Museo Galileo

Museo Galileo Museo e Istituto internazionale di ricerca in Storia della Scienza
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Worldwide known Museum and Institution for research in the History of Science | Home to an outstanding collection of scientific instruments and to the only two surviving Galileo’s telescopes.

Buon   da parte di tutto lo staff del Museo Galileo!Fino al 15 ottobre il Museo ospita la mostra "Ore italiane".In espos...
15/08/2023

Buon da parte di tutto lo staff del Museo Galileo!

Fino al 15 ottobre il Museo ospita la mostra "Ore italiane".

In esposizione oltre 60 capolavori originali dell'orologeria meccanica: esemplari da tavolo, da parete e da torre, datati dal XV al XIX secolo, raccolti dal collezionista Gian Carlo Del Vecchio.

🕑 La mostra segue gli orari di apertura del museo:
lun - ven: 09:30 - 18:00
mar: 09:30 - 13:00

👇🏼
Se sei in città, approfittane per passare a trovarci.
Ti aspettiamo!

  💬"Noi non dobbiamo desiderare che la natura si accomodi a quello che parrebbe meglio disposto e ordinato a noi, ma cnv...
11/08/2023

💬

"Noi non dobbiamo desiderare che la natura si accomodi a quello che parrebbe meglio disposto e ordinato a noi, ma cnviene che noi accomodiamo l'intelletto nostro a quello che ella ha fatto, sicuri tale esser l'ottimo e non altro."

Galileo Galilei
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("Galileo Galilei. Pensieri, motti e sentenze" tratti dalla Edizione Nazionale delle Opere a cura di Antonio Favaro, 1949)

È tornato QUEL periodo dell'anno.Quello in cui ci ritroviamo col naso all'insù a cercare nel cielo una "stella cadente" ...
10/08/2023

È tornato QUEL periodo dell'anno.

Quello in cui ci ritroviamo col naso all'insù a cercare nel cielo una "stella cadente" ✨

Ma sai come nascono?

Nel 1866, l’astronomo Giovanni Schiaparelli associò gli sciami meteorici ai residui lasciati dalle comete lungo le proprie orbite.
In particolare abbinò le Perseidi alla cometa Swift-Tuttle, di cui la Terra interseca l’orbita proprio in questo periodo dell'anno

Quando i detriti della cometa entrano in contatto con l’atmosfera, bruciano per via dell’attrito e ci regalano la visione di quei bagliori effimeri che abbiamo imparato a chiamare .

Quelle visibili in questi giorni sono proprio le Perseidi, che si irradiano da uno stesso punto della costellazione di Perseo.

Quando osservarle? 👀

Ti consigliamo di aspettare le ore appena prima dell'alba, quando tendono a essere più frequenti e luminose, e il sole non ha ancora iniziato a rischiarare il cielo diminuendone la visibilità.

PS: i giorni di maggiore attività quest’anno cadranno tra il 12 e il 13 agosto!

La nostra biblioteca ha recentemente ricevuto in dono una collezione di oltre 500 volumi della collana "Manuali Hoepli" ...
07/08/2023

La nostra biblioteca ha recentemente ricevuto in dono una collezione di oltre 500 volumi della collana "Manuali Hoepli" 📚 pubblicati a partire dal 1875 e perlopiù dedicati a tematiche tecnico-scientifiche.

💡I 'manualini' Hoepli divennero uno strumento indispensabile nella formazione della nuova classe di tecnici, imprenditori d'industria e professionisti dell'Italia unita.

Nell'attesa di potervi fornire un elenco dettagliato, ecco intanto uno sguardo 👀 su alcuni manuali.

 Hai mai visto un orologio con 11 quadranti?Potrai farlo durante una visita alla mostra "Ore italiane".Attraverso un'ape...
03/08/2023



Hai mai visto un orologio con 11 quadranti?

Potrai farlo durante una visita alla mostra "Ore italiane".

Attraverso un'apertura posteriore si accede al complesso meccanismo di questo orologio astronomico e ai suoi quadranti.

Diverse sono le loro funzioni: indicano la posizione del Sole, la durata dei mesi, le età e le fasi della Luna, i segni zodiacali, oltre a fornire varie altre informazioni ancora prive di interpretazione.

La mostra ti aspetta al Museo Galileo fino al 15 ottobre, nei seguenti orari di apertura:
lun/merc/giov/ven/sab/dom: 09:30 - 18:00
mar: 09:30 - 13:00
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Crediti: Domenico Mezzanotte (1731-1797), Orologio astronomico da tavolo, metà XVIII secolo
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 It's   season! 🦁Questo bassorilievo in stucco policromo raffigura il segno zodiacale del Leone.Sai dirci dove si trova ...
31/07/2023



It's season! 🦁

Questo bassorilievo in stucco policromo raffigura il segno zodiacale del Leone.

Sai dirci dove si trova questa decorazione?

A) Tribuna di Galileo
B) Stanzino delle Matematiche della Galleria degli Uffizi
C) Villa Galileo

Rispondi nei commenti 👇🏼

Nella sala interattiva alcune repliche di strumenti galileiani sulla caduta dei corpi, sull’accelerazione e sulla misura...
27/07/2023

Nella sala interattiva alcune repliche di strumenti galileiani sulla caduta dei corpi, sull’accelerazione e sulla misura del tempo ti consentiranno di sperimentare i principi fisici e meccanici che sono alla base di questi strumenti.

L’interazione è libera, guidata da semplici istruzioni stampate sui pannelli grafici.

Curiosa/o di provare?

 Quando entrerai nella nostra sala interattiva, ti consigliamo di osservare in alto, proprio sopra la tua testa.È lì che...
24/07/2023



Quando entrerai nella nostra sala interattiva, ti consigliamo di osservare in alto, proprio sopra la tua testa.

È lì che ti accorgerai di una meridiana dipinta sulla volta della stanza.

La meridiana funziona mediante un 𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 collocato sul davanzale della finestra.
Quando è colpito dalla luce solare, questo proietta un disco luminoso che indica le ore e il mezzogiorno vero per tutto il corso dell'anno. 🕛

Qual è l'𝙤𝙜𝙜𝙚𝙩𝙩𝙤 in questione?

A) uno gnomone a forma di asta
B) uno gnomone a forma di filo
C) uno specchio

Prova a rispondere nei commenti! ⤵
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Crediti: opera di Stefano Barbolini, Gianni Miglietta, 2011,

In occasione della mostra   abbiamo organizzato due laboratori sul tema dell'orologeria e della misura del tempo.📆 30 lu...
20/07/2023

In occasione della mostra abbiamo organizzato due laboratori sul tema dell'orologeria e della misura del tempo.

