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Museo Galileo

Museo Galileo Museo e Istituto internazionale di ricerca in storia della scienza

Worldwide known Museum and Institution for research in the History of Science | Home to an outstanding collection of scientific instruments and to the only two surviving Galileo’s telescopes.

Normali funzionamento

Questo è uno dei nostri , ma anche un reminder per spostare le lancette in avanti! 🕰L'orologio in foto viene ricordato n...
26/03/2023

Questo è uno dei nostri , ma anche un reminder per spostare le lancette in avanti! 🕰

L'orologio in foto viene ricordato nell'inventario del 1692 della Guardaroba Medicea come:

A) orologio "a parete"
B) orologio "a piano inclinato"
C) orologio "a moto perpetuo"

Rispondi nei commenti 🔻 (e sposta le lancette)

⛅️ Oggi, per la Giornata Mondiale della , vi presentiamo uno degli strumenti ideati da : il termoscopio, l'antenato del ...
23/03/2023

⛅️ Oggi, per la Giornata Mondiale della , vi presentiamo uno degli strumenti ideati da : il termoscopio, l'antenato del moderno termometro.

Quello in foto è la copia dello strumento per misurare il caldo e il freddo, ideato da Galileo durante il periodo padovano.
Si compone di una caraffa di vetro con un lungo collo, che viene riscaldata con le mani e immersa parzialmente, in posizione rovesciata, in un recipiente pieno d'acqua. Quando dalla caraffa si sottrae il calore delle mani, si osservava l'acqua salire nel collo del termoscopio.
L'esperienza evidenziava i cambiamenti di densità dell'aria prodotti dalle variazioni di temperatura.
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Today, for , we present one of Galileo's inventions: the thermoscope! The instrument for measuring heat and cold, invented by Galileo during his time in Padua, is the ancestor of the modern thermometer.
It consists of a glass jug with a long neck, which is heated by hand and partially submerged, in an upside-down position, in a vessel filled with water. When hand heat is subtracted from the jug, water was observed to rise in the neck of the thermoscope. The experience highlighted the changes in air density produced by changes in temperature.

🐣 Durante le vacanze pasquali vi proponiamo delle visite speciali per famiglie!▶️ Sabato 8, ore 11:00 e ore 15:00"Cerca ...
22/03/2023

🐣 Durante le vacanze pasquali vi proponiamo delle visite speciali per famiglie!

▶️ Sabato 8, ore 11:00 e ore 15:00
"Cerca Trova al Museo Galileo"
Indizi, giochi e filastrocche per scoprire tante curiosità sui bellissimi strumenti scientifici della collezione museale.

▶️ Domenica 9, ore 11:00 e ore 15:00
"A spasso con Galileo"
Una visita al Museo insieme a una guida insolita e d'eccezione, Galileo Galilei, che racconta la sua vita e le sue più importanti scoperte.

▶️ Lunedì 10, ore 11:00 e ore 15:00
"Cerca Trova al Museo Galileo".

⚠️ Le attività sono adatte a famiglie con bambini a partire dai 7 anni e hanno una durata di circa 60 minuti. È necessaria la presenza di almeno un adulto durante tutta l’attività.

🎟 € 3,00 + biglietto d’ingresso.

Prenotazione:
📩 [email protected]
📞 055 265311

Oggi si celebra l', la Giornata Europea della Musica Antica 🎶La festeggiamo anche noi con "Omaggio a Vincenzo Galilei", ...
21/03/2023
Omaggio a Vincenzo Galilei - Museo Galileo

Oggi si celebra l', la Giornata Europea della Musica Antica 🎶

La festeggiamo anche noi con "Omaggio a Vincenzo Galilei", il progetto dedicato al compositore e teorico, padre di , che fu una delle figure più importanti della musica rinascimentale.

Ascolta l'omaggio a Vincenzo Galilei su questo link 🔻

I due filmati costituiscono inoltre una preziosa opportunità per ascoltare la musica che ha segnato la formazione di Galileo, il quale oltre ad essere stato un liutista di eccezionale bravura ha dedicato pagine importanti allo studio della scienza dei suoni.

📣 Diffondiamo con piacere la notizia della presentazione del volume di Massimo Bucciantini "In un altro mondo. Galileo G...
20/03/2023

📣 Diffondiamo con piacere la notizia della presentazione del volume di Massimo Bucciantini "In un altro mondo. Galileo Galilei, Vincent van Gogh, Primo Levi".

Un libro che racconta l’esistenza di tre figure rivoluzionarie e il momento in cui, grazie a un’inattesa scoperta, la loro vita, il loro tempo e la nostra storia sono cambiati per sempre.

Martedì 21 marzo, ore 17:30
📍Università Cattolica del Sacro Cuore

Per maggiori info sull'evento clicca qui:
https://unicatt.it/eventi/ateneo/milano/2023/In-un-altro-mondo.html

La primavera astronomica è arrivata! 💫L'equinozio di primavera è un evento astronomico durante il quale il Sole transita...
20/03/2023



La primavera astronomica è arrivata! 💫

L'equinozio di primavera
è un evento astronomico durante il quale
il Sole transita all’equatore celeste
e la lunghezza del giorno e della notte
sono quasi uguali.

Per misurare il tempo,
attraverso il rilevamento della posizione del Sole,
possiamo trovare strumenti come
orologi solari e meridiane.

