Frittelli arte contemporanea

La galleria Frittelli arte contemporanea ha inaugurato il 22 aprile 2006 la nuova sede situata in Via Val di Marina 15 a Firenze. Gli spazi espositivi, completamente ristrutturati dall'architetto Adolfo Natalini, si estendono su una superficie di circa 2000 mq. Oltre alle sale per le esposizioni temporanee, un'area di oltre 350 mq denominata Le Stanze ospita in un allestimento permanente opere di

artisti con cui la galleria ha collaborato sin dall'inizio della propria attività. Per ospitare la proiezione dei video realizzati per ogni mostra, per incontri e seminari di arte contemporanea, è stato realizzato un piccolo auditorium.

“La linea è uno stimolo visivo primario, è segno, è divisione, è spazio, e così il punto, la luce, il colore. Il materia...
12/12/2024

“La linea è uno stimolo visivo primario, è segno, è divisione, è spazio, e così il punto, la luce, il colore.
Il materiale assume un'importanza solo nel momento in cui in base a una sperimentazione, lo si scelga per aderire maggiormente al senso visivo emozionale da raggiungere.
[…]
L'importanza non risiede nell'oggetto ma nella sua specificità di essere la causa di un'effetto e quindi, elemento modificante della realtà stessa.
L'adopero di una quadrettatura o di linearità appositamente composte o già esistenti, direttamente rilevate da fogli altrimenti destinati, sono la base sul quale poi si situa l'intervento alternativo, che è nella ritmizzazione visivo spaziale e nella quantizzazione di stimoli colore sovrapposti.”

Così Paolo Masi scriveva nel catalogo “Masi”, presentato dalla galleria La Polena di Genova nel 1974, in riferimento ai suoi lavori che comprendevano anche alcune delle sue "tessiture". L'esemplare nelle immagini, "Tessitura" (1976), fa parte proprio di quella serie su cui Masi continuò a lavorare per tutti gli anni Settanta ed è ora in esposizione nell'ambito della mostra "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Eva Brioschi e organizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery, visitabile fino al 18 gennaio 2025.

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

Durante gli anni Settanta Paolo Masi assume un atteggiamento “extrapittorico”, impiegando materiali come ad esempio lo s...
09/12/2024

Durante gli anni Settanta Paolo Masi assume un atteggiamento “extrapittorico”, impiegando materiali come ad esempio lo spago, con il quale dà vita a quello che potremmo chiamare un “inventario di corde”, continuando a portare avanti la sua ricerca relativa alle trame visive urbane.
E' così che nascono, dunque, i suoi “Spaghi” (1978) che al momento potete vedere in esposizione fino al 18 gennaio 2025 nell'ambito di “Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary”, a cura di Eva Brioschi e organizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery.

Installation view photo credits: Marco Dabbicco – Alto//Piano Studio

Paolo Masi e il colore. Da una parte “Trasparenze” (2002), dall'altra i cartoni della serie “Dalle mani alle mani” (2021...
05/12/2024

Paolo Masi e il colore.

Da una parte “Trasparenze” (2002), dall'altra i cartoni della serie “Dalle mani alle mani” (2021), due modi differenti di utilizzare il colore. Nella prima abbiamo un'ampia lastra di plexiglas insieme trasparente e colorata, anzi “colorante: ossia, lucifera”, come spiegato da Tommaso Trini, che evidenzia come per Masi “lo stimolo visivo primario (linea, punto, colore, luce) è, nella sua priorità di ricezione esemplificata, un’entità di comunicazione emozionale”.

Nella serie “Dalle mani alle mani”, dove torna a rielaborare l'eredità del passato ovvero i cartoni, Masi “valorizza in modo evidente […] il ruolo possibile del colore, che allora era solo un argomento e ora ha il coraggio rilassato di farsi protagonista, di prendersi la scena”, come analizzato da Flaminio Gualdoni.

In mostra nell'ambito di "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Eva Brioschi e in collaborazione con APALAZZOGALLERY, visitabile fino al 18 gennaio 2025.

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio

Colore, materia, trame. Alcuni dettagli tratti dalle opere della mostra "Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Ev...
02/12/2024

Colore, materia, trame. Alcuni dettagli tratti dalle opere della mostra "Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Eva Brioschi e in collaborazione con A Palazzo Gallery, visitabile fino al 18 gennaio 2025.

Vi aspettiamo in galleria!

Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze

dal lunedì al venerdì 10 - 13 | 15 - 18
sabato, domenica e festivi su appuntamento
tel. 055 410153 | e-mail [email protected]

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

29/11/2024

La libertà di espressione è sempre stata fondamentale per Paolo Masi, che ha cercato di aggirare le limitazioni del mercato diversificandosi. Nella sua ricerca spesso ha apprezzato e si è riconosciuto nei lavori degli altri, così come quando, vedendo le opere di Servane Mary, ha detto "le avrei potute fare io, le avrei volute fare io".

"Paolo Masi welcomes Servane Mary"
a cura di Eva Brioschi
realizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery

Visitabile fino al 18 gennaio 2025
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze

dal lunedì al venerdì 10 - 13 | 15 - 18
sabato, domenica e festivi su appuntamento
tel. 055 410153 | e-mail [email protected]

video credits: Fabrizio Farroni - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

Masi e Mary. In una sorta di contrappunto, di rimpallo continuo, in cui è lampante l'affinità elettiva tra questi due ar...
27/11/2024

Masi e Mary. In una sorta di contrappunto, di rimpallo continuo, in cui è lampante l'affinità elettiva tra questi due artisti, seppure ignara e finora inesplorata, e dove il gioco è condotto con vigile fairplay. Un incontro e confronto, “arbitrato” e "tessuto" dalla curatrice Eva Brioschi, che ha dato origine alla mostra “Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary”, realizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery .

Nelle immagini, a testimoniare ciò, da una parte “Diagram” (2024) di Mary e dall'altra “Senza titolo” (2001) di Masi.

Vi aspettiamo in galleria, dove potrete cogliere similitudini e diversità nei mondi di questi due artisti. La mostra sarà visitabile fino al 18 gennaio 2025.

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

"Il rilevamento all'esterno è una appropriazione di frammenti di realtà. La identificazione con essi è una verifica del ...
26/11/2024

"Il rilevamento all'esterno è una appropriazione di frammenti di realtà.
La identificazione con essi è una verifica del lavoro svolto sulla ipotesi della utopia, che l'operare sulla immaginazione ha esemplificato; le conseguenze si decifrano sulla identità della condizione umana, nello spazio della socialità."

Paolo Masi, 1976

Masi ritorna alla bidimensionalità attraverso il progetto "Rilevamenti esterni/Conferme interne" (1974-76), sviluppato all’estero con foto Polaroid di tombini, muri e pavimenti iniziate nel 1974 a New York. Utilizza il mezzo della macchina fotografica per catturare elementi geometrico-strutturali-urbanistici e successivamente li disegna su carta. L'utilizzo della Polaroid diventa così solo un mezzo nelle mani dell'artista.

Trovate anche quest'opera in esposizione nella nostra galleria nell'ambito di "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary" fino al 18 gennaio 2025.

Installation view photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio

"Mater” (1977-2015) di Tomaso Binga è un'opera che nasce dalla volontà di contrastare la prevaricazione maschilista in t...
25/11/2024

"Mater” (1977-2015) di Tomaso Binga è un'opera che nasce dalla volontà di contrastare la prevaricazione maschilista in tutti gli ambiti, compreso quello dell'arte.
Una prevaricazione che spesso si è trasformata e purtroppo continua a trasformarsi anche in violenza, sia psicologica sia fisica.

Ogni forma di prevaricazione e violenza contro le donne è inaccettabile.

Ph Leonardo Morfini

Lucia Marcucci: "[...] reperire la continuità partendo dalla discontinuità, dal conflitto degli opposti: la tela come ca...
22/11/2024

Lucia Marcucci: "[...] reperire la continuità partendo dalla discontinuità, dal conflitto degli opposti: la tela come carta, il colore come non colore, la carta come lacerto di pelle, la frase come racconto incompiuto, la parola spaccata e invischiata in righe, le lettere scomposte sovrapposte impiccate da lacci, segni di spessori diversi, il controverso, il capoverso, il ritaglio, la parola rito e la ripetizione ossessiva, la parola capitello (memoria riaffiorante, memoria da negare?), la lacrima, il frammento del poeta, l'occhio, la pelle. Classic, magica miscellanea! Poesia Visiva."

