Arezzo vive di immagini suggestive ed iconiche come l’incontro e il saluto, in Piazza della Badia, di Guido alla sua Dora - ”Buongiorno Principessa!” - nel film La vita è bella, vincitore del premio Oscar.
Tra Piazza Grande racchiusa da palazzi medievali e l’imponente loggiato vasariano, il Corso, che culmina con la maestosa Pieve romanica di Santa Maria, i tanti vicoli e le torri si è continuamente immersi nella storia. Secoli di accadimenti che traggono le proprie origini nel mondo degli etruschi prima e dei romani poi, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, fino ai nostri giorni, ricchi di sapienza artigiana, di pregevoli prodotti della natura, di importanti appuntamenti turistici che hanno nella Fiera Antiquaria e nella Giostra del Saracino i momenti più significativi.
Arezzo ha ospitato la mostra di Terre degli Uffizi, un progetto de Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze : “Pietro Benvenuti nell’età di Canova. Dipinti e disegni da collezioni pubbliche e private” è allestita alla Casa Museo Ivan Bruschi.
#TerredegliUffizi Comune di Arezzo #PiccoliGrandiMusei
Niobe e i suoi figli allo specchio. Il complesso scultoreo delle Villæ di Tivoli agli Uffizi
Conferenza stampa della mostra "Niobe e i suoi figli allo specchio"
Gli animali nella scultura funeraria dell'Atene classica: questioni di attributi e di simboli
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Masaccio torna a casa
Una mostra rende omaggio al grande pittore Masaccio (1401-1428) nella città che gli diede i natali, Castel San Giovanni, in dialogo con un altro protagonista del Rinascimento, Beato Angelico (1395 circa-1455).
L’esposizione, allestita in due sedi, al Museo delle Terre Nuove e al Museo Basilica S. Maria delle Grazie, presenta una selezione di opere che permettono di approfondire le novità che Masaccio e Angelico hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi e valorizzandone il legame con la città e con il territorio.
Al Museo delle Terre Nuove è esposta una selezione di opere centrate sulla figura di Masaccio, legate all’iconografia della Madonna con Bambino. Sono due capolavori provenienti dalle Gallerie degli Uffizi: la cosiddetta Madonna Casini, una piccola tavola dipinta da Masaccio per l’ecclesiastico senese Antonio Casini che raffigura Maria con il piccolo in fasce al quale teneramente fa il solletico, e la Madonna dell’Umiltà di Masolino, che mostra Maria intenta ad allattare il piccolo Gesù, in base all’iconografia della Madonna del latte.
All’Angelico è dedicata la sezione espositiva presso il Museo della Basilica, dove trovano posto meravigliose opere dell’artista, di proprietà pubblica e privata, con un’attenzione speciale al tema dell’Annunciazione. Qui troviamo l’Annunciazione del Beato Angelico, capolavoro del museo, messa a confronto con il Tabernacolo di San Marco, un reliquiario proveniente da Santa Maria Novella e commissionato al pittore dal domenicano e sacrista Giovanni Masi, in prestito dal Museo di San Marco di Firenze. Con queste opere l’artista rivela ormai la piena adesione alle novità rinascimentali, raffigurando il mistero dell’incarnazione attraverso figure, indumenti e gesti fisici e reali. Del tutto umano l’incrocio di sguardi tra il messo divino e Maria, colta nel momento più terreno di accogliere nel suo grembo l’annuncio dell’angelo, proteg
L' eredità più grande
Era il 31 ottobre del 1737.
La famiglia de' Medici, che aveva governato la Toscana per quasi tre secoli, improvvisamente non aveva più eredi.
Un glorioso passato rischiava di scomparire per sempre!
La dinastia Asburgo Lorena stava per prendere le redini del granducato: che fine avrebbe fatto tutto il patrimonio d’arte dei Medici?
Tutti beni di famiglia sarebbero oggi a Vienna o dispersi in qualche collezione privata, se non fosse stato per Anna Maria Luisa, l’ultima discendente dei Medici.