Questo in foto è
un orologio solare,
ma sai dirci come è chiamato per la sua forma?

A) a vela
B) a navicula
C) a luna

Prova a rispondere nei commenti! 🔻

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Astronomical spring is here!
An event during which the Sun transits the celestial equator and the length of day and night are almost equal.
To measure time by tracking the Sun's position, we can find instruments such as sundials and sundials.
This one pictured is a sundial, but can you tell us what it is called because of its shape?
A) sail-shaped
B) naviculum-shaped
C) moon-shaped
Try to answer in the comments!

📷 Piccoli momenti dalla presentazione del nuovo romanzo di Carlo Vecce “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo”, i...
17/03/2023

📷 Piccoli momenti dalla presentazione del nuovo romanzo di Carlo Vecce “Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo”, insieme a Carlo Vecce, Helena Janeczek e Paolo Galluzzi.

Vi ringraziamo per essere stati con noi!

Giunti Editore

15/03/2023
Carlo Vecce presenta "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo"

Carlo Vecce presenta, insieme a Paolo Galluzzi e Helena Janeczeck, il suo primo romanzo, "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo", un affascinante viaggio attraverso epoche, paesi e culture differenti.
Il romanzo si fonda sulle ricerche dell’autore, studioso di Leonardo e del Rinascimento di fama internazionale, e prende lo spunto dal ritrovamento di documenti che svelano nuovi dettagli sulle origini del Genio di Vinci.

Tutti connessi domani, mercoledì 15 marzo, ore 18:30, per seguire la presentazione del nuovo romanzo di Carlo Vecce "Il ...
14/03/2023
Leonardo italiano solo per metà, la madre era una schiava

Tutti connessi domani, mercoledì 15 marzo, ore 18:30, per seguire la presentazione del nuovo romanzo di Carlo Vecce "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo", presso il Museo Galileo.

Un’incredibile rivelazione, basata sullo studio di documenti d’archivio, vede protagonista la sede del nostro museo, Palazzo Castellani: proprio qui Vecce ipotizza che Leonardo sia stato concepito!

⚠️Posti esauriti!⚠️

🎥 Vi invitiamo a seguire la diretta sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Youtube!

Giunti Editore

Leonardo figlio di una principessa dei Circassi rapita dai tartari e rivenduta ai veneziani. Lo storico Carlo Vecce ha annunciato la scoperta di

📢 C'è ancora una settimana di tempo per visitare la mostra "L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica ...
13/03/2023

📢 C'è ancora una settimana di tempo per visitare la mostra "L’occhio della scienza: un secolo di fotografia scientifica in Italia" al Museo della Grafica di Pisa, prorogata fino a domenica 19 marzo.

La mostra, curata da Claudia Addabbo e Stefano Casati, si articola in quattro sezioni – “Umano”, “Vivente”, “Terra”, “Cielo” – per illustrare le applicazioni della fotografia nei vari ambiti disciplinari in Italia. In esposizione 228 stampe digitali dagli originali, tra i quali molti inediti, per oltre un centinaio di autori.

Fondazione Alinari per la Fotografia
Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze
Università degli Studi di Firenze
Università di Pisa

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Crediti: Giacomo Brogi, Tre gradi della collera, della sorpresa ironica, del riso espressi dall’artista Leigheb, ca.1870; 9 stampe all’albumina su cartone; ca.10x7,5 cm; Firenze, Museo di Storia Naturale, (Sistema Museale, Università di Firenze), Fototeca.

 🔔Questo strumento, dotato di molte campanelle, serve per dimostrare un fenomeno legato a:A) l'elettricitàB) la forza ce...
13/03/2023

🔔

Questo strumento, dotato di molte campanelle, serve per dimostrare un fenomeno legato a:

A) l'elettricità
B) la forza centrifuga
C) la musica

Un dispositivo analogo fu raffigurato nel 1780 da Filippo Lucci nel soffitto dello Stanzino delle Matematiche della Galleria degli .

Prova a dare la tua risposta nei commenti 🔻
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This instrument, which has many bells, was used to demonstrate a phenomenon related to:
A) electricity
B) centrifugal force
C) music
A similar device was depicted in 1780 by Filippo Lucci on the ceiling of the Stanzino delle Matematiche in the Uffizi Gallery.
Try to give your answer in the comments!

Gallerie degli Uffizi

Stanford University came to visit us!Philip Schreur, Deputy University Librarian for Stanford, joined us today to see th...
08/03/2023

Stanford University came to visit us!
Philip Schreur, Deputy University Librarian for Stanford, joined us today to see the museum and its library.
We thank him for the inspiring conversation about the role that libraries and cultural institutions can play around the creation of an interconnected and freely accessible knowledge.

Oggi, presso l'Accademia dei Georgofili, è stata presentata la Rete della Cultura Scientifica, composta da otto istituzi...
08/03/2023

Oggi, presso l'Accademia dei Georgofili, è stata presentata la Rete della Cultura Scientifica, composta da otto istituzioni fiorentine, che si impegnano a collaborare e fare rete per diffondere la cultura scientifica nel grande pubblico.

Fanno parte della rete:
Accademia dei Georgofili,
Accademia La Colombaria,
Fondazione Osservatorio Ximeniano
Gabinetto G.P. Vieusseux,
Società Toscana di Orticultura,
Accademia Italiana di Scienze Forestali,
Museo Galileo e
Fondazione Scienza e Tecnica e Planetario di Firenze.

Oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna, vogliamo raccontarvi di un episodio che riguardò una perso...
08/03/2023

Oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna, vogliamo raccontarvi di un episodio che riguardò una personalità, molto vicina a Galileo: la Granduchessa di Toscana Cristina di Lorena.

Sapevi che proprio a lei, Galileo, nel 1615, indirizzò la più famosa delle sue "Lettere copernicane"?

Nipote prediletta di Caterina de' Medici, regina di Francia, e figlia di Carlo III duca di Lorena, dopo lunghe trattative sposò Ferdinando I de' Medici e giunse, tra festeggiamenti trionfali, a Firenze nel 1589.

Fu lei, durante alcune estati fiorentine, a invitare a Corte per insegnare matematica al giovane Cosimo de’ Medici.

"Lettere copernicane" è un vero e proprio scontro tra teologia e autonomia della scienza, in cui Galileo espose le proprie ragioni all’interno di lettere destinate a varie e importanti personalità del tempo.
Intuendo le difficoltà che sarebbero sorte da lì a breve, cercava di ottenere, con questo scritto, il favore della Granduchessa affinché lo proteggesse nei dibattiti romani.

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Ritratto di Cristina di Lorena , 1590, Museo degli Argenti - Palazzo Pitti, Firenze.

È disponibile gratuitamente su App Store e Google Play, all'interno dell'app Useeum, "Firenze – percorsi della scienza",...
08/03/2023

È disponibile gratuitamente su App Store e Google Play, all'interno dell'app Useeum, "Firenze – percorsi della scienza", una guida georeferenziata attraverso i luoghi cittadini simbolo del sapere scientifico.

Sono compresi 32 luoghi, con descrizione audio per ciascuno di essi per un totale di circa 70 minuti di parlato e un ricco apparato di immagini. Gli audio sono disponibili in 7 lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo e cinese).
Sono presenti cinque percorsi tematici che approfondiscono i seguenti aspetti: i luoghi dell’astronomia, il collezionismo scientifico, i luoghi galileiani in città, i luoghi galileiani in collina, la scienza incontra l’arte.

La guida contiene inoltre la sezione "Gioca con Lucy", una caccia al tesoro che coinvolgerà i più piccoli in una visita insolita e divertente, che conduce a visitare 7 luoghi proponendo alcuni indovinelli.
🎟 Chi indovina la risposta finale, e ha fino a 14 anni, ha diritto a un ingresso gratuito al Museo Galileo!

Puoi scaricarla qui:
- iOS: https://apps.apple.com/us/app/useeum/id1025889573
- Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.useeum.useeum&hl=it&gl=US&pli=1&pli=1

Il 15 marzo alle 18:30, Carlo Vecce presenta il suo nuovo romanzo "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo", presso...
07/03/2023

Il 15 marzo alle 18:30, Carlo Vecce presenta il suo nuovo romanzo "Il sorriso di Caterina. La madre di Leonardo", presso il Museo Galileo.

Un affascinante viaggio nel Rinascimento, un libro che si fonda su molteplici scoperte di carattere scientifico, sul ritrovamento di documenti (ma non solo) capaci di riscrivere la storia dell’origine del genio di Leonardo da Vinci, per ricostruire l’appassionante storia di sua madre.

🎥Potete seguire la diretta dell'evento sul profilo Facebook e canale Youtube del Museo Galileo!

 Uno strumento interamente dipinto e dorato, proveniente dalle collezioni medicee. E quelle 4 tazze a cosa serviranno?Pr...
06/03/2023



Uno strumento
interamente dipinto e dorato,
proveniente dalle collezioni medicee.

E quelle 4 tazze
a cosa serviranno?

Prova a indovinare di cosa si tratta❗️

A) igrometro
B) barometro
C) orologio solare

Scrivi la risposta nei commenti ⤵️
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An entirely painted and gilded instrument from the Medici collections. And what are those four cups for?
Try to guess what it is:
a) hygrometer
b) barometer
c) sundial
Write the answer in the comments!

Mercoledì 22 febbraio due "viaggiatori" d'eccezione, Galileo Galilei ed Amerigo Vespucci ci hanno fatto divertire con il...
03/03/2023

Mercoledì 22 febbraio due "viaggiatori" d'eccezione, Galileo Galilei ed Amerigo Vespucci ci hanno fatto divertire con il loro scambio di battute , ma ci hanno anche fatto riflettere sull'importanza delle loro scoperte. Ringraziamo l'Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti Firenze per la presenza e la preziosa collaborazione.
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Galileo Galilei and Amerigo Vespucci, two exceptional "travelers," entertained us with their witty banter on Wednesday, February 22, while also prompting us to reflect on the significance of their discoveries. We are grateful to the Italian Union of the Blind and Visually Impaired in Florence for their invaluable presence and collaboration.

VAST H2020 project

Oggi si celebra la , un’opportunità per diffondere consapevolezza sulle meravigliose forme del nostro ecosistema 🍃Galile...
03/03/2023

Oggi si celebra la , un’opportunità per diffondere consapevolezza sulle meravigliose forme del nostro ecosistema 🍃

Galileo aveva un rapporto viscerale con la natura.

L'orto e la vigna erano per lui quasi un'ossessione e negli anni era divenuto un esperto coltivatore.

