La nostra Storia
Collezione trattori d’epoca e vita contadina in Val di Chiana
Il museo ai Borghi è un complesso unico in Centro Italia, sito nel comune di Cortona, nota località turistica in provincia di Arezzo.
Raccoglie, in 4 ettari, un padiglione di 1500 m2, ed un parco espositivo ricco di attrezzi contadini esposti nel perimetro del grande parcheggio.
L’interno del padiglione offre la possibilità di fare un tuffo emotivo nella storia contadina
della Val di Chiana.
Tramite ricostruzioni scenografiche accurate, musiche originali ed una sorprendente raccolta di oggetti, mobili, attrezzi e trattori, sono stati ricreati ambienti didattici naturali, adeguati a creare un rapporto emotivo e coinvolgente tra il visitatore e la Storia.
Questa originale esposizione nasce dall’interesse di Alessandro Pelucchini per un vecchio trattore di famiglia, un Landini 25 a testa calda e dalla passione trasmessagli dal padre Gino. Inizia la collezione di trattori nel 1992, aiutato e supportato dalla famiglia.
Progressivamente ha ampliato la collezione arricchendola di attrezzi ed oggetti che altrimenti sarebbero andati persi o distrutti dal tempo.
Impedire la distruzione di queste testimonianze storiche è, infatti, uno dei motivi principali che hanno spinto Alessandro a raccogliere e a mostrare, con questo museo, quella che è stata la storia di una parte d’Italia nel primo cinquantennio del secolo scorso.
Dopo aver visitato molte collezioni, esposizioni e musei, la famiglia Pelucchini decide di concentrare le forze per la realizzazione di un “luogo” dove poter raccontare la storia del proprio territorio e quindi esporre, ad un pubblico più ampio e non solo appassionato di collezionismo, tutto il materiale fin ora raccolto.
Nel mese di maggio del 2005 viene acquistata la struttura di una azienda avicola in disuso, situata in località I Borghi, nei pressi dell’I.S.I.S. Angelo Vegni, a pochi km da Cortona in provincia di Arezzo.
Dopo i primi ed importanti rifacimenti, tra cui il tetto interamente ricostruito con materiali moderni ed ecologici, nel maggio dello scorso anno iniziano i lavori: il progetto museale con il percorso per il pubblico, la realizzazione delle scene e delle ambientazioni, i servizi e la ristrutturazione dell’area esterna.
Nel padiglione di 1500 m2 è stato ricostruito il podere del contadino con la tipica cucina,
la camera da letto e la cantina; la stalla con le grandi vacche bianche chianine, l’erbaio,
la porcilaia con la cinta senese (all’epoca in cui sono ambientate le scene i maiali che conosciamo oggi non erano ancora arrivati) e il capanno per gli attrezzi; si prosegue nel cortile del podere, dove troviamo tra le altre cose, uno dei pezzi più importanti della collezione, la Motomeccanica Balilla, piccolo trattore del 1929.
Il percorso incanala i visitatori tra i carri e i barocci della Val di Chiana aretina, senese e perugina.
Si prosegue poi nella seconda parte dell’esposizione arrivando nel grande spazio riservato alla collezione dei trattori d’epoca, delle trebbie e di molti altri attrezzi agricoli.
Sono qui raccolti 46 esemplari, tra cui la Locomobile a vapore Legnago, il Super Orsi RV, il mitico SuperLandini, il Landini Velité, il Landini L55/60,
il Landini L 45/50, il Landini L35/40, il Landini L25 1° serie, la Motomeccanica Balilla, l’OM 35/40, l’OM 50 doppia trazione e Same DA17, solo per citare i più importanti.
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