Fu infatti una donna a salvare un patrimonio d’arte senza precedenti, rendendo la città di Firenze e il territorio del granducato di Toscana, i soli eredi della cultura e dell’arte della sua famiglia, affinché la Memoria della civiltà del Rinascimento durasse in eterno.
Anna Maria Luisa, nota anche come Elettrice Palatina, sottoscrisse la Convenzione nota come Patto di Famiglia, entrata in vigore alla sua morte, nel 1743.
Tutto il patrimonio dell a famiglia Medici veniva legato alla città di Firenze, “per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attrarre la curiosità dei Foresteri”.
Grazie Anna Maria Luisa!
#31ottobre #pattodifamiglia
San Benedetto da Norcia
Dante incontra San Benedetto, ai suoi occhi il più luminoso tra gli spiriti contemplanti che salgono e scendono lungo una scala d’oro.
(Paradiso, XXII 31-51).
San Benedetto da Norcia era nato nel 480.
Da giovanissimo si era dedicato alla vita eremitica, raccogliendo numerosi discepoli.
Nel 529 si era trasferito a Montecassino, luogo in cui aveva convertito i precedenti templi pagani nel celebre monastero in cui morì nel 547.
La Regola da lui scritta divenne il testo di riferimento del monachesimo europeo e i conventi benedettini divennero, oltre che luoghi di santità, centri di conservazione e diffusione della cultura antica.
#traselavaestelle @Teatro Comunale Di Antella Il Gobbo e La Giraffa - videoproduzioni
Un perduto ritratto del Gran Mogol Jahangir nelle collezioni dei Medici
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Presentazione del restauro della Sala di Bona a Palazzo Pitti
Conferenza stampa di presentazione del restauro degli affreschi della Sala di Bona, degli arazzi Valois e di un'altra importante donazione.
Bonaventura da Bagnoregio
Nello stesso cielo del Sole, Dante incontra anche lo spirito di San Bonaventura da Bagnoregio, raffinato teologo e figura di spicco della cosiddetta corrente mistica dell’ordine dei francescani. Fu lui l'anello di mediazione dell’aspra contesa fra francescani spirituali, più ortodossi, e i francescani conventuali, la frangia più aperta alla possibilità di possedere beni.
In maniera perfettamente speculare alle argomentazioni del domenicano San Tommaso, qui San Bonaventura tesse a sua volta, da francescano, l’elogio di San Domenico, criticando, come aveva fatto l’Aquinate, le degenerazioni di cui si erano macchiati alcuni esponenti del proprio ordine.
Dante, Paradiso, XII, 31-105
#traselvaestelle Teatro Comunale Di AntellaIl Gobbo e La Giraffa - videoproduzioni
Le "innocenti distrazioni" erudite di Apollonio Bassetti. Una ricerca in corso
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Il territorio di San Giovanni Valdarno
San Giovanni Valdarno fu fondata nel gennaio dell'anno 1299 con il nome di Castel San Giovanni. E' una delle Terre Nuove voluta da Firenze per estendere il suo controllo sul territorio circostante e conobbe fra il XIV e il XV secolo un progressivo sviluppo e consolidamento.
La nuova mostra di Terre degli Uffizi, un progetto de Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze , rende omaggio al grande pittore Masaccio (1401-1428) nella città che gli diede i natali in dialogo con un altro protagonista del Rinascimento, Beato Angelico (1395 circa-1455).
La selezione di opere al Museo delle Terre Nuove e al Museo della Basilica di Santa Maria delle Grazie mettono in evidenza quali novità Masaccio e Angelico hanno offerto alla storia dell’arte, ponendole in relazione con altri artisti a loro prossimi e valorizzando il legame con la città e con il territorio.
#TerreDegliUffizi Museo Basilica S. Maria delle Grazie #PiccoliGrandiMusei #museivaldarno
Comune San Giovanni Valdarno
La Venere di Antonio Canova
Lo scultore Antonio Canova moriva oggi, #13ottobre, nel 1822.