Così l'artista scriveva cercando di raccontare quello che per lei era la costruzione di una nuova opera. Parte di un testo redatto in occasione della mostra antologica "Miscellanea" che - allora come Centro d'Arte Spaziotempo - le avevamo dedicato nel 1993 e che inglobava anche questa tipologia di dipinti che sono in esposizione nelle nostre Stanze.

Photo credits: installation views di Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio

Anche l'opera "Attrezzi" (1972) di Paolo Masi è in esposizione all'interno della mostra "Show me off. Paolo Masi welcome...
19/11/2024

Anche l'opera "Attrezzi" (1972) di Paolo Masi è in esposizione all'interno della mostra "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary".
Si tratta di un pannello che raccoglie gli attrezzi, il piccolo kit portatile, che l'artista aveva impiegato nello specifico per realizzare nel 1972 l'opera "Inserimenti lineari a quantità percettive colore + rifrazione", che aveva installato durante la stagione delle mostre '72-'73 presso la galleria Schema (Firenze), la Galleria 2000 (Bologna), la galleria Christian Stein (Torino).

Un periodo in cui Masi si dedicava a installazioni minimali che egli stesso dice "mi riportarono ad una ricerca più essenziale, ripulita e alleggerita che mi consentiva di sperimentare nuove forme di ricerca estetica".

"Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary"
a cura di Eva Brioschi e in collaborazione con APALAZZOGALLERY

VISITABILE FINO AL 18 GENNAIO 2025
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

Anzichè la tela, Servane Mary utilizza fogli di cartone laminato. "Questo materiale, regolarmente perforato, viene utili...
18/11/2024

Anzichè la tela, Servane Mary utilizza fogli di cartone laminato. "Questo materiale, regolarmente perforato, viene utilizzato soprattutto per esporre attrezzi o oggetti che possono essere appesi tramite ganci alla griglia di fori. [...] Le perforazioni ripetute vibrano di otticità.
[...]
L'artista, attraverso un processo decisionale disciplinato e ingannevolmente limitato e la scelta di un supporto materiale banale e quotidiano, porta il suo lavoro nello spazio profondo dell'astrazione."

Trovate le opere di Servane Mary all'interno della mostra "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Eva Brioschi e realizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery, visitabile presso la nostra galleria fino al 18 gennaio 2025.

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credits: the Artist and APALAZZOGALLERY

15/11/2024

La riflessione di Paolo Masi sugli incontri e la loro potenzialità nel creare dialoghi non prevedibili in riferimento alla mostra "Paolo Masi welcomes Servane Mary", che vede le sue opere in relazione e comunicazione con quelle dell'artista franco-americana.

"Paolo Masi welcomes Servane Mary"
a cura di Eva Brioschi
realizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery

Visitabile fino al 18 gennaio 2025
Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze

dal lunedì al venerdì 10 - 13 | 15 - 18
sabato, domenica e festivi su appuntamento
tel. 055 410153 | e-mail [email protected]

video credits: Fabrizio Farroni - Alto//Piano Studio

Trame, tessiture, sovrapposizioni e incontri di materia. Similitudini, richiami, affinità.Potete scoprire e indagare il ...
13/11/2024

Trame, tessiture, sovrapposizioni e incontri di materia. Similitudini, richiami, affinità.
Potete scoprire e indagare il dialogo tra le opere di Paolo Masi e Servane Mary nella mostra "Show me off. Paolo Masi welcomes Servane Mary", a cura di Eva Brioschi e realizzata in collaborazione con A Palazzo Gallery, fino al 18 gennaio 2025.

Nelle immagini:

- Servane Mary, "Optical Recording", 2024
- Paolo Masi, "Tessitura", 1976

Photo credits: Marco Dabbicco - Alto//Piano Studio
Per le opere di Servane Mary credit: the Artist and APALAZZOGALLERY

Vi segnaliamo che mercoledì 13 novembre 2024, alle ore 17, inaugurerà la mostra "Immagini del No. Il reenactment. Le fot...
11/11/2024

Vi segnaliamo che mercoledì 13 novembre 2024, alle ore 17, inaugurerà la mostra "Immagini del No. Il reenactment. Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli", a cura di Valentina Rossi, presso il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.