📆 30 luglio, 27 agosto, 17 settembre (ore 10.30):
La macchina del tempo. Orologi tra ruote e molle, a cura di Andrea Palmieri

📆 3 settembre, 10 settembre, 8 ottobre (ore 10.30):
Meridiane e orologi solari. Alla ricerca del “tempo vero”, a cura di Stefano Barbolini

La partecipazione ai laboratori ha un costo di 3,00 € in aggiunta al biglietto di ingresso.

ℹ️ Info e prenotazioni:
[email protected] – 055 265311

  A proposito di minuti... 🕑sai che tipo di orologio è questo? Si tratta di un raffinatissimo esemplare di orologio nott...
18/07/2023



A proposito di minuti... 🕑
sai che tipo di orologio è questo?

Si tratta di un raffinatissimo esemplare di orologio notturno, costruito nel 1670 dai Fratelli Campani per papa Alessandro VII.

Il papa, che soffriva di insonnia, chiese al suo cameriere “un orologio per la notte, il quale mostri bene e distintamente le ore; ma in modo che il lume della lucerna o lampada non venga a offendere gli occhi di chi lo riguarda [...] e che sia privo di strepito di tempo”.

Quindi come funziona?
L’orologio notturno permette di leggere l’ora al buio, tramite un quadrante sul quale le ore vengono illuminate.

E questo successe molto prima dell’avvento dell’illuminazione elettrica e dell’invenzione dei meccanismi di ripetizione di ore, quarti o minuti!

👉🏼 Se vuoi conoscere altre curiosità come questa, non puoi perderti la mostra al Museo Galileo, fino al 15 ottobre 2023.

La mostra “Standby. Installation view” ti aspetta ancora fino al 23 luglio 2023.La ricerca condotta dall’artista Chiara ...
17/07/2023

La mostra “Standby. Installation view” ti aspetta ancora fino al 23 luglio 2023.

La ricerca condotta dall’artista Chiara Bettazzi, dopo un lungo periodo di contatto con gli spazi di deposito del Museo Galileo e del complesso delle Murate, ha portato alla realizzazione di un intervento site-specific situato al primo piano degli spazi di Murate Art District.

All’interno dell’esposizione gli strumenti scientifici e i reperti storici perdono la loro aurea di oggetto musealizzato e iniziano ad esistere al di là della loro storia, diventando parte di un nuovo tempo, mutabile e presente: il tempo dell’immagine.

Curata da Letizia Bocci e Valentina Gensini la mostra è visitabile dal martedì al sabato dalle 14:30 alle 19:30, ingresso libero, presso Murate Art District

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Chiara Bettazzi

Apre domani al pubblico la mostra “Ore italiane”. Dal 14 luglio al 15 ottobre 2023, oltre sessanta capolavori originali ...
13/07/2023

Apre domani al pubblico la mostra “Ore italiane”.

Dal 14 luglio al 15 ottobre 2023, oltre sessanta capolavori originali
saranno esposti al Museo Galileo.

Esemplari da tavolo,
da parete e da torre,
datati dal XV al XIX secolo,
raccolti dal collezionista Gian Carlo Del Vecchio (1918-2016).

Ore italiane è una mostra in cui potrai muoverti
alla scoperta della grandiosa tradizione italiana dell’orologeria meccanica.

Curata da Antonio Lenner e da Giorgio Strano,
la mostra include anche strumenti per conoscere l’ora che furono ideati prima della diffusione dell’orologio meccanico, per meglio definire il contesto della misura del tempo.
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La mostra è gratuita per i possessori di biglietto di ingresso al museo.
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L'allestimento della mostra "Ore italiane" è iniziato!Più di 60 capolavori dell'orologeria italiana ti aspettano dal 14 ...
11/07/2023

L'allestimento della mostra "Ore italiane" è iniziato!
Più di 60 capolavori dell'orologeria italiana ti aspettano dal 14 luglio 2023 al Museo Galileo.
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  Questa particolare e pregevolissima livella si chiama «perpendicolo»e serviva a tracciare allineamenti orizzontali per...
10/07/2023



Questa particolare e pregevolissima livella
si chiama «perpendicolo»
e serviva a tracciare allineamenti orizzontali per canali, terreni o edifici.

Perché ha questa strana forma a "cipolla"?
Per dare allo strumento una posizione orizzontale.

E quei due delfini laterali a cosa servono?
Sono decorazioni ai lati di due scale graduate e servono a compiere operazioni di rilevamento topografico e architettonico.

Curiosità⤵️
Questo strumento è stato raffigurato anche nelle mani di una figura fantastica, all'interno di una grottesca delle Gallerie degli Uffizi, realizzata da Giulio Parigi.

Vuoi sapere dove trovarlo nel nostro museo? 🔍
Puoi vederlo nella Sala 1 - Vetrina 1

06/07/2023
È stato inaugurato il nuovo allestimento del piano terreno! ✨Ogni porta che si apre è sempre simbolo di novità.Per noi r...
04/07/2023

È stato inaugurato il nuovo allestimento del piano terreno! ✨

Ogni porta che si apre è sempre simbolo di novità.
Per noi rappresenta anche qualcosa di più: ripartenza.

Dopo tre anni di chiusura forzata, a causa dell'emergenza Covid-19, abbiamo potuto riaprire la tanto attesa sala interattiva, in cui poter esplorare le repliche di strumenti galileiani.

Con l'occasione abbiamo deciso di rinnovare tutto il piano terreno del museo con una nuova area accoglienza e una sala multimediale, concepita per esplorare alcune delle numerose applicazioni digitali realizzate dal laboratorio multimediale del Museo Galileo, e due sale espositive dedicate all'orologeria meccanica.

Adesso che è tutto pronto non vediamo l'ora di vedervi esplorare tutte le novità!

Elena Canadelli, storica della scienza, professoressa associata presso l’Università di Padova, presidente della Società ...
30/06/2023

Elena Canadelli, storica della scienza, professoressa associata presso l’Università di Padova, presidente della Società Italiana di Storia della Scienza (SISS) ed editor-in-chief della rivista internazionale "Nuncius. Journal of the Material and Visual History of Science" è stata nominata membro del Comitato Scientifico del Museo Galileo.
Congratulazioni!

⚠️STIAMO LAVORANDO AD UNA SPLENDIDA NOVITÀ⚠️Ti anticipiamo che riguarderà il pian terreno del Museo.Secondo te di cosa s...
29/06/2023

⚠️STIAMO LAVORANDO AD UNA SPLENDIDA NOVITÀ⚠️

Ti anticipiamo che riguarderà il pian terreno del Museo.
Secondo te di cosa si tratta?



