
03/01/2025
𝟑 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟐𝟓 𝐌𝐮𝐬𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐜𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚
Il 1925 Benito Mussolini, con il suo famoso discorso alla Camera dei deputati, si assunse pubblicamente la responsabilità politica, morale e storica del clima di squadrismo e violenza che aveva caratterizzato il fascismo fino a quel momento, e che aveva portato all’omicidio , consolidando il potere del regime e decretando la fine di ogni residuo di democrazia parlamentare.
“𝐼𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑚𝑜, 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜, 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 [...]𝑆𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛'𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑟𝑒, 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑟𝑒! 𝑆𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜, 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝑒𝑏𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑎 𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜, 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑜 𝑙'ℎ𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑎𝑔𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖. […] nelle quarantott'ore successive a questo mio discorso, la situazione sarà chiarita su tutta l'area
E così fu: nella notte del 3 gennaio a seguito di due telegrammi inviati dal ministro dell'Interno Federzoni, inviò ai prefetti due telegrammi riservati che traducevano in pratica i propositi autoritari di Mussolini. Le disposizioni invitavano, in particolare, le autorità a esercitare la sorveglianza più vigile su circoli, associazioni, esercizi pubblici che potessero costituire pericolo per l'ordine pubblico e, se del caso, ad attuarne la chiusura forzata, ad arrestare e fermare gli oppositori, a sequestrare i giornali.
I prefetti si avvalsero di questi poteri e una settimana dopo Federzoni in consiglio dei ministri vantò la chiusura di numerosi locali e associazioni e l’arresto di centinaia di antifascisti.
Anppia Nazionale
𝟏𝟎𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐟𝐚: 𝟑 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨 𝟏𝟗𝟐𝟓 𝐌𝐮𝐬𝐬𝐨𝐥𝐢𝐧𝐢 𝐬𝐚𝐧𝐜𝐢𝐬𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐬𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢𝐭𝐭𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐦𝐞 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐬𝐭𝐚
Il 1925 Benito Mussolini, con il suo famoso discorso alla Camera dei deputati, si assunse pubblicamente la responsabilità politica, morale e storica del clima di squadrismo e violenza che aveva caratterizzato il fascismo fino a quel momento, e che aveva portato all’omicidio , consolidando il potere del regime e decretando la fine di ogni residuo di democrazia parlamentare.
“𝐼𝑜 𝑎𝑠𝑠𝑢𝑚𝑜, 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜, 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑎, 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑛𝑢𝑡𝑜 [...]𝑆𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑎𝑠𝑐𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛'𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑟𝑒, 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑠𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑛𝑞𝑢𝑒𝑟𝑒! 𝑆𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑣𝑖𝑜𝑙𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜, 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒, 𝑒𝑏𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑎 𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑠𝑝𝑜𝑛𝑠𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖𝑡𝑎̀ 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑙𝑖𝑚𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜, 𝑝𝑜𝑙𝑖𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑚𝑜𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑜 𝑙'ℎ𝑜 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑎𝑔𝑎𝑛𝑑𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑣𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑑 𝑜𝑔𝑔𝑖. […]
Nella notte del 3 gennaio a seguito di due telegrammi inviati dal ministro dell'Interno Federzoni, inviò ai prefetti due telegrammi riservati che traducevano in pratica i propositi autoritari di Mussolini. Le disposizioni invitavano, in particolare, le autorità a esercitare la sorveglianza più vigile su circoli, associazioni, esercizi pubblici che potessero costituire pericolo per l'ordine pubblico e, se del caso, ad attuarne la chiusura forzata, ad arrestare e fermare gli oppositori, a sequestrare i giornali.
I prefetti si avvalsero di questi poteri e una settimana dopo Federzoni in consiglio dei ministri vantò la chiusura di numerosi locali e associazioni e l’arresto di centinaia di antifascisti.