L'esposizione è, per l'appunto, una riproposizione del progetto fotografico "Immagini del No" realizzato da Anna Candiani e Paola Mattioli durante la campagna referendaria del 1974 che aveva l’obiettivo di abrogare la legge istitutiva del divorzio (1°dicembre 1970, n. 898 Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio).
L’anno 2024 segna il cinquantesimo anniversario del progetto. Molti degli ideali e delle lotte delle donne nati all’interno del movimento femminista negli anni Settanta perdurano oggi nelle nuove sfide al centro del dibattito pubblico. Ciò rende il progetto di Candiani e Mattioli straordinariamente attuale alla luce del percorso di libertà che le donne avviarono in passato e che continua oggigiorno. In virtù di questa riflessione, la mostra storica del 1974 rivive al MAMbo riproponendo i pannelli circolari contenenti le ristampe delle fotografie di Paola Mattioli e Anna Candiani.

La mostra sarà aperta dal 14 novembre 2024 al 12 gennaio 2025.

Cara Valentina

Vi ricordiamo l’inaugurazione oggi 8 novembre, alle ore 18.30, al Kursaal Santalucia di Bari, della mostra “Pino Pascali...
08/11/2024

Vi ricordiamo l’inaugurazione oggi 8 novembre, alle ore 18.30, al Kursaal Santalucia di Bari, della mostra “Pino Pascali - Toti Scialoja. Confluenze”, curata da Federica Boragina e Eloisa Morra con Antonio Frugis.

Promossa da Fondazione Pino Pascali - Museo di Arte Contemporanea e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, insieme a Electa editore, è la prima mostra dedicata a Pino Pascali a Bari dal 1981, omaggio e celebrazione del grande artista pugliese, riconosciuto a livello internazionale e le cui opere sono presenti nelle più grandi collezioni al mondo.

L’esposizione segna il primo appuntamento di una sinergia integrata tra Fondazione Pascali, Regione Puglia ed Electa, nell’intento di promuovere un palinsesto di iniziative per la valorizzazione della figura di Pino Pascali, in relazione agli artisti che lo hanno ispirato o con cui ha collaborato.

La mostra è realizzata con la partecipazione della Fondazione Toti Scialoja di Roma e con l’Archivio dell’Opera Grafica di Pino Pascali di Firenze.

Nelle immagini alcune opere che troverete in esposizione.

Vi ricordiamo l'appuntamento di GIOVEDì 7 NOVEMBRE, alle ORE 21, con "Qualcosa ci sta sognando" body-talk performance di...
05/11/2024

Vi ricordiamo l'appuntamento di GIOVEDì 7 NOVEMBRE, alle ORE 21, con "Qualcosa ci sta sognando" body-talk performance di e con Manuela Gandini, con musiche di Brando Barbieri.

E’ un’immersione nell’arte e nella vita dell’Europa dal 1929 ad oggi. Si tratta di una lezione/azione concepita come un viaggio nel tempo tra i falsi dèi del Novecento, gli spettri del Nazismo, la costruzione di un nuovo feroce linguaggio e le visioni surrealiste. Da un lato l’estetica esoterica del potere nero, omologatore e totalitario, dall’altro la magia bianca dell’arte visionaria dell’inconscio. Il “trip” giunge sino ai rituali contemporanei, all’abbattimento dei monumenti e a una presunta, quanto improbabile, attuale “morte dell’arte” o “nascita” di una visione alternativa all’ antropocentrismo.

GIOVEDì 7 NOVEMBRE 2024, ORE 21
INGRESSO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

Frittelli arte contemporanea
via Val di Marina 15, Firenze
gandini07

Stelio Maria Martini e lo spessore tematico e simbolico del suo linguaggio poetico e artistico, con cui vuole riconsegna...
03/11/2024

Stelio Maria Martini e lo spessore tematico e simbolico del suo linguaggio poetico e artistico, con cui vuole riconsegnare al lettore (e all'uomo) un ruolo attivo e cosciente di interpretazione tanto del fatto visivo, quanto della realtà sociale stessa da cui deriva e in cui l'uomo è immerso.

In esposizione ad Artissima 2024 (HALL PINK A, BOOTH 21) con l’opera “Senza titolo” (1963), sulla quale si legge “E quando si fanno discorsi, film, canzoni, strappacuore gli è perché ormai si deve provare gusto a farselo strappare: il mondo sta per vedere ancora atrocità”.

Indirizzo

Via Val Di Marina, 15
Florence
50127

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Martedì 10:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Mercoledì 10:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Giovedì 10:00 - 13:00
15:00 - 18:00
Venerdì 10:00 - 13:00
15:00 - 18:00

Telefono

+39055410153

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