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⚠️We are working on something wonderful.
It will be about the ground floor of the Museum.
What do you think it will be?

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Sono iniziate le giornate del convegno "Reading the Book of Nature Across Science, History and Philosophy. To Celebrate ...
29/06/2023

Sono iniziate le giornate del convegno "Reading the Book of Nature Across Science, History and Philosophy. To Celebrate 400th Anniversary of Galilei's Il Saggiatore", organizzato dalla Società Filosofica Italiana (SFI), dalla Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS) e dalla Società Italiana di Storia della Scienza (SISS).
Ecco qualche scatto 📷

Il Museo Galileo e il Museo di Antropologia del Sistema Museale di Ateneo di Firenze, propongono una doppia visita guida...
28/06/2023

Il Museo Galileo e il Museo di Antropologia del Sistema Museale di Ateneo di Firenze, propongono una doppia visita guidata a tema "Suoni dal passato tra arte e scienza", nell'ambito del ciclo di eventi della .

Quando?

📆 Giovedì 6 luglio ore 10.30-12.30

Come funziona?

Si parte dal Museo Galileo alle 10:30 e poi il percorso prosegue verso il Museo di Antopologia e Etnologia, fino alle 12:30.

Al Museo Galileo verrà ricreato il contesto sonoro e musicale evocato da alcuni capolavori della scienza che sono esposti qui.
Al Museo di Antropologia e Etnologia sarà possibile effettuare un viaggio tra le sonorità delle culture del Mondo.

La visita è gratuita, ma è richiesto il pagamento del biglietto ridotto per accedere ai musei.

Prenotazione obbligatoria a [email protected] 📧

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Crediti foto:
-Incisione dell'allegoria della fama che suona la buccina sullo strumento nautico di James Kynvyn.
-Globo celeste di Vincenzo Coronelli: dettaglio con la costellazione della Lira

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Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze

27/06/2023

Il secondo ciclo di incontri tematici dal titolo "I martedì del Museo Galileo" è dedicato alle "Protagoniste della scienza" e vede la partecipazione di ricercatrici di fama internazionale e direttrici di alcuni dei maggiori centri europei nell’ambito dell’astrofisica, della micro-biorobotica e della space economy.

Barbara Mazzolai, direttrice del Laboratorio di Robotica Soft Bioispirata, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), affronterà il tema 'Robot dalla natura per la natura: quali sono le prossime sfide e opportunità?'
Le piante sono organismi viventi affascinanti, di cui sappiamo ancora molto poco. Quali dei loro segreti potrebbero aiutarci a costruire un futuro migliore di quello che oggi iniziamo a intravedere? La tecnologia sarà mai in grado di riprodurre la potenza nascosta e pulita del mondo vegetale? La risposta a tutte queste domande è racchiusa nella biorobotica, una disciplina che basa i suoi fondamenti nel prendere ispirazione dal mondo della Natura per creare nuovi robot più sostenibili da un punto di vista energetico e adattabili ad ambienti mutevoli e non strutturati. Lo sviluppo di tecnologie che si ispirano al comportamento degli organismi naturali consente di ottenere due risultati, da una parte una maggiore comprensione del loro mondo, variegato ed estremamente intelligente, dall’altra l’individuazione di robot, materiali soffici, soluzioni ingegneristiche e fonti di energia innovativi e sostenibili per il nostro pianeta. La natura ha avuto miliardi di anni per trovare le soluzioni più efficaci per permettere la vita degli organismi sul nostro pianeta, ora noi abbiamo l’opportunità di comprendere quali soluzioni ha trovato, per quale ragione e cercare di adattarle alle nostre necessità.

🎙️ Mercoledì 28 giugno, alle ore 15:00, presso la Sala Pegaso, verrà presentato il podcast della Rete Toscana dei Musei ...
27/06/2023

🎙️ Mercoledì 28 giugno, alle ore 15:00, presso la Sala Pegaso, verrà presentato il podcast della Rete Toscana dei Musei Scientifici "SPAZI DI SCIENZA".
📍Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana
(Piazza Duomo, 10 Firenze)
Vi aspettiamo!
🎧 Ascolta il podcast 👉🏻 https://www.spreaker.com/show/spazi-di-scienza

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Il podcast è realizzato con il contributo della Regione Toscana e prodotto da NWFactory.media.

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Museo Leonardiano di Vinci
Fondazione Scienza e Tecnica e Planetario di Firenze
Il Giardino di Archimede
Museo del Tessuto
Museo Italiano di Scienze Planetarie - Parsec
Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze
Museo di Storia Naturale del Mediterraneo - Provincia di Livorno
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👀 Oggi con il   facciamo un viaggio nel mondo delle  ! Ti presentiamo un affascinante gioco ottico ideato da Jean-Franço...
27/06/2023

👀 Oggi con il facciamo un viaggio nel mondo delle !

Ti presentiamo un affascinante gioco ottico ideato da Jean-François Niceron.

Questo strumento straordinario è composto da un quadro ad olio, dipinto su una tavola di legno, che raffigura una serie di teste di turco e un grandioso trofeo di bandiere.

Inizialmente, sul supporto era presente un tubo contenente una lente poliedrica che, sfortunatamente, andò perduto durante l'alluvione del 1966.
Infatti, quello che vedi in foto è una riproduzione.

Ma qual era il trucco? 🧐

Se osservavi il quadro attraverso quel tubo, succedeva qualcosa di straordinario:

A) Il quadro scompariva
B) Appariva il ritratto di Ferdinando II de' Medici
C) Si creava un effetto di movimento

Diccelo tu nei commenti! 👇🏻

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👀 Today with we take a journey into the world of !

We would like to introduce you to a fascinating optical game designed
by Jean-François Niceron.
This extraordinary instrument consists of an oil painting, painted on a wooden board, depicts a series of Turk's heads and a grandiose trophy of flags.

Originally, there was a tube on the stand containing a polyhedral lens and a diaphragm which, unfortunately, was lost during the 1966 flood (the one you see is a reproduction).

But what was the trick?

If you looked at the painting through that tube, something extraordinary happened:

A) The painting would disappear
B) The portrait of Ferdinand II de' Medici would appear.
C) A movement effect would be created

Tell us in the comments!

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L’ultimo appuntamento dei martedì del Museo Galileo non puoi proprio perdertelo👇🏻Perché?Parleremo di robot della natura ...
26/06/2023

L’ultimo appuntamento dei martedì del Museo Galileo non puoi proprio perdertelo👇🏻

Perché?

