Museo Archeologico Artimino Francesco Nicosia

Museo Archeologico Artimino Francesco Nicosia Istituito nel 1981 e aperto nel 1983, il museo racconta la storia del centro etrusco di Artimino e d
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Il Museo Archeologico di Artimino costituisce il cuore di un territorio ricco di splendide testimonianze etrusche. Ospita straordinari corredi funebri risalenti al periodo orientalizzante restituiti dalle necropoli di Prato Rosello e di Comeana, oltre a testimonianze provenienti dai nuclei insediativi etruschi di Artimino e Pietramarina. Il Museo e i siti archeologici sono immersi in un contesto n

aturalistico e paesaggistico tra i più belli della Toscana, vicino a città d'arte come Firenze, Pisa, Siena e Lucca.

Indirizzo

Piazza San Carlo, 3
Artimino
59015

Orario di apertura

Sabato 09:30 - 13:30
14:00 - 16:00
Domenica 09:30 - 13:30
14:00 - 16:00

Telefono

0558718124

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Benvenuti al Museo archeologico di Artimino

Situato in una cornice paesaggistica tra le più belle della Toscana, nell’antico borgo di Artimino di fronte alla Villa Medicea ‘La Ferdinanda’, il Museo racconta il mondo e la storia del popolo etrusco che, in quest’area, ha avuto uno straordinario sviluppo economico e culturale a partire dal VII secolo a.C.

Il percorso museale si distribuisce su due livelli: il piano superiore è dedicato al mondo dei vivi mentre quello inferiore accoglie le testimonianze del mondo dei morti restituite dalle necropoli di Artimino e di Comeana.

L’esposizione prende avvio dall’insediamento fortificato di Pietramarina, sul Montalbano, e prosegue con i materiali restituiti dagli altri nuclei insediativi di Artimino; scendendo al piano inferiore si può ammirare dall’alto la Tomba a pozzo del Guerriero di Prato Rosello che conserva parte del corredo: il vasellame da banchetto, il grande dolio coperto da un disco di pietra, la lunga lancia di ferro. Sempre da tombe della necropoli artiminese, di età orientalizzante e arcaica, provengono altri reperti tra i quali campeggia l’elegante incensiere di bucchero decorato a traforo, con iscrizione etrusca, divenuto simbolo del Museo e del territorio.

Tra le sculture funerarie di ‘tipo fiesolano’ di età tardo arcaica - elementi fortemente identitari di tutto il comprensorio - spiccano il cippo con guerriero (uno dei migliori della serie) e la stele di Vipia Vetes. La vitalità nei secoli successivi è attestata del corredo di Grumaggio (340-320 a.C.): un servizio da simposio composto da un monumentale cratere a figure rosse e da vasellame di bronzo di ottima fattura.