monoteismo estetico [...]. Percorsi puntiformi segnati da un ritmo ipnotico seguono il succedersi di forme anulari che vengono ripetute in sequenza fino a prefigurare la fuoriuscita del segno dal bordo. Appare evidente come il vitalismo biologico del tessuto pigmentoso che si deposita sul supporto, orienti, come sotto l’effetto di una subliminale inquietudine elettrica, l’andamento degli sciami segnici [...].

Scopri la mostra in collaborazione con la Fondazione Morra di Napoli “Shozo Shimamoto. Opere e video-performance” in galleria fino al 10 gennaio 2025 oppure sul nostro profilo Artsy.

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“There is a tendency to think of art as something aesthetically beautiful, the result of delicate work, but that is rather what I would say about the world of craftsmanship. Art, or the artistic gesture, is on the contrary about surprising the viewer”.

Having banned the brush, Shozo Shimamoto […] has reached, in his mature works, a sort of aesthetic monotheism […]. Punctiform paths marked by a hypnotic rhythm follow the succession of ring-like forms repeated in sequence until they prefigure the overflow of the markings over the edge… It seems evident that the biological vitalism of the pigmented tissue deposited on the support, guides – as if under the effects of a subliminal electric anxiety – the trend of the swarms of signs […].

Learn more about the exhibition in partnership with Fondazione Morra of Naples “Shozo Shimamoto. Opere e Video-Performance” at the gallery until 10 January 2025 or on our Artsy profile.

Questo Venerdì a partire dalle 18.00 nello spazio lounge della galleria inaugura la mostra close-up "Non solo terracotta...
26/11/2024

Questo Venerdì a partire dalle 18.00 nello spazio lounge della galleria inaugura la mostra close-up "Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini".

In parallelo alla mostra "Shozo Shimamoto. Opere e Video-performance" in corso negli spazi espositivi della galleria fino al 10 gennaio, viene presentato un nucleo di opere dell'artista e ceramista italiano, tra cui un grande "Paesaggio" dei primi anni Ottanta, aclune sculture a parete e delle piccole "garze", tra le primissime reallizzate nel 1976.

Non mancare!

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This Friday starting at 6 p.m. in the gallery's lounge room, we will inaugurate the close-up exhibition ‘Non solo terracotta, opere di Nanni Valentini’.

In parallel with the exhibition ‘Shozo Shimamoto. Opere e Video-performance’ currently running in the gallery's exhibition spaces until 10 January, a nucleus of works by the Italian artist and ceramist will be presented, including a large “Landscape” from the early 1980s, some wall sculptures, and some small “gauzes”, among the very first ones made in 1976.

Don't miss it!

Si conclude il prossimo 30 Novembre la mostra "Tatay" di Marina Ballo Charmet presso il Castello Sforzesco di Milano in ...
22/11/2024

Si conclude il prossimo 30 Novembre la mostra "Tatay" di Marina Ballo Charmet presso il Castello Sforzesco di Milano in occasione di Bookcity Milano 2024.

Nella Sala dei Pilastri sono esposte fotografie a colori di grande formato realizzate negli ultimi anni insieme all’installazione sonora che da il nome al progetto.
Le immagini esposte raccontano la dimensione affettiva della genitorialità maschile,
attraverso dettagli del contatto tra padre e figlio suggeriscono un’intimità tattile e olfattiva. Il padre non è più il padre autoritario ma è un padre accudente che privilegia la relazione affettiva con il suo piccolo. Riprendendo la citazione di Bob Dylan sulla guerra si può considerare come un’utopia da realizzare la figura del padre non più come guerriero ma come portatore di pace.

Non perdertela!
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Marina Ballo Charmet's ‘Tatay’ exhibition at Milan's Castello Sforzesco on the occasion of Bookcity Milano 2024 will end on 30 November.

On display in the Sala dei Pilastri are large-format colour photographs taken in recent years alongside the sound installation that gives the project its name.
The images on display are referred to male parenthood and to the primary father-child relationship. Often details of zones of contact between father and very young child suggest a tactile and olfactive intimacy. The father is no longer the authoritarian father but a caring father who privileges the affective relationship with his little one. Picking up on Bob Dylan's quote on war, the figure of the father can be seen as a utopia to be realised, no longer as a warrior but as a bearer of peace.

Don't miss it!

Indirizzo

Via Di Mezzo 42/b
Florence
50121

Orario di apertura

Lunedì 10:30 - 13:00
15:30 - 19:00
Martedì 10:30 - 13:00
14:00 - 19:00
Mercoledì 15:30 - 19:00
Giovedì 10:30 - 13:00
15:30 - 19:00
Venerdì 10:00 - 13:00
15:30 - 19:00

Telefono

+39055240617

Sito Web

https://linktr.ee/galleriailponte

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La Galleria Il Ponte nasce a San Giovanni Valdarno nel 1965 per la passione verso l’arte contemporanea di Vincenzo Alibrandi, artigiano della stampa calcografica. Dal 1977 si trova nell’attuale sede fiorentina, oggi diretta da Andrea Alibrandi. Durante la sua più che trentennale attività, la Galleria Il Ponte ha presentato un ampio ma selezionato nucleo di artisti che abbracciano tutto il XX secolo, da maestri storici come De Pisis, Sironi, Soffici, Rosai, ai principali esponenti dell’informale quali Afro e Mirko Basaldella, Arturo Carmassi, Pietro Consagra, Mattia Moreni, Giulio Turcato, e altri meno noti al largo pubblico, ma di assoluta qualità come Giulia Napoleone e Mauro Betti. A fianco dell’attività espositiva ha preso vita un attento lavoro editoriale, con la pubblicazione di cataloghi e libri d’arte, molto curati sia nella redazione che nella veste grafica. Il rinnovamento dello spazio, realizzato nel 2003, era legato all’intenzione di spostare l’attività della galleria su proposte maggiormente legate alla contemporaneità. Questa nuova stagione si è inaugurata con un importante mostra dedicata alle Superfici specchianti di Michelangelo Pistoletto, cui hanno seguito Joe Tilson, Mauro Staccioli, Renato Ranaldi, Hidetoshi Nagasawa, Giuseppe Spagnulo...