Meraviglie del passato

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La Corona delle Ande, una corona votiva creata per una statua a grandezza naturale della Vergine Maria nella Cattedrale ...
06/03/2025

La Corona delle Ande, una corona votiva creata per una statua a grandezza naturale della Vergine Maria nella Cattedrale di Popayán in Colombia, presenta 450 smeraldi, alcuni dei quali si dice provengano dall'imperatore Inca catturato Atahualpa (1497-1533). Attualmente è in mostra al Met.

Il ritrovamento di Sutton Hoo è considerato straordinario dagli archeologi perché ha rivelato una delle sepolture più ri...
02/02/2025

Il ritrovamento di Sutton Hoo è considerato straordinario dagli archeologi perché ha rivelato una delle sepolture più ricche dell'Europa settentrionale e ha cambiato radicalmente la percezione della cultura anglosassone. La scoperta di una nave funeraria con tesori in oro, argento e pietre preziose ha dimostrato che l'Inghilterra del VII secolo non era affatto un'epoca oscura e primitiva, ma una società sofisticata con legami commerciali e culturali che si estendevano fino all'Europa e al Medio Oriente. L'elmo di Sutton Hoo, fra i tanti reperti ritrovati nella nave, è divenuto presto un icona della storia britannica nonostante l'identità del suo proprietario rimanga un mistero (probabilmente si tratta di un re come Rædwald dell'Anglia orientale). Scoperto nel 1939, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, Sutton Hoo ha dato agli inglesi l'opportunità di riconnettersi col proprio passato glorioso in un momento di incertezza.

https://www.viaggiareconlentezza.com/elmo-sutton-hoo-british-museum/

Il 4 novembre 1922, l'assistente di Howard Carter, Hussein Abdel Rasoul, scoprì l'ingresso della tomba di Tutankhamon so...
28/01/2025

Il 4 novembre 1922, l'assistente di Howard Carter, Hussein Abdel Rasoul, scoprì l'ingresso della tomba di Tutankhamon sollevando una pietra piatta.

La fotografia, scattata da Harry Burton, ritrae Hussein mentre indossa un sacro collare con scarabeo, uno dei 5.398 tesori ritrovati all'interno della tomba. 🏺✨

La Porta dei Leoni di Hattusa (capitale degli Ittiti), è uno dei siti archeologici più affascinanti da visitare in Turch...
17/12/2024

La Porta dei Leoni di Hattusa (capitale degli Ittiti), è uno dei siti archeologici più affascinanti da visitare in Turchia. Risalente al XIV secolo a.C., si trova sul lato sud-ovest delle imponenti mura che circondavano la città, allora una superpotenza del Vicino Oriente. Costruita con pietre perfettamente incastrate secondo una tecnica poligonale, è così precisa che tra i blocchi non passa neanche un foglio di carta.

La porta ha due ingressi a forma parabolica, un interno e un esterno, originariamente dotati di porte di legno (probabilmente rinforzate con bronzo). Questi leoni, con occhi spalancati e bocche aperte, avevano una funzione protettiva: spaventare gli spiriti maligni. Oggi, solo il leone di destra è completamente conservato, con dettagli della criniera e del petto ancora visibili. Il leone di sinistra, più danneggiato, è stato restaurato di recente.

In passato, le porte della città erano sorvegliate dall’amministrazione locale, chiuse e sigillate di notte, e il sigillo veniva rotto al mattino in presenza delle autorità.

🏛️Il Tesoro degli Ateniesi è il monumento meglio conservato del sito archeologico di Delfi, situato al primo tornante de...
07/12/2024

🏛️

Il Tesoro degli Ateniesi è il monumento meglio conservato del sito archeologico di Delfi, situato al primo tornante della strada che conduceva al santuario di Apollo. Nel contesto dell'architettura greca antica, il termine "tesoro" (o "temenos") non si riferisce semplicemente a un luogo dove venivano custoditi beni preziosi, ma a un piccolo edificio dedicato alla conservazione di oggetti votivi, doni o trofei religiosi. Secondo Pausania, gli Ateniesi costruirono il tesoro dopo il 490 a.C. per ringraziare il dio Apollo per la vittoria nella battaglia di Maratona. Questo è il primo esempio di un tesoro dorico in marmo, costruito interamente in marmo pario, con un'architettura distile in antis. Misurava 6,57 per 9,65 metri alla base delle mura. Il fregio aveva 6 metope sui lati corti e 9 su quelli lunghi. Il tetto era in marmo dipinto di rosso. Sui lati nord e ovest, invisibili ai visitatori, erano raffigurati atti eroici di Eracle, mentre sui lati sud e est scene dalla vita di Teseo. Gli acroteri laterali raffiguravano amazzoni a cavallo, mentre i frontoni erano decorati con sculture: una dea tra due carri a est e una scena di battaglia a ovest.

