Museo Le Macchine di Leonardo da Vinci Firenze

Museo Le Macchine di Leonardo da Vinci Firenze Museo delle macchine di Leonardo da Vinci a Firenze Esposizione di 120 modelli di macchine di Leonardo da Vinci, della collezione "Niccolai" di Firenze.
(2)

L'esposizione di 500 mq su due piani spazia da modelli meccanici e modelli a uso didattico completamente interattivi compreso , ad altri più grandi con dimostrazione del funzionamento con grafica virtuale 3D, la mostra include dei modelli di studio anatomici, e una sala con film documentario sulla vita del grande genio.

23/01/2025
23/01/2025

Il Salone del Cinquecento a Palazzo Vecchio
Firenze

23/01/2025

Firenze

22/01/2025

È bene ribadirlo perché talvolta non è chiaro

19/01/2025

La Scapigliata è un piccolo dipinto di Leonardo da Vinci, un'opera straordinaria che incarna la sua maestria nel rappresentare la bellezza naturale e l'espressività umana. L'opera, realizzata su tavola con tecnica a punta d'argento, penna e pigmento, è databile tra il 1490 e il 1500. È oggi conservata presso la Galleria Nazionale di Parma.
La Scapigliata raffigura la testa di una giovane donna leggermente inclinata, con uno sguardo abbassato che evoca una delicata introspezione e un sentimento di malinconia. I capelli, sciolti e disordinati, sembrano fluttuare liberamente intorno al viso, in contrasto con la dolcezza e la serenità dei tratti femminili. Quest'opera è un esempio dell'approccio scientifico e artistico di Leonardo, che mirava a catturare la vitalità e la complessità dell'animo umano attraverso l'anatomia e la luce.
Nonostante la sua incompiutezza, La Scapigliata rivela l'uso magistrale del chiaroscuro per modellare il volto, creando un effetto di tridimensionalità e morbidezza. Questa tecnica riflette la continua ricerca di Leonardo di comprendere la relazione tra forma e luce, così come il suo interesse per l'espressione emotiva.
L'opera è circondata da un alone di mistero, poiché non si conosce il contesto preciso della sua creazione né l'identità del soggetto raffigurato. Alcuni studiosi hanno ipotizzato che potesse essere uno studio preparatorio per un'opera più grande o un ritratto ideale volto a esplorare la bellezza femminile.
La Scapigliata ha affascinato generazioni di critici e artisti per la sua grazia incompiuta, che sembra racchiudere l'essenza stessa del genio di Leonardo: la capacità di unire arte e scienza in una sintesi perfetta, e al contempo di lasciare spazio all'immaginazione e alla contemplazione.

19/01/2025

Si chiamava Lo**ta Pluma, ma per tutti era "La pazza dei gatti", una figura iconica intrisa di amore e dedizione. Nata il 4 marzo 1904, ha lasciato questo mondo il 21 febbraio 1987, ma il suo ricordo vive grazie al monumento che la celebra nel Parco di Santa Catalina, a Las Palmas de Gran Canaria, in Spagna.

In quel parco, Lo**ta non era solo una presenza: era un simbolo. Ogni giorno si prendeva cura di un esercito di gatti randagi, nutrendoli e coccolandoli come fossero la sua famiglia. La sua vita, umile e straordinaria, si reggeva su piccole vendite: caramelle, pettinini e oggetti di uso quotidiano. Eppure, con quelle modeste risorse, riusciva non solo a sopravvivere, ma anche a garantire cure mediche ai suoi amati gatti, che avevano persino un veterinario dedicato.

Alla sua scomparsa, la città la proclamò donna onoraria, un tributo che riflette il profondo segno che ha lasciato nel cuore di chiunque l’abbia incontrata. Lo**ta non era solo un'amante degli animali: era un esempio di amore puro e incondizionato, una donna capace di trasformare un gesto semplice in un'eredità eterna. Oggi, il suo nome risuona come un simbolo di speranza per tutti coloro che credono nella bellezza di prendersi cura di chi non ha voce.

