05/07/2019
Piccoli grandi visitatori...
Cose che ci fanno amare il nostro lavoro! 💙
Stefano Bardini e il suo Museo Gli studi artistici lo introdussero nell’ambiente culturale fiorentino e nella cerchia dei Macchiaioli.
-Stefano Bardini
(Pieve Santo Stefano 1836 – Firenze 1922)
Nato a Pieve Santo Stefano in provincia di Arezzo il 13 maggio 1836, Stefano Bardini si trasferì a Firenze all’età di diciotto anni, per seguire i corsi di Pittura all’Accademia delle Belle Arti. L’episodio che segnò la fine della sua breve carriera di pittore si verificò nel giugno del 1864. Divampato un incendio al Politeama Fiorentino,
con il palco bruciò il telone dipinto da Bardini. Deluso e motivato da sincero patriottismo, nel 1866, Stefano si arruolò nel reggimento garibaldino. Negli anni successivi Bardini scoprì il proprio talento per il commercio antiquario. Si ispirò ai principali esponenti fiorentini del settore, come Giovanni Freppa e Angiolo Tricca e all’attività dei fratelli Castellani, i maggiori antiquari romani dell’epoca. La facilità di reperire oggetti d’arte antica e rinascimentale incoraggiò Bardini. Molte opere provenivano infatti dai palazzi smantellati durante la riqualificazione del Vecchio Centro di Firenze. Alla congiuntura storica favorevole, “Il Principe degli antiquari” seppe abbinare una gestione innovativa e spregiudicata a cui bisogna associare un eccezionale talento nel riconoscere pezzi di valore e anticipare mode collezionistiche. Durante la lunga attività, Bardini organizzò aste a Londra, Parigi, New York e selezionò i propri clientitra i principali musei e i più facoltosi collezionisti europei e americani. Un incontro fondamentale fu quello con Whilelm Bode, allora Direttore del Dipartimento di Scultura del Museo di Berlino, con cui avviò una collaborazione che durerà oltre 50 anni. Negli anni ’70-’80, l’attività crebbe in modo esponenziale e Bardini divenne protagonista assoluto a Firenze e su tutto il panorama italiano. Con il nuovo secolo, senza abbandonare l’attività antiquaria, Stefano Bardini decise di tornare all’arte dedicandosi a personalissimi allestimenti di alcuni dei propri palazzi, in particolare la Villa di Marignolle e la Torre del Gallo. Proprio in questi anni nacque il progetto di trasformare lo storico show-room di Piazza de’ Mozzi – l’attuale Museo Stefano Bardini – in una collezione permanente, che donerà al Comune di firenze alla morte, avvenuta il 12 settembre 1922, all’età di 86 anni.
-Museo Bardini
Bardini acquisì il palazzo all’asta della famiglia Mozzi nei primi mesi del 1. L’edificio che sorgeva sull’antico convento duecentesco di San Gregorio alla Pace, divenne il suo show-room: una galleria in continuo divenire a cui pochi clienti selezionati potevano accedere per scegliere i pezzi da acquistare. La disposizione delle opere seguiva il gusto di Bardini, attento all’esposizione e all’illuminazione delle singole opere, così come agli effetti d’ambiente. Le pareti erano di un azzurro intenso. Le varie tonalità erano studiate per accentuare il candore dei marmi o la brillantezza delle dorature. Anche il finto bugnato al pian terreno si deve a Bardini. Il 1922, anno dell’acquisizione del lascito da parte del Comune, segno l’inizio di radicali cambiamenti che per quasi 80 anni hanno spezzato l’integrità della collezione e trasformato l’edificio in uno spazio espositivo di opere di proprietà comunale. Il Museo fu inaugurato il 3 maggio 1925, nella veste studiata dall’Architetto Alfredo Lensi e, solo grazie alle proposte degli antiquari, il nome di Stefano Bardini fu accostato a quello di Museo Civico, sull’insegna esterna. Il Lensi seguì per il riallestimento un criterio cronologico ed estetico. Questa disposizione impersonale e didascalica, estranea allo spirito dell’antiquario ottenne tuttavia largo consenso tra gli intellettuali del tempo, contro quello che venne definito un “gustaccio da antiquario antiquato”. Sulle pareti venne steso uno strato uniforme di ocra come sfondo neutro per le opere. Vennero così coperte le tonalità del famoso “Blu Bardini”, oggi riproposto, imitato dai maggiori collezionisti dell’epoca, come i coniugi Jacquemart-André di Parigi o Isabella Stewart Gardner di Boston. Oggi visitando il Museo Stefano Bardini possiamo ritrovare gli ambienti così come l’antiquario li aveva pensati alla fine della sua vita. Dal 1999 ad oggi, l’analisi delle fonti, il confronto dell’inventario con la ricca documentazione fotografica hanno guidato le scelte. La considerazione dei danni causati dall’alluvione del 1966, le esigenze di sicurezza, le moderne norme espositive e di conservazione hanno reso necessari alcuni adattamenti. BARDINI MUSEUM:
The museum was donated to the city of Florence by Stefano Bardini (1836-1922), internationally renowned merchant and art connoisseur, who established his prestigious antiques gallery in the Piazza de’ Mozzi complex, that was then converted into an impressive neo-Renaissance palazzo. Altars, stairs, portals, columns and ceilings from churches and palaces were used to create rooms with an antique atmosphere, which even today can be perceived as one of the most interesting features of this museum. The collection contains masterpieces of painting and sculpture such as the Charity by Tino di Camaino, the Virgin of the Cordai by Donatello, the Archangel Michael by Antonio del Pollaiolo and many fine examples of the minor arts: ceramics, medals, bronzes, oriental rugs, musical instruments and a small but impressive collection of arms.