L'accesso al tesoro non era facile: sotto il lato sud lungo c'era una terrazza triangolare in pietra porosa, circondata da calcare grigio, e il monumento ospitava statue degli eroi eponimi delle tribù ateniesi. La porta principale era l'unica, e tra le colonne della facciata c'erano anche porte metalliche.

Le pareti erano ricoperte da iscrizioni che risalgono al III secolo a.C. e che riguardano rituali come la Pythais, la processione rituale degli Ateniesi a Delfi, e privilegî di individui o gruppi professionali. Le iscrizioni più importanti riguardano un inno ad Apollo, conservato oggi nel Museo di Delfi, sostituito sulla struttura da una copia in gesso. Sotto il lato lungo sud si trova una costruzione triangolare in pietra porosa circondata da calcare grigio, con l'iscrizione che ricorda la battaglia di Maratona.

Il tesoro conteneva oggetti votivi preziosi e bottini delle vittorie ateniesi, che venivano esposti pubblicamente nei giorni di celebrazioni. Il tesoro si trova sopra un edificio più antico, risalente probabilmente alla prima metà del VI secolo, che ne riprendeva forma, dimensione e forse anche funzione.

https://www.viaggiareconlentezza.com/tesoro-degli-ateniesi-a-delfi-athenian-treasury/

L'Italia è pieno di meraviglie medievali e rinascimentali, molte delle quali rimangono ancora da scoprire per molti. Uno...
06/12/2024

L'Italia è pieno di meraviglie medievali e rinascimentali, molte delle quali rimangono ancora da scoprire per molti. Uno di questi gioielli è il Castello di Torrechiara, una perla emiliana che, se non siete del posto, potreste non conoscere. Eppure, questo luogo incantato ha già brillato sul grande schermo: lo avete forse ammirato in Ladyhawke, un film cult del 1985.

A volte ci dimentichiamo quanto sia straordinario vivere in un Paese così ricco di storia e bellezze. Non diamo mai per scontato questo privilegio!

Questa foto del Castello di Torrechiara è stata scattata dall'astrofotografo Samuele Bertoli, ed è particolarmente suggestiva grazie all'effetto delle star trails, un fenomeno fotografico ottenuto tramite una lunga esposizione che cattura il movimento apparente delle stelle nel cielo notturno, generando un effetto di cerchi concentrici intorno al polo celeste.

La tiara della Parure di Zaffiri Olandesi, gioiello reale di straordinaria bellezza.Commissionata nel 1881 dal Re Guglie...
19/11/2024

La tiara della Parure di Zaffiri Olandesi, gioiello reale di straordinaria bellezza.

Commissionata nel 1881 dal Re Guglielmo III per sua moglie, la Regina Emma, è composta da 655 diamanti e 33 zaffiri, tra cui uno centrale che pesa circa 44 carati. È un’opera d’arte incredibilmente sontuosa.

Negli anni, è stata indossata da diverse regine olandesi, inclusa la Regina Máxima, che la sfoggiò durante l’incoronazione di Re Guglielmo Alessandro nel 2013. Un vero simbolo di regalità e raffinatezza.

Cosa rappresentano queste colossali teste? ​🗿Sono veri e propri capolavori scolpiti nella pietra basaltica oltre 3.000 a...
18/11/2024

Cosa rappresentano queste colossali teste? ​🗿

Sono veri e propri capolavori scolpiti nella pietra basaltica oltre 3.000 anni fa, testimoni silenziosi di un'epoca lontana. Questa, in particolare, si trova nel suggestivo Parque Museo La Venta, a Villahermosa, Tabasco, Messico: un'opera maestosa che racchiude il genio creativo della civiltà olmeca, la prima grande cultura della Mesoamerica.

Ma chi o cosa raffigurano?

Gli studiosi ipotizzano che rappresentino antichi sovrani o valorosi guerrieri, figure di immenso potere e influenza. E sì, c'è anche chi sussurra teorie più fantasiose – come l'idea di visitatori di altri mondi – ma lasciamo queste storie alla fantasia!