19/01/2025

Leonardo Da Vinci
Ultima Cena o Cenacolo (parte terza)
Affresco parietale

L’Importanza e l’innovatività di questa opera erano già ampiamente lodate dai contemporanei di Leonardo. Il grande matematico Luca Pacioli (Borgo Sansepolcro, 1445 circa - Roma, 1517), il primo a commentare l’opera, nella lettera dedicatoria del suo De Divina Proportione del 1498 (data che fornisce anche un fondamentale termine ante quem per definire la cronologia del Cenacolo, dal momento che, come si vedrà, non esistono documenti certi con le date), scrisse che “Non è possibile con maggior attenzione vivi gli apostoli immaginare al suono della voce de l’ineffabile verità e quando disse ‘Unus vestrum me traditurus est’. Dove con acti e gesti l’uno e l’altro, e l’altro con l’uno con viva e afflicta admiratione par che si parlino”. L’Ultima Cena aveva colpito i contemporanei per le illusioni ottiche con le quali Leonardo aveva rappresentato lo spazio, per i moti dell’animo che animano le figure di Cristo e degli apostoli, per la capacità, da parte del pittore, di dar corpo all’episodio biblico con una scena realistica e sorprendente.

Ma si tratta anche di un grande capolavoro dell’artificio, come ha ben spiegato Martin Kemp, uno dei maggiori studiosi leonardisti, secondo cui certi fattori come la capacità narrativa, la capacità d’introspezione psicologica e l’abilità coloristica “comunicano la sensazione che stiamo osservando una raffigurazione di un fenomeno naturale dotata di suprema razionalità. Questa è senza dubbio l’impressione che Leonardo voleva suscitare, e corrisponde all’effetto che registrarono i suoi contemporanei. Ma quando analizziamo la struttura di questa illusione dipinta, troviamo gli estremi inaspettati dell’artificio e del paradosso visivo”. Ad esempio, il fatto che la lunghezza del tavolo non è adatta a ospitare su di un lato tutti i dodici apostoli: non c’è spazio per ognuno di loro, e alcuni discepoli, come Pietro e Tommaso, in uno spazio reale non avrebbero un posto dove sedersi. Ma per ottenere gli effetti narrativi a cui mirava, Leonardo fu costretto alla soluzione di raggruppare gli apostoli a scapito della logicità della loro disposizione attorno al tavolo. E poi ancora, è illogico il punto di vista: “Guardando il tavolo”, rileva Kemp, “non dovremmo vedere alcunché della sua superficie, né dovremmo vedere granché dei corpi dei discepoli. Il punto di vista del dipinto è un’impossibile posizione a un’altezza doppia rispetto a quella di un uomo” (un punto di vista realistico, secondo Kemp, data l’altezza della parete avrebbe infatti compromesso le esigenze narrative). Anche in virtù di questi accorgimenti, il Cenacolo leonardiano è una delle realizzazioni più avanzate del suo tempo.

Leonardo da Vinci, Ultima Cena (1484-1488 tempera su intonaco, 460 x 880 cm; Milano, Santa Maria delle Grazie)

19/01/2025
17/01/2025

Un Squalo Straordinario con Oltre 400 Anni di Storia ⏳🦈
Questo incredibile squalo della Groenlandia, nato intorno al 1620, ha visto epoche storiche che risalgono ai tempi di Galileo, quando l'astronomo puntava il suo telescopio verso il sistema solare.

Nonostante il suo aspetto insolito, questo antico abitante dell'Artico ha una pelle estremamente sensibile. È quasi cieco, ma sfrutta il campo magnetico terrestre per orientarsi nelle gelide profondità oceaniche.

Con oltre quattro secoli di vita, è una delle specie più longeve mai registrate sul pianeta. Alcuni squali della Groenlandia, secondo gli studi, potrebbero persino superare i 500 anni di età, rendendoli testimoni viventi della storia della Terra.

Un esempio straordinario della resilienza della natura!

13/01/2025

Ad Amsterdam sta spopolando la tendenza di tornare a vivere come negli anni ‘90.
Le persone si incontrano offline nei pop-up cafè e svolgono attività che ruotano attorno alle connessioni umane e ai piaceri semplici della quotidianità: chiacchierano, realizzano lavori a maglia e all’uncinetto, si scambiano la ricetta di un dolce. E, naturalmente, leggono.

Indirizzo

Via Del Castellaccio 1r
Florence
50121

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 18:30
Martedì 10:00 - 18:30
Mercoledì 10:00 - 18:30
Giovedì 10:00 - 18:30
Venerdì 10:00 - 18:30
Sabato 10:00 - 18:30
Domenica 10:00 - 18:30

Telefono

+390552029901

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Museo Le Macchine di Leonardo da Vinci Firenze pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Il Museo

Invia un messaggio a Museo Le Macchine di Leonardo da Vinci Firenze:

Video

Condividi