Piccoli grandi visitatori...
Cose che ci fanno amare il nostro lavoro! 💙
buongiorno!
In città, a pochi metri da Ponte alle Grazie, si nasconde una piccola gemma blu, il museo che deve il suo nome a Stefano Bardini, autorevole antiquario del XIX secolo che alla conclusione della propria attività decise di donare la sua intera collezione al Comune di Firenze.
A passi di danza
Isadora Duncan
13 aprile 23 settembre 2019
Hai mai visto il vero "Porcellino"? Puoi farlo visitando il "museo blu" di Firenze, il Museo Stefano Bardini! https://goo.gl/4XscR3 [Orari: lun/ven/sab/dom: 11 - 17]
OGGI È VENERDÌ 17
QUANTO SIETE SUPERSTIZIOSI?
Se siete superstizioni e pensate che oggi sia un giorno funesto, se scanserete scale appoggiate al muro, se vi fermerete all'attraversamento di un gatto nero per strada, per alleggerire e confidare nella buona sorte, potreste passare davanti alla fontana del Porcellino che rappresenta tradizione, superstizione e arte.
La fontana chiamata del porcellino, in realtà rappresenta un cinghiale. Fu Hans Christian Andersen a descriverla così:
“Nella città di Firenze sta un porcellino di bronzo di bella fattura. Fresca e limpida acqua scorre dalla bocca di quell’animale, che a causa dell’età è tutto verde scuro. Solo il grugno brilla, come fosse stato tirato a lucido”.
Le superstizioni legate al Porcellino hanno radici molto lontane e profonde.
Con ogni probabilità la fontana veniva considerata una sorgente di benessere, in quando riforniva di acqua fresca. Per poter bere dalla fontana occorre appoggiarsi sul naso dell’animale, per questo il suo muso per il continuo sfregamento delle mani, risplende rispetto al resto del corpo.
Ma perché si dice che porta fortuna. Toccare il muso del Porcellino è diventato, nel tempo, sinonimo di buona sorte. Così, mentre prima si avvicinavano alla statua soprattutto bambini e poveri, per bere, oggi la fontana è diventata meta di turisti e anche per qualche fiorentino incline al fascino delle superstizioni popolari.
Per avere fortuna occorre sfiorare il muso dell’animale e a seguire il lancio della monetina, per la precisione, la monetina deve essere appoggiata nella bocca del Porcellino e se scivolando cade dentro alla grata il vostro desiderio si avvererà.
Se invece non siete superstizioni e il venerdì 17 è un giorno come un altro, non vi resta che ammirare la statua in quanto opera d’arte. Ma il porcellino che si trova alla Loggia del Mercato Nuovo non è l’originale, il "vero" bronzo della fontana del Porcellino di Pietro Tacca, si trova al Museo Bardini, dov'è stato spostato nel 2004.
Se invece fate parte del gruppo dei superstiziosi, sappiate che più pesante sarà la vostra moneta, più saranno le possibilità che finisca nella grata.
Firenze, Museo Bardini - Sala Terrazza
- In a neo-Renaissance Palace this splendid Museum contains over 2000 artworks mainly Middle Age and Renaissance collected by the top Antiquarian Stefano Bardini.
- Nel Palazzo neorinascimentale questo splendido museo contiene oltre 2000 opere d'arte, soprattutto medievali e rinascimentali, raccolte dal grande Antiquario Stefano Bardini.
- Dans un Palais néo-Renaissance, ce splendide Musée contiens plus de 2000 œuvres d'art surtout du Moyen Age et de la Renaissance, collectionnées par le célèbre Antiquaire Stefano Bardini.