Parleremo di robot della natura 🍃

Le piante sono organismi viventi affascinanti, di cui sappiamo
ancora molto poco.

Quali dei loro segreti potrebbero aiutarci
a costruire un futuro migliore
di quello che oggi iniziamo a intravedere?

La risposta è nella

una disciplina che punta a creare nuovi robot più sostenibili da un punto di vista energetico.

📍Vieni domani al museo alle 18:00
e discutiamone insieme a
Barbara Mazzolai,
Direttrice del Laboratorio di
Robotica Soft Bioispirata,
Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ISTITUTO ITALIANO DI TECNOLOGIA

I centri storici, in particolare delle città d’arte come  , costituiscono una risorsa preziosa e insieme delicata, custo...
22/06/2023

I centri storici, in particolare delle città d’arte come , costituiscono una risorsa preziosa e insieme delicata, custode dei valori e delle tradizioni del territorio ma anche oggetto di una fruizione intensiva, con conseguenze importanti sulla qualità della vita.

🗣 Ne parleremo domani, venerdì 23 giugno, ore 11:00, a Villa Ruspoli (Piazza Indipendenza, 9 - Firenze), durante il convegno "Proteggere i centri storici", a cura del Dipartimento di Scienze giuridiche (Dsg) dell’Università degli Studi di Firenze, del Comune di Firenze e della Fondazione CR Firenze.

Guarda qui il programma 👉🏻https://www.unifi.it/upload/sub/agenda/2023/centri_storici_230623.pdf

Riprende il ciclo di eventi organizzati dalla  : 3 appuntamenti estivi per approfondire nuovi temi tra Arti e Scienze co...
21/06/2023

Riprende il ciclo di eventi organizzati dalla :
3 appuntamenti estivi per approfondire nuovi temi tra Arti e Scienze con un approccio multidisciplinare.

Dai un'occhiata al calendario completo:
👇🏻

Giovedì 13 luglio ore 15.30-18:00 Uomo e ambiente: breviario degli effetti poco desiderabili Museo di Geologia e Paleontologia (SMA) e Museo e Istituto Fiorentino di Preistoria

Siamo felici di annunciare che saremo ospiti al  , una giornata dedicata alla celebrazione dell'Industria Creativa e Cul...
21/06/2023

Siamo felici di annunciare che saremo ospiti al , una giornata dedicata alla celebrazione dell'Industria Creativa e Culturale.

Interviene il nostro Direttore Esecutivo Roberto Ferrari, il 22 giugno alle ore 16:50, a Bologna presso lo Spazio Temporanea, DumBO

La partecipazione al Creators Day è gratuita, basta iscriversi tramite l'evento Eventbrite al seguente link: 👉🏻 https://www.eventbrite.com/e/creators-day-una-giornata-per-lindustria-creativa-e-culturale-tickets-642791896867.


La Merenda Podcast

20/06/2023

Benvenuti al secondo incontro del ciclo "I martedì del Museo Galileo"

Dal 28 al 30 giugno ospiteremo il convegno Reading the Book of Nature Across Sciences, History and Philosophy organizzat...
20/06/2023

Dal 28 al 30 giugno ospiteremo il convegno Reading the Book of Nature Across Sciences, History and Philosophy organizzato dalla Società Filosofica Italiana (SFI), dalla Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS) e dalla Società Italiana di Storia della Scienza (SISS) in occasione del 400° anniversario de Il Saggiatore di Galileo Galilei.
Società Italiana di Storia della Scienza

📣 "Reading the Book of Nature Across Science, History and Philosophy. To Celebrate 400th Anniversary of Galilei's Il Saggiatore", conferenza organizzata dalla Società Filosofica Italiana (SFI), dalla Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS) e dalla Società Italiana di Storia della Scienza (SISS) in occasione del 400° anniversario de Il Saggiatore di Galileo Galilei.

🔹 La conferenza, che si avvale del patrocinio del Museo Galileo, del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze (DILEF) e del Congresso Mondiale di Filosofia (Roma 2024), intende riunire i giovani ricercatori che lavorano nel campo della filosofia, della filosofia della scienza e della storia della scienza, offrendo loro l'opportunità di presentare e discutere i loro lavori in un ambiente informale e stimolante.

📆 28-30 giugno 2023
📍 Museo Galileo, Piazza dei Giudici 1, Firenze

👉 Programma: https://sites.google.com/uniurb.it/sfi-silfs-siss-conference/programme?authuser=0

Felici di prendere parte al programma di “Apriti Cinema 2023” sabato 15 luglio, alle ore 21:45, con “Margherita. La voce...
19/06/2023

Felici di prendere parte al programma di “Apriti Cinema 2023” sabato 15 luglio, alle ore 21:45, con “Margherita. La voce delle stelle” di Samuele Rossi.
La Compagnia

Le notti fiorentine tornano ad illuminarsi nel Piazzale degli Uffizi con l’arena estiva Apriti Cinema, nel cartellone dell’Estate fiorentina.

▶️ Domani, 20 giugno, ore 18:00, ci aspetta il secondo incontro del nuovo ciclo dei martedì del Museo Galileo, con "Spaz...
19/06/2023

▶️ Domani, 20 giugno, ore 18:00, ci aspetta il secondo incontro del nuovo ciclo dei martedì del Museo Galileo, con "Spazio, esercizi di futuro" .
La nostra ospite è Simonetta di Pippo,
Direttrice dello Space Economy Evolution Lab (SEE Lab)
e ci parlerà di:

👉🏻 megacostellazioni di satelliti per consentire l’accesso a internet su scala globale,
👉🏻 ‘ombrelloni’ tra la Terra e il Sole in grado di ridurre la temperatura del pianeta,
👉🏻 gite ‘fuori atmosfera’ in giornata e città marziane abitabili

Fantascienza?

No, economia, ma anche diplomazia,
e una porta sul futuro dell’umanità.

Siamo sempre più legati, nella vita di tutti i giorni, alla space economy, e lo saremo sempre di più in futuro.

Che cosa accadrà nei prossimi anni?
La specie umana diventerà multiplanetaria?
Come si svilupperà la relazione tra esseri umani e intelligenza artificiale?

Se anche tu vorresti una risposta a tutte queste domande non puoi perderti l'incontro di domani.

ℹ Per prenotare il tuo posto: 055 265311, [email protected]
✅ Ingresso gratuito
Ti aspettiamo!
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Crediti:
Luigi Sabatelli (1813-1843), Tribuna di Galileo: semivolta dell'abside affrescata.