Quando si trasferì definitivamente in Toscana, visse sempre in collina, prima a Bellosguardo, poi ad Arcetri.

Si serviva spesso nei suoi scritti di metafore ed esempi rurali, lasciando addirittura appunti enologici su come «cavar da un medesimo tino il vino dolce e maturo e far che vi resti l'agro».

La sua naturale tendenza ad esplorare riguardava tutto quanto gli fosse intorno, tanto che nelle sue opere e nel suo carteggio pullulano riferimenti alla vita agreste.
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Today is an opportunity to spread awareness about the wonderful forms of our ecosystem. Galileo had a visceral relationship with nature. The vegetable garden and vineyard were almost an obsession for him, and over the years he became an expert farmer. When he moved to Tuscany for good, he used to live in the countryside, first at Bellosguardo, then at Arcetri.
He often made use of rural metaphors and examples in his writings, even leaving enological notes on how to "draw sweet and ripe wine from the same vat and make the sour remain there."
His natural tendency to explore concerned everything around him, so much so that references to rural life abound in his works and correspondence.

Si è appena concluso il progetto Virtual Pathways-Reinforcing School Museum Cooperation in Covid 19 Times che ha coinvol...
02/03/2023

Si è appena concluso il progetto Virtual Pathways-Reinforcing School Museum Cooperation in Covid 19 Times che ha coinvolto il Museo Galileo insieme ad altre importanti istituzioni europee.
Ringraziamo calorosamente il coordinatore e tutti i partner con cui, in questi due anni, abbiamo condiviso idee ed esperienze che ci hanno permesso di sviluppare visite virtuali divertenti ed istruttive, sia in presenza che a distanza.
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We have just completed the Virtual Pathways-Reinforcing School Museum Cooperation in Covid 19 Times project, which brought together the Museo Galileo and other important European institutions.
We express our heartfelt gratitude to the coordinator and all our partners for sharing their ideas and experiences with us over the last two years, enabling us to create enjoyable and informative virtual visits that can be experienced both in-person and remotely.

Virtual Pathways

🎧 Il protagonista del nuovo appuntamento con il Podcast della ReteToscana Musei Scientifici "Spazi di Scienza" è ancora ...
02/03/2023

🎧 Il protagonista del nuovo appuntamento con il Podcast della ReteToscana Musei Scientifici "Spazi di Scienza" è ancora una volta il Museo Galileo, insieme a Villa Galileo.

Un uomo e le sue scoperte, che dopo 400 anni ancora lasciano un segno nello spazio. Un uomo e la sua storia, conclusa con una drammatica abiura che non solo non lo ha cancellato dalla storia, ma lo ha esaltato come un santo laico, come un simbolo della conoscenza, come il Padre della Scienza Moderna.
Tutto questo passeggiando dal centro di Firenze al colle di Arcetri. Un luogo al centro della Scienza!

🔗Ascolta il podcast qui: https://www.spreaker.com/user/16841707/08-spazi-di-scienza-galileo

È possibile esplorare la più antica raccolta di carte vinciane, il Codice Atlantico, su un'unica piattaforma?Da oggi si ...
01/03/2023

È possibile esplorare la più antica raccolta di carte vinciane, il Codice Atlantico, su un'unica piattaforma?

Da oggi si può!

💻 Leonardo//[email protected] è la nuova biblioteca digitale di nuova generazione, presentata questa mattina presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, per consultare 1100 fogli su cui Leonardo registrò pensieri e promemoria, note delle spese, soluzioni tecniche, fenomeni naturali, volti o paesaggi, abbozzandovi indici di trattati mai completati, da collegare alle informazioni contenute negli altri manoscritti vinciani e alla bibliografia di riferimento.

Il progetto è sviluppato dal Museo Galileo in collaborazione con la Commissione Vinciana, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana, la Royal Library di Windsor, la Biblioteca Leonardiana di Vinci e l’Ente Raccolta Vinciana.

🔗 Clicca sul link per consultare la piattaforma: https://teche.museogalileo.it/leonardo/home/index.html
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Is it possible to explore the oldest collection of vincian papers, the Codex Atlanticus, on a single platform?
Today you can do it!
Leonardo//[email protected] is the new digital library that was presented this morning at the Veneranda Biblioteca Ambrosiana in Milan, to browse 1100 sheets on which Leonardo recorded thoughts and memos, notes of expenses, technical solutions, natural phenomena, faces or landscapes, sketching out indices of treatises that were never completed, to be linked to the information contained in the other vincian manuscripts and the reference bibliography.
The project is developed by the Museo Galileo in Florence in collaboration with the Vinciana Commission, the Veneranda Biblioteca Ambrosiana, the Royal Library in Windsor, the Biblioteca Leonardiana in Vinci, and the Ente Raccolta Vinciana.
Click on the link to consult the platform: https://teche.museogalileo.it/leonardo/home/index_en.html

Segnaliamo l'ultima conferenza del ciclo COSIMO II, organizzato dall'Accademia delle Arti del Disegno, dal titolo "Cosim...
27/02/2023
» Conferenza “Cosimo II e Galileo. Il filosofare vuol esser libero” AADFI

Segnaliamo l'ultima conferenza del ciclo COSIMO II, organizzato dall'Accademia delle Arti del Disegno, dal titolo "Cosimo II e Galileo. Il filosofare vuol esser libero", che si terrà venerdì 3 marzo alle 17:00, presso la Sala delle Adunanze dell'Accademia (Via Orsanmichele, 4 – Firenze)
Interviene Natacha Fabbri, Responsabile dei progetti di scienze e musica del Museo Galileo.