Lo ricordiamo, a 200 anni esatti dalla sua scomparsa, attraverso una sua opera dalla storia assai emblematica: la Venere Italica.
Nel 1803 alcuni funzionari francesi, per conto dell’Imperatore Napoleone Bonaparte, avevano sottratto agli Uffizi la Venere de’ Medici, una scultura della fine del I secolo a.C.
Un colpo al cuore! Firenze e l’Italia perdevano la propria Venere, simbolo della bellezza e del collezionismo rinascimentale.
Ecco che lo scultore Antonio Canova volle restituire all'Italia una Venere ancora più bella della precedente: la “Venere Italica”, prova tangibile dell'orgoglio e del genio italiano in difesa della bellezza.
#antoniocanova Museo Gypsotheca Antonio Canova
Maria Lai e Ulassai. Arte Pubblica e intelligenza collettiva
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Dino Campana
Dino Campana è una figura singolare del panorama letterario italiano.
Nacque a Marradi il 20 agosto 1885, luogo celebre per i castagneti, in quella parte di Toscana al confine con la Romagna.
Ebbe una vita travagliata, sofferente ed errabonda, a causa di disturbi psichici esorditi in gioventù.
Proverbiale è come l'intellighenzia del tempo non si accorse del suo talento poetico, Ardengo Soffici e Giovanni Papini persero distrattamente i suoi unici manoscritti dei " Canti Orfici".
Fra rabbia e disperazione, Dino riuscì a lasciare a noi gli "Inni Orfici", il suo poetico testamento spirituale.
Il poeta dedicò anche una poesia al Giardino di Boboli in Autunno.
#giardinodiboboli #giardinoletterario
Palazzo Pitti e il suo gemello digitale
Presentazione del rilievo tridimensionale del complesso di Palazzo Pitti
e a seguire dibattito sulle prospettive, potenzialità e criticità
dei sistemi informativi per il patrimonio culturale.
Un ponte d'arte e cultura tra Uffizi e Uzbekistan
Un progetto di collaborazione tra le Gallerie e il paese dell'Asia Centrale
L'universo in "picciol giro". Le medaglie e gli antiquari in età barocca
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Gli spiriti sapienti
Tommaso d’Aquino (1225-1274) è uno dei più grandi filosofi e teologi del Medioevo. Enorme è l’influsso da lui esercitato sulla dottrina cristiana in Occidente, al punto che la sua filosofia ha creato una vera e propria scuola che prende il nome di tomismo, e che tentava di conciliare per via razionale i principi aristotelici con la dottrina delle fede. Dante lo colloca tra gli spiriti sapienti del Cielo del Sole che ruotano intorno a Dante e Beatrice in due cerchi concentrici (Paradiso, XI 43-132).
#traselvaestelle Teatro Comunale Di Antella Il Gobbo e La Giraffa - videoproduzioni
Gli spiriti amanti
Folchetto, famoso poeta provenzale nato a Marsiglia, ma di origine genovese, visse tra la seconda metà del XII sec. e il 1231. Si dice che in gioventù fu assai gaudente e che dopo la morte di una nobildonna si convertì e divenne monaco dell’Ordine Cistercense e poi vescovo di Tolosa e crociato.
Dante lo pone tra gli spiriti amanti del III Cielo di Venere che appaiono contro il cielo come faville in una fiamma (Paradiso, IX, 82-142).
#traselvaestelle Il Gobbo e La Giraffa - videoproduzioni Teatro Comunale Di Antella
Donazione di un importante busto settecentesco
Conferenza stampa di presentazione
Dalla collezione al riuso: una mostra a Milano e un percorso a ritroso
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Scrittrici a Boboli
Oggi è la volta di due scrittrici contemporanee.
Magdalen Nabb ha vissuto per buona parte della sua vita a San Miniato, in Toscana, e ha scelto un carabiniere di stanza del commissariato di Boboli come protagonista dei suoi romanzi polizieschi.