🌴 Immersa nella rigogliosa giungla tropicale del museo-parco, ogni testa emana un fascino senza tempo e un'aura di mistero che va vissuta di persona, almeno una volta nella vita.

foto crediti: mochilazocultural
Per approfondimenti: https://www.viaggiareconlentezza.com/chi-erano-gli-olmechi

tratto da: https://www.viaggiareconlentezza.com/2021/11/16/maschera-doro-tutankhamon/
12/11/2024

tratto da: https://www.viaggiareconlentezza.com/2021/11/16/maschera-doro-tutankhamon/

Alcuni anni fa è stata eseguita una radiografia ai raggi X della famosa maschera funeraria d'oro di Tutankhamon.

Gli archeologi credevano che la maschera fosse composta da un solo pezzo, in realtà è costituita da più parti ed è stata assemblata con una saldatura molto precisa invisibile ad occhio n**o. Questo dice molto su quanto fossero avanzate le conoscenze degli antichi Egiziani.

La maschera è alta 54 centimetri, larga 39,3 centimetri e profonda 49 centimetri: è costituita da due strati d'oro di alta caratura, varianti nello spessore dai 1,5 ai 3 millimetri, per un peso di 10,23 chilogrammi. La cristallografia ai raggi-X ha determinato che la maschera contiene due differenti leghe d'oro: una, più leggera, di 18,4 carati per il volto e il collo, e una di 22,5 carati per il resto della maschera.

Questa scoperta ha letteralmente lasciato spiazzati gli studiosi del campo: i ricercatori, infatti, non si aspettavano che l’antica civiltà egizia fosse riuscita a raggiungere questo livello di progresso tecnologico, soprattutto nel campo delle leghe e dell’industria dell’oro.

La maschera di Tutankhamon è uno degli esempi più importanti di realizzazione artistica e tecnica degli antichi egizi (nel Nuovo Regno). Serviva a coprire la testa della mummia avvolta nella bara. Secondo le credenze degli Antichi Egiziani, la maschera d’oro, attivata da un particolare incantesimo, (il n. 151b del Libro dei Morti), avrebbe assicurato una maggiore protezione al corpo del re.

L’esatta rappresentazione dei lineamenti del viso del re permetteva alla sua anima di riconoscerlo e di ritornare nel suo corpo mummificato, assicurando così la sua resurrezione.

La testa è coperta dal copricapo reale e la fronte porta gli emblemi della regalità e della protezione: l’avvoltoio e l’ureo (o cobra).

Le lamine d’oro utilizzate in questa meravigliosa maschera sono plasmate insieme attraverso tecniche di riscaldamento e martellamento. Gli occhi sono di ossidiana e quarzo e le sopracciglia e le palpebre sono intarsiate di lapislazzuli. L’ampio collare intarsiato di pietre semipreziose e vetro colorato termina con teste di falco.

Il Pantheon di Roma, insieme a un diagramma che illustra il percorso della luce solare che entra attraverso l'oculo in c...
26/10/2024

Il Pantheon di Roma, insieme a un diagramma che illustra il percorso della luce solare che entra attraverso l'oculo in cima alla cupola.

L’oculo del Pantheon, un'apertura circolare, è l'unica fonte di luce all'interno della struttura. Non solo illumina l’interno, ma funziona anche come una sorta di “meridiana” antica. In determinati momenti della giornata, specialmente intorno a mezzogiorno, i raggi del sole si allineano perfettamente per entrare dall’oculo con un angolo specifico (circa 60° in questo diagramma), cosa che crea un effetto suggestivo di luce che si muove all'interno del tempio durante il giorno.

L'elmo celtico rinvenuto a Ciumesti, in Romania, è un incredibile manufatto del III secolo a.C..L'elmo è unico per il su...
15/04/2024

L'elmo celtico rinvenuto a Ciumesti, in Romania, è un incredibile manufatto del III secolo a.C..

L'elmo è unico per il suo alto stemma a forma di uc***lo, forse un'aquila o un corvo, con grandi ali aperte su entrambi i lati. Il design dell'elmo è tale che le ali erano attaccate a cerniere, il che suggerisce che esse avrebbero sbattuto quando chi lo indossava si muoveva, forse durante una carica in battaglia. Questo elmo è un esempio dell'intricata abilità artigianale dei Celti e fornisce informazioni sulla loro cultura e sulle loro pratiche di guerra. Questo tipo di elmo è incredibilmente raro, e l'elmo dei Ciumesti è uno dei pochi esempi conosciuti del suo genere.

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