Sarà possibile seguire l'incontro anche tramite collegamento streaming.
Maggiori info al link: https://www.aadfi.it/conferenza-cosimo-ii-e-galileo-il-filosofare-vuol-esser-libero/?fbclid=IwAR1cLZph-tiQku69fnjjkYr2vgkpniffneEqBCzBHY4fgN30722h5rICV0Y

ULTIMA CONFERENZA DEL CICLO COSIMO II La conferenza si svolgerà in presenza con la possibilità di collegarsi Collegamento streaming ID 871 5217 1919 – PW 446215

Benvenuti ai nati sotto il segno dei Pesci! ♓️Estratti dal loro elemento naturale e legati per la coda con corde o nastr...
27/02/2023

Benvenuti ai nati sotto il segno dei Pesci! ♓️

Estratti dal loro elemento naturale e legati per la coda con corde o nastri uniti in un fiocco, due pesci seguono l’Acquario.

Nell’antichità babilonese (primo millennio A.C.) la costellazione dei Pesci era tutt’altro che acquatica, rappresentando la “Grande rondine” o, per essere precisi, la sua coda biforcuta.

La mitologia successiva è, come spesso accade, un po’ confusa.

Nel caso particolare, addirittura uno stesso autore—lo scrittore latino Gaio Giulio Igino (64 A.C. - 17 D.C.)—evoca due miti differenti.

1️⃣ Nel primo, Afrodite e il figlio Eros sarebbero sfuggiti al mostro Tifone gettandosi nell’Eufrate.
E come nuotare più velocemente se non trasformandosi in pesci?

2️⃣ Nel secondo mito, due pesci avrebbero recuperato un uovo di colomba caduto nell’Eufrate.
Allo schiudersi dell’uovo, Afrodite, commossa dal gesto dei pesci, li avrebbe trasformati in costellazione.
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Taken out of their natural element and tied by the tail with ropes or ribbons joined in a bow, two fish follow Aquarius.
In Babylonian antiquity (first millennium B.C.) the constellation Pisces was anything but aquatic, representing the "Great Swallow" or, to be precise, its forked tail.
Later mythology is, as is often the case, somewhat confused. In the particular case, even the same author-the Latin writer Gaius Julius Hyginus (64 B.C.-17 A.D.)-evokes two different myths.
1) In the first, Aphrodite and her son Eros allegedly escaped the monster Typhon by throwing themselves into the Euphrates River.
And how could they swim faster than by turning into fish?
2) In the second myth, two fish would retrieve a dove egg that had fallen into the Euphrates. As the egg hatched, Aphrodite, moved by the fish's gesture, would transform them into a constellation.

Indirizzo

Piazza Dei Giudici, 1
Florence
50122

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 18:00
Martedì 09:30 - 13:00
Mercoledì 09:30 - 18:00
Giovedì 09:30 - 18:00
Venerdì 09:30 - 18:00
Sabato 09:30 - 18:00
Domenica 09:30 - 18:00

Telefono

+39 055 265 311

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Commenti

In RISPOSTA ad una gentile amica che mi ha chiesto maggiore CHIAREZZA, una SINTESI veloce, sull’esegesi Dantesca messa in scena da VITTORIO SERMONTI: ma io direi anche da altri commentatori.

Ebbene questo RISPONDO, inoltrando la risposta anche a chi già ne sentiva il bisogno, oppure a chi, se mai!, la meritasse.

“Sì, sì. Voglio dire che a Vittorio Sermonti importava molto dire, esporre!, quello che già tutti sapevano su DANTE, ma non assolutamente approfondire i problemi lasciati irrisolti nei secoli dalla Critica Dantesca. E se tali PROBLEMI fossero rimasti IRRISOLTI poiché così storicamente aveva desiderato la CURIA ROMANA…???!!! Ossia come, con queste parole, UGO FOSCOLO designa la santa INQUISIZIONE già simboleggiata da Dante nella “lupa” de lo inferno…?! Ebbene in questo caso Vittorio Sermonti avrebbe fatto l’avvocato d’Ufficio della santa Inquisizione. Nooo..???!!! E invece è proprio da mettere in conto: anche se il Sermonti sarebbe stato tutt’altro che l’unico.

Se certi problemi capitali, esiziali!, della Critica Dantesca fossero rimasti irrisolti nei secoli per paura della “lupa”, continuare a lasciarli irrisolti, cioè NON TENTARE di venirne fuori, potrebbe risultare per Dante stesso, molto, moltissimo, NOCIVO ed OFFENSIVO! E a me Dante preme.