Zadie Smith invece ha visitato il giardino con il padre e vi ha tratto lo spunto per una riflessione intima e molto personale.
Ce ne parla Gabriele Morandi nella rubrica il #giardinoletterario
La voce è di Simone Rovida.
Il Paradiso di Dante
Piccarda Donati è il primo personaggio che Dante incontra in Paradiso.
La donna, entrata in un monastero delle Clarisse, venne costretta dal fratello, contro volontà sua, a sposare Rossellino della Tosa, violento esponente dei Guelfi Neri.
Donata era entrata giovanissima in convento per farsi monaca, quando un bel giorno suo fratello Corso piombò nel monastero di Santa Chiara, con un gruppo di riottosi, per rapirla e darla in moglie al facinoroso Rossellino.
Un matrimonio politico per cui la donna venne fatta ostaggio, rinunciando ad esser sposa di Cristo.
Dante la colloca tra gli spiriti inadempienti ai voti, ma comunque in stato di beatitudine perché vicina a Dio (III, 43 - 57).
#traselvaestelle Teatro Comunale Di Antella Il Gobbo e La Giraffa - videoproduzioni
Le margherite di Boboli
Il Giardino di Boboli, nel cuore di Firenze, visto attraverso le testimonianze di alcune grandi scrittrici che hanno avuto modo di vivere il suo incanto ed hanno dedicato parole bellissime a questo luogo magico.
Oggi Gabriele Wr Morandi ci presenta la poetessa inglese Kathleen Raine, la quale dedicò alcuni versi alle margherite di Boboli, un fiore che in inglese ha un significato molto particolare.
Ascoltiamo le parole di Gabriele per scoprire cosa si nasconde tra i petali bianchi di questo fiore, che annuncia l'arrivo della primavera.
#giardinoletterario #giardinodiboboli
“Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”
“Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura”
Conferenza stampa di presentazione della mostra “Masaccio e Angelico. Dialogo sulla verità nella pittura” inserita nel progetto “Terre degli Uffizi” - ideato e realizzato da Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all'interno dei rispettivi progetti Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.
Intervengono:
Valentina Vadi; Sindaco di San Giovanni Valdarno
Eike Schmidt; Direttore delle Gallerie degli Uffizi
Gabriele Gori; Direttore Generale di Fondazione CR Firenze
Le serie delle Belle nelle corti europee del Seicento
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura - Autunno 2022"
Un (modernissimo) antico maestro
Mentre le scuole riaprono le porte ai nostri ragazzi, tra i corridoi della Galleria delle Statue e delle Pitture risuona la voce di Marco Fabio Quintiliano (35/40-96 d.C.), che nel primo dei dodici libri della sua Institutio Oratoria espose le proprie idee sulla formazione dei piccoli.
L'antico autore si sofferma su alcune opere della nostra collezione, in particolare sui volti dei bambini, sui loro sguardi e sulle loro espressioni, cogliendo l'occasione per evocare alcuni aspetti della scuola primaria del mondo Romano e ricordare alcune intuizioni che, affidate alle sue pagine quasi duemila anni fa, sarebbero state riscoperte dalla pedagogia moderna molto tempo dopo di lui.
A prestare la voce all'antico maestro è Alessandro Muscillo, archeologo e collaboratore delle Gallerie degli Uffizi.
#latineloquimur #primogiornodiscuola
Numismatica comportamentale. Nuovi approcci allo studio della circolazione e dell'uso della monetazione imperiale romana
Ciclo di conferenze "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Roma, Portunus, Portus Tiberinus
Conferenza del ciclo "Dialoghi d'Arte e Cultura"
Femminile singolare
Scrittrici donne e il Giardino di Boboli?
Nostro malgrado, nella storia non sono molte le donne che hanno avuto l’agio di scrivere.
Ci sono scrittrici donne che parlano del Giardino di Boboli?
La parola a Gabriele Morandi!
#giardinoletterario #giardinodiboboli