09/04/2023
LE OPERE DEL MUSEO.
GLI OGGETTI PARLANO.
Acquasantiera con Santa Lucia
Maiolica , h cm.31 x 20.
Castelli, XVIII secolo. Ignoto ceramista.
Inventario 0164.
Conservazione: integra
Pervenuta al museo tramite deposito della collezione Vincenzo Terregna e Rinella Trivellizzi.
" sulla parete Santa Lucia.
Santa Lucia è rappresentata con lo sguardo rivolto in alto mentre con la destra regge una coppa sulla quale sono poggiati i suoi occhi. In basso, sulla coppa per l'acqua santa e intorno all'immagine, foglie e fiori a rilievo rivolte in alto verso la faccia di un angelo .." (Giovanni Giacomini, La collezione Terregna Trivellizzi, Verdone editore, 2018).
L'OGGETTO.
l' acquasantiera è un recipiente per l'acqua benedetta, posto nei pressi degli ingressi delle chiese.
L' uso di tale acqua , diversa da quella battesimale, necessaria per i fedeli per purificarsi, risale al V secolo dopo Cristo e può essere considerata originata dal "cantaro" ovvero la vasca situata al centro del quadriportico delle case romane e delle basiliche paleocristiane.
Le prime acquasantiere erano realizzate in pietra a forma di semplice conca , nei secoli successivi, esse assumono dimensioni maggiori e svariate forme architettoniche.
Parallelamente alle acquasantiere da chiesa si diffusero anche quelle domestiche, atte ad essere appese alle pareti delle camere da letto oppure per essere poggiate sui mobili. Realizzate in materiali diversi come il vetro, l'avorio, il rame, l'argento, la porcellana e la maiolica. A Castelli la forma è ampiamente documentata nelle produzioni fin dal secolo XVI con oggetti dalle linee fantasiose ed elaborate, sovente arricchite da rilievi di angeli, cartigli, fiori ed elementi architettonici.
Il SOGGETTO PITTORICO
Lucia fu una martire siracusana morta sotto l'imperatore Diocleziano ( 285/305). Benché la sua figura è storicamente accertata è impossibile separare la storia dalla leggenda.
ATTRIBUTI
Pugnale, spada e ferita al collo; bue; palma del martirio. i principali attributi sono però la lampada e gli occhi poiché il nome Lucia significa "la luce" o " la lucente".
LEGGENDA
Secondo la leggenda Lucia si strappo' gli occhi poiché il suo innamorato non smetteva di magnificare la loro bellezza .
Lucia si recò con la madre, sofferente di emorragia, in pellegrinaggio a Catania nella chiesa di Santa Agata . Ottenuta la guarigione fece voto di castità. il suo promesso sposo la denunciò come cristiana al giudice Pascanio.
Poiché la fanciulla non volle sacrificate a gli dei pagani fu condannata alla prostituzione, ma nei i custodi del bordello a cui era destinata, ne mille uomini con parecchi tiri di buoi, ne l'intervento di un mago riuscirono a spostare la ragazza. Pascanio allora la fece inondare di pece, resine e olio per essere arsa , ma il fuoco la lasciò illesa. Dopo vari tentativi di decapitazione la Passio romana narra che Lucia morì per "jugolatio" con una spada che le trafisse il collo .
PATRONATI.
Siracusa e Mantova.
PROTETTRICE della vista, degli oculisti, degli scalpellini. Invocata nelle malattie degli occhi e nelle emoragie.