Io sono certo che scoprire quello che ha detto Dante, per Dante stesso è ontologicamente, ontogeneticamente, capitale. Da risultare uno: o vivo, o morto. Anche se a comportarsi in tale deplorevole maniera, ossia da lasciare Dante morto lì per terra dov’è in mezzo ad idee insufficienti, per non dire sconce, fosse stato Vittorio Sermonti, o Roberto Benigni. Sì, sì! poiché vorrebbe significare FREGARSENE di DANTE e dare importanza esclusivamente al discorsino, per quanto bene impostato, dotto, divertente, piacevole fino allo sdolcinato, che uno fosse riuscito a mettere in piedi, o mandare in onda. Ovviamente per le ottime capacità personali, cioè effettivamente anche invidiabili, possedute dalla persona in oggetto, che una persona possiede personalmente, ma che nulla hanno a che fare con la vera verità esegetica, con i contenuti dell’Opera dantesca. Un’opera composta per salvare la parte migliore ed autentica del Medioevo: quella fondata sulle dieci scienze di allora gerarchicamante costituite (Convivo, II, XIII, 8) e in cui le ultime quattro e maggiormente MAGNIFICENTI giocavano un ruolo decisivo.
Uno si faccia bello, se puo’!, con qualche altro autore, a me viene d’impeto alla mente, ma non con Dante, se Dante stesso avesse detto cose assai più gradi di quelle messe in evidenza da qualcuno: e poi a questo qualcuno, qualcun altro, cioè me!, gliele avesse ben ricordate. Con Dante ridotto così da secoli è disdicevolmente imbarazzante occuparsi di lui in maniera comune e ordinaria: ossia senza evidenziare le INTERROGAZIONI esistenti nella sua Opera e tentare una soluzione. Vorrebbe dire uccidere un uomo morto, quando Dante aspetta invece da secoli di ve**re resuscitato. Questo non si fa! Orbene, se questa mia affermazione è afferrabile all’impronta; se se ne afferra subito il senso, allora occuparsi di DANTE senza partire da dove inizia la sua alta e fascinate lezione, cioè l’insegnamento da lui volutoci impartire per la nostra salvezza, per la salvezza della nostra cultura e civiltà, per me è: VERGOGNA...!!!

Il Sermonti, su Dante, ha fatto la figura di ROBERTO BENIGNI: un’assoluta FIGURACCIA poiché da come i due si sono mossi emerge subito chiara la loro INTENZIONE nell’affrontarlo. Farsi belli di lui, soprattutto! e poi esclusivamente per quello che di lui è stato parzialmente apprezzato: cioè dopo averlo gambizzato. Così comportandosi, lo hanno occultato e, occultandolo!, lo hanno TRADITO: non era il caso propria dalla fine del XX secolo in poi e dopo le mie scoperte.

Io, un tale ATTEGGIAMENTO, posso capirlo, tollerarlo, in Aldo Vallone, in Francesco Mazzoni, in Patrick Boyde, ecc. ecc., che hanno masticato, rivoltato, spulciato, cercato di abbellire DANTE, fin dalla loro infanzia, ossia per professione e al fine di carriera. Ma NON posso TOLLERARLO in chi la carriera l’aveva già fatta e, su Dante, si voleva riposare utilizzando la SCENA già conquistata, già guadagnata meritevolmente in precedenza, ma attraverso altri interessi, o divertenti preoccupazioni. Così non si fa, non si deve fare! Questi!, cioè loro, per me sarebbe stato giusto e lodevole che avessero fatto sul serio cercando dunque di SCOPRIRE, e non di RICOPRIRE, le verità rimaste nascoste per secoli: ne avrebbero avute le possibilità, la scena, e invece hanno tirato a campare. Ma chi sa, appunto!, che godììo, che ebbrezza, per la Curia romana, ossia per ciò che ancor oggi rimane in piedi della mentalità della santa Inquisizione. In primis OPPOSIZIONE alle settima scienza Dantesca: l’Astrologia tolemaica del settimo cielo di Saturno che, controllando con essa stessa la virtus esercitata dai pianeti durante il loro moto e rilevabile attraverso le RIVOLUZIONI SINODICHE, o i loro ASPETTI COL SOLE, anche in Dante serve poi a giustificare meravigliosamente la bontà e magnificenza di dioverse situazioni, ed episodi.

La COMMEDIA e la VITA NUOVA hanno un senso ed uno scopo, contengono un messaggio, hanno delle coordinate SPIRITUALI, ontologico-vissute, BEN più ALTE e PROFONDE di quello che è stato loro attribuito dalla critica fino ad oggi, cioè per sette secoli: e già lo aveva intuito Giovanni Papini in “Dante vivo” del 1933. La Commedia e la Vita Nuova esigono per prima cosa che la Scienza più importate e ultima, la “Divina Scienza”, fra le dieci gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 8), cioè quella maggiormente magnificente, risulti essere, obbligatoriamente! la nostra SACRA LITURGIA e, di riflesso, anche quella di tutte le possibili religioni. E questo non risulta affatto: sono tutti caduti in buca. Se uno sbaglia questa, è logico e naturale che vada poi tutto a farsi friggere. E se io da decenni me ne lamento approfittando di qualche situazione che presta il fianco a che io mi faccia sentire: io lo faccio e do il mio ALTOLÀ, domandando anzi che qualcuno, potendo, elevi la contravvenzione. Io sono stato il primo a accertare scientificamente, con reperti empirici ed osservazioni, dopo diversi anni di faticosi studi, che la TEOLOGIA LITURGICA è in Dante e nel suo medioevo, ma anche nella classicità, la Scienza più importante, qualificante e ultima: Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, FREGANDOSENE altamente: e non riesco a mandarlo giù. Devo andare dallo psichiatra…??? Ma poi, e ancor più chiaramente, c’è l’INCIPIT della VITA NUOVA e l’INCIPIT della COMMEDIA che da sette secoli aspettano la risoluzione dei loro rispettivi ENIGMI. “Risoluzione” che metterebbe subito in luce le ultime quattro scienze: Astrologia del settimo cielo; la Metafisica dell’ottavo; la Filosofia di Pitagora sotto il cristianesimo del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria; e la sacra Liturgia cristiana del decimo cielo, l’Empireo. E io non posso sopportare che un giornalista, un professore di minor calibro, un noto e ottimo presentatore TV, il migliore degli attori oggi sulla scena, ecc., ecc., decida di affrontare DANTE ex novo, cioè da verginello senza macchia perché non ancora compromesso con il sistema, cioè con i Dantisti, senza subito buttarsi ai piedi dei problemi posti dall’Incipit della Commedia e della Vita nuova. E tanto Sermonti, che Benigni, non si sono buttati; non l’hanno fatto pur essendo da me stati sollecitati a comportarsi bene. Cioè “bene” come risulta anche andando a leggere, su Google, la rivista “Sotto il Velame” di Torino, dell’Associazione Studi Danteschi e Tradizionali, diretta da Renzo Guerci.
Lo capiscio, però…!!! Un amico su Facebook non può dire su Dante, pèèè!, che subito trova Giovangualberto a fargli la tara e le mossacce. Mahhh? Allora perdonatemi.