Il catalogo di "Standby. Installation view" verrà presentato al pubblico mercoledì 21 giugno alle ore 17:30 presso MAD M...
16/06/2023

Il catalogo di "Standby. Installation view" verrà presentato al pubblico mercoledì 21 giugno alle ore 17:30 presso MAD Murate Art District.

Il volume, edito in occasione dell’omonima mostra di Chiara Bettazzi, in collaborazione con Museo Galileo e MAD, curato da Letizia Bocci e Valentina Gensini, racconta l’intervento site-specific dell’artista, attraverso immagini e importanti contributi scientifici.

Il catalogo offre una visione globale della mostra, colta da differenti prospettive, e presenta, grazie alle diverse voci delle autrici, una panoramica sul lavoro di Chiara Bettazzi e sul tema della sua ricerca, che parte dagli strumenti scientifici e dai reperti lapidei custoditi nei magazzini delle due istituzioni coinvolte, introducendo così il tema del deposito museale.

La mostra “Standby. Installation view” è aperta a MAD fino al 23 luglio 2023.
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Chiara Bettazzi Murate Art District postmediabooks

ℹ Orari estivi biblioteca:durante il periodo estivo (dal 17 giugno al 16 settembre) la biblioteca del nostro museo sarà ...
15/06/2023

ℹ Orari estivi biblioteca:

durante il periodo estivo (dal 17 giugno al 16 settembre)
la biblioteca del nostro museo sarà aperta nei seguenti orari:

🕰 lunedì-venerdì: dalle 09.30 alle 17.00.

⛔️ Dal 7 al 19 agosto la biblioteca resterà chiusa.

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🇬🇧
During the summer season (June 17 to September 16)
our museum library will be open during the following hours:
Monday-Friday: 9:30 a.m. to 5 p.m.
From August 7 to August 19, the library will be closed.

Durante gli incontri dei   del Museo Galileo è possibile incontrare l'installazione site-specific "Nello Studio" dell'ar...
14/06/2023

Durante gli incontri dei del Museo Galileo è possibile incontrare l'installazione site-specific "Nello Studio" dell'artista Stella Battaglia.

La proiezione di un'immagine fotografica aderisce alla scultura come una pelle.

Alla base della tecnica utilizzata dall'artista si trova lo stesso
principio ottico-geometrico adottato dagli astronomi dell’antichità
per osservare la volta celeste.

Un incontro tra video-proiezione, fotografia e scultura, dove la tradizione prospettica viene rivisitata attraverso la video-installazione.
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Crediti: Stella Battaglia, "Nello studio",
scultura scenografica in gesso con videoproiezione.
Stella Battaglia

13/06/2023

Il secondo ciclo di incontri tematici dal titolo "I martedì del Museo Galileo" è dedicato alle "Protagoniste della scienza" e vede la partecipazione di ricercatrici di fama internazionale e direttrici di alcuni dei maggiori centri europei nell’ambito dell’astrofisica, della micro-biorobotica e della space economy.

Il dialogo a due voci tra Sofia Randich (direttrice dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri - INAF) e Marcella Marconi (direttrice dell’Osservatorio Astrofisico di Capodimonte - INAF) porta il titolo "Dalle calcolatrici/catalogatrici di Harvard alle astrofisiche di oggi". Per molto tempo le donne in astronomia sono state relegate a mansioni di supporto al lavoro degli scienziati uomini. Per lo più, in particolare oltreoceano, rivestirono il ruolo di “calcolatrici” e catalogatrici di oggetti celesti, ma le scoperte scientifiche non erano loro appannaggio. Nonostante ciò, alcune scienziate riuscirono ugualmente a distinguersi con scoperte rivoluzionarie che hanno aperto nuovi campi di studio. Nel corso degli anni la situazione è progressivamente cambiata, anche se a tutt’oggi c’è ancora della strada da percorrere in termini di carriere e visibilità. Dopo una breve descrizione degli Osservatori di Arcetri e Capodimonte dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, dei quali Sofia Randich e Marcella Marconi sono le prime direttrici donne, le stesse presenteranno le proprie ricerche, evidenziando l’importante contributo femminile, e ponendo particolare attenzione agli ultimi sviluppi, alle sfide per il futuro, e alle opportunità per le ricercatrici di domani.

https://www.museogalileo.it

⏳ Domani, alle 18:00, inizia il secondo ciclo dei martedì del Museo Galileo!Il primo incontro è dedicato al ruolo delle ...
12/06/2023

⏳ Domani, alle 18:00, inizia il secondo ciclo dei martedì del Museo Galileo!

Il primo incontro è dedicato al ruolo delle donne in astronomia,
"Dalle calcolatrici/catalogatrici di Harvard alle astrofisiche di oggi",
con Marcella Marconi e Sofia Randich.

Per molto tempo le donne in astronomia sono state relegate
a mansioni di supporto al lavoro degli scienziati uomini.

Nonostante ciò, alcune scienziate riuscirono ugualmente a distinguersi con scoperte rivoluzionarie che hanno aperto nuovi campi di studio.

Nel corso degli anni la situazione è progressivamente cambiata,
anche la strada da percorrere è ancora lunga.

Dopo una breve descrizione degli Osservatori di Arcetri e Capodimonte
dell’Istituto Nazionale di Astrofisica,
dei quali Marcella Marconi e Sofia Randich sono le prime direttrici donne,
le due scienziate presenteranno le proprie ricerche,
ponendo particolare attenzione agli ultimi sviluppi,
alle sfide per il futuro, e alle opportunità per le ricercatrici di domani.

ℹ️ Per prenotare il tuo posto:
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Crediti: Sheila Slatery al telescopio Amici, 14 maggio 1933; lastra di vetro; 13x18 cm; Firenze, Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Archivio storico.

Apprendiamo con dolore della scomparsa dell'amico Nuccio Ordine, storico della letteratura e filosofo italiano, tra i ma...
12/06/2023

Apprendiamo con dolore della scomparsa dell'amico Nuccio Ordine, storico della letteratura e filosofo italiano, tra i massimi studiosi del Rinascimento e di Giordano Bruno.

Frequentatore di lunga data del nostro istituto, lascia un vuoto enorme non solo nella comunità scientifica, ma anche tra tutti coloro che hanno potuto godere della sua convivialità, del suo generoso entusiasmo e della sua mente brillante.

🔬Il microscopio composto presenta 3 lenti biconvesse, una obiettiva, una di campo e una oculare. La sua costruzione, ass...
09/06/2023

🔬Il microscopio composto presenta 3 lenti biconvesse, una obiettiva, una di campo e una oculare.

La sua costruzione, assegnata tradizionalmente a , sembra si debba attribuire a Giuseppe Campani.