© Sara Caccivio, Milan Italy - 360 VISIO - www.360visio.com
Museo Stefano Bardini, Firenze - MUSE Firenze
e poi venite a vedere l'originale
In occasione dell’iniziativa Amico Museo. Musei e cittadinanza: la comunità locale diventa protagonista promossa dalla Regione Toscana, i Musei Civici Fiorentini e l’Associazione MUS.E propongono un calendario di visite e percorsi d’eccezione che consentiranno di apprezzare il patrimonio citt...
nuovo ciclo di incontri al MuseoBardini
Quanto vale l'arte?
Tre incontri per scoprire come l’occhio sia uno strumento da allenare per vedere l’arte a tutto tondo…incluse le più comuni opere di casa propria.
Venite!
Di solito nei musei il tempo sembra essersi fermato... ma non questa volta! Come per magia gli animali fantastici torneranno a raccontare le loro vite avventurose: draghi, leoni marini, orsi e tartarughe vi aspettano oggi e domani alla Fondazione Romano e al Museo Bardini con due attività per famiglie >> https://bit.ly/2H5mEBq
Domenica 28 gennaio
> Un'asta al Museo <
Vi piacerebbe trascorrere una domenica fuori dall'ordinario?
Il 28 gennaio durante una grande asta, bambini e genitori potranno immaginare di essere veri appassionati d’arte cimentandosi nella valutazione, nell’acquisto, nella vendita e nel restauro delle opere del Museo Stefano Bardini. Qui tutte le info per prenotare e partecipare --> http://bit.ly/NelBluBardini
Tuffatevi nel blu!
> Un tuffo nel blu <
Un nuovo mini-ciclo dedicato al Museo Stefano Bardini con visite e attività per adulti, famiglie e bambini. > https://goo.gl/u8o3Qy
Il dettaglio degli appuntamenti:
- Domenica 14 gennaio h11: Piccole storie di colori. Blu
- Domenica 21 gennaio h11: Soldati, cavalieri e capitani
- Domenica 28 gennaio h11: Asta al museo
- Domeniche 14, 21, 28 gennaio alle h12.30: Visite guidate al Museo
Un modo nuovo di vedere il museo Bardini
C’è un modo nuovo e diverso per vivere e conoscere il Museo Stefano Bardini, Firenze e la sua collezione di oltre 2000 pezzi tra sculture, dipinti e oggetti d’arte applicate; come? Ma con una serie di visite a tema con coinvolgimento diretto dei visitatori, per apprezzare, in modo più appassionante e personale, questo importante spazio espositivo. Per i più piccoli si propone una vera immersione nel blu, colore dominante delle sale museali che diventano un piccolo cielo dove rappresentare gli antichi miti e immaginare inedite costellazioni; per chi ama rivivere la storia attraverso la finzione teatrale, si propone l’incontro con Giovanni dalle Bande Nere (il più famoso condottiero della famiglia Medici) che racconterà le sale d’armi; infine, per chi vuole calarsi nel ruolo di mercante d’arte, si propone l’asta al museo, dove si potranno vendere e comprare (come finzione) le opere della straordinaria collezione. Prenotazione obbligatoria, mail [email protected] - Tel. 055-2768224, 055-2768558
Il dettaglio degli appuntamenti:
- Domenica 14 gennaio ore 11: Piccole storie di colori. Blu
- Domenica 21 gennaio ore 11: Soldati, cavalieri e capitani
- Domenica 28 gennaio ore 11: Asta al museo
- Domeniche 14, 21, 28 gennaio ore 12.30: Visite guidate al Museo
In foto una sala del museo
Domenica 7 gennaio, primo appuntamento 2018 con la ‘Domenica Metropolitana’, che consente ai fiorentini e a tutti i residenti nei comuni della Città Metropolitana di accedere gratuitamente ai musei civici.
La Domenica Metropolitana di gennaio offre un ricco ventaglio di visite e attività, tra cui la visita tematica "L'Arte dei Medici a Palazzo Strozzi" proposta nell’ambito del programma di iniziative con la Fondazione Palazzo Strozzi per la mostra . Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna. Inoltre, in occasione della ‘Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità’ verranno organizzate due visite speciali a Palazzo Vecchio.
In programma anche visite guidate al Museo della Misericordia (ore 15.15 e 16.30) in piazza Duomo (prenotazione obbligatoria allo 055239393) e al Museo del Bigallo (ore 10 e ore 12) in piazza San Giovanni (prenotazione obbligatoria allo 055288496).
Novità: nel 2018 entra a far parte della Domenica Metropolitana anche il Museo Fondazione Franco Zeffirelli Onlus (ore 10-18, ingresso libero senza prenotazione).