- INTERVISTA di “TV Canale 10” di Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri andata in onda per la prima volta il MARTEDÌ 11 Marzo 2008; Copia e incolla LINKEM su Internet):
In RISPOSTA ad una gentile amica che mi ha chiesto maggiore CHIAREZZA, una SINTESI veloce, sull’esegesi Dantesca messa in scena da VITTORIO SERMONTI: ma io direi anche da altri commentatori.

Ebbene questo RISPONDO, inoltrando la risposta anche a chi già ne sentiva il bisogno, oppure a chi, se mai!, la meritasse.

“Sì, sì. Voglio dire che a Vittorio Sermonti importava molto dire, esporre!, quello che già tutti sapevano su DANTE, ma non assolutamente approfondire i problemi lasciati irrisolti nei secoli dalla Critica Dantesca. E se tali PROBLEMI fossero rimasti IRRISOLTI poiché così storicamente aveva desiderato la CURIA ROMANA…???!!! Ossia come, con queste parole, UGO FOSCOLO designa la santa INQUISIZIONE già simboleggiata da Dante nella “lupa” de lo inferno…?! Ebbene in questo caso Vittorio Sermonti avrebbe fatto l’avvocato d’Ufficio della santa Inquisizione. Nooo..???!!! E invece è proprio da mettere in conto: anche se il Sermonti sarebbe stato tutt’altro che l’unico.

Se certi problemi capitali, esiziali!, della Critica Dantesca fossero rimasti irrisolti nei secoli per paura della “lupa”, continuare a lasciarli irrisolti, cioè NON TENTARE di venirne fuori, potrebbe risultare per Dante stesso, molto, moltissimo, NOCIVO ed OFFENSIVO! E a me Dante preme.

Io sono certo che scoprire quello che ha detto Dante, per Dante stesso è ontologicamente, ontogeneticamente, capitale. Da risultare uno: o vivo, o morto. Anche se a comportarsi in tale deplorevole maniera, ossia da lasciare Dante morto lì per terra dov’è in mezzo ad idee insufficienti, per non dire sconce, fosse stato Vittorio Sermonti, o Roberto Benigni. Sì, sì! poiché vorrebbe significare FREGARSENE di DANTE e dare importanza esclusivamente al discorsino, per quanto bene impostato, dotto, divertente, piacevole fino allo sdolcinato, che uno fosse riuscito a mettere in piedi, o mandare in onda. Ovviamente per le ottime capacità personali, cioè effettivamente anche invidiabili, possedute dalla persona in oggetto, che una persona possiede personalmente, ma che nulla hanno a che fare con la vera verità esegetica, con i contenuti dell’Opera dantesca. Un’opera composta per salvare la parte migliore ed autentica del Medioevo: quella fondata sulle dieci scienze di allora gerarchicamante costituite (Convivo, II, XIII, 8) e in cui le ultime quattro e maggiormente MAGNIFICENTI giocavano un ruolo decisivo.
Uno si faccia bello, se puo’!, con qualche altro autore, a me viene d’impeto alla mente, ma non con Dante, se Dante stesso avesse detto cose assai più gradi di quelle messe in evidenza da qualcuno: e poi a questo qualcuno, qualcun altro, cioè me!, gliele avesse ben ricordate. Con Dante ridotto così da secoli è disdicevolmente imbarazzante occuparsi di lui in maniera comune e ordinaria: ossia senza evidenziare le INTERROGAZIONI esistenti nella sua Opera e tentare una soluzione. Vorrebbe dire uccidere un uomo morto, quando Dante aspetta invece da secoli di ve**re resuscitato. Questo non si fa! Orbene, se questa mia affermazione è afferrabile all’impronta; se se ne afferra subito il senso, allora occuparsi di DANTE senza partire da dove inizia la sua alta e fascinate lezione, cioè l’insegnamento da lui volutoci impartire per la nostra salvezza, per la salvezza della nostra cultura e civiltà, per me è: VERGOGNA...!!!