Realizzato in cartone, pelle e legno, è inserito in un supporto di ferro con tre gambe ricurve e il tubo esterno è ricoperto di cartapecora verde con decorazioni in oro.

Prima che il medico e botanico Johannes Faber ribattezzasse questo strumento col nome "microscopio" come era chiamato?

A) occhialino
B) visore
C) oculare
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🇬🇧
The compound microscope features 3 biconvex lenses, one objective, one field and one ocular. Its construction, traditionally assigned to Galileo, seems to be attributed to Giuseppe Campani.
Made of cardboard, leather and wood, it is set in an iron stand with three curved legs, and the outer tube is covered with green vellum with gold decorations.
Before the physician and botanist Johannes Faber renamed this instrument "microscope," how was it called?
A) small eyeglass
B) viewer
C) eyepiece

📸 Condividiamo alcuni scatti della presentazione del nuovo libro di Natacha Fabbri "Profili di donne sulla Luna" (Edizio...
08/06/2023

📸 Condividiamo alcuni scatti della presentazione del nuovo libro di Natacha Fabbri "Profili di donne sulla Luna" (Edizioni della Normale, collana “Incipit”, 2022).

Vi invitiamo a visitare il nostro Bookshop del museo per acquistare una copia del libro.

Natacha Fabbri

📸 Alcuni scatti dallo spettacolo "Quantum women", l'avvincente monologo di Gabriella Greison, nell'ambito delle Italian ...
07/06/2023

📸 Alcuni scatti dallo spettacolo "Quantum women", l'avvincente monologo di Gabriella Greison, nell'ambito delle Italian Quantum Weeks.

Istituto Nazionale di Ottica del CNR
Gabriella Greison

Indirizzo

Piazza Dei Giudici, 1
Florence
50122

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 18:00
Martedì 09:30 - 13:00
Mercoledì 09:30 - 18:00
Giovedì 09:30 - 18:00
Venerdì 09:30 - 18:00
Sabato 09:30 - 18:00
Domenica 09:30 - 18:00

Telefono

+39 055 265 311

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In RISPOSTA ad una gentile amica che mi ha chiesto maggiore CHIAREZZA, una SINTESI veloce, sull’esegesi Dantesca messa in scena da VITTORIO SERMONTI: ma io direi anche da altri commentatori.

Ebbene questo RISPONDO, inoltrando la risposta anche a chi già ne sentiva il bisogno, oppure a chi, se mai!, la meritasse.

“Sì, sì. Voglio dire che a Vittorio Sermonti importava molto dire, esporre!, quello che già tutti sapevano su DANTE, ma non assolutamente approfondire i problemi lasciati irrisolti nei secoli dalla Critica Dantesca. E se tali PROBLEMI fossero rimasti IRRISOLTI poiché così storicamente aveva desiderato la CURIA ROMANA…???!!! Ossia come, con queste parole, UGO FOSCOLO designa la santa INQUISIZIONE già simboleggiata da Dante nella “lupa” de lo inferno…?! Ebbene in questo caso Vittorio Sermonti avrebbe fatto l’avvocato d’Ufficio della santa Inquisizione. Nooo..???!!! E invece è proprio da mettere in conto: anche se il Sermonti sarebbe stato tutt’altro che l’unico.

Se certi problemi capitali, esiziali!, della Critica Dantesca fossero rimasti irrisolti nei secoli per paura della “lupa”, continuare a lasciarli irrisolti, cioè NON TENTARE di venirne fuori, potrebbe risultare per Dante stesso, molto, moltissimo, NOCIVO ed OFFENSIVO! E a me Dante preme.

Io sono certo che scoprire quello che ha detto Dante, per Dante stesso è ontologicamente, ontogeneticamente, capitale. Da risultare uno: o vivo, o morto. Anche se a comportarsi in tale deplorevole maniera, ossia da lasciare Dante morto lì per terra dov’è in mezzo ad idee insufficienti, per non dire sconce, fosse stato Vittorio Sermonti, o Roberto Benigni. Sì, sì! poiché vorrebbe significare FREGARSENE di DANTE e dare importanza esclusivamente al discorsino, per quanto bene impostato, dotto, divertente, piacevole fino allo sdolcinato, che uno fosse riuscito a mettere in piedi, o mandare in onda. Ovviamente per le ottime capacità personali, cioè effettivamente anche invidiabili, possedute dalla persona in oggetto, che una persona possiede personalmente, ma che nulla hanno a che fare con la vera verità esegetica, con i contenuti dell’Opera dantesca. Un’opera composta per salvare la parte migliore ed autentica del Medioevo: quella fondata sulle dieci scienze di allora gerarchicamante costituite (Convivo, II, XIII, 8) e in cui le ultime quattro e maggiormente MAGNIFICENTI giocavano un ruolo decisivo.
Uno si faccia bello, se puo’!, con qualche altro autore, a me viene d’impeto alla mente, ma non con Dante, se Dante stesso avesse detto cose assai più gradi di quelle messe in evidenza da qualcuno: e poi a questo qualcuno, qualcun altro, cioè me!, gliele avesse ben ricordate. Con Dante ridotto così da secoli è disdicevolmente imbarazzante occuparsi di lui in maniera comune e ordinaria: ossia senza evidenziare le INTERROGAZIONI esistenti nella sua Opera e tentare una soluzione. Vorrebbe dire uccidere un uomo morto, quando Dante aspetta invece da secoli di ve**re resuscitato. Questo non si fa! Orbene, se questa mia affermazione è afferrabile all’impronta; se se ne afferra subito il senso, allora occuparsi di DANTE senza partire da dove inizia la sua alta e fascinate lezione, cioè l’insegnamento da lui volutoci impartire per la nostra salvezza, per la salvezza della nostra cultura e civiltà, per me è: VERGOGNA...!!!

Il Sermonti, su Dante, ha fatto la figura di ROBERTO BENIGNI: un’assoluta FIGURACCIA poiché da come i due si sono mossi emerge subito chiara la loro INTENZIONE nell’affrontarlo. Farsi belli di lui, soprattutto! e poi esclusivamente per quello che di lui è stato parzialmente apprezzato: cioè dopo averlo gambizzato. Così comportandosi, lo hanno occultato e, occultandolo!, lo hanno TRADITO: non era il caso propria dalla fine del XX secolo in poi e dopo le mie scoperte.