Si ricorda che le visite guidate e le attività sono gratuite ma che è necessaria la prenotazione. Non c’è bisogno di prenotazione per la semplice visita ai Musei Civici Fiorentini che presentano i seguenti orari di apertura.
Museo di , ore 9-19
Torre di Arnolfo ore 10-17
Santa Maria Novella ore 13-17,30
Museo Stefano Bardini, Firenze ore 11-17
Ca****la Brancacci (S. Maria del Carmine) ore 13-17
Fondazione Salvatore Romano, P.zza Santo Spirito, ore 13-17
Museo Novecento Firenze ore 11-19
Museo del Ciclismo Gino Bartali, via Chiantigiana 175 (Ponte a Ema) ore 10-16
Info e prenotazioni
Da lunedì a sabato, ore 9.30-13 e 14-17 (servizio non attivo la domenica mattina) Tel. 0552768224 0552768558 [email protected] MUSE Firenze
Tutte le domeniche potete visitare il bellissimo Museo Bardini accompagnati dalle nostre guide che vi racconteranno questo piccolo tesoro di Firenze. Le visite si tengono alle ore 11:00 e 12.30
Qui le attività e i laboratori: http://musefirenze.it/musei/museo-stefano-bardini/
visita alle 14 e laboratorio alle 15,30
- 3 dicembre
Vi proponiamo un ricco ventaglio di proposte per bambini, giovani e adulti, scoprile tutte: http://bit.ly/MuseDomenicaMetropolitana
[le visite e le attività sono gratuite per i cittadini residenti nella città metropolitana di Firenze. Prenotazione obbligatoria]
Tra le proposte: le visite-conversazioni sulle Acque e Fontane dei Medici e su La bella Maniera in Palazzo Vecchio, progettata in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi in concomitanza con la mostra Il Cinquecento a Firenze.
In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità che si celebra proprio il 3 dicembre, verranno proposte anche due visite a Palazzo Vecchio con la finalità di assumere nuovi punti di vista sul patrimonio civico per comprendere come gli sguardi sul museo siano molteplici e si arricchiscano vicendevolmente.
Palazzo Bardini, sede dell'omonimo museo.
Anche nella mitica Woodstock spunta dalla neve un Porcellino.
Domani e il 15 ottobre immergetevi con noi nel suggestivo blu del Museo Stefano Bardini. Una visita guidata vi condurrà per le sale di questo raffinato museo e attraverso la passione che ha animato l’antiquario Stefano Bardini nell’acquisire, nel corso della sua vita, una quantità ingente di opere d’arte.
Clicca e scopri i dettagli su orari e prenotazioni: https://goo.gl/hd8Pxe
"Olivia ama i vestiti, il mare e i musei. Ama le canzoni, i quadri e prima di dormire vuole leggere un sacco di libri..."
Sabato 7 ottobre h15.30 al Museo Bardini lettura-laboratorio dedicata alla mitica maialina uscita dalla matita di Ian Falconer. Per famiglie con bambini dai 5 ai 7 anni.
Clicca e prenotati >> http://bit.ly/letture-laboratorio
Sabato 7 ottobre si legge insieme
Autunno alle porte? Niente di meglio di un weekend al Museo per una lettura-laboratorio!
Sabato 7 ottobre al Museo Bardini leggiamo e giochiamo con Olivia, la maialina ironica e tenera creata da Ian Falconer.
Clicca e prenota il tuo posto >> http://bit.ly/letture-laboratorio
Riduzione 2x1 soci Unicoop Firenze.
Per famiglie con bambini dai 5 ai 7 anni.
Domenica 1 ottobre venite a visitare il museo in occasione della domenica metropolitana!
Visite guidate alle ore 14, 15 e 16.
Ti piace l'arte contemporanea ma adori anche quella dei secoli passati? Il Museo Bardini a Firenze è quello che cerchi: più di 3.600 opere di arte antica in collezione e i dipinti di Glenn Brown in mostra fino al 23 ottobre.
Info sulla mostra > http://bit.ly/glennbrown
Visite guidate 21/10 > http://bit.ly/glennbrownvisite
Ph. Sara Caccivio
Via Dei Renai 37
Florence
50125
Lunedì | 11:00 - 17:00 |
Venerdì | 11:00 - 17:00 |
Sabato | 11:00 - 17:00 |
Domenica | 11:00 - 17:00 |
Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Museo Stefano Bardini, Firenze pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.
Invia un messaggio a Museo Stefano Bardini, Firenze:
Vatican Museums - Musei Vaticani
Vatican CitySinagoga e Museo ebraico di Firenze e Siena
Firenze /Siena (Vicolo Delle Scotte