Il Sermonti, su Dante, ha fatto la figura di ROBERTO BENIGNI: un’assoluta FIGURACCIA poiché da come i due si sono mossi emerge subito chiara la loro INTENZIONE nell’affrontarlo. Farsi belli di lui, soprattutto! e poi esclusivamente per quello che di lui è stato parzialmente apprezzato: cioè dopo averlo gambizzato. Così comportandosi, lo hanno occultato e, occultandolo!, lo hanno TRADITO: non era il caso propria dalla fine del XX secolo in poi e dopo le mie scoperte.

Io, un tale ATTEGGIAMENTO, posso capirlo, tollerarlo, in Aldo Vallone, in Francesco Mazzoni, in Patrick Boyde, ecc. ecc., che hanno masticato, rivoltato, spulciato, cercato di abbellire DANTE, fin dalla loro infanzia, ossia per professione e al fine di carriera. Ma NON posso TOLLERARLO in chi la carriera l’aveva già fatta e, su Dante, si voleva riposare utilizzando la SCENA già conquistata, già guadagnata meritevolmente in precedenza, ma attraverso altri interessi, o divertenti preoccupazioni. Così non si fa, non si deve fare! Questi!, cioè loro, per me sarebbe stato giusto e lodevole che avessero fatto sul serio cercando dunque di SCOPRIRE, e non di RICOPRIRE, le verità rimaste nascoste per secoli: ne avrebbero avute le possibilità, la scena, e invece hanno tirato a campare. Ma chi sa, appunto!, che godììo, che ebbrezza, per la Curia romana, ossia per ciò che ancor oggi rimane in piedi della mentalità della santa Inquisizione. In primis OPPOSIZIONE alle settima scienza Dantesca: l’Astrologia tolemaica del settimo cielo di Saturno che, controllando con essa stessa la virtus esercitata dai pianeti durante il loro moto e rilevabile attraverso le RIVOLUZIONI SINODICHE, o i loro ASPETTI COL SOLE, anche in Dante serve poi a giustificare meravigliosamente la bontà e magnificenza di dioverse situazioni, ed episodi.

La COMMEDIA e la VITA NUOVA hanno un senso ed uno scopo, contengono un messaggio, hanno delle coordinate SPIRITUALI, ontologico-vissute, BEN più ALTE e PROFONDE di quello che è stato loro attribuito dalla critica fino ad oggi, cioè per sette secoli: e già lo aveva intuito Giovanni Papini in “Dante vivo” del 1933. La Commedia e la Vita Nuova esigono per prima cosa che la Scienza più importate e ultima, la “Divina Scienza”, fra le dieci gerarchicamente costituite (Convivio, II, XIII, 8), cioè quella maggiormente magnificente, risulti essere, obbligatoriamente! la nostra SACRA LITURGIA e, di riflesso, anche quella di tutte le possibili religioni. E questo non risulta affatto: sono tutti caduti in buca. Se uno sbaglia questa, è logico e naturale che vada poi tutto a farsi friggere. E se io da decenni me ne lamento approfittando di qualche situazione che presta il fianco a che io mi faccia sentire: io lo faccio e do il mio ALTOLÀ, domandando anzi che qualcuno, potendo, elevi la contravvenzione. Io sono stato il primo a accertare scientificamente, con reperti empirici ed osservazioni, dopo diversi anni di faticosi studi, che la TEOLOGIA LITURGICA è in Dante e nel suo medioevo, ma anche nella classicità, la Scienza più importante, qualificante e ultima: Vittorio Sermonti e Roberto Benigni, FREGANDOSENE altamente: e non riesco a mandarlo giù. Devo andare dallo psichiatra…??? Ma poi, e ancor più chiaramente, c’è l’INCIPIT della VITA NUOVA e l’INCIPIT della COMMEDIA che da sette secoli aspettano la risoluzione dei loro rispettivi ENIGMI. “Risoluzione” che metterebbe subito in luce le ultime quattro scienze: Astrologia del settimo cielo; la Metafisica dell’ottavo; la Filosofia di Pitagora sotto il cristianesimo del nono Cielo cristallino, acqueo e di Maria; e la sacra Liturgia cristiana del decimo cielo, l’Empireo. E io non posso sopportare che un giornalista, un professore di minor calibro, un noto e ottimo presentatore TV, il migliore degli attori oggi sulla scena, ecc., ecc., decida di affrontare DANTE ex novo, cioè da verginello senza macchia perché non ancora compromesso con il sistema, cioè con i Dantisti, senza subito buttarsi ai piedi dei problemi posti dall’Incipit della Commedia e della Vita nuova. E tanto Sermonti, che Benigni, non si sono buttati; non l’hanno fatto pur essendo da me stati sollecitati a comportarsi bene. Cioè “bene” come risulta anche andando a leggere, su Google, la rivista “Sotto il Velame” di Torino, dell’Associazione Studi Danteschi e Tradizionali, diretta da Renzo Guerci.
Lo capiscio, però…!!! Un amico su Facebook non può dire su Dante, pèèè!, che subito trova Giovangualberto a fargli la tara e le mossacce. Mahhh? Allora perdonatemi.

- INTERVISTA di “TV Canale 10” di Umberto Cecchi a Giovangualberto Ceri andata in onda per la prima volta il MARTEDÌ 11 Marzo 2008; Copia e incolla LINKEM su Internet):
http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA
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