Io, un tale ATTEGGIAMENTO, posso capirlo, tollerarlo, in Aldo Vallone, in Francesco Mazzoni, in Patrick Boyde, ecc. ecc., che hanno masticato, rivoltato, spulciato, cercato di abbellire DANTE, fin dalla loro infanzia, ossia per professione e al fine di carriera. Ma NON posso TOLLERARLO in chi la carriera l’aveva già fatta e, su Dante, si voleva riposare utilizzando la SCENA già conquistata, già guadagnata meritevolmente in precedenza, ma attraverso altri interessi, o divertenti preoccupazioni. Così non si fa, non si deve fare! Questi!, cioè loro, per me sarebbe stato giusto e lodevole che avessero fatto sul serio cercando dunque di SCOPRIRE, e non di RICOPRIRE, le verità rimaste nascoste per secoli: ne avrebbero avute le possibilità, la scena, e invece hanno tirato a campare. Ma chi sa, appunto!, che godììo, che ebbrezza, per la Curia romana, ossia per ciò che ancor oggi rimane in piedi della mentalità della santa Inquisizione. In primis OPPOSIZIONE alle settima scienza Dantesca: l’Astrologia tolemaica del settimo cielo di Saturno che, controllando con essa stessa la virtus esercitata dai pianeti durante il loro moto e rilevabile attraverso le RIVOLUZIONI SINODICHE, o i loro ASPETTI COL SOLE, anche in Dante serve poi a giustificare meravigliosamente la bontà e magnificenza di dioverse situazioni, ed episodi.

La COMMEDIA e la VITA NUOVA hanno un senso ed uno scopo, contengono un messaggio, hanno delle coordinate SPIRITUALI, ontologico-vissute, BEN più ALTE e PROFONDE di quello che è stato loro attribuito dalla critica fino ad oggi, cioè per sette secoli: e già lo aveva intuito Giovanni Papini in “Dante vivo” del 1933. La Commedia e la Vita Nuova esigono per prima cosa che la Scienza più importate e ultima, la “Divina Scienza”, fra le dieci gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 8), cioè quella maggiormente magnificente, risulti essere, obbligatoriamente! la nostra SACRA LITURGIA e, di riflesso, anche quella di tutte le possibili religioni. E questo non risulta affatto: sono tutti caduti in buca. Se uno sbaglia questa, è logico e naturale che vada poi tutto a farsi friggere. E se io da decenni me ne lamento approfittando di qualche situazione che presta il fianco a che io mi faccia sentire: io lo faccio e do il mio ALTOLÀ, domandando anzi che qualcuno, potendo, elevi la contravvenzione. Io sono stato il primo a accertare scientificamente, con reperti empirici ed osservazioni, dopo diversi anni di faticosi studi, che la TEOLOGIA LITURGICA è in Dante e nel suo medioevo, ma anche nella classicità, la Scienza più importante, qualificante e ultima: Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, FREGANDOSENE altamente: e non riesco a mandarlo giù. Devo andare dallo psichiatra…??? Ma poi, e ancor più chiaramente, c’è l’INCIPIT della VITA NUOVA e l’INCIPIT della COMMEDIA che da sette secoli aspettano la risoluzione dei loro rispettivi ENIGMI. “Risoluzione” che metterebbe subito in luce le ultime quattro scienze: Astrologia del settimo cielo; la Metafisica dell’ottavo; la Filosofia di Pitagora sotto il cristianesimo del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria; e la sacra Liturgia cristiana del decimo cielo, l’Empireo. E io non posso sopportare che un giornalista, un professore di minor calibro, un noto e ottimo presentatore TV, il migliore degli attori oggi sulla scena, ecc., ecc., decida di affrontare DANTE ex novo, cioè da verginello senza macchia perché non ancora compromesso con il sistema, cioè con i Dantisti, senza subito buttarsi ai piedi dei problemi posti dall’Incipit della Commedia e della Vita nuova. E tanto Sermonti, che Benigni, non si sono buttati; non l’hanno fatto pur essendo da me stati sollecitati a comportarsi bene. Cioè “bene” come risulta anche andando a leggere, su Google, la rivista “Sotto il Velame” di Torino, dell’Associazione Studi Danteschi e Tradizionali, diretta da Renzo Guerci.
Lo capiscio, però…!!! Un amico su Facebook non può dire su Dante, pèèè!, che subito trova Giovangualberto a fargli la tara e le mossacce. Mahhh? Allora perdonatemi.

- INTERVISTA di “TV Canale 10” di Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri andata in onda per la prima volta il MARTEDÌ 11 Marzo 2008; Copia e incolla LINKEM su Internet):
In RISPOSTA ad una gentile amica che mi ha chiesto maggiore CHIAREZZA, una SINTESI veloce, sull’esegesi Dantesca messa in scena da VITTORIO SERMONTI: ma io direi anche da altri commentatori.

Ebbene questo RISPONDO, inoltrando la risposta anche a chi già ne sentiva il bisogno, oppure a chi, se mai!, la meritasse.

“Sì, sì. Voglio dire che a Vittorio Sermonti importava molto dire, esporre!, quello che già tutti sapevano su DANTE, ma non assolutamente approfondire i problemi lasciati irrisolti nei secoli dalla Critica Dantesca. E se tali PROBLEMI fossero rimasti IRRISOLTI poiché così storicamente aveva desiderato la CURIA ROMANA…???!!! Ossia come, con queste parole, UGO FOSCOLO designa la santa INQUISIZIONE già simboleggiata da Dante nella “lupa” de lo inferno…?! Ebbene in questo caso Vittorio Sermonti avrebbe fatto l’avvocato d’Ufficio della santa Inquisizione. Nooo..???!!! E invece è proprio da mettere in conto: anche se il Sermonti sarebbe stato tutt’altro che l’unico.

Se certi problemi capitali, esiziali!, della Critica Dantesca fossero rimasti irrisolti nei secoli per paura della “lupa”, continuare a lasciarli irrisolti, cioè NON TENTARE di venirne fuori, potrebbe risultare per Dante stesso, molto, moltissimo, NOCIVO ed OFFENSIVO! E a me Dante preme.

Io sono certo che scoprire quello che ha detto Dante, per Dante stesso è ontologicamente, ontogeneticamente, capitale. Da risultare uno: o vivo, o morto. Anche se a comportarsi in tale deplorevole maniera, ossia da lasciare Dante morto lì per terra dov’è in mezzo ad idee insufficienti, per non dire sconce, fosse stato Vittorio Sermonti, o Roberto Benigni. Sì, sì! poiché vorrebbe significare FREGARSENE di DANTE e dare importanza esclusivamente al discorsino, per quanto bene impostato, dotto, divertente, piacevole fino allo sdolcinato, che uno fosse riuscito a mettere in piedi, o mandare in onda. Ovviamente per le ottime capacità personali, cioè effettivamente anche invidiabili, possedute dalla persona in oggetto, che una persona possiede personalmente, ma che nulla hanno a che fare con la vera verità esegetica, con i contenuti dell’Opera dantesca. Un’opera composta per salvare la parte migliore ed autentica del Medioevo: quella fondata sulle dieci scienze di allora gerarchicamante costituite (Convivo, II, XIII, 8) e in cui le ultime quattro e maggiormente MAGNIFICENTI giocavano un ruolo decisivo.
Uno si faccia bello, se puo’!, con qualche altro autore, a me viene d’impeto alla mente, ma non con Dante, se Dante stesso avesse detto cose assai più gradi di quelle messe in evidenza da qualcuno: e poi a questo qualcuno, qualcun altro, cioè me!, gliele avesse ben ricordate. Con Dante ridotto così da secoli è disdicevolmente imbarazzante occuparsi di lui in maniera comune e ordinaria: ossia senza evidenziare le INTERROGAZIONI esistenti nella sua Opera e tentare una soluzione. Vorrebbe dire uccidere un uomo morto, quando Dante aspetta invece da secoli di ve**re resuscitato. Questo non si fa! Orbene, se questa mia affermazione è afferrabile all’impronta; se se ne afferra subito il senso, allora occuparsi di DANTE senza partire da dove inizia la sua alta e fascinate lezione, cioè l’insegnamento da lui volutoci impartire per la nostra salvezza, per la salvezza della nostra cultura e civiltà, per me è: VERGOGNA...!!!

Il Sermonti, su Dante, ha fatto la figura di ROBERTO BENIGNI: un’assoluta FIGURACCIA poiché da come i due si sono mossi emerge subito chiara la loro INTENZIONE nell’affrontarlo. Farsi belli di lui, soprattutto! e poi esclusivamente per quello che di lui è stato parzialmente apprezzato: cioè dopo averlo gambizzato. Così comportandosi, lo hanno occultato e, occultandolo!, lo hanno TRADITO: non era il caso propria dalla fine del XX secolo in poi e dopo le mie scoperte.

Io, un tale ATTEGGIAMENTO, posso capirlo, tollerarlo, in Aldo Vallone, in Francesco Mazzoni, in Patrick Boyde, ecc. ecc., che hanno masticato, rivoltato, spulciato, cercato di abbellire DANTE, fin dalla loro infanzia, ossia per professione e al fine di carriera. Ma NON posso TOLLERARLO in chi la carriera l’aveva già fatta e, su Dante, si voleva riposare utilizzando la SCENA già conquistata, già guadagnata meritevolmente in precedenza, ma attraverso altri interessi, o divertenti preoccupazioni. Così non si fa, non si deve fare! Questi!, cioè loro, per me sarebbe stato giusto e lodevole che avessero fatto sul serio cercando dunque di SCOPRIRE, e non di RICOPRIRE, le verità rimaste nascoste per secoli: ne avrebbero avute le possibilità, la scena, e invece hanno tirato a campare. Ma chi sa, appunto!, che godììo, che ebbrezza, per la Curia romana, ossia per ciò che ancor oggi rimane in piedi della mentalità della santa Inquisizione. In primis OPPOSIZIONE alle settima scienza Dantesca: l’Astrologia tolemaica del settimo cielo di Saturno che, controllando con essa stessa la virtus esercitata dai pianeti durante il loro moto e rilevabile attraverso le RIVOLUZIONI SINODICHE, o i loro ASPETTI COL SOLE, anche in Dante serve poi a giustificare meravigliosamente la bontà e magnificenza di dioverse situazioni, ed episodi.

La COMMEDIA e la VITA NUOVA hanno un senso ed uno scopo, contengono un messaggio, hanno delle coordinate SPIRITUALI, ontologico-vissute, BEN più ALTE e PROFONDE di quello che è stato loro attribuito dalla critica fino ad oggi, cioè per sette secoli: e già lo aveva intuito Giovanni Papini in “Dante vivo” del 1933. La Commedia e la Vita Nuova esigono per prima cosa che la Scienza più importate e ultima, la “Divina Scienza”, fra le dieci gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 8), cioè quella maggiormente magnificente, risulti essere, obbligatoriamente! la nostra SACRA LITURGIA e, di riflesso, anche quella di tutte le possibili religioni. E questo non risulta affatto: sono tutti caduti in buca. Se uno sbaglia questa, è logico e naturale che vada poi tutto a farsi friggere. E se io da decenni me ne lamento approfittando di qualche situazione che presta il fianco a che io mi faccia sentire: io lo faccio e do il mio ALTOLÀ, domandando anzi che qualcuno, potendo, elevi la contravvenzione. Io sono stato il primo a accertare scientificamente, con reperti empirici ed osservazioni, dopo diversi anni di faticosi studi, che la TEOLOGIA LITURGICA è in Dante e nel suo medioevo, ma anche nella classicità, la Scienza più importante, qualificante e ultima: Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, FREGANDOSENE altamente: e non riesco a mandarlo giù. Devo andare dallo psichiatra…??? Ma poi, e ancor più chiaramente, c’è l’INCIPIT della VITA NUOVA e l’INCIPIT della COMMEDIA che da sette secoli aspettano la risoluzione dei loro rispettivi ENIGMI. “Risoluzione” che metterebbe subito in luce le ultime quattro scienze: Astrologia del settimo cielo; la Metafisica dell’ottavo; la Filosofia di Pitagora sotto il cristianesimo del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria; e la sacra Liturgia cristiana del decimo cielo, l’Empireo. E io non posso sopportare che un giornalista, un professore di minor calibro, un noto e ottimo presentatore TV, il migliore degli attori oggi sulla scena, ecc., ecc., decida di affrontare DANTE ex novo, cioè da verginello senza macchia perché non ancora compromesso con il sistema, cioè con i Dantisti, senza subito buttarsi ai piedi dei problemi posti dall’Incipit della Commedia e della Vita nuova. E tanto Sermonti, che Benigni, non si sono buttati; non l’hanno fatto pur essendo da me stati sollecitati a comportarsi bene. Cioè “bene” come risulta anche andando a leggere, su Google, la rivista “Sotto il Velame” di Torino, dell’Associazione Studi Danteschi e Tradizionali, diretta da Renzo Guerci.
Lo capiscio, però…!!! Un amico su Facebook non può dire su Dante, pèèè!, che subito trova Giovangualberto a fargli la tara e le mossacce. Mahhh? Allora perdonatemi.

- INTERVISTA di “TV Canale 10” di Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri andata in onda per la prima volta il MARTEDÌ 11 Marzo 2008; Copia e incolla LINKEM su Internet):
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